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Chiuso in tipografia il 4 aprile 2013 - NapoliMetropoli.it

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2<br />

AFRAGOLA –<br />

“Dodicipag<strong>in</strong>e”. Il<br />

giornale locale di<br />

riferimento del Pd.<br />

Intervista a Domenico<br />

Tucc<strong>il</strong>lo. In tempi di<br />

elezioni si ripresenta <strong>in</strong><br />

piazza e sulla stampa<br />

con la sol<strong>it</strong>a fotografia<br />

che gonfia la faccia<br />

col f<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>conscio, di<br />

mostrare un volto che gli afragolesi avevano<br />

dimenticato ormai da tempo. Nelle ultime<br />

settimane Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo ha fatto più<br />

<strong>in</strong>terviste di quelle r<strong>il</strong>asciate negli ultimi 5<br />

anni. Anzi, ha parlato adesso più volte, dai<br />

giornali e <strong>in</strong> pubblico, di quanto abbia fatto<br />

<strong>in</strong> c<strong>in</strong>que lunghi anni targati Enzo Nespoli.<br />

Di sol<strong>it</strong>o, quando uno parla e non dice nulla<br />

di <strong>in</strong>teressante, <strong>in</strong> pol<strong>it</strong>ica c’è una formula che<br />

giustifica le frasi vuote: “E’ un moderato”.<br />

Basta dire questo e <strong>il</strong> Ponzio P<strong>il</strong>ato di turno<br />

può trasformarsi all’improvviso <strong>in</strong> un grande<br />

statista afragolese. Da queste parti è così. Mi<br />

ero talmente ab<strong>it</strong>uato a questo atteggiamento,<br />

che appena ho letto “Dodicipag<strong>in</strong>e” ed ho<br />

visto che c’era l’ennesima <strong>in</strong>tervista a Mimmo<br />

Tucc<strong>il</strong>lo mi ero rassegnato, da lettore attento,<br />

all’ennesima classica pag<strong>in</strong>a del “moderato”<br />

<strong>in</strong> st<strong>il</strong>e afragolese. Sorpresa. Nespoli è agli<br />

arresti e Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo prova a mettere la<br />

testa fuori dal sacco. Lo sanno tutti, quando<br />

non c’è <strong>il</strong> gatto i topi ballano. E ud<strong>it</strong>e ud<strong>it</strong>e, con<br />

chi se la prende Tucc<strong>il</strong>lo ut<strong>il</strong>izzando quel po’<br />

di coraggio che tenta di tirare fuori <strong>in</strong> queste<br />

ultime settimane per non perdere la possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à<br />

di candidarsi a s<strong>in</strong>daco del centros<strong>in</strong>istra? Se la<br />

prende con Gennaro Giust<strong>in</strong>o. Ma come, con<br />

Gennaro Giust<strong>in</strong>o direte? Si, proprio così. Si<br />

badi bene. Col coraggio non esageriamo. Non lo<br />

nom<strong>in</strong>a mai perché significherebbe chiedergli<br />

troppo. E non è <strong>il</strong> caso. Già sta facendo tanto.<br />

Per car<strong>it</strong>à, <strong>il</strong> consigliere del Movimento per<br />

Afragola-A viso aperto Gennaro Giust<strong>in</strong>o non<br />

ha l’immun<strong>it</strong>à. Ha lavorato tanto, tantissimo, è<br />

stato uno dei più fieri ed <strong>in</strong>discussi oppos<strong>it</strong>ori<br />

al sistema Nespoli, qu<strong>in</strong>di ha commesso anche<br />

tanti errori. Ed è nella logica del confronto<br />

pol<strong>it</strong>ico che qualcuno possa e debba cr<strong>it</strong>icarlo<br />

o sottol<strong>in</strong>eare gli sbagli. Il problema è un<br />

altro. Leggete cosa dice Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo.<br />

La domanda è diretta: “Quale è stato a suo<br />

parere <strong>il</strong> ruolo dell’opposizione?”. La risposta<br />

di Tucc<strong>il</strong>lo: “Questo è un punto delicato.<br />

Afragola ha sub<strong>it</strong>o una degenerazione <strong>in</strong> questi<br />

Afragola. L’ed<strong>it</strong>oriale<br />

di Giovanni De Cicco<br />

anni non soltanto nel modo di governare, ma<br />

anche <strong>in</strong> un certo modo di fare opposizione.<br />

Diciamo anche che <strong>il</strong> metodo di Nespoli ha<br />

fatto scuola presso alcuni, oscurando a volte<br />

l’operato mer<strong>it</strong>orio di altri. Il primo punto<br />

oggi per <strong>il</strong> Pd e per i suoi alleati è perciò, a<br />

mio parere, di non confrontarsi con chi riduce<br />

la pol<strong>it</strong>ica ad una polemica cont<strong>in</strong>ua ed urlata<br />

verso la controparte con un uso strumentale e<br />

diffamatorio degli organi di stampa”. Questa<br />

risposta spiega perché Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo<br />

non può fare <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco di Afragola. Questa<br />

risposta spiega perché Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo<br />

non deve fare <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco di Afragola. Questa<br />

risposta spiega perché Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo è<br />

<strong>il</strong> candidato a s<strong>in</strong>daco della cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à. Pure<br />

più di Antonio Pannone. Il sistema Nespoli,<br />

senza l’attuale s<strong>in</strong>daco ed ex senatore del<br />

Pdl <strong>in</strong> campo, ha un solo candidato forte per<br />

puntare alla cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à degli ultimi 5 anni: si<br />

chiama Domenico Tucc<strong>il</strong>lo. Ed è fac<strong>il</strong>e capire<br />

<strong>il</strong> perché. Partiamo dalla sua risposta alla<br />

domanda del giornalista di “Dodicipag<strong>in</strong>e”.<br />

L’aspirante collega giustamente ha chiesto un<br />

parere sull’opposizione. Tucc<strong>il</strong>lo risponde, e<br />

lo fa capire chiaramente, con la distanza di chi<br />

non fa parte dell’opposizione a Nespoli. Con<br />

la distanza di chi non ha fatto opposizione a<br />

Nespoli. Ne parla quasi distaccato, come se un<br />

esterno dovesse dare un giudizio su un contesto<br />

che non gli appartiene e dimostra pure di non<br />

conoscere. E, almeno <strong>in</strong> questo, è stato s<strong>in</strong>cero.<br />

Ma la cosa che più mi ha colp<strong>it</strong>o è un’altra: “Il<br />

primo punto oggi per <strong>il</strong> Pd e per i suoi alleati<br />

è perciò, a mio parere, di non confrontarsi<br />

con chi riduce la pol<strong>it</strong>ica ad una polemica<br />

cont<strong>in</strong>ua ed urlata verso la controparte”. Il<br />

primo punto del Pd? Ma Tucc<strong>il</strong>lo scherza o<br />

fa sul serio? Il primo punto del Pd dovrebbe<br />

essere le liste pul<strong>it</strong>e. Il primo punto del Pd<br />

dovrebbe essere tenere fuori dalla lista soggetti<br />

legati alla crim<strong>in</strong>al<strong>it</strong>à. Il primo punto del Pd<br />

dovrebbe essere epurare <strong>il</strong> part<strong>it</strong>o da quelle<br />

lobby espresse chiaramente <strong>in</strong> Consiglio e che<br />

per 5 anni hanno dato forza a Nespoli, con la<br />

presenza o la costante assenza. Il primo punto<br />

del Pd dovrebbe essere quello di far capire che<br />

con i metodi e le licenze <strong>in</strong> st<strong>il</strong>e via Sic<strong>il</strong>ia non<br />

c’entra nulla; che non vuole c’entrarci nulla<br />

e che non è quello <strong>il</strong> suo modus-operandi. Il<br />

primo punto del Pd dovrebbe essere quello<br />

di capire come risolvere <strong>il</strong> problema delle<br />

case abusive visto che <strong>in</strong> aula ha sempre<br />

disertato, almeno nei momenti topici. Il<br />

primo punto del Pd, per s<strong>in</strong>tetizzare quanto<br />

6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Il confronto<br />

Urlare contro le perversioni del sistema è un dovere<br />

della gente perbene. Spiegatelo ai “pol<strong>it</strong>ici muti”<br />

Riflessione del direttore di Mosaico sull’entrata a gamba tesa dell’ex parlamentare della Margher<strong>it</strong>a che aspira a<br />

diventare s<strong>in</strong>daco di Afragola nonostante nessuno lo voglia. Nemmeno <strong>il</strong> centros<strong>in</strong>istra. Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo, più di<br />

Antonio Pannone, è <strong>il</strong> migliore candidato a primo c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>o per garantire la cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à del sistema che ha governato<br />

