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01.06.2013 Views

vero ciò che Chiara mi ha voluto raccontare? Se fosse vero che proprio nel vangelo vissuto ci sono le risposte a quei bisogni di pienezza di pace, di libertà, di verità, di amore che da sempre mi accompagnano? Se fosse vero che il Signore della Creazione si è fatto uomo e ci ha amato fino al punto di dare la sua vita per dischiuderci nuovi orizzonti di cielo, di vita, di eternità? Se fosse vero che ragazzi che vivevano di droga, alcol, carcere, prostituzione, violenza, devianza... ora percorrono le stesse strade, dove prima seminavano e raccoglievano “morte”, testimoniando con coraggio ed entusiasmo la nuova gioia che ricolma il loro cuore grazie all’incontro con Cristo Risorto? Se questa mia condivisione potesse dare anche solo un piccolo contributo per suscitare in te, al di là del tuo credo e delle tue convinzioni (che naturalmente rispetto profondamente), il desiderio di provare a vivere con tutto il tuo cuore il vangelo, sarei davvero molto contenta! Inoltre dopo anni vissuti tra inferi e cielo, sento il desiderio di consegnare a più persone possibili le troppe grida inascoltate che hanno dilaniato il mio cuore, le troppe lacrime di sangue ancora non raccolte da nessuno, del popolo della notte. Un popolo sterminato che continua a diventare sempre più numeroso. Un popolo di mendicanti di amore che spesso si schiantano contro l’indifferenza dei più, le menzogne di un mondo che si è prostrato in adorazione del “dio-denaro-potere-successo-piacere”, calpestando i sogni di troppi; un popolo di giovani che hanno cercato la felicità nei paradisi artificiali di questo mondo che, dopo avere sedotto con le sue chimere la loro anima, l’ha imprigionata fino a ucciderla; un popolo di bambini costretti a percorrere freddi marciapiedi svendendo la loro innocenza a viandanti senza scrupoli; un popolo di persone meravigliose in cerca di verità, sfregiate nell’intimo dell’anima dalla troppa indifferenza, arroganza, violenza. Questo popolo in questi anni è diventato il mio popolo, la mia nuova famiglia; ho sentito nel profondo del mio cuore il loro grido, le loro lacrime, le loro ferite, la loro disperazione e ogni volta che con loro mi sono ritrovata in un tunnel infernale che sembrava senza uscita ho scoperto che a volte basta poco! Basta poco per riaccendere la speranza là dove la disperazione ha preso il sopravvento. A volte basta solo un po’ di amore! Ho visto un popolo sterminato di disperati, imprigionati in incubi tremendi di morte, tornare a vivere la vita in pienezza, diventare testimoni di speranza e di gioia grazie all’Amore!!! Ma ce ne sono tanti, troppi, che ancora “gridano” inascoltati nei deserti delle nostre città, senza più sogni, senza più speranza, che hanno bisogno di una mano tesa, di un cuore in ascolto, di un abbraccio disinteressato. Credo fermamente che ciò che rende bello ogni uomo è la sua capacità di amare: l’amore è più forte, l’amore resta, l’amore è ciò che più conta nella nostra vita, l’amore 36 Qui avviene qualcosa di strano: questo grido è il grido sommo del male, il punto più lontano da Dio, nelle tenebre, dopo tre ore di buio viene lanciato a Dio e ormai questo grido verso Dio diventa il grido che riempie tutto il vuoto del male, diventa un grido al Padre, fatto dal Figlio, dal Figlio che è lì perché conosce l’amore del Padre per tutti. Però questo grido del Figlio è uguale a quello del Padre, perché il Padre non è che soffra meno del Figlio. È la passione di Dio per l’uomo. Dio come passione per l’uomo; il contrario di Adamo che invece pensava un Dio che fosse antagonista dell’uomo, egoista. In questo punto Dio diventa veramente Dio di tutto il creato, perché ormai non c’è punto lontano da Dio in cui non sia presente il Figlio e il Padre che ascolta il Figlio. Non c’è più perdizione per nessuno dopo questo grido. È la salvezza del cosmo questo grido del Figlio, questo grido di abbandono, perché il peggio è essere abbandonati da Dio, è Dio stesso che si abbandona, e Dio è la vita è l’amore è la pace è la gioia, è la perdizione assoluta; e in quella perdizione assoluta c’è Lui. Questo è il più grande mistero che rivela Dio, un Dio che si perde, che si abbandona per l’uomo. Per questo il Crocifisso è eloquente al di là di ogni ragionamento; nessuno può aver paura di un Dio Crocifisso; avrà schifo, dirà: no, è impossibile, no, questo è un maledetto; tutto quel che vuol dire. Dio per amore ha assunto il punto più lontano da Dio in modo che ormai tutto fosse pieno della sua presenza. È il mistero davvero della grandezza di Dio che è molto diversa da quella che si pensa. Soprattutto l’abbandono di Dio. Dio noi sappiamo che non ci abbandona e in più sappiamo che noi l’abbiamo abbandonato. Ma che il Figlio, che conosce e ama il Padre, si senta abbandonato, questa è la tragedia assoluta. Davvero il male dell’uomo tocca Dio nella sua natura di Dio che è amore; non è il Dio impassibile, è il Dio passione. E d’altronde comprendiamo, cioè se uno ha dei figli o degli amici, sente il male della persona che ama e se uno ama una persona e l’altro l’abbandona, chi abbandona non sente niente, chi ama sente tutto l’abbandono. E Dio che ci ama sente tutto il male, e il vero male dell’uomo è l’abbandono; non c’è male superiore. E l’abbandono di Dio è l’abbandono assoluto e Lui è presente. Così che nessun abbandonato sia più abbandonato da Dio. E solo così è salvezza di tutto, se no non avrebbe risposta quel male profondo - che tutti sperimentiamo in un modo o in un altro - che si chiama l’abbandono della vita, le varie forme e dove l’abbandono più grosso è l’abbandono di se stessi, perché perdiamo anche noi stessi. Bonhoeffer diceva: “La Croce e il Crocifisso è la distanza che Dio ha posto tra sé e l’idolo”, distanza infinita che c’è tra Dio e tutte le nostre immaginazioni su Dio. Ed è 61

