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Contro il dolore acuto*.(1) - Passoni Editore

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Depositato presso AIFA in data 22/10/2010<br />

(1)<br />

<strong>Contro</strong> <strong>il</strong> <strong>dolore</strong> acuto *.<br />

Brufen 600 mg<br />

Granulato effervescente ad azione rapida . (2)<br />

NUOVA CONFEZIONE<br />

E NUOVA BUSTINA<br />

* In caso di: emicrania e cefalea; <strong>dolore</strong><br />

post-estrazione e dopo interventi<br />

odontostomatologici; dismenorrea;<br />

traumatologia accidentale e sportiva.<br />

Bibliografia: 1. Brufen – Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto. 2. Sharma NK, et al.<br />

Prim Dent Care 1994; 1(1): 5-8. 3. Gazzetta Ufficiale. Suppl. ord. n. 180 – Serie generale n. 188<br />

del 13/08/2010. Modificazione all’autorizzazione in commercio del medicinale Brufen.<br />

BUSTINA ANCORA PIÙ COMODA (3)


1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE<br />

BRUFEN ® 400 mg Compresse rivestite. BRUFEN ® 600 mg Compresse rivestite. BRUFEN ® 600 mg Granulato effervescente.<br />

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA<br />

• BRUFEN 400 mg Compresse rivestite. Una compressa contiene: Principio attivo: Ibuprofene 400 mg. • BRUFEN 600 mg Compresse rivestite. Una compressa contiene: Principio attivo:<br />

Ibuprofene 600 mg. • BRUFEN 600 mg Granulato effervescente. Una bustina contiene: Principio attivo: Ibuprofene 600 mg.<br />

3. FORMA FARMACEUTICA<br />

Compresse rivestite, granulato effervescente.<br />

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO<br />

4. INFORMAZIONI CLINICHE. 4.1 Indicazioni terapeutiche. Come antireumatico in: • osteoartrosi in tutte le sue localizzazioni (artrosi cervicale, dorsale, lombare; artrosi della spalla,<br />

dell’anca, del ginocchio; artrosi diffusa, ecc.), periartrite scapolo-omerale, lombalgie, sciatalgie, radicolo-nevriti; fibrositi, tenosinoviti, miositi, traumatologia sportiva; artrite reumatoide, morbo<br />

di St<strong>il</strong>l. Come analgesico in forme dolorose di diversa ezio logia: • nella traumatologia accidentale e sportiva; • nella pratica dentistica, nei dolori post-estrazione e dopo interventi odontostomatologici;<br />

• in ostetricia: nel <strong>dolore</strong> post-episiotomico e post-partum; • in ginecologia: nella prevenzione e nel trattamento della dismenorrea; • in chirurgia: nel trattamento del <strong>dolore</strong> post-operatorio;<br />

• in oculistica: nel <strong>dolore</strong> post-operatorio e nelle forme do lo rose di varia eziologia; • in medicina generale: nel trattamento di emicrania e cefalea. 4.2 Posologia e modo di somministrazione.<br />

• Compresse da 400 mg: 2-4 compresse al giorno a giudizio del medico. • Compresse e granulato da 600 mg: 1-3 compresse al giorno a giudizio del medico. La dose massima<br />

giornaliera di BRUFEN non deve superare 1800 mg. In reumatologia, per migliorare la rigidità mattutina, la prima dose orale viene somministrata al risveglio del paziente; le dosi successive possono<br />

essere assunte ai pasti. In presenza di insufficienza renale l’eliminazione può essere ridotta e la posologia va di conseguenza adeguata. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere<br />

attentamente stab<strong>il</strong>ita dal medico che dovrà valutare un’eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la<br />

più breve durata possib<strong>il</strong>e di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere sezione 4.4). 4.3 <strong>Contro</strong>indicazioni. Ipersensib<strong>il</strong>ità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Poliposi<br />

nasale, angioedema. Insufficienza epatica o renale grave. Come per altri farmaci antinfiammatori non steroidei è opportuno non somministrare <strong>il</strong> prodotto a pazienti portatori di ulcera peptica grave o<br />

in fase attiva. Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione<br />

o sanguinamento). Severa insufficienza cardiaca. Terzo trimestre di gravidanza. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego. L’uso di BRUFEN deve essere evitato in concomitanza di<br />