<strong>il</strong> terr<strong>it</strong>orio negli ultimi 5 anni ed ecco perché non vuole che si costruisca un’alternativa seria, concreta e credib<strong>il</strong>e<br />

detto, dovrebbe essere la presa di distanza da<br />

Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo. La ver<strong>it</strong>à è questa: Tucc<strong>il</strong>lo<br />

chiude le porte del centros<strong>in</strong>istra a chi ha fatto<br />

l’opposizione, quella vera, a Nespoli, perché<br />

sa bene che non potrà mai rappresentarla.<br />

Non potrà mai essere <strong>il</strong> leader di una vera e<br />

solida alternativa. Sa bene Tucc<strong>il</strong>lo che se <strong>il</strong><br />

centros<strong>in</strong>istra si apre c’è una sola certezza: lui<br />

non sarà <strong>il</strong> candidato a s<strong>in</strong>daco. E allora tenta<br />

di chiudere le porte nonostante non abbia né<br />

l’autorevolezza per farlo e nemmeno la forza.<br />

Ancora. R<strong>il</strong>eggiamo con attenzione quella<br />

<strong>in</strong>felice frase espressa dall’ex parlamentare<br />

della Margher<strong>it</strong>a. “…con chi riduce la pol<strong>it</strong>ica<br />

ad una polemica cont<strong>in</strong>ua ed urlata verso<br />

la controparte”. Polemica cont<strong>in</strong>ua e urlata.<br />

Tucc<strong>il</strong>lo non conosce <strong>il</strong> contesto afragolese e<br />

men che meno conosce quello che è successo<br />

sul terr<strong>it</strong>orio e al Municipio negli ultimi 5 anni.<br />

E’ arrivata l’ora che lo capisca anche <strong>il</strong> diretto<br />

<strong>in</strong>teressato. Questo paese ha bisogno di un<br />

s<strong>in</strong>daco, non solo di un’opposizione, capace di<br />

urlare quando si discute delle case abusive e<br />

<strong>in</strong> aula arrivano soggetti legati alla crim<strong>in</strong>al<strong>it</strong>à<br />

per eserc<strong>it</strong>are un qualsiasi condizionamento<br />

psicologico; con loro nessun compromesso<br />

da nascondere tr<strong>in</strong>cerandosi dietro <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e<br />

“moderato”. Afragola ha bisogno di un<br />

s<strong>in</strong>daco che sappia urlare, a voce grossa, di<br />

denunciare e reagire quando si tenta attraverso<br />

l’azione amm<strong>in</strong>istrativa di garantire <strong>in</strong>teressi<br />

deviati, crim<strong>in</strong>ali e affaristici; su questi<br />

argomenti non c’è moderato o compromesso<br />

che tenga. Afragola ha bisogno di un s<strong>in</strong>daco<br />

che sappia urlare per cacciare dalla stanza<br />

chi, eventualmente, si presenta al Municipio<br />

con una “busta” per chiedere una corsia<br />

preferenziale nei concorsi, negli <strong>in</strong>vestimenti,<br />

nell’Ambiente, negli appalti, nell’Urbanistica;<br />

con questa gente nessun compromesso da<br />

“moderato”. Afragola ha bisogno di un<br />

s<strong>in</strong>daco che sappia urlare quando le ist<strong>it</strong>uzioni<br />

locali diventano braccio armato di un potere<br />

deviato che punta a colpire gli oppos<strong>it</strong>ori, i<br />

fam<strong>il</strong>iari, con logiche che appartengono ai<br />

sistemi crim<strong>in</strong>ali e non a quelli democratici;<br />

con queste logiche nessuna giustificazione da<br />

“moderato”. Afragola ha bisogno di un s<strong>in</strong>daco<br />

che conosca la macch<strong>in</strong>a amm<strong>in</strong>istrativa nei<br />

particolari, conosca lo stato dell’arte e riesca,<br />

con competenza ed equ<strong>il</strong>ibrio, a risolvere<br />

le questioni nella totale legal<strong>it</strong>à ev<strong>it</strong>ando le<br />

trappole che la prossima amm<strong>in</strong>istrazione<br />

comunale troverà nei diversi uffici. Afragola<br />

non ha bisogno di chi con la sua lat<strong>it</strong>anza dal


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - <strong>il</strong> portale “all news” dell’area nord<br />

terr<strong>it</strong>orio e con i suoi s<strong>il</strong>enzi omertosi, complici<br />

e conniventi ha di fatto avallato un sistema<br />

amm<strong>in</strong>istrativo distorto e corrotto.<br />

E se Tucc<strong>il</strong>lo pensa che un “moderato” <strong>in</strong><br />

st<strong>il</strong>e afragolese debba scendere a patti, debba<br />

essere omertoso e connivente, debba assumere<br />

un atteggiamento s<strong>il</strong>ente quando una c<strong>it</strong>tà<br />

viene stuprata solo perché non riesce a capire<br />

<strong>il</strong> nesso tra l’<strong>in</strong>teresse collettivo e la propria<br />

persona, non deve aggiungere altro. Ce ne<br />

facciamo una ragione. Ma deve capire che non<br />

può essere <strong>il</strong> candidato a s<strong>in</strong>daco del fronte<br />

legalista e dell’alternativa. Deve capire che<br />

questi non sono i nostri valori e spero non<br />

siano nemmeno i valori del centros<strong>in</strong>istra che<br />

Tucc<strong>il</strong>lo vorrebbe capeggiare. Certamente<br />

questi non i valori di “R<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a”, di Pasquale<br />

Gr<strong>il</strong>lo, di Francesco Petrellese, di Salvatore<br />

Iavarone, di Gennaro Espero. Sono certo<br />

che questi non sono i valori dei “Giovani<br />

democratici”. Tucc<strong>il</strong>lo deve capire, e lo scrivo<br />

per l’ultima volta, che non tutti fanno i pol<strong>it</strong>ici<br />

per fare gli imprend<strong>it</strong>ori e<br />

gli immob<strong>il</strong>iaristi. E non<br />

mi riferisco solo a Nespoli.<br />

Tucc<strong>il</strong>lo deve capire che<br />

c’è gente che non baratta<br />

<strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio nemmeno per<br />

la concessione ed<strong>il</strong>izia<br />

più imponente di questo<br />

mondo; Tucc<strong>il</strong>lo deve<br />

capire che c’è chi fa pol<strong>it</strong>ica<br />

perché <strong>in</strong>tende tutelare gli<br />

<strong>in</strong>teressi della collettiv<strong>it</strong>à e<br />

non ha bisogno di scendere<br />

a patti con nessuno perché<br />

la pol<strong>it</strong>ica non rappresenta<br />

una fonte di guadagno.<br />

Tucc<strong>il</strong>lo deve capire che<br />

non sarà mai <strong>il</strong> candidato<br />

dell’alternativa perché<br />

rappresenta <strong>il</strong> migliore<br />

candidato della cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à<br />

del sistema Nespoli. Prima<br />

ho scr<strong>it</strong>to che Pannone è più “discont<strong>in</strong>uo”<br />

di Tucc<strong>il</strong>lo rispetto a Nespoli. Non ci<br />

credete? Basta ascoltarli, sentire e valutare i<br />

rispettivi ragionamenti; verificare cosa hanno<br />

cap<strong>it</strong>alizzato sul piano pol<strong>it</strong>ico durante gli anni<br />

del sistema. E capirete perché Tucc<strong>il</strong>lo è <strong>il</strong><br />

s<strong>in</strong>daco ideale per sost<strong>it</strong>uire V<strong>in</strong>cenzo Nespoli<br />

nell’ottica della cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à. Più di Pannone.<br />

Più di chiunque altro. R<strong>il</strong>eggete la stessa<br />

risposta che ha r<strong>il</strong>asciato su “Dodicipag<strong>in</strong>e”.<br />

Non sottol<strong>in</strong>eo la costante voglia del giornale<br />

del Pd e lo sforzo coraggioso di Espero di<br />

seguire l’<strong>it</strong><strong>in</strong>erario, copert<strong>in</strong>e <strong>in</strong>cluse, tracciato<br />

da “Mosaico” <strong>in</strong> questi 5 lunghi anni, perché<br />

sarebbe una magra soddisfazione. Mi <strong>in</strong>teressa<br />

però sottol<strong>in</strong>eare <strong>il</strong> messaggio pol<strong>it</strong>ico che<br />

Tucc<strong>il</strong>lo lancia da quelle colonne. Prendere le<br />

distanze dalla pol<strong>it</strong>ica che ha ut<strong>il</strong>izzato i giornali<br />

per denunciare <strong>il</strong>legal<strong>it</strong>à e commistioni. Non<br />

se n’è accorto che l’unico giornale di part<strong>it</strong>o<br />

funzionale esclusivamente ad una logica<br />

pol<strong>it</strong>ica ce l’ha <strong>il</strong> Pd. E non si è accorto che<br />