Secondo una tradizione, Adamo era stato creato al mattino del sesto giorno (ora siamo al sesto giorno) a mezzogiorno peccò, venne buio su tutta la terra (il peccato allontana da Dio, allontana dalla luce e dalla creazione); il pomeriggio, alle tre del pomeriggio, Dio gli chiese “Adamo dove sei?”. “Sono fuggito, mi sono nascosto perché ho avuto paura.”. E a quell’ora Adamo è lontano da Dio, nascosto nella morte e Dio si nasconde e dice : “Perché mi hai abbandonato?”. Quindi è la ricostruzione della storia di Adamo. Ora vediamo più da vicino. L’ora sesta è il mezzogiorno, è l’ora del pieno sole, si fa tenebra su tutta la terra; il sole è il simbolo della vita, il simbolo cosmico della vita, si oscura il sole di mezzogiorno. La prima cosa che Dio fece è stato creare la luce, principio della creazione. Il peccato ha allontanato l’uomo da Dio, dalla luce; il peccato conduce il mondo al caos, alle tenebre originarie. Per cui sulla Croce avviene la fine del mondo. Quando si parla della fine del mondo, è già avvenuta. Sulla Croce di Cristo tutto il male è già consumato, perché un male maggiore di quello di uccidere Dio non si può, è la fine del mondo, è il più grande male possibile ed impossibile. Cioè il male lì è già consumato tutto con la sua potenza negativa. E si oscura il sole fino all’ora nona. All’ora nona Gesù gridò. In questo grido di Gesù “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!” c’è il grido di tutta l’umanità che ha abbandonato Dio e spiego: non tutti abbiamo abbandonato Dio, ma non sentiamo il male noi, perché noi non amiamo Dio. Dio che ci ama, sente Lui quell’abbandono, cioè il male che noi facciamo lo sente Lui che ci vuol bene, non noi. Quindi, tutta l’umanità che ha abbandonato Dio, tutto il male di tutta l’umanità lo sente questo uomo che è Dio. Sente il male dell’abbandono e muore di questo male. C’è sotto una cosa strana: Dio si sente abbandonato da Dio. Di fatti il nostro peccato è aver abbandonato Dio. E Lui porta su di sé questo male che è l’aver abbandonato Dio. E lo sente il Figlio, il Figlio il cui essere è essere nel Padre; sperimentando l’abbandono del Padre sperimenta il male assoluto. Ed anche il Padre che ha abbandonato il Figlio sperimenta il male assoluto; cioè, il male tocca direttamente Dio, questo rivela chi è Dio, è amore assoluto per noi. Ed è bello vedere che in questo grido nelle tenebre dal punto più lontano da Dio, l’abbandono di Dio, chi c’è? c’è il Figlio che grida al Padre “Perché mi hai abbandonato?” E allora nel grido di ogni abbandonato da Dio, Dio sente ormai il grido del Figlio. E il Figlio è presente in ogni abbandono di Dio. Non c’è ormai punto lontano da Dio dove non sia presente Dio, perché ormai sulla Croce Dio s’è messo nel punto più lontano da Dio, quello dell’abbandonato da Dio. E nessun abbandonato è ormai più abbandonato, perché Dio si è abbandonato per lui. 60 vince! Se in una stanza buia fai entrare anche un piccolo raggio di luce, le tenebre scompaiono. Così è per l’Amore. Se dove il male sembra regnare fai entrare il raggio purissimo dell’amore vero, le tenebre del male si diradano fino a scomparire del tutto. Allora vorrei consegnare al tuo cuore le tante grida che ho ascoltato in questi anni e le troppe lacrime che non sono arrivata a raccogliere. Le consegno a te con una semplice convinzione: a volte basta poco! Sì, basta poco per portare un piccolo contributo perché questo mondo e il nostro piccolo mondo interiore possa essere un po’ migliore e risplendere di nuovi colori. Basta poco perché chi ha visto tutti i suoi sogni più nascosti infrangersi, uno dopo l’altro, possa tornare a sognare, possa decidere di aprirsi all’amore per fare la meravigliosa esperienza che il cielo può squarciare le tenebre degli inferi, anche quelli più terribili e impenetrabili... Basta un po’ di amore! Basta che ci decidiamo davvero ad amare, a scardinare le catene del nostro egoismo per imparare la potente rivoluzione dell’amore che Cristo è venuto a insegnarci. INVOCAZIONI Presidente: Eleviamo la nostra supplica a Cristo che pone nella croce un germe di amore. Tutti: Abbi pietàdi noi; Lettore: signore Gesù, che ti sei fatto obbediente fino alla morte: Tutti Abbi pietà di noi; Lettore: signore Gesù, re della gloria, confitto alla croce per noi: Tutti: Abbi pietà di noi; Lettore: signore Gesù, che nel sangue della tua croce rappacifichi l’universo; Tutti: Abbi pietà di noi. Presidente: preghiamo. O Dio, soregente inesauribile di vita, sostieni con la forza del tuo Spirito l’umanità che aspira a un avvenire di giustizia e di pace, perché resti salda in ogni uomo la fede nella vittoria del bene sul male, promessa e attuata nella croce del tuo Figlio. gesù. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen Lettore: Santa Vergine, hai contato tutti i colpi del peccato nelle piaghe di Tutti: Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. 37

