Biosicurezza negli allevamenti cunicoli - ASIC
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Figura 15. negativo esempio di accumulo di materiale vario in corrispondenza del silos<br />
Figura 16. Silos posti lungo la cinta caricabili dall’esterno<br />
Evitare inoltre bruschi cambiamenti di alimentazione o passaggio brusco da una alimentazione<br />
di tipo latteo ad una con mangime. È risaputo che i bruschi cambiamenti alimentari possono<br />
essere fonte di stress ed esitare nell’insorgenza di patologie enteriche di gravità variabile.<br />
Rispettare un orario nella distribuzione dell’alimento e scegliere un buon coccidiostatico.<br />
Assicurarsi che l’acqua sia di buona qualità in quanto, se non lo fosse, potrebbe essere la<br />
causa dell’insorgenza di alcune patologie di tipo gastroenterico o peggiorare le prestazioni<br />
produttive degli animali. Prevedere una analisi periodica di tipo chimico (ph, durezza, presenza<br />
di nitriti, nitrati ed ammoniaca) e microbiologico dell’acqua soprattutto se proviene da<br />
pozzo aziendale. Utilizzare impianti idonei allo stoccaggio e alla distribuzione dell’acqua ad<br />
es. vasche in vetroresina di colore scuro di modo da impedire la proliferazione di alghe e, per<br />
lo stesso motivo, ricoprire anche i tubi per la distribuzione di acqua con gomma scura. Verificare<br />
che all’interno delle tubazioni non ci sia una crescita di alghe od un accumulo di sporcizia<br />
che determinano la formazione di un biofilm responsabile della parziale inattivazione di<br />
molecole antibiotiche o vitamine. L’impianto deve essere pulito con periodicità almeno bimestrale.<br />
Se è sprovvisto di ricircolo togliere i tappi alla fine della linea per far defluire in fossa<br />
l’acqua ristagnata e lasciare scorrere l’acqua finché non esce acqua perfettamente pulita. Al<br />
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