Gennaro Espero, segretario coraggioso del<br />

Pd, ha costantemente picconato con parole<br />

fortissime Enzo Nespoli e <strong>il</strong> sistema <strong>in</strong> tutti e 5<br />

gli anni di governo sempre e solo dal giornale.<br />

Gli altri hanno prima varcato le soglie della<br />

Procura, mettendoci la faccia e rischiando <strong>in</strong><br />

proprio solo per tutelare Afragola e la legge, e<br />

poi hanno raccontato tutto sui giornali. E mentre<br />

accadeva tutto questo, Tucc<strong>il</strong>lo dov’era? Di<br />

sicuro non ad Afragola. In questi 5 anni per<br />

fortuna ha urlato Espero, ha urlato Gr<strong>il</strong>lo, ha<br />

urlato Iavarone, ha urlato Gennaro Giust<strong>in</strong>o.<br />

E, adesso, lui, Tucc<strong>il</strong>lo <strong>il</strong> muto, vorrebbe dare<br />

lezioni a questi signori e addir<strong>it</strong>tura giudicarli?<br />

Spero sia stato un <strong>in</strong>fortunio dettato dalla sua<br />

condizione di confuso, di escluso, di candidato<br />

non grad<strong>it</strong>o. Anni fa scrissi una cosa. Tutto è<br />

migliore di Nespoli. Ma quella frase maturò<br />

<strong>in</strong> un’evidente consapevolezza che Mimmo<br />

Tucc<strong>il</strong>lo rientrasse nella sfera rappresentata dal<br />

cognome dell’allora s<strong>in</strong>daco-senatore. Perché<br />

se proprio bisogna scegliere, tra Nespoli e<br />

Tucc<strong>il</strong>lo, personalmente preferisco <strong>il</strong> primo.<br />

Almeno sai chi hai di fronte e lo combatti a viso<br />

aperto. Con grande lealtà e divers<strong>it</strong>à. Come<br />

abbiamo sempre fatto da vent’anni a questa<br />

parte. Ma Tucc<strong>il</strong>lo proprio no. Afragola ha<br />

bisogno di un’alternativa seria di governo. Chi<br />

ha fall<strong>it</strong>o si faccia da parte perché serve tutto<br />

ma non la cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à del sistema affermatosi<br />

negli ultimi 5 anni. Serve tutto ma non chi<br />

ha paura e timore di alzare la voce, di urlare<br />

per denunciare e resp<strong>in</strong>gere commistioni e<br />

<strong>in</strong>f<strong>il</strong>trazioni della camorra e dell’affarismo<br />

deviato nelle ist<strong>it</strong>uzioni. Afragola ha bisogno<br />

di altri esempi e soprattutto non ha più bisogno<br />

di altri s<strong>in</strong>daci-imprend<strong>it</strong>ori-immob<strong>il</strong>iaristi.<br />

La ricetta è stata già sperimentata ed è<br />

fall<strong>it</strong>a clamorosamente. Forse Nespoli non si<br />

arrenderà anche se c’è chi spera che questa<br />

vicenda lo abbia fatto maturare e capire<br />

gli errori commessi <strong>in</strong> modo da tornare <strong>in</strong><br />

campo con la stessa forza, con più forza, con<br />

la stessa grande competenza di prima ma al<br />

servizio del paese e di una parte pol<strong>it</strong>ica che<br />

comunque non vuole scaricare. Ma è ora che<br />

si arrenda Tucc<strong>il</strong>lo. E questo è un comp<strong>it</strong>o<br />

del Pd. Altrimenti ci penseranno gli elettori di<br />

Afragola.<br />

Sugli arresti e la conseguente sospensione<br />

dall’<strong>in</strong>carico del s<strong>in</strong>daco di Afragola del<br />

Pdl, <strong>in</strong>vece, non c’è da scrivere granché.<br />

Le speculazioni le lasciamo ad altri. Chi ha<br />

rappresentato l’arg<strong>in</strong>e al sistema <strong>in</strong> questi anni<br />

3<br />

non può <strong>in</strong>fierire né speculare su quello che<br />

comunque rappresenta un momento diffic<strong>il</strong>e<br />

sul piano personale di uno di pol<strong>it</strong>ici più<br />

rappresentativi del terr<strong>it</strong>orio. Ha sbagliato e<br />

sta facendo i conti con la giustizia. Il cap<strong>it</strong>olo<br />

<strong>in</strong> chiave pol<strong>it</strong>ica si è chiuso. Adesso bisogna<br />

guardare avanti. Afragola deve proiettarsi <strong>in</strong><br />

avanti, guardare al futuro con la speranza e lo<br />

spir<strong>it</strong>o di migliorare. Con la volontà di voler<br />

migliorare. La storia è tutta ancora da scrivere<br />

ma tra qualche settimana si presenteranno le<br />

liste e usciranno i nomi dei candidati a s<strong>in</strong>daco;<br />

qu<strong>in</strong>di bisogna fare <strong>in</strong> fretta. In giro c’è<br />

troppo lassismo. Il centrodestra è allo sbando<br />

e lo sarà f<strong>in</strong>o a quando Enzo Nespoli non<br />

supererà gli arresti. La Castiello non sembra<br />

avere la caratura per affrontare <strong>il</strong> momento,<br />

troppo grande e complicato <strong>il</strong> contesto sociopol<strong>it</strong>ico<br />

per chi ormai ha vissuto <strong>il</strong> terr<strong>it</strong>orio<br />

con sofisticato snobbismo. Il centros<strong>in</strong>istra<br />

è impantanato nelle sabbie mob<strong>il</strong>i costru<strong>it</strong>e<br />

ad arte da Tucc<strong>il</strong>lo e quest’ultimo lavorerà<br />

aff<strong>in</strong>ché, se non dovesse essere<br />

lui <strong>il</strong> leader, la coalizione non<br />

potrà mai superarle. Al centro c’è<br />

stata una eccessiva mob<strong>il</strong><strong>it</strong>à ma<br />

oggi pare emergere una proposta<br />

concreta capace di aggregare ed<br />

esprimere un progetto serio di<br />

governo con capac<strong>it</strong>à, idee e pure<br />

i voti. E’ evidente, come ho scr<strong>it</strong>to<br />

la scorsa volta, che cont<strong>in</strong>uo a<br />

pensare che <strong>il</strong> ragionamento più<br />

ambizioso e credib<strong>il</strong>e resti quello<br />

di un cartello di salute pubblica<br />

capace di superare questo momento<br />

di emergenza democratica. Un’idea<br />

che accomuni <strong>il</strong> mio ragionamento a<br />

quello del Pd, a quello di R<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a,<br />

dell’Udc e de “I moderati”. Le<br />

condizioni ci sono pure. Ma la<br />

prima cosa bisogna mettere da parte<br />

Tucc<strong>il</strong>lo. E non la “sceneggiata”<br />

attuale dove fa un passo <strong>in</strong>dietro,<br />

r<strong>it</strong>ira la candidatura per consentire al tavolo<br />

di bruciare tutti i suoi compet<strong>it</strong>ors e poi<br />

costr<strong>in</strong>gere all’ultimo momento gli alleati del<br />

Pd a chiamarlo <strong>in</strong> campo. Sempre lo stesso<br />

tatticismo che ha stancato e fa ridere i polli.<br />

Il Pd e <strong>il</strong> centros<strong>in</strong>istra o ragionano <strong>in</strong> grande<br />

perché si rendono conto dell’emergenza<br />

democratica che vive Afragola oppure saranno<br />

liberi di organizzare la cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à più pura del<br />

sistema Nespoli con Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo. Liberi<br />

di farlo, liberi di mortificare, ancora una volta,<br />

Afragola e la locale classe dirigente. Almeno,<br />

però, non cr<strong>it</strong>icate chi contro l’affarismo e la<br />

camorra ci ha messo la faccia. Eventualmente<br />

preparatevi a consumare affari; vendetevi<br />

i posti di lavoro, r<strong>il</strong>asciate licenze ai vostri<br />

amici e alle lobby che f<strong>in</strong>anziano la campagna<br />

elettorale, garant<strong>it</strong>e gli appalti agli amici. Ma<br />

fatelo <strong>in</strong> rigoroso s<strong>il</strong>enzio. Nel rispetto di chi<br />

alza la voce nonostante abbia paura e parli pure<br />

<strong>in</strong> nome dei vostri figli. Ma restate z<strong>it</strong>ti. Perché<br />

appena tornate a casa e guardate negli occhi i<br />

vostri figli potrete vivere un senso di rimorso;<br />

guardandovi allo specchio potrete provare<br />

un grande senso di vergogna. Provateci e poi<br />

direte. Ammesso che i vostri figli vivano ad<br />

Afragola. Ovviamente…


4 Si <strong>in</strong>travede l’usc<strong>it</strong>a dal tunnel<br />

AFRAGOLA - Il contesto è davvero<br />

imbarazzante. Se non fosse altro per <strong>il</strong> timore di<br />

una pol<strong>it</strong>ica distratta dalle <strong>in</strong>chieste giudiziarie<br />

ma comunque alle prese con la formazione<br />

delle liste dei candidati al civico consesso,<br />

con la composizione delle coalizioni e con la<br />

scelta dei candidati a s<strong>in</strong>daco. Nel centrodestra<br />

regna <strong>il</strong> caos. P<strong>in</strong>a Castiello cerca di serrare<br />

le f<strong>il</strong>a e di organizzare uno schieramento che<br />

rappresenti la cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à al sistema degli ultimi<br />

