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se no è vero nulla! - ma l’esperienza e l’<strong>in</strong>contro che tu fai con Lui attraverso la sua Parola.<br />
La risurrezione non è un teorema, ma un <strong>in</strong>contro con <strong>il</strong> Cristo risorto, allora puoi<br />
dare anche m<strong>il</strong>le prove che Cristo è risorto, ma <strong>il</strong> problema è un altro, non sono le prove;<br />
la spiegazione unica più ragionevole è che sia risorto, ma non è questa; <strong>il</strong> problema è<br />
<strong>in</strong>contrare Lui e chi ama lo <strong>in</strong>contra sempre.<br />
Gli basta poco, gli basta <strong>il</strong> segno per capire.<br />
F<strong>in</strong>almente siamo arrivati al giorno uno – <strong>il</strong> giorno uno è <strong>il</strong> giorno che contiene<br />
tutti i giorni, anche nel racconto della creazione non si dice “giorno primo”, ma si dice<br />
“giorno uno”, perché dentro quel giorno c’è già tutto <strong>il</strong> tempo, tutta la storia, tutto<br />
quanto verrà dopo – qu<strong>in</strong>di vuol dire che ormai <strong>in</strong> quel giorno lì viviamo sempre ed è <strong>il</strong><br />
giorno <strong>in</strong> cui Dio fece la luce, <strong>il</strong> giorno uno, lì è contenuto tutto. E questo giorno uno è<br />
<strong>in</strong>sieme anche <strong>il</strong> sabato, <strong>il</strong> giorno del riposo di Dio, <strong>il</strong> giorno <strong>in</strong> cui noi raggiungiamo Dio,<br />
entriamo nel suo riposo.<br />
Il giorno uno (pr<strong>in</strong>cipio di tutto), <strong>il</strong> giorno ultimo (l’arrivo di tutto) e la Pasqua (la<br />
liberazione di tutto); e poi anche lo stesso term<strong>in</strong>e richiama la Pentecoste ovvero <strong>il</strong> dono<br />
dello Spirito. Il Verbo Creatore entra nell’abisso della terra, entra nell’<strong>in</strong>ferno. La luce<br />
entra nelle tenebre e ormai non c’è più luogo che sia lontano da Dio. Dio è unito ormai<br />
a tutta la creazione e tutta la creazione vive <strong>in</strong> Dio. Noi ormai viviamo sempre <strong>in</strong> questa<br />
luce, nell’unione fra l’uomo e Dio che si è compiuta nel fatto che Dio è entrato nel<br />
sepolcro dell’uomo; sepolcro come la stanza nuziale.<br />
E cosa ha fatto <strong>in</strong> quel giorno vuoto <strong>il</strong> Signore?<br />
Ha preparato <strong>il</strong> letto nel sepolcro; i lenzuoli sono stesi; e siccome <strong>in</strong> quel letto ci<br />
entreremo tutti, allora vuol dire che <strong>il</strong> nostro giorno ultimo sarà <strong>il</strong> giorno uno, sarà <strong>il</strong><br />
congiungimento con <strong>il</strong> nostro pr<strong>in</strong>cipio, sarà la comunione piena con Dio e qu<strong>in</strong>di la<br />
morte è v<strong>in</strong>ta anche per noi.<br />
All’aurora del giorno nuovo, del primo giorno dopo <strong>il</strong> sabato, dell’<strong>in</strong>izio della<br />
creazione. È l’alba, quando ancora era tenebra, si dice: ma scusa, c’è luce o c’è tenebra?<br />
All’alba c’è già la prima luce, <strong>il</strong> cielo già com<strong>in</strong>cia a schiarirsi. Però non appare<br />
ancora <strong>il</strong> sole e la terra è ancora nelle tenebre e allora questo momento <strong>in</strong>dica lo stato<br />
d’animo di chi già vede luce perché ama <strong>il</strong> Signore, lo cerca e questo è già luce, però f<strong>in</strong>o<br />
a quando non <strong>in</strong>contro quello che amo e cerco, c’è tenebra <strong>in</strong> me, c’è pianto. Qu<strong>in</strong>di<br />
questa luce quando c’era ancora tenebra rappresenta la nostra situazione, la situazione<br />
di chi cerca <strong>il</strong> Signore e f<strong>in</strong>o a quando non lo trova si sente ancora nella tenebra.<br />
Vengono al sepolcro. Nel racconto <strong>il</strong> sepolcro esce sette volte, <strong>in</strong> modo ossessivo.<br />
In greco è mnemeion, è quella parola che si preferisce sempre elim<strong>in</strong>are. E <strong>in</strong>vece è la<br />
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Lettore: signore Gesù, che gli uom<strong>in</strong>i hanno ucciso e Dio ha sciolto dalle<br />
angosce della morte:<br />
Tutti Abbi pietà di noi;<br />
Lettore: signore Gesù, servo di Dio e autore della vita:<br />
Tutti: Abbi pietà di noi;<br />
Lettore: signore Gesù, che ci hai fatto <strong>il</strong> dono della tua pace;<br />
Tutti: Abbi pietà di noi.<br />
Presidente: preghiamo.<br />
Fa’ di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha <strong>il</strong> suo maestro e la sua<br />
cattedra nel Cristo <strong>in</strong>nalzato sulla croce, perché impariamo a v<strong>in</strong>cere le tentazioni e le paure<br />
che sorgono da noi e dal mondo, per camm<strong>in</strong>are sulla via del Calvario verso la vera vita.<br />
crudel;<br />
Per Cristo nostro Signore.<br />
Tutti: Amen<br />
Lettore: Il Tuo cuore desolato fu <strong>in</strong> quell’ora trapassato dallo strazio più<br />
Tutti: Santa Madre, deh, voi fate che le piaghe del Signore siano impresse<br />
nel mio cuore.<br />
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