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HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea

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2<br />

La rete per lo STEMI in Lombardia,<br />

l’Archivio Regionale STEMI<br />

e il Progetto Strategico<br />

“Sindrome coronarica acuta”<br />

Maurizio Marzegalli<br />

U.O.C. Cardiologia - A.O. Ospedale San carlo Borromeo, Milano<br />

In questi ultimi anni una attenzione particolare è stata dedicata in regione Lombardia alla<br />

realizzazioni di una rete di emergenza sempre più efcacie per il trattamento dell’infarto<br />

con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI). Questo è dovuto al fatto che lo STEMI richiede<br />

interventi efcaci nel più breve tempo possibile (90-120’), e quindi era evidente che si dovesse<br />

dedicare una particolare cura nella realizzazione di reti efcienti ed efcaci in questa<br />

patologia. Ci si è resi conto che anche l’infarto senza ST sopraslivellato (NSTEMI), pur<br />

consentendo margini di tempo più lunghi (120’-2 ore), ha un’alta mortalità che si può e<br />

si deve combattere con una rete adeguata in linea con quanto già sperimentato per lo<br />

STEMI. Il compito attualmente non è nito, poiché le reti richiedono continui miglioramenti<br />

ed un attento monitoraggio nel tempo perché non ci si adagi sui risultati ottenuti.<br />

Le linee operative regionali per la costituzione di una “Rete regionale per lo STEMI“ sono<br />

state indicate in un Decreto Regionale N° 10 6 del 1 -10-2009 dal titolo “Determinazioni<br />

in merito alla rete per il trattamento dei pazienti con infarto miocardico con tratto ST<br />

sopaslivellato (STEMI)”. Le indicazioni sono quelle espresse nelle linee guida europee ed<br />

italiane e pertanto non necessitano ulteriori chiarimenti. E’ infatti ormai un dato consolidato<br />

che il trattamento dello STEMI si sia giovato di reti di emergenza adeguate allo scopo. Le reti<br />

si basano sul fatto che questi pazienti vengano soccorsi tramite sistemi di emergenza (CO<br />

118) dotati di teleECG (sia mezzi di soccorso avanzati che di base) e di debrillatore automatico<br />

e non trasportati con mezzi privati, vengano portati in sicurezza con triage primario<br />

ad un centro Hub cioè dotati di un laboratorio con emodinamica interventistica operativo<br />

sulle 2 ore 7 giorni su 7. Qualora per l’autopresentazione o per l’arrivo con un mezzo di base<br />

del 118 i pazienti giungano in un ospedale non dotato di questa opzione (centro Spoke) devono<br />

essere trasferiti in un centro hub secondo protocolli locali specici che tengano conto<br />

del tempo ischemico totale, della possibilità di praticare una PCI primaria entro 90-120’ altrimenti<br />

dovrebbero esser trattati localmente con farmaci brinolitici. La letteratura è ricca<br />

di linee guida internazionali e nazionali che si esprimono in tal senso e di contributi che continuano<br />

a documentare come con la rete si possa ridurre la mortalità ed il danno miocardico.<br />

In regione Lombardia il coordinamento di una rete locale è stabilito su base territoriale coincidente<br />

con quella della Centrale Operativa 118 di riferimento.Tutte le centrali rispondono alla<br />

Azienda Regionale Emergenza Urgenza che ha attivamente partecipato alla stesura del decreto<br />

e contribuisce signicativamente alla sua realizzazione. La collaborazione tra AREU ed<br />

ospedali avviene tramite un organismo l’ACEU (area di coordinamento emergenza urgenza)

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