5 anni guidato da V<strong>in</strong>cenzo Nespoli. Il primo<br />

nodo da sciogliere per capire la consistenza<br />

della coalizione è legato alle decisioni<br />

del presidente del civico consesso Biagio<br />

Castaldo. Ufficialmente non è mai andato via<br />

dal Pdl e lo ha ribad<strong>it</strong>o al nuovo capigruppo<br />

cons<strong>il</strong>iare del part<strong>it</strong>o di Berlusconi, Nicola<br />

Fontanella, pochi giorni fa. Il numero uno<br />

dell’Assise, dimissionario, chiede, per non<br />

rompere def<strong>in</strong><strong>it</strong>ivamente, che Enzo Nespoli<br />

non <strong>in</strong>terferisca dagli arresti domic<strong>il</strong>iari<br />

sulla composizione delle liste e sulla scelta<br />

del candidato a s<strong>in</strong>daco del centrodestra. Ma<br />

mentre Castaldo parla da componente del Pdl<br />

afragolese e cerca di dettare le condizioni per<br />

ev<strong>it</strong>are lo strappo tra diverse componenti del<br />

sistema, ha già consumato <strong>il</strong> suo passaggio con<br />

Fratelli d’Italia. Come se giocasse su più tavoli.<br />

La ver<strong>it</strong>à è che vuole candidarsi a s<strong>in</strong>daco.<br />

Non lo ha mai nascosto. Qu<strong>in</strong>di è pronto a<br />

di Giovanni De Cicco<br />

restare nel part<strong>it</strong>o di Berlusconi se <strong>il</strong> sistema<br />

sceglie lui come leader della coalizione della<br />

cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à altrimenti si presenterà alla guida di<br />

tre liste: Fratelli d’Italia, Impegno <strong>in</strong> Comune<br />

e Grande Afragola, quest’ultima sigla non è<br />

altro che l’<strong>in</strong>carnazione <strong>in</strong> salsa afragolese di<br />

“Grande sud” rappresentato a livello locale<br />

dall’ex assessore Domenico Pol<strong>it</strong>o. Insomma,<br />

non c’è chiarezza pure perché se dovesse<br />

prevalere la seconda ipotesi (<strong>il</strong> sistema ai<br />

nastri di partenza con due coalizioni, ndd)<br />

bisognerà capire la tenuta e l’affidab<strong>il</strong><strong>it</strong>à del<br />

consigliere Crist<strong>in</strong>a Acri e dell’ex assessore<br />

Tommaso Bassol<strong>in</strong>o che, verificato lo stato<br />

dell’arte attuale, dovrebbero candidarsi nelle<br />

liste di Castaldo con possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à di non essere<br />

eletti. Ecco perché <strong>il</strong> cosiddetto “gruppo<br />

dei dissidenti”, <strong>in</strong> ultima istanza, tenterà di<br />

ricucire lo strappo col Pdl consapevole che è<br />

stato parte <strong>in</strong>tegrante del sistema per 5 anni e<br />

<strong>in</strong> nessun caso potrà presentarsi agli elettori<br />

come alternativa. Non possono rappresentare<br />

l’alternativa a loro stessi.<br />

La tensione è alle stelle pure perché <strong>il</strong><br />

candidato più accred<strong>it</strong>ato per <strong>il</strong> centrodestra<br />

resta Antonio Pannone. Il quale, però, se<br />

dovesse essere bocciato, non scenderà <strong>in</strong> lista<br />

al Consiglio. E lo stesso discorso vale per<br />

Angelo Capone: o lo candidano a s<strong>in</strong>daco<br />

oppure resta a casa. Biagio Castaldo, però,<br />

fa chiarezza. “Ald<strong>il</strong>à delle chiacchiere messe<br />

<strong>in</strong> giro da chi vuole destab<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> progetto<br />

pol<strong>it</strong>ico che rappresento – spiega Castaldo – la<br />

s<strong>it</strong>uazione è chiara: sono usc<strong>it</strong>o dal Pdl locale<br />

per <strong>in</strong>compatib<strong>il</strong><strong>it</strong>à col s<strong>in</strong>daco Nespoli e con<br />

l’amm<strong>in</strong>istrazione. Non ho ader<strong>it</strong>o a Fratelli<br />

d’Italia ma <strong>il</strong> simbolo della Meloni è con me<br />

<strong>in</strong> coalizione mentre posso tranqu<strong>il</strong>lamente<br />

affermare che se <strong>il</strong> candidato a s<strong>in</strong>daco del<br />

centrodestra lo sceglie l’attuale Pdl e la<br />

Castiello, che sia Pannone o un altro non fa<br />

differenza: se lo votasse P<strong>in</strong>a Castiello senza<br />

alcun problema”.<br />

Intanto ciò che resta del Pdl afragolese, con<br />

Nespoli agli arresti e gli altri allo sbando,<br />

<strong>in</strong> preda ad una guerra tra bande, si registra<br />

l’ennesimo episodio deprecab<strong>il</strong>e. I consiglieri<br />

del Pdl hanno cacciato dalla riunione i<br />

rappresentanti del movimento giovan<strong>il</strong>e. La<br />

polemica è scoppiata sul “social-network”<br />

“Facebook”. Gabriele Pappadia, uno dei<br />

giovani più rappresentativi di “Giovane Italia”,<br />

si è sfogato su “Facebook” raccogliendo i<br />

malumori di P<strong>in</strong>a Castiello che è andata<br />

addir<strong>it</strong>tura oltre. La conversazione non ha<br />

bisogno di commenti. Gabriele Pappadia<br />

scrive: “Siccome so che quello che scrivo lo<br />

leggono <strong>in</strong> tanti, dopo quello che è successo<br />

6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

Il sistema scoppia mentre i moderati<br />

costruiscono l’alternativa<br />

La coalizione che ha governato la c<strong>it</strong>tà negli ultimi 5 anni rischia di presentarsi alle elezioni con due<br />

coalizioni: <strong>il</strong> candidato della coppia “Nespoli-Castiello” e Biagio Castaldo alla guida di due civiche. Anche se<br />

provano a ricompattarsi. “Castaldo: “Se Castiello sceglie <strong>il</strong> candidato a s<strong>in</strong>daco provvedesse pure a votarlo”.<br />

Intanto Afragola prepara <strong>il</strong> riscatto: R<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a, Udc, “A viso aperto”, Afragola libera, “I moderati” ,<br />

Italia popolare, e altre civiche. In attesa che <strong>il</strong> Pd maturi…<br />

Nicola Fontanella del Pdl<br />

Gennaro Giust<strong>in</strong>o A viso aperto<br />

lo scrivo di propos<strong>it</strong>o, ma vada a quel paese<br />

chi non sa manco come è fatto uno del Pdl,<br />

chi non sa cosa pensa un giovane del Pdl, chi<br />

non sa cosa significa <strong>il</strong> confronto, chi è nato<br />

già vecchio, chi non sa manco cosa sia Pdl<br />

(…) abbiate rispetto per i giovani e fate un<br />

ripasso delle regola bas<strong>il</strong>ari dell’educazione,<br />

<strong>in</strong> tanti anni una cosa del genere non l’ho mai<br />

vista, di sicuro da stasera niente facch<strong>in</strong>aggio,<br />

serv<strong>il</strong>ismo, gazebi, manifesti, autobus… e chi<br />

più ne ha più ne metta, li fate fare a chi non<br />

ci ha voluto rappresentati <strong>in</strong> riunione stasera,<br />

personalmente e non solo… non ci chiamate<br />

più, servi mai di nessuno. Quel qualcuno deve<br />

prendere anche i voti di chi non vi sosterrà<br />

più”. Apr<strong>it</strong>i cielo. P<strong>in</strong>a Castiello va oltre <strong>in</strong> un<br />

post seguente e tenta di giustificarsi ma mette<br />

altra benz<strong>in</strong>a sul fuoco: “La mia porta era<br />

aperta a tutti stasera mi sono sent<strong>it</strong>a anch’io<br />

di troppo e non mi sentivo più a casa mia per<br />

cui ti capisco”. E allora se non è la pol<strong>it</strong>ica<br />

a dettare i tempi e a stab<strong>il</strong>ire l’ord<strong>in</strong>e del<br />

giorno, chi c’è dietro <strong>il</strong> Pdl afragolese? Qual<br />

è la vera regia e quali sono i reali obiettivi?<br />

Chi sta dettando l’<strong>it</strong><strong>in</strong>erario da seguire? Quali<br />

argomenti scottanti dovevano affrontare <strong>in</strong><br />

quella riunione al punto che i giovani dovevano<br />

essere cacciati fuori perché non potevano<br />

ascoltare? Mica qualcuno doveva parlare di


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - <strong>il</strong> portale “all news” dell’area nord<br />

