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HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea

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La siopatologia cellulare<br />

dell’infarto miocardico acuto:<br />

ruolo delle citochine<br />

G. Pompilio, B. Bassetti, E. Gambini<br />

Laboratorio di Biologia Vascolare e Medicina Rigenerativa, Centro Cardiologico Monzino<br />

IRCCS, Milano<br />

M.C. Capogrossi<br />

Laboratorio di Patologia Vascolare, Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI), Roma<br />

E’ acquisizione relativamente recente che il tessuto miocardico ischemico rilasci segnali<br />

che inducono l’aumento dei livelli circolanti di cellule provenienti dal midollo osseo e il loro<br />

attecchimento nel miocardio ischemico. Tali segnali sono soprattutto molecole dette citochine,<br />

favorenti la mobilizzazione di cellule staminali, incluse granulocyte colony-stimulating<br />

factor (G-CSF), stem cell factor (SCF), ligando per Flt- (FL) e eritropoietina (EPO).<br />

Shintani et al. ha dimostrato per la prima volta nell’uomo la mobilizzazione di progenitori<br />

endoteliali dopo infarto del miocardio (IMA), correlandola con il signicativo aumento dei<br />

livelli plasmatici di vari fattori di crescita. E’ stato poi dimostrato che una tale risposta biologica<br />

sia correlata al recupero della performance ventricolare dopo infarto ed anche alla<br />

prognosi. Questi studi hanno fornito le premesse scientiche necessarie per i futuri tentativi<br />

di incrementare gli stimoli citochinici con lo scopo di potenziare la mobilizzazione cellulare<br />

ed il conseguente attecchimento nel miocardio.<br />

In particolare il G-CSF è una glicoproteina di 19 kDa costituita da 17 aminoacidi e prodotta,<br />

in risposta a vari stimoli, da cellule del midollo osseo, cellule monocito-macrofagiche, cellule<br />

endoteliali, broblasti e astrociti. Il recettore per G-CSF (G-CSFR) è costituito da una porzione<br />

extracellulare, un solo dominio transmembrana e uno citoplasmatico. La stimolazione<br />

del recettore attiva il differenziamento, la proliferazione e l’attivazione funzionale dei granulociti.<br />

Benché non sia del tutto noto il meccanismo di attivazione del segnale in risposta<br />

a G-CSF, è stato riportato un coinvolgimento di STAT , proteina di trascrizione, nei processi<br />

di differenziamento e di proliferazione di varie sottopopolazioni di cellule derivate da midollo<br />

osseo (BMCs). G-CSF partecipa non solo alla mobilizzazione di granulociti da midollo<br />

a sangue periferico ma anche di cellule staminali e progenitori midollari. Studi recenti in<br />

pazienti colpiti da IMA hanno evidenziato un incremento dei livelli di progenitori cellulari e<br />

di G-CSF endogeno nel sangue periferico, sottolineando l’importanza del ruolo di G-CSF<br />

nelle patologie cardiache di origine ischemica.<br />

Benché la mobilizzazione e il reclutamento di cellule midollari sia alla base del meccanismo di<br />

azione di G-CSF nei confronti del miocardio ischemico, recenti studi hanno scoperto nuovi effetti<br />

legati alla citochina nella rigenerazione miocardica e includono: inibizione dell’apoptosi, attività<br />

citoprotettiva diretta, induzione di angiogenesi e arteriogenesi ed effetti di tipo paracrino.<br />

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