HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea
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8<br />
Clopidogrel<br />
Ticlopidina e Clopidogrel , approvati per la terapia antiaggregante, sono farmaci che richiedono<br />
almeno un processo ossidativo per divenire attivi sul recettore P2Y12, loro target<br />
nale. Clopidogrel, in particolare, necessita di una metabolizzazione epatica da parte<br />
della catena dei citocromi. Il legame con il recettore è irreversibile e richiede alcuni giorni<br />
per avere massima efcacia. Il Clopidogrel è preferito alla ticlopidina per il suo maggior pro-<br />
lo di sicurezza e la maggior velocità di azione.<br />
L’inibizione piastrinica avviene entro1-2ore dopo una dose di carico di Clopidogrel. Il livello<br />
massimo si ottiene - ore dopo 00mg e produce una inibizione del 0% c.ca dell’attività<br />
piastrinica che si mantiene per 2 ore circa. L’inibizione cessa completamente dopo<br />
una settimana di sospensione. L’inibizione piastrinica può essere aumentata con dosi di carico<br />
no a 600mg; questo dosaggio consente di accorciare i tempi di inibizione (2- ore)<br />
con un aumento dell’inibizione no al 0- %. I pazienti soprappeso ed i diabetici mostrano<br />
una risposta subottimale al clopidogrel.<br />
Nel CURRENT-OASIS 7 il mantenimento per una settimana del dosaggio di 1 0mg anziché<br />
di 7 mg ha portato ad una signicativa riduzione di trombosi dello stent e di eventi nei pazienti<br />
con SCA avviati alla PCI. Per effetto di ciò le recenti linee guida ESC per il trattamento<br />
del paziente con NSTEMI hanno ricevuto una raccomandazione IIa con livello di<br />
evidenza B per questa indicazione.<br />
La cosiddetta “resistenza al clopidogrel”<br />
Si ritiene che una quota compresa i tra il 10 ed il 0% dei pazienti che assumono Clopidogrel<br />
non abbiano una efcace inibizione piastrinica quando valutata in vitro con il test dell’aggregazione<br />
con ADP. In realtà, una stima precisa della prevalenza della cosiddetta<br />
resistenza alla terapia antipiastrinica non è possibile. Il problema principale sembra essere<br />
una univoca denizione e di un metodo di misurazione standardizzato.<br />
Sebbene la risposta individuale al Clopidogrel possa dipendere dalla variabilità tra pazienti<br />
nell’assorbimento del farmaco, la causa sembra essere legata a differenze genetiche nell’espressione<br />
dei numerosi geni che regolano il metabolismo del citocromo P 0 (CYP 0)<br />
e nella espressione dei recettori piastrinici.<br />
Dei tre maggiori citocromi facenti parte del sistema CYP 0 epatico quello che ha ricevuto<br />
maggior attenzione quale imputato della risposta individuale è il CYP2C19. Sono state identicate<br />
varianti fenotipiche di questo citocromo che sono associate ad una inibizione piastrinica<br />
meno efcace ed ad eventi clinici. Nelle diverse razze sono state rilevate varianti<br />
difettose del CYP2C19 anche signicative. Pertanto sono state ipotizzate variazioni anche<br />
signicative nella risposta al Clopidogrel in base all’etnia di appartenenza (minor efcacia<br />
nei paesi asiatici e negli afro-americani rispetto ai caucasici).<br />
Per migliorare la risposta al Clopidogrel una misura comune è quella di aumentarne la dose.Tuttavia<br />
al momento non esistono raccomandazioni sull’impiego dei sistemi di monitoraggio della risposta<br />
terapeutica al Clopidogrel né del loro utilizzo a seguito dell’aumento della dose. (AHA ACC 2011).<br />
In genere l’aumento del dosaggio comporta un miglioramento dell’inibizione del recettore P2Y12<br />
ma esistono anche notevoli differenze tra individui nell’inibizione piastrinica che si ottiene così che<br />
diventa difcile prevedere nel singolo individuo quale sia la risposta.Nelle recenti Linee Guida della<br />
ESC il dosaggio di mantenimento del Clopidogrel può essere individualizzato in casi selezionati<br />
impiegando i test di funzionalità piastrinica con un livello di evidenza B, classe IIb.