“pizz<strong>in</strong>i”? E se la Castiello, non una qualunque,<br />

ma parliamo dell’unico parlamentare del Pdl<br />

di Afragola, denuncia che “per la prima volta<br />

non si è sent<strong>it</strong>a a casa sua”, che cosa è successo<br />

e che cosa si sono detti <strong>in</strong> quelle stanze di così<br />

sgradevole?<br />

Tuttavia tutto sembra essere rientrato atteso<br />

che <strong>il</strong> buon Pappadia qualche giorno dopo era<br />

a Roma alla manifestazione del PDL con tanto<br />

di striscione a sostegno di Nespoli.<br />

La nov<strong>it</strong>à pos<strong>it</strong>iva maturata nelle ultime<br />

settimane, <strong>in</strong>vece, riguarda le prove di dialogo<br />

nel centro moderato.<br />

Si è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un tavolo pol<strong>it</strong>ico con i<br />

rappresentanti di “R<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a” di Pasquale<br />

Gr<strong>il</strong>lo, Francesco Petrellese e Antonio<br />

Cuccurese, “A viso aperto-per un’altra<br />

Afragola” di Gennaro Giust<strong>in</strong>o, “I Moderati”<br />

di Giovanni Romano, le civiche di Salvatore<br />

Iavarone, “Italia popolare” di Gennaro<br />

Salzano e l’Udc di Nicola Perr<strong>in</strong>o, per<br />

tentare di mettere <strong>in</strong> piedi un ragionamento<br />

che sia maturo, serio, rappresentativo e punti<br />

a costruire un’alternativa credib<strong>il</strong>e <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà.<br />

Un tavolo che ha deciso di allargarsi anche<br />

al movimento di centro “Afragola libera”<br />

del consigliere uscente Raffaele Falco e<br />

dell’<strong>in</strong>gegnere Carlo Sepe.<br />

Un cartello che non esclude un’alleanza col<br />

Pd ma devono crearsi le giuste condizioni.<br />

Dopo l’accordo sul programma e sulla visione<br />

di c<strong>it</strong>tà che s’<strong>in</strong>tende realizzare, condizione<br />

prior<strong>it</strong>aria sulla scelta del candidato a s<strong>in</strong>daco<br />

resta <strong>il</strong> pr<strong>in</strong>cipio della massima collegial<strong>it</strong>à.<br />

Senza trascurare <strong>il</strong> discorso delle “liste pul<strong>it</strong>e”<br />

e porte chiuse agli “impresentab<strong>il</strong>i” e a chi ha<br />

scr<strong>it</strong>to le brutte pag<strong>in</strong>e degli ultimi 5 anni. Il<br />

segretario del Part<strong>it</strong>o democratico Gennaro<br />

Espero, a sorpresa, lascia una porta aperta<br />

all’alleanza ma si mostra cr<strong>it</strong>ico non sulla<br />

capac<strong>it</strong>à e la qual<strong>it</strong>à di un’eventuale coalizione<br />

ma sugli eccessivi tatticismi. “Non condivido<br />

<strong>il</strong> tatticismo e come si sono comportati alcuni<br />

part<strong>it</strong>i del centros<strong>in</strong>istra perché per coltivare<br />

aspettative personali cont<strong>in</strong>uano a nascondersi<br />

<strong>in</strong> una contrapposizione col Pd che non esiste”.<br />

Espero chiarisce che tutti gli ostacoli sono stati<br />

Raffaele Falco di Afragola libera<br />

rimossi, <strong>in</strong>cluso la candidatura a s<strong>in</strong>daco di<br />

Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo. “La candidatura a s<strong>in</strong>daco di<br />

Mimmo Tucc<strong>il</strong>lo è tramontata def<strong>in</strong><strong>it</strong>ivamente<br />

– cont<strong>in</strong>ua Espero – Non esiste più. Grazie<br />

alla responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à del Pd che l’ha rimosso dal<br />

tavolo e grazie al comportamento dello stesso<br />

Tucc<strong>il</strong>lo che si è dichiarato <strong>in</strong>disponib<strong>il</strong>e<br />

favorendo <strong>il</strong> bene della coalizione. Non ci<br />

sono ostacoli, <strong>il</strong> Pd vuole solo ragionare sui<br />

programmi e seguire un <strong>it</strong><strong>in</strong>erario pol<strong>it</strong>ico<br />

chiaro ma, ripeto, non mi va giù che si cont<strong>in</strong>ui<br />

ad alimentare una pol<strong>it</strong>ica di contrapposizione<br />

al Pd senza che <strong>il</strong> Pd voglia essere confl<strong>it</strong>tuale.<br />

La cr<strong>it</strong>ica che muovo agli alleati e al nuovo<br />

tavolo dei moderati è secca: è un’<strong>in</strong>iziativa<br />

strumentale anti Pd che s<strong>in</strong>ceramente non<br />

condivido né come è stata partor<strong>it</strong>a e né come<br />

è stata portata avanti”. La replica arriva dal<br />

leader di “A viso aperto” che mette, <strong>in</strong>vece, <strong>in</strong><br />

evidenza gli aspetti pos<strong>it</strong>ivi del nuovo tavolo<br />

pol<strong>it</strong>ico e <strong>il</strong> grande ragionamento di matur<strong>it</strong>à<br />

che i moderati vogliono portare avanti senza<br />

pregiudizi e soprattutto senza che <strong>il</strong> nome del<br />

candidato a s<strong>in</strong>daco possa creare fratture o<br />

divisioni. “Mi dispiace che <strong>il</strong> Pd cr<strong>it</strong>ichi questa<br />

<strong>in</strong>iziativa – spiega Gennaro Giust<strong>in</strong>o – perché<br />

nei confronti dei democrat e soprattutto del<br />

segretario Gennaro Espero non c’è nessuna<br />

preclusione. Anzi, ricordo che <strong>in</strong>sieme abbiamo<br />

percorso un <strong>it</strong><strong>in</strong>erario pol<strong>it</strong>ico e di contenuto<br />

con l’opposizione al sistema Nespoli <strong>in</strong> questi<br />

lunghi c<strong>in</strong>que anni, trovando anche delle<br />

convergenze su proposte alternative a quelle<br />

della maggioranza di governo. Non voglio<br />

entrare nelle faccende <strong>in</strong>terne al centros<strong>in</strong>istra<br />

e non conosco l’evoluzione dei rapporti tra<br />

le forze pol<strong>it</strong>iche di centros<strong>in</strong>istra e <strong>il</strong> Pd, ma<br />

posso, <strong>in</strong>vece, testimoniare che <strong>il</strong> nuovo tavolo<br />

dei moderati è nato <strong>in</strong> segu<strong>it</strong>o ad una riflessione<br />

di grande responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à e matur<strong>it</strong>à che ha<br />

espresso una chiara volontà delle forze sane di<br />

Afragola aff<strong>in</strong>ché si possa costruire un cartello<br />

omogeneo, con un programma ambizioso e<br />

chiaro; dove tutte le istanze pos<strong>it</strong>ive possano<br />

trovare rappresentanza. Senza pregiudizi,<br />

senza personalismi, senza preclusioni di sorta.<br />

Si ragiona per costruire e non per distruggere.<br />

Si è chiusa una fase, adesso si passa al secondo<br />

step: dobbiamo dimostrare di essere classe<br />

dirigente e misurarci, – cont<strong>in</strong>ua Gennaro<br />

Giust<strong>in</strong>o – su quello che dobbiamo realizzare<br />

ad Afragola per garantire un futuro di sv<strong>il</strong>uppo<br />

sostenib<strong>il</strong>e, di legal<strong>it</strong>à e di trasparenza.<br />

Altra nota pos<strong>it</strong>iva è che non sarà certo la scelta<br />

del candidato a s<strong>in</strong>daco a dividere <strong>il</strong> tavolo.<br />