Secondo una tradizione, Adamo era stato creato al matt<strong>in</strong>o del sesto giorno (ora<br />

siamo al sesto giorno) a mezzogiorno peccò, venne buio su tutta la terra (<strong>il</strong> peccato<br />

allontana da Dio, allontana dalla luce e dalla creazione); <strong>il</strong> pomeriggio, alle tre del<br />

pomeriggio, Dio gli chiese “Adamo dove sei?”. “Sono fuggito, mi sono nascosto perché<br />

ho avuto paura.”. E a quell’ora Adamo è lontano da Dio, nascosto nella morte e Dio si<br />

nasconde e dice : “Perché mi hai abbandonato?”. Qu<strong>in</strong>di è la ricostruzione della storia<br />

di Adamo. Ora vediamo più da vic<strong>in</strong>o.<br />

L’ora sesta è <strong>il</strong> mezzogiorno, è l’ora del pieno sole, si fa tenebra su tutta la terra;<br />

<strong>il</strong> sole è <strong>il</strong> simbolo della vita, <strong>il</strong> simbolo cosmico della vita, si oscura <strong>il</strong> sole di mezzogiorno.<br />

La prima cosa che Dio fece è stato creare la luce, pr<strong>in</strong>cipio della creazione. Il peccato ha<br />

allontanato l’uomo da Dio, dalla luce; <strong>il</strong> peccato conduce <strong>il</strong> mondo al caos, alle tenebre<br />

orig<strong>in</strong>arie. Per cui sulla Croce avviene la f<strong>in</strong>e del mondo. Quando si parla della f<strong>in</strong>e del<br />

mondo, è già avvenuta. Sulla Croce di Cristo tutto <strong>il</strong> male è già consumato, perché un<br />

male maggiore di quello di uccidere Dio non si può, è la f<strong>in</strong>e del mondo, è <strong>il</strong> più grande<br />

male possib<strong>il</strong>e ed impossib<strong>il</strong>e. Cioè <strong>il</strong> male lì è già consumato tutto con la sua potenza<br />

negativa.<br />

E si oscura <strong>il</strong> sole f<strong>in</strong>o all’ora nona. All’ora nona Gesù gridò. In questo grido di Gesù<br />

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!” c’è <strong>il</strong> grido di tutta l’umanità che ha<br />

abbandonato Dio e spiego: non tutti abbiamo abbandonato Dio, ma non sentiamo <strong>il</strong><br />

male noi, perché noi non amiamo Dio. Dio che ci ama, sente Lui quell’abbandono, cioè<br />