FANS, inclusi inibitori selettivi della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possib<strong>il</strong>e di trattamento che occorre per<br />

controllare i sintomi (vedere sezione 4.2 e i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Come per altri FANS, ibuprofene può mascherare segni di infezione. Anziani. I pazienti<br />

anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere sezione 4.2). Emorragia gastrointestinale,<br />

ulcerazione e perforazione. Durante <strong>il</strong> trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate<br />

emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere<br />

sezione 4.3), <strong>il</strong> rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare <strong>il</strong> trattamento con la più bassa dose disponib<strong>il</strong>e.<br />

L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri<br />

farmaci che possono aumentare <strong>il</strong> rischio di eventi gastrointestinali (vedere sezione 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale<br />

inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero<br />

aumentare <strong>il</strong> rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti piastrinici come l’aspirina<br />

(vedere sezione 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono BRUFEN <strong>il</strong> trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con<br />

cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere sezione 4.8). Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari.<br />

Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché,<br />

in associazione al trattamento con i FANS, sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400<br />

mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p. es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici<br />

non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (p. es. ≤1200 mg/die) siano associate ad un aumentato rischio di infarto del miocardio. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza<br />

cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione. Analoghe<br />

considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (p. es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito,<br />

fumo). Effetti dermatologici. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto<br />

raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedere sezione 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte<br />

dei casi entro <strong>il</strong> primo mese di trattamento. BRUFEN deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensib<strong>il</strong>ità. L’uso, specie se prolungato,<br />

di prodotti per applicazione topica può dare origine a fenomeni di sensib<strong>il</strong>izzazione; ove ciò accada, occorre interrompere <strong>il</strong> trattamento e istituire una terapia idonea. Così pure se si manifestano<br />

disturbi visivi, segni persistenti di disfunzione epatica o manifestazioni sistemiche quali eosinof<strong>il</strong>ia, rash, ecc. Effetti renali. Quando si inizia un trattamento con ibuprofene deve essere prestata cautela<br />

ai pazienti con una disidratazione considerevole. L’ut<strong>il</strong>izzo a lungo termine di ibuprofene, come con altri FANS, ha portato a necrosi pap<strong>il</strong>lare renale ed altri cambiamenti patologici renali. È stata riscontrata<br />

tossicità renale in pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. La somministrazione di FANS in questi pazienti può<br />

comportare una riduzione dose-dipendente nella formazione delle prostaglandine e, come effetto secondario, nel flusso sanguigno renale <strong>il</strong> quale può portare velocemente in scompenso renale. I<br />

pazienti più a rischio di queste reazioni sono quelli con ridotte funzionalità renali, scompenso cardiaco, disfunzioni epatiche, anziani e tutti quei pazienti che prendono diuretici e ACE inibitori. La discontinuità<br />

della terapia con FANS solitamente viene seguita dal recupero dello stato di pretrattamento. In caso di impiego prolungato sorvegliare la funzionalità renale particolarmente in caso di lupus eritematoso<br />

diffuso. Disturbi respiratori. BRUFEN deve essere prescritto con cautela in quei soggetti che hanno manifestato broncospasmo, dopo l’impiego di aspirina o altri FANS, nonché in soggetti<br />

con anamnesi di emorragia o ulcera gastrointestinale, scompenso cardiaco, ipertensione, difetti di coagulazione. Funzionalità cardiaca, renale ed epatica ridotta. Particolare cautela deve essere<br />

adottata nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale fortemente ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio,<br />

specialmente in caso di trattamento prolungato. Essendosi r<strong>il</strong>evate alterazioni oculari nel corso di studi su animali con farmaci antinfiammatori non steroidei, si raccomanda, in caso di trattamenti<br />

prolungati, di effettuare periodici controlli oftalmologici. L’uso di BRUFEN (compresse – granulato), come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclo-ossigenasi, è<br />

sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di BRUFEN (compresse – granulato ) dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fert<strong>il</strong>ità o che<br />

sono sottoposte a indagini sulla fert<strong>il</strong>ità. Effetti ematici. Ibuprofene, come altri FANS, può inibire l’aggregazione piastrinica e ha dato evidenza di prolungare <strong>il</strong> tempo di sanguinamento in soggetti<br />

sani. Meningite asettica. In rare occasioni in pazienti in trattamento con ibuprofene è stata osservata meningite asettica. Sebbene è più probab<strong>il</strong>e che possa succedere in pazienti con lupus<br />

eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, è stato riscontrato in pazienti i quali non manifestavano patologie croniche concomitanti. BRUFEN compresse contiene lattosio.<br />