Il progetto è pol<strong>it</strong>ico. Sceglieremo <strong>in</strong>sieme <strong>il</strong><br />

candidato a s<strong>in</strong>daco migliore che <strong>in</strong>carni la<br />

s<strong>in</strong>tesi e i valori del progetto. Ecco perché mi<br />

dispiace e mi sorprende <strong>il</strong> risentimento del Pd<br />

nei confronti del quale c’è massima apertura<br />

e nessun motivo di confl<strong>it</strong>to perché f<strong>in</strong>almente<br />

forze affidab<strong>il</strong>i e sane hanno <strong>in</strong>iziato a parlare<br />

priv<strong>il</strong>egiando i punti che ci accomunano. In<br />

un momento di emergenza democratica come<br />

questo bisogna avere la consapevolezza di<br />

mettere <strong>in</strong>sieme tutte le energie sane presenti<br />

<strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà.<br />

Gli afragolesi mer<strong>it</strong>ano un’altra Afragola”.<br />

F<strong>in</strong>almente. Nulla è stato ancora costru<strong>it</strong>o,<br />

per car<strong>it</strong>à, ma almeno adesso si <strong>in</strong>travede<br />

la luce, si <strong>in</strong>travede la f<strong>in</strong>e del tunnel. Tutto<br />

dipende dall’evoluzione del “tavolo della<br />

responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à” che co<strong>in</strong>volge le migliori<br />

istanze centriste, socialdemocratiche e<br />

liberali <strong>in</strong> un’ottica di dialogo con altre forze<br />

5<br />

Gennaro Espero coord<strong>in</strong>atore del Pd<br />

di alternativa al sistema. Ecco perché <strong>in</strong> un<br />

momento diffic<strong>il</strong>e come questo nessuno può<br />

chiudersi a riccio, non può far prevalere la<br />

logica dell’apparato ponendo questioni di lana<br />

capr<strong>in</strong>a e rimandando ogni discorso alla scelta<br />

della leadership. Viene prima <strong>il</strong> progetto, <strong>il</strong><br />

programma, i valori, l’alleanza e solo alla f<strong>in</strong>e<br />

<strong>il</strong> nome di chi dovrà guidare la coalizione. Se<br />

davvero l’imposizione di Domenico Tucc<strong>il</strong>lo è<br />

tramontata, se davvero Tucc<strong>il</strong>lo ha cap<strong>it</strong>o che<br />

deve fare un passo <strong>in</strong>dietro altrimenti porta<br />

<strong>il</strong> Pd all’isolamento, perché parlare ancora di<br />

confl<strong>it</strong>ti e di divisioni? Quali sono? E nessuno<br />

venga a parlare di “pimogen<strong>it</strong>ura” sulla<br />

convocazione del tavolo. Non c’è e seppure ci<br />

fosse sarebbe <strong>in</strong><strong>in</strong>fluente ai f<strong>in</strong>i del percorso. E<br />

poi si tratterebbe di una questione di dettaglio<br />

che <strong>in</strong>debolirebbe ancora la sezione locale<br />

dei “democrat”, la quale deve capire che<br />

le leadership si conquistano sul campo, col<br />

coraggio, la coerenza e <strong>il</strong> sacrificio. In fase di<br />

costruzione dell’alleanza nessuno sta ponendo<br />

sul tavolo le proprie credenziali proprio perché<br />

si <strong>in</strong>tende priv<strong>il</strong>egiare la coalizione e la pari<br />

dign<strong>it</strong>à ma non è giusto che <strong>il</strong> discorso possa<br />

tramontare sempre e solo per quel “dir<strong>it</strong>to<br />

div<strong>in</strong>o” che non esiste e che <strong>in</strong> passato ha già<br />

fatto collezionare fallimenti su fallimenti. I<br />

moderati vogliono voltare pag<strong>in</strong>a. Afragola<br />

<strong>in</strong>tende voltare pag<strong>in</strong>a e non c’è “dir<strong>it</strong>to<br />

div<strong>in</strong>o” che tenga.<br />

L’unico dir<strong>it</strong>to-dovere è quello di garantire la<br />

r<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a di Afragola cancellando <strong>il</strong> sistema<br />

perverso che l’ha devastata negli ultimi 5 anni.<br />

Facendo tutti un passo <strong>in</strong>dietro per farne m<strong>il</strong>le<br />

<strong>in</strong> avanti.<br />

Inf<strong>in</strong>e, alla competizione elettorale sarà<br />

presente anche Rifondazione comunista con<br />

un proprio candidato a s<strong>in</strong>daco e <strong>il</strong> Movimento<br />

C<strong>in</strong>que stelle, quest’ultimo nato <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà con<br />

polemiche e deleg<strong>it</strong>timazioni reciproche tra gli<br />

“aspiranti gr<strong>il</strong>l<strong>in</strong>i” su chi debba rappresentare<br />

<strong>il</strong> simbolo e chi debba, qu<strong>in</strong>di, candidarsi a<br />

s<strong>in</strong>daco per tentare di entrare <strong>in</strong> consiglio<br />

comunale. Nuovi movimenti per logiche<br />

vecchie, passate ormai di moda e frutto di<br />

uno schema tradizionale degno della peggiore<br />

part<strong>it</strong>ocrazia.


6 Altra puntata di “sprecopoli”<br />

Uova pasquali dolcissime recap<strong>it</strong>ate<br />

agli “amici degli amici”<br />

Doni dell’amm<strong>in</strong>istrazione ad un manipolo di professionisti: elarg<strong>it</strong>i <strong>in</strong>carichi legali e tecnici su questioni che potevano<br />

essere affrontate dagli avvocati <strong>in</strong>terni e dagli <strong>in</strong>gegneri del settore Lavori pubblici e del “carrozzone” fi “Afragol@net”.<br />

La storia dei “pizz<strong>in</strong>i” che spiegano al s<strong>in</strong>daco facente funzioni, Antonio Pannone, cosa, come e quando lo<br />

deve fare <strong>in</strong> un mosaico articolato che vede complici amm<strong>in</strong>istratori e burocrati...<br />

AFRAGOLA - Uova pasquali dolcissime<br />

quelle recap<strong>it</strong>ate a marzo dall’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Nespoli agli “amici degli amici”, ovvero un<br />

manipolo di professionisti che hanno ricevuto<br />

<strong>in</strong> dono dall’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale<br />

<strong>in</strong>carichi tecnici e legali che ben avrebbero<br />

potuto svolgere anche gli avvocati <strong>in</strong>terni e<br />

gli <strong>in</strong>gegneri del settore Lavori pubblici e<br />

del “carrozzone” di Afragol@net con gran<br />

risparmio di denaro pubblico.<br />

Ma f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e la “f<strong>il</strong>osofia nespoliana”<br />

dell’ex senatore “impresentab<strong>il</strong>e” Nespoli,<br />

cont<strong>in</strong>ua ad alimentare <strong>il</strong> “sistema” con<br />

<strong>in</strong>carichi ed affidamenti oltremodo onerosi<br />

per l’ente. Affidamenti che <strong>in</strong> campagna<br />

elettorale possono anche assumere un sapore<br />

“clientelare-elettorale”.<br />

E così <strong>il</strong> suo fido vice, <strong>il</strong> professore Antonio<br />

Pannone, <strong>in</strong> assenza del s<strong>in</strong>daco, ristretto da<br />

qualche settimana tra le mura domestiche per<br />

le note disavventure giudiziarie si è <strong>in</strong>dustriato<br />

a proseguire e ad avallare <strong>il</strong> cosiddetto “sistema<br />

Nespoli”.<br />

Un esempio? Diciotto marzo scorso.<br />

Alessandra Iroso, dirigente creata<br />

dall’amm<strong>in</strong>istrazione Nespoli affida l’<strong>in</strong>carico<br />

di difendere gli <strong>in</strong>teressi del Comune <strong>in</strong>nanzi<br />

al Tribunale per una causa di lavoro <strong>in</strong>tentata<br />

dal dipendente Ciro Castiello all’esperta Rosa<br />

Balsamo, navigata avvocatessa dell’Ente.<br />

Lo stesso giorno la Iroso revoca alla Balsamo<br />

l’<strong>in</strong>carico di difendere <strong>il</strong> Comune nella causa di<br />

lavoro promossa da sei maestre della Scuola<br />

Addolorata perché non ha le competenze<br />

professionali specifiche per difendere<br />

l’Amm<strong>in</strong>istrazione. E’ a questo punto che<br />

raggiunto probab<strong>il</strong>mente da qualche “pizz<strong>in</strong>o”,<br />

