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Dio, trasc<strong>in</strong>ato per la gola, all'improvviso barcolla e cade a terra.<br />
Che cosa dici di questa prima caduta, Signore?<br />
E poiché ora sai, che cosa ne pensi?<br />
Quando si cade e <strong>il</strong> carico mal distribuito ti trasc<strong>in</strong>a a terra: come la trovi, questa<br />
terra che tu stesso hai creato?<br />
Ah! Non solo la strada della giustizia è scabra, quella del male, anch'essa, è perfida<br />
e traditora. Non si ha solo da camm<strong>in</strong>are di f<strong>il</strong>ato, bisogna impararla, pietra a pietra, e <strong>il</strong><br />
passo spesso tradisce, mentre <strong>il</strong> cuore è ost<strong>in</strong>ato.<br />
Ah! Signore, per le tue g<strong>in</strong>occhia benedette, – queste due g<strong>in</strong>occhia che ti sono<br />
mancate di botto – , per <strong>il</strong> soprassalto improvviso e per la caduta all'imbocco della<br />
terrib<strong>il</strong>e strada, per <strong>il</strong> passo falso che ti ha tradito, per la terra che hai misurato, salvaci<br />
dal primo peccato, quello che ci prende di sorpresa.<br />
Non è tanto <strong>il</strong> sasso sotto <strong>il</strong> piede, o la cavezza troppo tesa a provocare la caduta:<br />
è l'anima che s'accascia di schianto.<br />
Oh centro del nostro camm<strong>in</strong>o! Oh caduta spontanea!<br />
Quando la calamita non ha più potenza e la fede non ha più cielo, perché la strada<br />
è lunga e la mèta è lontana, perché <strong>in</strong>torno è la solitud<strong>in</strong>e e manca ogni consolazione.<br />
Oh disgusto e ripugnanza, segreta e crescente, verso l'<strong>in</strong>sopportab<strong>il</strong>e dovere!<br />
Oh lunghezza del tempo! Disgusto che cresce segretamente sotto le <strong>in</strong>giunzioni<br />
<strong>in</strong>flessib<strong>il</strong>i di questo compagno di croce!<br />
Per questo apriamo nello stesso tempo le due braccia, come chi galleggia!<br />
Non è più sulle g<strong>in</strong>occhia che si cade, ma col volto <strong>in</strong> avanti.<br />
Il corpo cade, è vero, e l'anima nello stesso tempo ha acconsentito.<br />
Salvaci dalla caduta, che si fa volontariamente per noia.<br />
«Sono caduto ancora; questa volta è la f<strong>in</strong>e: vorrei rialzarmi, ma non c'è modo.<br />
Sono stato spremuto come un frutto maturo e l'uomo, che porto sulle spalle,<br />
è un peso sovrumano. Ho commesso <strong>il</strong> male e troppo pesante è l'uomo che con me è<br />
caduto. Moriamo, dunque, perché è più fac<strong>il</strong>e stare bocconi, che ritti <strong>in</strong> piedi; morire,<br />
più che vivere; star sulla croce, piuttosto che sotto».<br />
Salvaci dal terzo peccato, che è la disperazione! Nulla è ancora perduto, f<strong>in</strong>ché<br />
resta da gustare <strong>il</strong> calice della morte. Con questo legno è f<strong>in</strong>ita, mi resta però <strong>il</strong> ferro.<br />
Gesù cade, ma è <strong>in</strong> vetta al Calvario.<br />
Sia ora, pure, crocifisso! Questo grido, reiterato dalla passione cieca della folla,<br />
risuona lungo tutta la storia... Siamo noi gli assass<strong>in</strong>i dell’amore! Ed ecco che <strong>il</strong> Vivente,<br />
colui nel quale non fu posto alcun seme di morte, è condannato a morte; ecco che la<br />
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dell'impotenza per mettere alla gogna <strong>il</strong> nostro sogno di potenza e v<strong>in</strong>cerlo dall'<strong>in</strong>terno.<br />
Ma così non abbiamo dimenticato un po' troppo la connessione tra croce e<br />
speranza, l'unità tra l'Oriente e la direzione della croce, tra passato e futuro esistente<br />
nel cristianesimo?<br />
Lo spirito della speranza che alita sulle preghiere del Sabato Santo dovrebbe<br />
nuovamente penetrare tutto <strong>il</strong> nostro essere cristiani. Il cristianesimo non è soltanto<br />
una religione del passato, ma, <strong>in</strong> misura non m<strong>in</strong>ore, del futuro; la sua fede è nello stesso<br />
tempo speranza, giacché Cristo non è soltanto <strong>il</strong> morto ed <strong>il</strong> risorto ma anche colui che<br />
sta per venire.<br />
INVOCAZIONI<br />
fiduciosa.<br />
Presidente:<br />
Rivolgiamo al Signore Gesù, unico mediatore tra Dio e gli uom<strong>in</strong>i, la nostra supplica<br />
Tutti: Abbi pietà di noi;<br />
Lettore: signore Gesù, che ti sei fatto <strong>in</strong> tutto sim<strong>il</strong>e ai tuoi fratelli:<br />
Tutti Abbi pietà di noi;<br />
Lettore: signore Gesù, salvezza eterna di coloro che ti obbediscono;<br />
Tutti: Abbi pietà di noi;<br />
Lettore: signore Gesù, sommo sacerdote, misericordioso e fedele;<br />
Tutti: Abbi pietà di noi.<br />
Presidente: preghiamo.<br />
O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione davanti a te anche i morti vivono; fa’<br />
che la parola del tuo Figlio, sem<strong>in</strong>ata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi <strong>in</strong> ogni opera buona,<br />
perché <strong>in</strong> vita e <strong>in</strong> morte siamo confermati nella speranza della gloria.<br />
te.<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
Tutti: Amen<br />
Lettore: Con amor f<strong>il</strong>iale, voglio fare mio <strong>il</strong> tuo cordoglio: rimanere accanto a<br />
Tutti: Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse<br />
nel mio cuore.<br />
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