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. BRUFEN<br />

granulato contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da deficit di sucrasi-isomaltasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere<br />

questo medicinale. 4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione. Il vastissimo impiego di ibuprofene in tutto <strong>il</strong> mondo non ha dato luogo a segnalazioni di effetti interattivi.<br />

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per<br />

esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono <strong>il</strong> sistema<br />

della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possib<strong>il</strong>e insufficienza renale acuta, generalmente reversib<strong>il</strong>e. Queste interazioni<br />

devono essere considerate in pazienti che assumono BRUFEN in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela,<br />

specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione <strong>il</strong> monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.<br />

È comunque opportuno monitorare i pazienti in trattamento con cumarinici e non associare ibuprofene con aspirina o altri FANS. Dati sperimentali indicano che l’ibuprofene può inibire


gli effetti dell’acido acet<strong>il</strong>salic<strong>il</strong>ico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione<br />

alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente r<strong>il</strong>evanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene<br />

(vedere sezione 5.1). La contemporanea somministrazione di litio e FANS provoca aumento dei livelli plasmatici di litio. Metotrexato: i FANS possono diminuire l’eliminazione del metotrexato.<br />

Aminoglicosidi: i FANS possono diminuire l’escrezione degli aminoglicosidi. Glicosidi cardiaci: i FANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre <strong>il</strong> tasso della f<strong>il</strong>trazione glomerulare e aumentare<br />

i livelli dei glicosidi cardiaci. Ciclosporine: aumentano <strong>il</strong> rischio di nefrotossicità con i FANS. Inibitori della COX-2 e altri FANS: l’uso concomitante con altri FANS, incluso inibitori selettivi<br />

della ciclo-ossigenasi-2, deve essere evitato per potenziale effetto additivo. Estratti vegetali: Ginkgo B<strong>il</strong>oba può aumentare <strong>il</strong> rischio di sanguinamento in associazione a FANS. Mifepristone: i FANS<br />

non possono essere assunti per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone poiché i FANS possono ridurne l’effetto. Antibiotici chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono<br />

aumentare <strong>il</strong> rischio di convulsioni associate con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sv<strong>il</strong>uppare convulsioni. Tacrolimus: possib<strong>il</strong>e<br />

aumento del rischio di nefrotossicità quando i FANS vengono somministrati con tacrolimus. Zidovudina: aumento del rischio di tossicità ematica in caso di co-somministrazione con FANS. C’è evidenza<br />

di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emof<strong>il</strong>iaci affetti da HIV in contemporaneo trattamento con zidovudina ed altri FANS. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione<br />

o emorragia gastrointestinale (vedere sezione 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come <strong>il</strong> warfarin (vedere sezione 4.4). Agenti antiaggreganti e<br />

inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere sezione 4.4). 4.6 Gravidanza e allattamento. Nelle donne in stato di gravidanza<br />

e durante l’allattamento <strong>il</strong> prodotto va somministrato solo nel caso di assoluta necessità, sotto diretto controllo medico. Gravidanza. L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente<br />

la gravidanza e/o lo sv<strong>il</strong>uppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore<br />

della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che <strong>il</strong> rischio aumenta<br />

con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di<br />

mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi<br />

delle prostaglandine, durante <strong>il</strong> periodo organogenetico. Durante <strong>il</strong> primo e <strong>il</strong> secondo trimestre di gravidanza, BRUFEN non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se<br />

BRUFEN è usato da una donna in attesa di concepimento o durante <strong>il</strong> primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possib<strong>il</strong>i.<br />