Pannone, forte dell’assist della Iroso, mette a<br />

segno <strong>il</strong> goal.<br />

Il 28 marzo convoca la giunta e con l’avallo di<br />

tutti gli assessori affida l’<strong>in</strong>carico di difendere<br />

<strong>il</strong> Comune nella causa contro le maestre<br />

all’avvocato napoletano Gaetano Rizzo (già<br />

affidatario di <strong>in</strong>carichi corposi da parte della<br />

giunta comunale), al quale – ud<strong>it</strong>e ud<strong>it</strong>e –<br />

riconosce un compenso (m<strong>in</strong>imo e ridotto del<br />

30%, si legge nella delibera) di euro 28.850,00.<br />

Lordi si <strong>in</strong>tende, ma <strong>in</strong> acconto. Quanto avranno<br />

speso, <strong>in</strong>vece, le maestre Rosa Ciaramella,<br />

Luigia Carbonara, Carol<strong>in</strong>a Campan<strong>il</strong>e,<br />

Michel<strong>in</strong>a Castaldo e F<strong>il</strong>omena Napoletano<br />

per fare causa al Comune? Ud<strong>it</strong>e ancora, solo<br />

900 euro. A testa? No, 900 euro <strong>in</strong> sei.<br />

Tra i dest<strong>in</strong>atari dell’uovo pasquale della<br />

premiata d<strong>it</strong>ta Nespoli/Pannone & Co<br />

figura anche l’avvocato Gugliemo Conca,<br />

di Felice Libertà<br />

amm<strong>in</strong>istrativista partenopeo al quale la<br />

Iroso <strong>il</strong> 20 marzo (determ<strong>in</strong>a numero 302) ha<br />

liquidato una parcella di 24.300,00 euro lordi<br />

per un <strong>in</strong>carico del 2002. Il professionista ha<br />

difeso <strong>il</strong> Comune d<strong>in</strong>anzi al Tar.<br />

Una sola udienza una (quella del giudizio<br />

cautelare) e poi <strong>il</strong> ricorso è stato dichiarato<br />

perento. Una sola udienza una ed <strong>il</strong> conto <strong>in</strong><br />

banca dell’avvocato è stato rimp<strong>in</strong>guato con<br />

24.300,00 euro.<br />

Alla lat<strong>it</strong>ud<strong>in</strong>e dei lavori pubblici poi, <strong>il</strong><br />

dirigente Nunzio Boccia ricorre ad <strong>in</strong>carichi<br />

esterni pur potendo att<strong>in</strong>gere professionisti<br />

dalla macch<strong>in</strong>a comunale.<br />

E così <strong>il</strong> dirigente UTC, ha richiamato <strong>in</strong><br />

servizio permanente effettivo quale consulente<br />

dell’Ente l’agronomo Tommaso Carleo da<br />

Giugliano <strong>in</strong> Campania, già beneficiario di<br />

altri <strong>in</strong>carichi, <strong>il</strong> quale per 39.494,40 euro<br />

lordi dovrà questa volta supportare (si legge<br />

nella determ<strong>in</strong>a) “<strong>in</strong> regime di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à<br />

ed <strong>in</strong> conform<strong>it</strong>à alla normativa vigente” le<br />

procedure espropriative. Alle scorribande<br />

l<strong>in</strong>guistiche da tapiro di Striscia la notizia<br />

l’ufficio tecnico ci ha ab<strong>it</strong>uato da tempo, ma<br />

dobbiamo constatare che riesce sempre a<br />

superarsi: questa volta viene da chiedersi se<br />

avesse mai potuto affidare un <strong>in</strong>carico “<strong>in</strong><br />

regime di <strong>il</strong>leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à ed <strong>in</strong> dispregio della<br />

normativa vigente”! Altre <strong>in</strong>dicazioni, altri<br />

<strong>in</strong>carichi, altre uova pasquali elarg<strong>it</strong>e sempre<br />

dall’UTC.<br />

All’<strong>in</strong>gegnere Umberto Mor<strong>in</strong>o da Napoli<br />

un gadget di 12.584,00 per <strong>il</strong> collaudo <strong>in</strong><br />

corso d’opera delle opere di Corso Napoli<br />

e a quello afragolese Pasquale Gerardo<br />

Musto una “mancia” di 6.543,68 euro per <strong>il</strong><br />

collaudo tecnico amm<strong>in</strong>istrativo (sic!) delle<br />

stesse; grosso e ricco, <strong>in</strong>vece, <strong>il</strong> colpo piazzato<br />

dall’arch<strong>it</strong>etto Luciano Espos<strong>it</strong>o da Quarto<br />

che per 35.346,60 avrà <strong>il</strong> comp<strong>it</strong>o di dirigere<br />

i lavori ed<strong>il</strong>i programmati a Piazza Castello:<br />

colpo peraltro f<strong>in</strong><strong>it</strong>o sotto la lente di <strong>in</strong><br />

gradimento delle forze dell’ord<strong>in</strong>e per alcune<br />

sospette triangolazioni.<br />

Tutte e tre le determ<strong>in</strong>azioni dirigenziali di<br />

affidamento presentano però una motivazione<br />

– giustificazione quantomeno surreale;<br />

testualmente si legge che “l’<strong>in</strong>carico <strong>in</strong>erente<br />

la struttura degli organi di Polizia di Stato va<br />

affidato con particolare attenzione riguardo<br />

all’assoluta affidab<strong>il</strong><strong>it</strong>à, oltre che sul lato<br />

tecnico, anche <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di riservatezza” del<br />

professionista.<br />

Ovviamente, è quasi <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e a dirsi, né a<br />

Mor<strong>in</strong>o, né a Espos<strong>it</strong>o né a Musto l’Ente ha<br />

6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

commissionato lavori <strong>in</strong>erenti una struttura<br />

dest<strong>in</strong>ata ad osp<strong>it</strong>are la Polizia di Stato: dunque<br />

<strong>il</strong> presupposto giuridico è <strong>in</strong>conferente.<br />

E quantanche fosse stato giusto, come ha<br />

valutato <strong>il</strong> capo dell’UTC la riservatezza<br />

dei tecnici <strong>in</strong>caricati? Si sarà forse rivolto<br />

alle comari e alle capere di paese per sapere<br />

se sono dei loquaci pettegoli o dei tac<strong>it</strong>urni<br />

<strong>in</strong>gegneri? Forse qualche ciarlone di troppo<br />

alberga proprio all’ufficio tecnico! Chi sono<br />

questi campioni che istruiscono questi atti?<br />

E la segretaria chiede<br />

di annullare i concorsi<br />

AFRAGOLA - Intanto sul fronte dei concorsi<br />

“chiacchierati” al Municipio e f<strong>in</strong><strong>it</strong>i <strong>in</strong> un<br />

esposto alla Procura della Repubblica di Biagio<br />

Montefusco di Futuro e libertà, si registra<br />

un’altra puntata della telenovela. La segretaria<br />

comunale, Lea Baron, ha scr<strong>it</strong>to una missiva e<br />

l’ha <strong>in</strong>viata al dirigente al settore F<strong>in</strong>anziario<br />

Marco Chiauzzi, al dirigente del settore Affari<br />

generali Maria Pedal<strong>in</strong>o, e per conoscenza<br />

al s<strong>in</strong>daco V<strong>in</strong>cenzo Nespoli, nonostante sia<br />

sospeso dalla carica, al vices<strong>in</strong>daco, attuale<br />

s<strong>in</strong>daco facente funzioni, Antonio Pannone, e<br />

al dirigente del settore “Welfare” Maddalena<br />

Tamar<strong>in</strong>do. Quattro pag<strong>in</strong>e che rappresentano<br />

un’analisi dettagliata sull’<strong>it</strong>er procedurale<br />

adottato <strong>in</strong> mer<strong>it</strong>o alle mob<strong>il</strong><strong>it</strong>à, al rapporto di<br />

lavoro e ai concorsi espletati che riguardano le<br />

assunzioni al Municipio di Maddalena Tamar<strong>in</strong>do,<br />

Alessandra Iroso e Maria Pedal<strong>in</strong>o. Baron<br />

muove dei r<strong>il</strong>ievi di contenuto c<strong>it</strong>ando la<br />

giurisprudenza e mettendo <strong>in</strong> evidenza molte<br />

anomalie chiedendo agli organi <strong>in</strong> <strong>in</strong>dirizzo “di<br />

valutare i r<strong>il</strong>ievi per l’assunzione degli eventuali<br />

atti di competenza e darne comunicazione<br />

allo scrivente”. In sostanza, se la ricostruzione<br />

della segretaria è fedele, con quella lettera, da<br />

un lato si chiede la revoca <strong>in</strong> autotutela dei concorsi<br />

espletati e dall’altro <strong>il</strong> “notaio” dell’Ente<br />

si mette al riparo da possib<strong>il</strong>i conseguenze giudiziarie<br />

che potrebbero manifestarsi da un’evoluzione<br />

dell’<strong>in</strong>chiesta <strong>in</strong> corso e, da <strong>in</strong>discrezioni<br />

trapelate, anche <strong>in</strong> uno stato avanzato.


