Canto iniziale Canto iniziale: Ogni uomo semplice, porta ... - DivShare

PAROLA PAROLA PAROLA E E NUOVI NUOVI STILI STILI STILI DI DI VITA
VITA
Le Le Le Relazioni Relazioni Umane Umane come come beni beni beni essenziali
essenziali
(sabato 26 febbraio – Cappella S. Giuseppe)
Canto Canto Canto Canto iniziale: iniziale iniziale iniziale:
: : Ogni uomo semplice, porta in cuore un sogno…
Cel.: Cel. Cel. Cel. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo…
Salmo Salmo Salmo Salmo 88
88
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
CCCCanto anto anto anto di di di di acclamazione acclamazione acclamazione acclamazione alla alla alla alla Parola PP
Parola....
arola arola
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue
mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Lc Lc 19,1 19,1-10 19,1 10 - Zaccheo Zaccheo Zaccheo Zaccheo
Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei
pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla,
poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro,
poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse:
«Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse
pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!».
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e
se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è
entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto
a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Mc Mc 10,46 10,46-52 10,46
52 - Il Il Il Il cieco cieco cieco cieco all’uscita all’uscita all’uscita all’uscita di di di di Gerico Gerico Gerico Gerico
E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo,
Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c’era Gesù
Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo
sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio!
Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli
disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù
gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la
strada”.
dai dai “Fioretti “Fioretti di di San San Francesco” Francesco” (cap.XXI---- (cap.XXI (cap.XXI (cap.XXI FF FF FF FF 1852) 1852) 1852) 1852) –––– Francesco Francesco Francesco Francesco e e e e il il il il lupo lupo lupo lupo di di di di Gubbio Gubbio Gubbio Gubbio
dagli dagli appunti appunti di: di: + don Tonino Bello – “Mo Mo Mohamed, Mohamed,
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Carissimi fratelli, ciò che vi racconto sembra incredibile. Alcune sere fa, quando Ruvo era
ammantata di neve, volli andare a trovare un gruppo di marocchini. Sapevo che da mesi
vivevano in una stalla. Mi ci condusse Mohamed, il quale da tempo mi supplicava di fare
qualcosa. Non per lui, ma per i suoi compagni. Lui grazie ad Allah, era stato fortunato: dormiva in
un garage, dove l'unico inconveniente non era tanto la mancanza di un bagno e dell'acqua,
quanto quell’odore amarognolo di benzina che ormai lo perseguitava anche di giorno.
Nella stalla, tra gli escrementi degli animali e gli arnesi della campagna, sei giacigli senza
lenzuola. Le due finestre, riparate dai cartoni, lasciavano entrare ogni tanto uno spruzzo di neve.

Mi dissero che nelle lunghe notti d'inverno si scaldavano sedendosi l'uno sui piedi dell'altro.
Mohamed abbassò il volume di una radiolina che trasmetteva malinconiche nenie, impregnate di
deserto. Mi raccontarono delle loro case lontane, di donne in attesa, di amori interrotti.
Mohamed estrasse la fotografia dei suoi figli: tanti. Poi ripeté: «Fai qualcosa per questi miei
compagni. Non per me: io, grazie ad Allah, mi sento fortunato». Lo disse quasi con arroganza,
come se lui avesse affittato un attico ai Parioli. Ma negli occhi profondi aveva un’ indicibile
tristezza.
Lo so che qualcuno forse troverà irriverente che io, con la penna ancora intrisa di stalla, mi
metta a
scrivere della Santissima Trinità. Ma non posso nascondervi che quella sera, mentre tornavo a
casa, mi sono sentito interiormente contestare proprio da questo mistero. Tre persone, uguali e
distinte. Uguali: a tal punto che il Padre non è più grande neppure del Figlio, e lo Spirito non è
inferiore né all'uno né all'altro. Ma perché mai l'eterno è venuto a raccontarsi nel tempo, se non
per introdurre nella storia l'esigenza totalizzante della pari dignità tra gli uomini, che poi è il
principio di ogni comunione vera?
