Canto siculo per Ducezio-3 - Catania per te
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e creeremo una for<strong>te</strong> nazione su cui nessuno<br />
potrà in futuro met<strong>te</strong>r ceppi».<br />
αD.: «“Tuo zio Levion, diceva, ha combattuto<br />
<strong>per</strong> Gelone siracusano nella battaglia d’Imera<br />
contro i cartaginesi, che furon travolti.<br />
Fu giusto affiancare i nostri nemici<br />
contro nemici in quel momento più <strong>per</strong>icolosi.<br />
Allora respingemmo il <strong>per</strong>icolo comune<br />
e guadagnammo l’ammirazione dei Siracusani,<br />
che adesso chiedon d’averci stabilmen<strong>te</strong> al fianco<br />
in cambio di beni e di considerevole mercede.<br />
Impara a fondo il mestiere delle armi<br />
e quando sarai in età di farlo, <strong>Ducezio</strong>, combatti <strong>per</strong> loro e poi,<br />
quando ve ne saran le condizioni, rivolgiti contro”».<br />
C.: «L’occasione venne quando Trasibulo,<br />
ultimo rampollo dei tiranni Dinomenidi,<br />
si mise contro i grandi proprietari siracusani,<br />
imponendo tasse esose <strong>per</strong> man<strong>te</strong>nere<br />
i mercenari che <strong>te</strong>neva a Katana<br />
dopo averne esiliato gli abitanti a Leontinoi.<br />
Quelli finalmen<strong>te</strong> lo cacciaron di città,<br />
proclamando la democrazia.<br />
Ma Trasibulo ritornava in forze<br />
e allora mandarono a dirti<br />
che se par<strong>te</strong>cipavi alla difesa di Siracusa democratica<br />
in caso di vittoria ti avrebbero restituito le <strong>te</strong>rre<br />
già sottrat<strong>te</strong> dai tiranni alla tua gen<strong>te</strong>…».<br />
D.: «Accettai. Con i miei uomini entrai a Siracusa<br />
mentre Trasibulo assaltava la Porta di Epipoli<br />
e lo respingemmo a prezzo d’una tremenda battaglia.<br />
Allora si rifugiò a Katana dai suoi mercenari<br />
ma anche questa città assaltammo,<br />
liberandola da quella pes<strong>te</strong> e <strong>per</strong>met<strong>te</strong>ndo<br />
ai catanesi di tornare dall’esilio».<br />
C.: «Poi venisti a sa<strong>per</strong>e che Trasibulo<br />
si era rifugiato a Inessa, città sicula fortificata,<br />
il cui re Telion tradiva la sua gen<strong>te</strong><br />
dando ospitalità a un massacratore di Siculi».<br />
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