<strong>il</strong> male che noi facciamo lo sente Lui che ci vuol bene, non noi. Qu<strong>in</strong>di, tutta l’umanità<br />

che ha abbandonato Dio, tutto <strong>il</strong> male di tutta l’umanità lo sente questo uomo che è<br />

Dio. Sente <strong>il</strong> male dell’abbandono e muore di questo male. C’è sotto una cosa strana:<br />

Dio si sente abbandonato da Dio. Di fatti <strong>il</strong> nostro peccato è aver abbandonato Dio. E<br />

Lui porta su di sé questo male che è l’aver abbandonato Dio. E lo sente <strong>il</strong> Figlio, <strong>il</strong> Figlio<br />

<strong>il</strong> cui essere è essere nel Padre; sperimentando l’abbandono del Padre sperimenta <strong>il</strong> male<br />

assoluto. Ed anche <strong>il</strong> Padre che ha abbandonato <strong>il</strong> Figlio sperimenta <strong>il</strong> male assoluto;<br />

cioè, <strong>il</strong> male tocca direttamente Dio, questo rivela chi è Dio, è amore assoluto per noi.<br />

Ed è bello vedere che <strong>in</strong> questo grido nelle tenebre dal punto più lontano da Dio,<br />

l’abbandono di Dio, chi c’è? c’è <strong>il</strong> Figlio che grida al Padre “Perché mi hai abbandonato?”<br />

E allora nel grido di ogni abbandonato da Dio, Dio sente ormai <strong>il</strong> grido del Figlio. E <strong>il</strong> Figlio<br />

è presente <strong>in</strong> ogni abbandono di Dio. Non c’è ormai punto lontano da Dio dove non sia<br />

presente Dio, perché ormai sulla Croce Dio s’è messo nel punto più lontano da Dio,<br />

quello dell’abbandonato da Dio. E nessun abbandonato è ormai più abbandonato, perché<br />

Dio si è abbandonato per lui.<br />

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v<strong>in</strong>ce! Se <strong>in</strong> una stanza buia fai entrare anche un piccolo raggio di luce, le tenebre<br />

scompaiono. Così è per l’Amore. Se dove <strong>il</strong> male sembra regnare fai entrare <strong>il</strong> raggio<br />

purissimo dell’amore vero, le tenebre del male si diradano f<strong>in</strong>o a scomparire del tutto.<br />

Allora vorrei consegnare al tuo cuore le tante grida che ho ascoltato <strong>in</strong> questi anni e le<br />

troppe lacrime che non sono arrivata a raccogliere. Le consegno a te con una semplice<br />

conv<strong>in</strong>zione: a volte basta poco! Sì, basta poco per portare un piccolo contributo perché<br />

questo mondo e <strong>il</strong> nostro piccolo mondo <strong>in</strong>teriore possa essere un po’ migliore e<br />

risplendere di nuovi colori. Basta poco perché chi ha visto tutti i suoi sogni più nascosti<br />

<strong>in</strong>frangersi, uno dopo l’altro, possa tornare a sognare, possa decidere di aprirsi all’amore<br />

per fare la meravigliosa esperienza che <strong>il</strong> cielo può squarciare le tenebre degli <strong>in</strong>feri,<br />

anche quelli più terrib<strong>il</strong>i e impenetrab<strong>il</strong>i... Basta un po’ di amore! Basta che ci decidiamo<br />

davvero ad amare, a scard<strong>in</strong>are le catene del nostro egoismo per imparare la potente<br />

rivoluzione dell’amore che Cristo è venuto a <strong>in</strong>segnarci.<br />

INVOCAZIONI<br />

Presidente:<br />

Eleviamo la nostra supplica a Cristo che pone nella croce un germe di amore.<br />

Tutti: Abbi pietàdi noi;<br />

Lettore: signore Gesù, che ti sei fatto obbediente f<strong>in</strong>o alla morte:<br />

Tutti Abbi pietà di noi;<br />

Lettore: signore Gesù, re della gloria, confitto alla croce per noi:<br />

Tutti: Abbi pietà di noi;<br />

Lettore: signore Gesù, che nel sangue della tua croce rappacifichi l’universo;<br />

Tutti: Abbi pietà di noi.<br />

Presidente: preghiamo.<br />

O Dio, soregente <strong>in</strong>esaurib<strong>il</strong>e di vita, sostieni con la forza del tuo Spirito l’umanità che<br />

aspira a un avvenire di giustizia e di pace, perché resti salda <strong>in</strong> ogni uomo la fede nella vittoria<br />

del bene sul male, promessa e attuata nella croce del tuo Figlio.<br />

gesù.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

Tutti: Amen<br />

Lettore: Santa Verg<strong>in</strong>e, hai contato tutti i colpi del peccato nelle piaghe di<br />

Tutti: Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse<br />

nel mio cuore.<br />

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