Giunto nel mio bell'episcopio, ho fatto fatica a prendere sonno. Ho preso allora un libro e ho
letto una pagina di M.L. King: «Ho il sogno che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli
degli
antichi schiavi e i figli degli antichi schiavisti saranno capaci di sedere insieme alla tavola della
fratellanza. Ho il sogno che un giorno anche lo stato del Mississippi, uno stato soffocante per
l'afa della oppressione, sarà trasformato in un'oasi di pace e di giustizia. Ho il sogno che i miei
quattro bambini un giorno vivranno in una nazione in cui non saranno giudicati per il colore della
loro pelle, ma per il contenuto del loro carattere. Ho un sogno...”
Ho spento la luce. Mi faceva male. Buona notte, Mohamed!
don Tonino Vescovo
• Meditazione Meditazione del presidente della celebrazione
• Silenzio Silenzio meditativo
meditativo meditativo (arpeggi di chitarra per aiutare a meditare)
• per per la la riflessione
riflessione
Diritto Diritto all’uguaglianza: all’uguaglianza: ««««Abbiamo diritto a non essere trattati in modo diverso per via della nostra
religione, luogo di nascita, cultura, lingua»
Che cosa ha spinto Gesù a svelarci questo «segreto di casa», se non il bisogno di
costringerci al rifiuto di ogni discriminazione di razza, di cultura, di ricchezza?
E perché, dopo tanti secoli di cristianesimo, l'ingiustizia imperversa e il potere dell'uomo
sull'uomo umilia ancora i poveri?
Ma perché sui banchi di teologia abbiamo consumato tanto tempo per studiare
l'uguaglianza delle
Persone divine, se poi non alziamo la voce per mettere in discussione questo perverso
sistema economico, che fa morire ogni anno milioni di fratelli?
Che senso ha questo mistero della fede, se poi non muoviamo un dito per denunciare la
segregazione razziale, ma anche l'apartheid ignobile che si pratica in alcune nostre scuole?
Che senso hanno i nostri segni di croce nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo, se non ci battiamo perché a tutti gli oppressi del terzo mondo (ma anche a quelli del
primo e del secondo) vengano riconosciuti i più elementari diritti umani?
Quando riusciremo a capire che le ingiustizie (anche quelle nostre, private) non solo sono
causa di tutte le guerre, ma sono anche eresie trinitarie?
• Intenzioni Intenzioni di di di preghiera preghiera spontanee
spontanee
spontanee
Preghiera Preghiera Preghiera conclusiva
conclusiva
conclusiva
Oh Oh Oh Oh Signore, Signore, Signore, Signore, Tu Tu Tu Tu sei sei sei sei nostro nostro nostro nostro Padre Padre Padre Padre e e e e ti ti ti ti prendi prendi prendi prendi cura cura cura cura di di di di noi, noi, noi, noi, anche anche anche anche se se se se noi noi noi noi spesso spesso spesso spesso ci ci ci ci allontaniamo allontaniamo allontaniamo allontaniamo da da da da
Te. Te. Te. Te. Tu Tu Tu Tu ci ci ci ci vuoi vuoi vuoi vuoi bene bene bene bene e e e e ci ci ci ci hai hai hai hai dato dato dato dato il il il il tuo tuo tuo tuo unico unico unico unico Figlio Figlio Figlio Figlio Gesù Gesù Gesù Gesù per per per per salvarci salvarci salvarci salvarci da da da da tutti tutti tutti tutti i i i i mali. mali. mali. mali. Aiutaci Aiutaci Aiutaci Aiutaci a a a a
guardare guardare guardare guardare agli agli agli agli altri altri altri altri con con con con gli gli gli gli occhi occhi occhi occhi di di di di Gesù. Gesù. Gesù. Gesù. Aiutaci Aiutaci Aiutaci Aiutaci a a a a capire capire capire capire che che che che tra tra tra tra di di di di noi noi noi noi esseri esseri esseri esseri umani, umani, umani, umani, non non non non esiste esiste esiste esiste il il il il
più più più più piccolo piccolo piccolo piccolo e e e e il il il il più più più più grande, grande, grande, grande, perché perché perché perché siamo siamo siamo siamo tutti tutti tutti tutti fratelli. fratelli. fratelli. fratelli. Aiutaci Aiutaci Aiutaci Aiutaci a a a a riconoscerci rr
riconoscerci
iconoscerci iconoscerci tuoi tuoi tuoi tuoi figli figli figli figli e e e e ad ad ad ad amare amare amare amare il il il il
prossimo prossimo prossimo prossimo con con con con umiltà. umiltà. umiltà. umiltà.
Canto Canto final finale
final final