HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea

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01.06.2013 Views

28 Tabella 2 ABS: Farmaci alla dimissione Farmaco alla dimissione Numero pazienti (tot 58) % ASA 8 82.8 Bbloccanti 7 .9 ACE inibitori 2 72. Ca antagonisti 10 17.2 Diuretici 10 17.2 Statine 1 70.7 Clopidogrel 18 1 Nitroderivati 7 12.1 Warfarin 0. Il follow-up medio è di 6.2 ± . mesi (max 121 mesi; minimo 0 mesi). 2 pz sono stati persi al follow-up. Dei restanti 6 pz, 12 (21. %) hanno completato un follow-up di piu’ di 70 mesi, 22 pz ( .9%) di 6 mesi, 8 pz (67.9%) di piu’ di 1 anno.Al follow-up medio la mortalità complessiva per tutte le cause è stata dell’8.9% ( / 6 pz). La mortalità intraospedaliera è stata dell’1.8% (1/ 6, pz con ABS e ictus cerebrale ischemico deceduto per aggravamento delle complicanze neurologiche preesistenti). Dei restanti pz, 1 pz è deceduto ad un anno da ABS (complicanze ipopitituarismo e sepsi), 2 pz sono deceduti a 2 anni (rispettivamente per sclerosi multipla ed emorragia cerebrale post caduta accidentale), 1 pz è deceduto a 6 anni per verosimile neoplasia non meglio precisata.La mortalità è probabilmente correlata all’età dei pz (7 .8 ± .2 anni dei pz deceduti vs 72.6± 10.6 anni della casistica complessiva) e alle comorbidità. Per quanto concerne gli eventi cardiovascolari al follow-up, / 6 pz ( . %) hanno presentato una recidiva di ABS, indipendentemente dal trattamento in corso, 1.7% in altre casistiche (6) ; 2/ 6 pz ( . %) hanno avuto un ricovero per cardioversione di brillazione atriale, 6/ 6 pz (10.7%) hanno avuto un ricovero per altre cause o un accesso in DEA per dolore toracico ad accertamenti cardiologici negativi. In tutti i pz si è assistito ad un recupero funzionale completo con FE media di 60 ± %. In conclusione ad un follow-up medio di 6.2 ± . mesi (max 121 mesi; minimo 0 mesi) la mortalità totale per ABS è stata del 8.9%, la mortalità intraospedaliera è stata del 1.8%. . % dei pz ha sviluppato una recidiva indipendentemente dal trattamento in corso. In tutti i pazienti si è assistito ad un completo recupero funzionale con FE media di 60 ± %. Dal 2011 insieme alla Cardiologia del Policlinico S Matteo di Pavia e dell’Ospedale Villa Scassi di Genova abbiamo costituito un database comune, condividendo le nostre casistiche. Nel Registro sono già disponibili dati relativi a 17 pz, si tratta in termini di casistica di uno dei data base prospettici di maggior ampiezza nel contesto nazionale. Considerando le tre ampie casistiche unite assieme, l’esperienza dei tre centri e la numerosità dei dati raccolti siamo ad oggi in grado di sviluppare più campi di ricerca in ambito di ABS. Bibliograa 1) Sato H et al. Tako-Tsubo-type cardiomyopathy due to multi vessel spasm. In: Kodama K, Haze k, Hon M editors. Clinical aspect of myocardial injury: from ischemia to heart failure. Tokyo:Kagakuhyouronsya;1990.pp 6-6 . 2) Tsuchihashi K et al. Transient left ventricular apical ballooning without coronary artery stenosis: a novel heart syndrome mimicking acute myocardial infarction. J Am Coll Cardiol 2001; 8:11-18 ) A.Valbusa et al.“Long-term follow-up of Tako-Tsubo-like syndrome: a retrospective study of 22 cases.“J Cardiovasc Med 9:80 -809. ) Michael J Seitz et al. A rare cause of Takotsubo Cardiomyopathy related Left Ventricular Apical Thrombus Requiring Surgery. Heart, Lung and Circulation 2011 Article in press) ) Ingo Eitel et al. Clinical Characteristics and cardiovascular magnetic Resonance ndings in stress (Takotsubo) Cardiomyopathy. JAMA 2011; 06( ):277-286 6) Parodi G et al for the Tuscany registry of Tako-Tsubo cardiomyopathy. Natural History of tako-Tsubo cardiomyopathy. CHEST 2011; 1 9( ):887-892.