Durante <strong>il</strong> terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre <strong>il</strong> feto a: • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e<br />

ipertensione polmonare); • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e <strong>il</strong> neonato, alla fine della gravidanza, a: • possib<strong>il</strong>e prolungamento del<br />

tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.<br />

Conseguentemente BRUFEN è controindicato durante <strong>il</strong> terzo trimestre di gravidanza. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Non interferisce sulla capacità<br />

di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. 4.8 Effetti indesiderati. L’esteso impiego di ibuprofene ha evidenziato una limitata incidenza di effetti indesiderati. Le segnalazioni più frequenti sono<br />

state quelle relative a rash cutanei, usualmente risoltisi rapidamente con la cessazione della terapia. Sono stati segnalati inoltre casi di dispepsia e, in pazienti particolarmente sensib<strong>il</strong>i, isolati casi di<br />

enterorragia, ulcera gastroduodenale anche perforata, melena. Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche,<br />

perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere sezione 4.4). Molto raramente sono state osservate pancreatiti. Dopo somministrazione di BRUFEN sono<br />

stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, <strong>dolore</strong> addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere sezione 4.4).<br />

Meno frequentemente sono state osservate gastriti. In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono<br />

che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.<br />

es. infarto del miocardio o ictus) (vedere sezione 4.4). Sono stati infine riportati: broncospasmo e alcuni casi di trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi aplastica, anemia emolitica, riduzione<br />

dell’emoglobina e dell’ematocrito, disturbi del SNC (depressione, confusione, vertigine, cefalea, tinnito, parestesia, sonnolenza, neurite ottica ecc.), nefropatia tossica in varie forme, incluso nefrite interstiziale,<br />

sindrome nefrotica, insufficienza renale in pazienti con funzionalità compromessa, insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, funzione epatica anormale, insufficienza epatica, epatite<br />

e ittero. Con alcuni antinfiammatori non steroidei ad uso topico cutaneo o transdermico, derivati dell’acido propionico, sono state segnalate reazioni avverse cutanee con eritema, prurito, irritazione,<br />

sensazione di calore o bruciore e dermatiti da contatto. Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente). Sono possib<strong>il</strong>i reazioni di fotosensib<strong>il</strong>ità.<br />

4.9 Sovradosaggio. I sintomi più comuni sono: nausea, vomito, vertigine, convulsioni, perdita della coscienza e depressione del SNC e del sistema respiratorio. Meno frequentemente: cefalea,<br />

tinnito, depressione del sistema nervoso centrale e convulsioni. Il sovradosaggio acuto generalmente viene ben tollerato quando non sono stati somministrati altri farmaci. In caso di sovradosaggio è<br />

indicata la lavanda gastrica e la correzione degli elettroliti ematici. Non esiste un antidoto specifico per ibuprofene.<br />

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE. 5.1 Proprietà farmacodinamiche. Categoria farmacoterapeutica: Farmaci antinfiammatori non steroidei – derivati dell’acido propionico. Codice ATC:<br />

M01AE01. Ibuprofene è un analgesico-antinfiammatorio di sintesi, dotato inoltre di spiccata attività antipiretica. Chimicamente è <strong>il</strong> capostipite dei derivati fen<strong>il</strong>propionici. L’attività analgesica è di tipo<br />

non narcotico ed è 8-30 volte superiore a quella dell’acido acet<strong>il</strong>salic<strong>il</strong>ico. Ibuprofene è un potente inibitore della sintesi prostaglandinica ed esercita la sua attività inibendone la sintesi perifericamente.<br />

Dati sperimentali indicano che l’ibuprofene può inibire gli effetti dell’acido acet<strong>il</strong>salic<strong>il</strong>ico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. In uno studio,<br />

dopo la somministrazione di una singola dose di 400 mg di ibuprofene, assunto entro 8 ore prima o dopo 30 minuti dalla somministrazione di acido acet<strong>il</strong>salic<strong>il</strong>ico (81 mg), si è verificata una diminuzione<br />

dell’effetto dell’acido acet<strong>il</strong>salic<strong>il</strong>ico sulla formazione di trombossano e sull’aggregazione piastrinica. Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non<br />

permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente r<strong>il</strong>evanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene. 5.2 Proprietà farmacocinetiche.<br />

