8.5 Quaderno natura in tutti i sensi.pdf - Musei di Storia naturale ...
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È perciò assai <strong>di</strong>fficile pensare a un percorso <strong>di</strong>dattico <strong>in</strong> ambito geologico “universale”, certo è che si ha<br />
la possibilità <strong>di</strong> creare un iter che possa essere accessibile ai più nel caso che vi sia <strong>di</strong>sabilità sia a livello<br />
fisico che a livello sensoriale.<br />
Questo progetto ha visto co<strong>in</strong>volti i ventitré alunni della 2°TA del Liceo “Giulia Mol<strong>in</strong>o Colomb<strong>in</strong>i” <strong>di</strong><br />
Piacenza, supportati dalla Prof. Teresa Andena (docente <strong>di</strong> Scienze della Terra) e del Prof. Mario Acorte<br />
(per L<strong>in</strong>guaggi non Verbali). La classe ha partecipato a <strong>di</strong>versi <strong>in</strong>contri su tematiche riguardanti i non vedenti,<br />
sui problemi connessi alle barriere architettoniche e alla <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accedere alle raccolte <strong>di</strong> vario<br />
genere nei <strong>di</strong>versi musei o<strong>di</strong>erni. In seguito, la stessa classe ha effettuato un’uscita <strong>di</strong>dattica visitando gli<br />
affioramenti fossiliferi lungo l’Arda prima e la sede del Museo <strong>di</strong> Castell’Arquato poi.<br />
Partendo dal concetto che “l’uomo standard non esiste”, i primi <strong>in</strong>contri hanno avuto lo scopo <strong>di</strong> <strong>sensi</strong>bilizzare<br />
i ragazzi alle <strong>di</strong>fficoltà che i non vedenti <strong>in</strong>contrano nella vita <strong>di</strong> ogni giorno. Nessun ragazzo ha<br />
espresso <strong>di</strong> avere un <strong>di</strong>retto contatto con non-vedenti e perciò alcune delle problematiche <strong>di</strong>scusse sugli<br />
ostacoli <strong>di</strong> vario genere che <strong>in</strong>contra quoti<strong>di</strong>anamente un non-vedente è stato motivo <strong>di</strong> sorpresa. In una<br />
via della città <strong>di</strong> Piacenza, per esempio, lungo entrambi i marciapie<strong>di</strong> vi è una fila <strong>di</strong> mattonelle <strong>in</strong> rilievo:<br />
si tratta <strong>di</strong> un percorso per non vedenti. Peccato che quel percorso sia stato <strong>in</strong>teramente composto con mattonelle<br />
a pois che, per convenzione, <strong>in</strong><strong>di</strong>cano l’esistenza <strong>di</strong> pericolo, mentre <strong>in</strong>vece un adeguato percorso<br />
per non vedenti doveva essere pre<strong>di</strong>sposto con mattonelle con scanalature parallele! Il dattilobraille o la<br />
tavoletta per il braille, il sistema <strong>di</strong> scrittura e lettura a rilievo per non vedenti, ha suscitato nei ragazzi molto<br />
<strong>in</strong>teresse, come la possibilità <strong>di</strong> creare pannelli con scrittura a lettere <strong>in</strong> rilievo <strong>in</strong>gran<strong>di</strong>te per gli ipovedenti.<br />
Durante l’<strong>in</strong>contro <strong>in</strong> classe i ragazzi hanno sperimentato quanto la nostra conoscenza sia basata soprattutto<br />
sui riferimenti visivi: un ragazzo bendato per esempio ha avuto <strong>di</strong>fficoltà a capire <strong>di</strong> star maneggiando<br />
la conchiglia <strong>di</strong> un Brachiopode. Altri non hanno compreso a fondo <strong>di</strong> star toccando una sagoma riproducente<br />
un bufalo. Inoltre ai ragazzi è stato chiesto <strong>di</strong> riconoscere c<strong>in</strong>que suoni ascoltati. Si trattava <strong>di</strong> versi<br />
emessi da c<strong>in</strong>que cetacei, ma nessuno è stato identificato. Probabilmente se durante l’ascolto fosse stata<br />
associata un’immag<strong>in</strong>e dei cetacei, i ragazzi avrebbero dato per scontato l’orig<strong>in</strong>e <strong>di</strong> quei versi.<br />
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