Lesioni Coronariche critiche in sindromi Tako Tsubo-like Gabriele Crimi Dipartimento Cardiologia Ospedale Villa Scassi, Genova La Cardiomiopatia di Tako-tsubo (TTC) è una sindrome caratterizzata da asinergie regionali della funzione ventricolare sinistra che possono simulare un infarto miocardico acuto. Le alterazioni della cinesi nella TTC coinvolgono generalmente l’apice, le porzioni medioventricolari e sono generalmente reversibili in alcune settimane. Nonostante l’assenza di malattia coronarica ostruttiva (> 0%) sia un criterio necessario per denire la Sindrome di Tako Tsubo, sono stati segnalati in letteratura casi sporadici in cui le alterazioni cliniche, strumentali e il decorso appaiono del tutto sovrapponibili ai pazienti con TTC eccetto che per la presenza di lesioni coronariche critiche (> 0%). Il territorio tributario di tali lesioni non coincide generalmente con le asinergie regionali. I casi e i dati che presentati sono stati raccolti prospettivamente a partire dall’anno 2002 e coinvolgono attivamente tre Ospedali tra Lombardia e Liguria. L’Ospedale IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, l’Ospedale Villa Scassi e L’Ospedale San Martino di Genova. Scopo dello studio è: • Indenticare pazienti con TTC e lesioni coronariche critiche in una popolazione di pazienti studiati precocemente con coronarograa • Paragonare le due popolazioni di TTC e TTC con stenosi critiche per quanto riguarda caratteristiche di base, eventi maggiori e prognosi. • Stabilire il ruolo patogenetico delle lesioni coronariche nelle TTC A partire da Gennaio dell’anno 2002 abbiamo raccolto 17 pazienti consecutivi ammessi con sintomi coronarici acuti e con i seguenti criteri di inclusione: • Alterazioni della cinetica regionale coinvolgenti l’apice e/o le porzioni medio – ventricolari • Alterazioni dinamiche del tratto ST o dell’onda T associate a minimo movimento enzimatico • Angiograa coronarica e ventricolograa eseguita precocemente • Recupero delle asinergie regionali durante il periodo di follow - up 17 pazienti sono stati divisi in tre gruppi a seconda della presenza o meno di stenosi coronariche > 0%. Il gruppo TTC comprende 16 /17 pazienti, il gruppo TTC + CAD comprende 12/17 pazienti con stenosi coronariche critiche (> 0%) o storia di pregresso infarto o rivascolarizzazione miocardica. Tutti i pazienti hanno avuto valutazioni ecocardiograche seriate per valutare la cinesi regionale I pazienti con TTC + CAD sono più frequentemente di sesso maschile ( 2% Vs 10%, p

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Tabella 2<br />

ABS: Farmaci<br />

alla dimissione<br />

Farmaco alla dimissione Numero pazienti (tot 58) %<br />

ASA 8 82.8<br />

Bbloccanti 7 .9<br />

ACE inibitori 2 72.<br />

Ca antagonisti 10 17.2<br />

Diuretici 10 17.2<br />

Statine 1 70.7<br />

Clopidogrel 18 1<br />

Nitroderivati 7 12.1<br />

Warfarin 0.<br />

Il follow-up medio è di 6.2 ± . mesi (max 121 mesi; minimo 0 mesi). 2 pz sono stati persi<br />

al follow-up. Dei restanti 6 pz, 12 (21. %) hanno completato un follow-up di piu’ di 70 mesi,<br />

