01.06.2013 Views

il file in PDF - ASC Italia

il file in PDF - ASC Italia

il file in PDF - ASC Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

entusiasmo, lo sm<strong>in</strong>uiva ai miei occhi. Il fatto poi che questo personaggio sparisse per<br />

sempre senza mai più apparire nelle pag<strong>in</strong>e dei vangeli me lo faceva credere<br />

assolutamente secondario. In questi giorni, preparando una riflessione sugli episodi della<br />

morte di Gesù, l’ho rivalutato. Anche noi veniamo co<strong>in</strong>volti nel dolore della vita senza<br />

esserne affatto preparati ed entusiasti. Vorremmo scegliere con lucidità <strong>il</strong> nostro<br />

camm<strong>in</strong>o, sentirci protagonisti di quello che facciamo. Invece i problemi ci cadono<br />

addosso senza che possiamo scegliere, quasi sempre improvvisi e imprevisti. Questa<br />

semplice constatazione mi ha molto avvic<strong>in</strong>ato a Simone.<br />

Non solo, ma mi ha colpito anche <strong>il</strong> fatto che Gesù abbia avuto bisogno di un<br />

uomo per riuscire a farcela. Un uomo qualsiasi per giunta, un perfetto sconosciuto come<br />

me, non un apostolo. Mi ritrovo la solita mentalità assistenzialista: penso che l’uomo<br />

abbia costante bisogno dell’aiuto di Dio. Qui Gesù mi sorprende, rovescia le parti: si<br />

mostra bisognoso di noi, ci mette <strong>in</strong> condizione di poter dare. Questo fatto non smette<br />

di <strong>in</strong>terrogarmi. Simone di Cirene « Un povero uomo stanco; ritorna dai campi; un uomo<br />

d'Africa!<br />

E dentro la sua testa, la stanchezza del giorno imbastisce un lungo ritornello,<br />

l'oppressione del giorno pesa come un bolide sui suoi passi vac<strong>il</strong>lanti, sulle sue labbra<br />

che si agitano, sull'affanno del suo cuore che non ne può più...<br />

Un povero uomo d'Africa…<br />

Non è Deputato; non è Consigliere; non è un Notab<strong>il</strong>e ascoltato negli ambienti<br />

tradizionali, e i soldati, di fronte a lui, non scatteranno sull'attenti!<br />

Né i passanti gli diranno: «buonasera, Signore!»...<br />

È un povero uomo d'Africa, <strong>il</strong> cui passo è timido, e che porta su di sé quasi un<br />

firmamento di mistero…<br />

Uno di quegli uom<strong>in</strong>i che nessuno capisce, che non si capiscono neppure loro,<br />

che si portano addosso un groppo di s<strong>il</strong>enzio dove Dio canta melodie sconosciute agli<br />

altri uom<strong>in</strong>i… Ed ecco che gli mettono le mani addosso, che lo scuotono, lo trasc<strong>in</strong>ano,<br />

ecco che l'obbligano a portare la Croce del Condannato...<br />

E Gesù, <strong>in</strong> piedi, l'aspettava come un fratello...<br />

Questo povero uomo d'Africa che non capiva troppo bene, che era stanco e non<br />

voleva saperne della Croce di un condannato... Gesù l'aspettava come un fratello, e nel<br />

suo cuore tutto sangu<strong>in</strong>ante di fatica e di amore, la sua mano firmava <strong>il</strong> grande patto<br />

dell'Appello all'<strong>in</strong>crocio delle loro due vite...<br />

All'orizzonte dello sguardo di Simone, uomo di Cirene, uomo d'Africa, saliva l'alba<br />

della redenzione del mondo.<br />

28<br />

questa scena, dicendo: ecco dovete anche voi guardare lì, perché è di voi che si sta<br />

parlando. Lettori o ascoltatori, cioè chi guarda, contempla e diventa partecipe di ciò che<br />

avviene. Si può essere semplicemente spettatori o meri uditori che sentono la parola,<br />

ma come entra così esce e si disperde. Chi è preso è compreso e comprende.<br />

Guardiamo a colui che è stato trafitto. “Osso di lui non sarà rotto” vuol dire che<br />

Gesù è l’agnello pasquale <strong>il</strong> cui sangue salva dalla morte <strong>il</strong> popolo. Noi siamo salvati dal<br />

suo amore, da lui che dà la vita per noi.<br />

E qui c’è tutto <strong>il</strong> tema della Pasqua. “Guarderanno verso colui che hanno trafitto”.<br />

Che Scrittura è? Il profeta Zaccaria al capitolo 12, 10 riferisce l’episodio più sconvolgente<br />

della storia di Israele.<br />

Di tutti i re, da Davide <strong>in</strong> poi, compreso anche lui, si dice: “E fece peggio di tutti i<br />

suoi padri”, tranne uno, Giosia, del quale si dice che “non c’è mai stato uno come lui e<br />

non ce ne sarà mai più uno come lui, che amava Dio con tutto <strong>il</strong> cuore, con tutta l’anima<br />

con tutta la vita, con tutte le forze.!” Ed era quel re che ha <strong>in</strong>iziato <strong>il</strong> culto nel tempio e<br />

la celebrazione della Pasqua. E a questo re cosa è capitato? La cosa più oscura e più<br />

evidente che capita sempre: che è morto trafitto e Dio non l’ha protetto.<br />

C’era l’imperatore d’Egitto che stava andando verso la Siria, lì attraversava i terreni<br />

e allora lui cercava di resistere, sperando che Dio lo proteggesse, va sul campo, e subito<br />

un arciere, la prima freccia che parte, trafigge lui. Ma non muore, si fa portare a<br />

Gerusalemme e muore lì. Questo è <strong>il</strong> punto più oscuro della storia, perché ci si chiede:<br />

come mai l’unico re giusto f<strong>in</strong>isce così malamente?<br />

È <strong>il</strong> dest<strong>in</strong>o del Giusto.<br />

Perché f<strong>in</strong>isce così?<br />

E Gesù viene presentato come questo re giusto e trafitto che Zaccaria riprende<br />

dicendo che quando verrà <strong>il</strong> Messia sarà paragonab<strong>il</strong>e a questo “trafitto” e dal suo fianco<br />

scaturirà una consolazione per Gerusalemme, anzi scaturiranno da lui acque perenni.<br />

Qu<strong>in</strong>di proprio da questo misterioso Giusto che porta su di sé le <strong>in</strong>giustizie del mondo<br />

per amore, scaturisce la vita per tutti. E allora ridà senso a tutto <strong>il</strong> male della storia che<br />

è <strong>il</strong> luogo dove Dio rivela <strong>il</strong> suo amore estremo.<br />

L’evangelista vuole portarci a contemplare questo trafitto e, attraverso questa<br />

ferita, noi vediamo chi è Dio, vediamo <strong>il</strong> grande mistero.<br />

Siamo ormai presenti con l’occhio e con <strong>il</strong> cuore, e dobbiamo guardare attraverso<br />

questa trafittura. Attraverso questa trafittura dalla quale esce <strong>il</strong> sangue di una vita<br />

donata f<strong>in</strong>o alla morte; e l’acqua, una vita che v<strong>in</strong>ce la morte. Ed è vedendo questa<br />

trafittura di Dio, di un Dio che dà la vita per l’uomo, che noi comprendiamo chi siamo e<br />

69

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!