Ibuprofene è ben assorbito dopo somministrazione orale e rettale; assunto a stomaco vuoto produce nell’uomo livelli sierici massimi dopo circa 45 minuti. La somministrazione di pari dosi<br />

precedute da ingestione di cibo ha rivelato un assorbimento più lento e <strong>il</strong> raggiungimento dei livelli massimi in un periodo di tempo compreso entro un minimo di un’ora e mezza e un massimo di tre ore.<br />

L’escrezione è rapida e i livelli sierici non mostrano segni di accumulo. Il 44% di una dose di ibuprofene viene recuperata nelle urine sotto forma di due metaboliti farmacologicamente inerti e <strong>il</strong> 20%<br />

sotto forma di farmaco come tale. Nell’animale, dal 16% al 38% della dose giornaliera viene escreto nelle feci, e dal 38% al 70% nelle urine. 5.3 Dati preclinici di sicurezza. Le prove tossicologiche<br />

sulle diverse specie animali, per diverse vie di somministrazione, hanno dimostrato che ibuprofene è ben tollerato (la DL 50 nel topo albino è di 800 mg/kg per os; mentre nel ratto, sempre per os, è di<br />

1600 mg/kg). Va però notato che la somministrazione di FANS a ratte gravide può determinare restrizione del dotto arterioso fetale. Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già<br />

riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere sezione 4.6).<br />

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE. 6.1 Elenco degli eccipienti. • BRUFEN 400 mg e 600 mg Compresse. Cellulosa microcristallina, croscarmellosio sodico, idrossiprop<strong>il</strong>met<strong>il</strong>cellulosa,<br />

lattosio, laur<strong>il</strong>solfato sodico, magnesio stearato, Opaspray M-1-7111B Bianco, s<strong>il</strong>ice colloidale anidra, talco. • BRUFEN 600 mg Granulato. Acido malico, aroma arancia, povidone, saccarosio,<br />

sodio bicarbonato, sodio carbonato anidro, sodio laur<strong>il</strong>solfato, sodio saccarinato. 6.2 Incompatib<strong>il</strong>ità. Non sono note incompatib<strong>il</strong>ità chimico-fisiche di ibuprofene verso altri composti. 6.3 Validità.<br />

Compresse: 3 anni. Granulato: 2 anni. 6.4 Precauzioni particolari per la conservazione. BRUFEN 600 mg Granulato va conservato a temperatura non superiore a 25 °C. 6.5 Natura e contenuto<br />

del contenitore. Compresse. • Astuccio contenente 30 compresse da 400 mg in blister (PVC/Alu). • Astuccio contenente 30 compresse da 600 mg in blister (PVC/Alu). Granulato.<br />

• Astuccio contenente 10 bustine (carta/politene/alluminio/politene) di granulato da 600 mg. • Astuccio contenente 30 bustine (carta/politene/alluminio/politene) di granulato da 600 mg.<br />

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento. Nessuna.<br />

7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO<br />

ABBOTT S.r.l. – 04011 Campoverde (LT)<br />

8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO<br />

• 30 compresse da 400 mg in blister PVC/Alu, A.I.C.: n. 022593204 • 30 compresse da 600 mg in blister PVC/Alu, A.I.C.: n. 022593216 • 10 bustine di granulato da 600 mg, A.I.C.: n. 022593178<br />

• 30 bustine di granulato da 600 mg, A.I.C.: n. 022593103<br />

9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE<br />

• 30 compresse da 400 mg in blister PVC/Alu: 09.06.2006 • 30 compresse da 600 mg in blister PVC/Alu: 09.06.2006 • 10 bustine di granulato da 600 mg: 20.12.1999 • 30 bustine di granulato<br />

da 600 mg: 01.06.1990. Rinnovo autorizzazione: 01.06.2010<br />

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO<br />

Determinazione AIFA del 19 luglio 2010<br />

BRUFEN 30 Compresse rivestite 400 mg € 4.64 CLASSE A (66) RR<br />

BRUFEN 30 Compresse rivestite 600 mg € 6.77 CLASSE A (66) RR<br />

BRUFEN Granulato effervescente – 30 bustine 600 mg € 7.50 CLASSE A (66) RR

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