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HEARTLINE HSM Genoa Cardiology Meeting - Aristea

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26<br />

Tabella 1<br />

ABS: principali fattori di<br />

rischio cardiovascolare<br />

al gennaio 2006 con diagnosi di Sindrome Coronarica Acuta (117 STEMI e 10 9 NSTEMI).<br />

Tra questi abbiamo identicato 12 pz con albero coronarico indenne da lesioni critiche alla<br />

valutazione angiograca. I pz che non presentavano il tipico aspetto di “Apical Ballooning” alla<br />

ventricolograa e/o Ecocardiograa sono stati esclusi (100/12 pazienti). I restanti 2 pz che<br />

rappresentano circa l’1% di tutti i pz ricoverati per Sindrome Coronarica Acuta nel nostro reparto<br />

tra il 2001 e il 2006 sono stati riconosciuti come ABS ed inclusi nello studio. Di questi<br />

sono stati raccolti retrospettivamente i dati anamnestici, i dati clinici di presentazione e le relative<br />

complicanze, il quadro ECG, ecocardiograco, angiograco e i valori di troponina I (cTnI)<br />

al picco. Tutti i pz hanno eseguito follow-up clinico ed ecograco prospettico ( ) .<br />

Dei pz raccolti in maniera prospettica abbiamo valutato i dati anamnestici, i dati clinici<br />

di presentazione, le relative complicanze, il quadro ECG, ecocardiograco, angiogra-<br />

co, i valori cTn I al picco, la terapia alla dimissione, il follow-up ecograco alla dimissione,<br />

ad 1- -6-12 mesi o comunque no alla normalizzazione. Trascorsi i primi 12 mesi tutti i<br />

pz sono stati ricontattati annualmente per follow-up telefonici periodici.<br />

Dei 8 pz complessivi ABS, 7/ 8 (12%) maschi e 1/ 8 (88%) femmine, di età media<br />

72.6± 10.6 anni.<br />

I principali fattori di rischio cardiovascolare sono riportati in Tabella 1, il quadro ECG in fase<br />

acuta è elencato nella Fig. . 1/ 8 ( . %) pz descrivevano uno stress emotivo come scatenante<br />

l’evento acuto, 17/ 8 (29. %) uno stress sico, mentre 10/ 8 (17.2%) non riconoscevano<br />

alcun evento stressante. Il picco di cTnI medio è stato di . ±7. ug/l. La FE valutata<br />

in fase acuta era di 2.1 ± 8.9% con un parziale recupero già alla dimissione 0.1±10. %.<br />

7/ 8 pz presentavano un’insufcienza mitralica almeno moderata (12%); 11/ 8 pz (19%)<br />

presentavano un’ ipertensione polmonare all’ingresso, 2/ 8 ( %) pz presentavano ostruzione<br />

all’efusso ventricolare sinistro in fase acuta. 6/ 8 pz (10%) presentavano una classe<br />

NYHA III-IV. Le principali complicanze di fase acuta sono elencate in Fig. .<br />

Totale pz %<br />

Famigliarità 8/ 8 1 .8<br />

Ipertensione 8/ 8 6 .<br />

Diabete mellito 7/ 8 12.1<br />

Dislipidemia 2 / 8 9.7<br />

Fumo / 8 8.6<br />

Ex fumo 1/ 8 1.7<br />

Menopausa 8/ 1 9 .1<br />

In particolare / 8 ( .1%) pz hanno sviluppato una trombosi endoventricolare sinistra, in<br />

2 casi sintomatica per ischemia acuta periferica secondaria a cardioembolismo (Fig. ) ed<br />

in un caso asintomatica. Tutti questi casi sono stati gestiti avviando trattamento anticoagulante<br />

orale embricato in fase acuta a trattamento antitrombotico con eparina. Nessun paziente<br />

è stato avviato a trattamento chirurgico ( ) . 2/ 8 (90%) pz presentavano un quadro<br />

tipico di Apical Ballooning mentre 6/ 8 pz (10%) presentavano un quadro di Ballonizzazione<br />

Medio-Ventricolare, in altre casistiche è riportato in circa il 17% ( ) . Nessun paziente<br />

presentava un quadro di “Reverse Ballooning” o “Ballooning Biventricolare”. Le terapie<br />

prescritte in dimissione sono elencate in Tabella 2.

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