22 pz ( .9%) di 6 mesi, 8 pz (67.9%) di piu’ di 1 anno.Al follow-up medio la mortalità complessiva<br />

per tutte le cause è stata dell’8.9% ( / 6 pz). La mortalità intraospedaliera è stata<br />

dell’1.8% (1/ 6, pz con ABS e ictus cerebrale ischemico deceduto per aggravamento delle complicanze<br />

neurologiche preesistenti). Dei restanti pz, 1 pz è deceduto ad un anno da ABS (complicanze<br />

ipopitituarismo e sepsi), 2 pz sono deceduti a 2 anni (rispettivamente per sclerosi<br />

multipla ed emorragia cerebrale post caduta accidentale), 1 pz è deceduto a 6 anni per verosimile<br />

neoplasia non meglio precisata.La mortalità è probabilmente correlata all’età dei pz (7 .8 ± .2 anni<br />

dei pz deceduti vs 72.6± 10.6 anni della casistica complessiva) e alle comorbidità.<br />

Per quanto concerne gli eventi cardiovascolari al follow-up, / 6 pz ( . %) hanno presentato<br />

una recidiva di ABS, indipendentemente dal trattamento in corso, 1.7% in altre casistiche<br />

(6) ; 2/ 6 pz ( . %) hanno avuto un ricovero per cardioversione di brillazione atriale,<br />

6/ 6 pz (10.7%) hanno avuto un ricovero per altre cause o un accesso in DEA per dolore<br />

toracico ad accertamenti cardiologici negativi. In tutti i pz si è assistito ad un recupero funzionale<br />

completo con FE media di 60 ± %.<br />

In conclusione ad un follow-up medio di 6.2 ± . mesi (max 121 mesi; minimo 0 mesi)<br />

la mortalità totale per ABS è stata del 8.9%, la mortalità intraospedaliera è stata del 1.8%.<br />

. % dei pz ha sviluppato una recidiva indipendentemente dal trattamento in corso. In tutti<br />

i pazienti si è assistito ad un completo recupero funzionale con FE media di 60 ± %.<br />

Dal 2011 insieme alla Cardiologia del Policlinico S Matteo di Pavia e dell’Ospedale Villa<br />

Scassi di Genova abbiamo costituito un database comune, condividendo le nostre casistiche.<br />

Nel Registro sono già disponibili dati relativi a 17 pz, si tratta in termini di casistica<br />

di uno dei data base prospettici di maggior ampiezza nel contesto nazionale. Considerando<br />

le tre ampie casistiche unite assieme, l’esperienza dei tre centri e la numerosità dei dati<br />

raccolti siamo ad oggi in grado di sviluppare più campi di ricerca in ambito di ABS.<br />

Bibliograa<br />

1) Sato H et al. Tako-Tsubo-type cardiomyopathy due to multi vessel spasm. In: Kodama K, Haze k, Hon M editors. Clinical aspect<br />

of myocardial injury: from ischemia to heart failure. Tokyo:Kagakuhyouronsya;1990.pp 6-6 .<br />

2) Tsuchihashi K et al. Transient left ventricular apical ballooning without coronary artery stenosis: a novel heart syndrome<br />

mimicking acute myocardial infarction. J Am Coll Cardiol 2001; 8:11-18<br />

) A.Valbusa et al.“Long-term follow-up of Tako-Tsubo-like syndrome: a retrospective study of 22 cases.“J Cardiovasc Med 9:80 -809.<br />

) Michael J Seitz et al. A rare cause of Takotsubo Cardiomyopathy related Left Ventricular Apical Thrombus Requiring Surgery.<br />

Heart, Lung and Circulation 2011 Article in press)<br />

) Ingo Eitel et al. Clinical Characteristics and cardiovascular magnetic Resonance ndings in stress (Takotsubo) Cardiomyopathy.<br />

JAMA 2011; 06( ):277-286<br />

6) Parodi G et al for the Tuscany registry of Tako-Tsubo cardiomyopathy. Natural History of tako-Tsubo cardiomyopathy. CHEST<br />

2011; 1 9( ):887-892.

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