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quell’abisso, quel mistero che più lo scruti più capisci Dio, più capisci l’uomo e più capisci<br />

la gioia di vivere anche, perché ormai tutto è pieno di questo”. Eccoci all’ep<strong>il</strong>ogo. Gesù<br />

grida due volte sulla Croce; <strong>il</strong> primo grido è <strong>il</strong> grido che contiene tutto <strong>il</strong> male dell’uomo,<br />

è un grido di morte, <strong>il</strong> grido dell’abbandono. Il secondo grido, <strong>in</strong>vece, è diverso. È diverso<br />

perché? Si dice “spirò”. Noi siamo abituati a pensare “spirare” come “morire”, ma questo<br />

è <strong>in</strong>vece “espirare”, “dare lo spirito”, “alitare lo spirito”. Di fatti si squarcia <strong>il</strong> velo del<br />

tempio che separa Dio dall’uomo: è <strong>il</strong> cielo; c’è un forte grido ed Uno che com<strong>in</strong>cia a<br />

respirare; è la nascita del Figlio. Difatti dirà: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”<br />

Qu<strong>in</strong>di, è la scena della nascita di Dio sulla terra, <strong>in</strong> quest’uomo che dona totalmente se<br />

stesso – come abbandonato da Dio a tutti gli uom<strong>in</strong>i, si abbandona a Dio – nasce l’uomo<br />

nuovo, nasce Dio sulla terra. Non c’è più separazione tra Dio e uomo; si squarcia <strong>il</strong> velo.<br />

È <strong>il</strong> forte grido della creatura che nasce; <strong>in</strong> Lui è nata l’umanità nuova e ci dà <strong>il</strong> suo Spirito;<br />

è la creazione nuova; è morto <strong>il</strong> vecchio Adamo e nasce l’uomo nuovo che è Dio stesso.<br />

INVOCAZIONI<br />

supplica.<br />

Presidente:<br />

Al Figlio di Dio, che è stato consegnato alla morte per i nostri peccati, salga la nostra<br />

Tutti: Abbi pietàdi noi;<br />

Lettore: signore Gesù, che hai <strong>il</strong> potere di perdonare i peccati:<br />

Tutti Abbi pietà di noi;<br />

Lettore: signore Gesù, che chiami tutti al pentimento:<br />

Tutti: Abbi pietà di noi;<br />

Lettore: signore Gesù, che al ladro pentito hai aperto <strong>il</strong> paradiso;<br />

Tutti: Abbi pietà di noi.<br />

Presidente: preghiamo.<br />

Ci sostenga sempre, o Padre, la forza e la pazienza del tuo amore; fruttifichi <strong>in</strong> noi la<br />

tua parola, seme e lievito della Chiesa, perché si ravvivi la speranza di vedere crescere l’umanità<br />

nuova, che <strong>il</strong> Signore al suo ritorno farà splendere come <strong>il</strong> sole nel tuo regno.<br />

Per Cristo nostro Signore.<br />

Tutti: Amen<br />

Lettore: Le ferite che <strong>il</strong> peccato sul tuo corpo ha provocato, siano impresse,<br />

o Madre, <strong>in</strong> me.<br />

Tutti: Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse<br />

nel mio cuore.<br />

62<br />

Settima Stazione<br />

Gesù cade la seconda volta<br />

Presidente Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.<br />

Tutti Perché con la tua santa croce hai redento <strong>il</strong> mondo.<br />

Tutti Onore e gloria al Salvatore che si è fatto fag<strong>il</strong>ità per noi.<br />

Lettura<br />

Dalla seconda lettera di San Paolo ai F<strong>il</strong>ippesi (2, 5- 8)<br />

Abbiate <strong>in</strong> voi gli stessi sentimenti che furono <strong>in</strong> Cristo Gesù, <strong>il</strong> quale spogliò se stesso<br />

e, apparso <strong>in</strong> forma umana, si um<strong>il</strong>iò facendosi obbediente f<strong>in</strong>o alla morte e alla morte di<br />

croce.<br />

Riflessione<br />

Quando sperimenti una Gioia, che non è di questo mondo e che resiste alle prove<br />

più terrib<strong>il</strong>i della vita, vorresti poterla testimoniare anche a chi si sente prostrato dalle<br />

troppe sferzate ricevute, imprigionato nella tristezza, nello scoraggiamento, molto<br />

spesso nella disperazione. Quando ti sei <strong>in</strong>abissato nelle gelide profondità degli <strong>in</strong>feri,<br />

hai sentito nella tua anima le ferite taglienti di quelle terrib<strong>il</strong>i tenebre e poi sei stato<br />

raggiunto da un amore <strong>in</strong>dicib<strong>il</strong>e che ha colorato di cielo non solo i tuoi <strong>in</strong>feri ma quelli<br />

di molti, vorresti testimoniare, cantare, gridare a tutti questo Amore! Vorresti che tanti<br />

che non hanno ancora avuto la grazia di conoscere Colui che è l’Amore potessero<br />

decidere di mettersi <strong>in</strong> viaggio per cercare con speranza e onestà ciò che di più vero e<br />

profondo <strong>il</strong> nostro cuore desidera.<br />

Non ho condiviso con te alcune mie conv<strong>in</strong>zioni o teorie, ho voluto consegnarti<br />

alcune mie esperienze. Ciò che mi ha portato a questa decisione è <strong>il</strong> profondo desiderio<br />

di condividere una scoperta che ha cambiato la mia vita: Dio c’è e se ci abbandoniamo<br />

a Lui <strong>il</strong> suo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito amore può travolgerci, “stravolgerci” e rendere la nostra vita una<br />

meravigliosa avventura div<strong>in</strong>a. Spero che questa mia semplice condivisione possa<br />

suscitare <strong>in</strong> te una sana curiosità, unita a un profondo desiderio: e se fosse proprio tutto<br />

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