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

Inchiesta “Sean”<br />

Nespoli resta agli arresti ma spunta<br />

anche <strong>il</strong> nome di Castiello<br />

Il sost<strong>it</strong>uto procuratore V<strong>in</strong>cenzo Pisc<strong>it</strong>elli si appella all’istanza di scarcerazione: “Si r<strong>it</strong>iene tutt’ora concreto<br />

e permanente <strong>il</strong> pericolo che <strong>il</strong> Nespoli commetta altri reati della stessa specie”. E <strong>il</strong> GIP accoglie le tesi<br />

dell’accusa. Intanto spunta un’annotazione di polizia giudiziaria: “Nespoli ha sostenuto P<strong>in</strong>a Castiello”. Il<br />

nome della parlamentare nella relazione del Ctu sul caso “Sean” <strong>in</strong> mer<strong>it</strong>o ad un giro di assegni…<br />

AFRAGOLA – Il processo “Sean” si allarga<br />

e la s<strong>it</strong>uazione per V<strong>in</strong>cenzo Nespoli si<br />

complica. In prima istanza c’è da sottol<strong>in</strong>eare<br />

quanto scr<strong>it</strong>to dal sost<strong>it</strong>uto procuratore<br />

V<strong>in</strong>cenzo Pisc<strong>it</strong>elli <strong>in</strong> mer<strong>it</strong>o alla richiesta<br />

dei legali di V<strong>in</strong>cenzo Nespoli di disporre<br />

la scarcerazione dell’ex s<strong>in</strong>daco di Afragola<br />

ed ex senatore dal Pdl. “In propos<strong>it</strong>o va<br />

osservato – scrive Pisc<strong>it</strong>elli – contrariamente<br />

a quanto r<strong>il</strong>evato dalla Difesa circa la dedotta<br />

circostanza che <strong>il</strong> Nespoli non si sarebbe reso<br />

responsab<strong>il</strong>e di fatti analoghi a quelli per<br />

cui si procede, anche la società Sean è stata<br />

dichiarata fall<strong>it</strong>a con sentenza del tribunale<br />

di Napoli <strong>in</strong> data 22 giugno 2011 procedendo<br />

quest’ufficio anche per le relative ulteriori<br />

condotte di bancarotta fraudolenta a carico<br />

del Nespoli. D’altra parte va osservato<br />

che, anche <strong>in</strong> relazione alla gestione della<br />

predetta società Sean dichiarata fall<strong>it</strong>a (di<br />

cui Nespoli nelle sue dichiarazioni spontanee<br />

rese <strong>in</strong> udienza si è dichiarato t<strong>it</strong>olare effettivo<br />

benché occulto), risultano essere state poste<br />

<strong>in</strong> essere condotte di r<strong>il</strong>ievo penale. (…) Si<br />

r<strong>it</strong>iene qu<strong>in</strong>di tutt’ora concreto e permanente<br />

<strong>il</strong> pericolo che <strong>il</strong> Nespoli commetta altri<br />

reati della stessa specie e di conseguenza<br />

si esprime parere contrario alla richiesta<br />

di revoca”. Datato Napoli 19 marzo <strong>2013</strong>.<br />

Inoltre, nelle note di Pisc<strong>it</strong>elli – accolte dal<br />

GIP – si fa riferimento anche ad una nota della<br />

Guardia di F<strong>in</strong>anzadel marzo <strong>2013</strong>. “Inf<strong>in</strong>e <strong>il</strong><br />

Nespoli risulta ancora attivamente impegnato<br />

nell’attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ico-elettorale come emerge<br />

dall’annotazione della GdF <strong>in</strong> data 8 marzo<br />

<strong>2013</strong> relativa alla campagna elettorale <strong>in</strong><br />

favore dell’onorevole Giusepp<strong>in</strong>a Castiello<br />

con la quale risultano <strong>in</strong>tercorsi negli anni<br />

scorsi rapporti f<strong>in</strong>anziari evidenziato dal Ctu<br />

nella più ampia consulenza tecnica e nello<br />

stralcio”.<br />

Due i provvedimenti richiamati: l’annotazione<br />

di polizia giudiziaria del Nucleo di polizia<br />

tributaria di Napoli, sezione “Alta crim<strong>in</strong>al<strong>it</strong>à<br />

economica”, e una nota del Ctu <strong>in</strong>caricato<br />

dalla Procura, Antonio Cutolo. La prima: “In<br />

relazione al procedimento penale <strong>in</strong> oggetto, a<br />

segu<strong>it</strong>o di autonoma attiv<strong>it</strong>à <strong>in</strong>fo-<strong>in</strong>vestigativa<br />

esegu<strong>it</strong>a da ufficiali di polizia giudiziaria, si<br />

è appreso che V<strong>in</strong>cenzo Nespoli non è stato<br />

candidato alle consultazioni pol<strong>it</strong>iche tenutesi<br />

<strong>il</strong> 24 e 25 febbraio. Tuttavia è emerso che <strong>il</strong><br />

Nespoli è stato parte attiva nella campagna<br />

elettorale tenuta per la elezione della Castiello<br />

Giusepp<strong>in</strong>a poi eletta alla Camera dei deputati<br />

nelle liste del Pdl”. Ma perché risulta r<strong>il</strong>evante<br />

<strong>il</strong> sostegno elettorale di V<strong>in</strong>cenzo Nespoli a<br />

di Giovanni De Cicco<br />

Giusepp<strong>in</strong>a Castiello? E soprattutto cosa<br />

c’entra l’attuale deputata e coord<strong>in</strong>atrice della<br />

sezione locale del Pdl con l’ “affaire Sean”?<br />

La risposta arriva dal secondo provvedimento<br />

richiamato da Pisc<strong>it</strong>elli, ovvero la seconda<br />

relazione del Ctu depos<strong>it</strong>ata <strong>in</strong> Procura<br />

sempre a marzo <strong>2013</strong>. “Nella prospettiva<br />

dell’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e che si sta sv<strong>il</strong>uppando, di<br />

particolare <strong>in</strong>teresse si palesano alcune<br />

operazioni di versamento di assegni bancari<br />

che testimoniano <strong>il</strong> collegamento diretto tra<br />

<strong>il</strong> signor Em<strong>il</strong>io B<strong>il</strong>otta e <strong>il</strong> signor V<strong>in</strong>cenzo<br />

Nespoli e/o la società immob<strong>il</strong>iare San Marco,<br />

società riferib<strong>il</strong>e a quest’ultimo nom<strong>in</strong>ativo.<br />

In tale contesto vengono <strong>in</strong> r<strong>il</strong>ievo le<br />

transazioni compiute <strong>il</strong> 24 gennaio 2005 ed<br />

P<strong>in</strong>a Castiello - Parlamentare del Pdl<br />

<strong>il</strong> primo marzo 2006 relative al versamento<br />

di numero 3 assegni bancari di euro 10m<strong>il</strong>a<br />

cadauno emessi i primi due da Giusepp<strong>in</strong>a<br />

Castiello su Bnl Napoli all’ord<strong>in</strong>e di V<strong>in</strong>cenzo<br />

Nespoli e da questi girati al B<strong>il</strong>otta che<br />

li versa sul suo conto. A tale versamento<br />

fa immediatamente segu<strong>it</strong>o un prelievo di<br />

contanti di pari ammontare complessivo”.<br />

Poi ci sono dei punt<strong>in</strong>i sospensivi e delle<br />

virgolette che testimoniano che c’è dell’altro.<br />

Tanto altro <strong>in</strong> un’<strong>in</strong>chiesta che diventa sempre<br />

più chiara ma pure sp<strong>in</strong>osa e che rischia di<br />

mettere nei guai non solo Nespoli ma di<br />

mettere <strong>in</strong> difficoltà sul piano pol<strong>it</strong>ico e non<br />

7<br />

solo i vertici del Pdl afragolese alla vig<strong>il</strong>ia di<br />

una importante campagna elettorale. Infatti,<br />

Giusepp<strong>in</strong>a Castiello, parlamentare e come<br />

detto coord<strong>in</strong>atrice della sezione del Pdl di<br />

Afragola, con Nespoli agli arresti diventa <strong>il</strong><br />

punto di riferimento per comporre le liste del<br />

centrodestra e scegliere <strong>il</strong> candidato a s<strong>in</strong>daco<br />

<strong>in</strong> un clima <strong>in</strong>fuocato cond<strong>it</strong>o da veleni<br />

e con un occhio all’attiv<strong>it</strong>à della Procura<br />

della Repubblica che non riguarda solo <strong>il</strong><br />

caso “Sean”, la speculazione immob<strong>il</strong>iare<br />

realizzata nel rione “San Marco”, ma pure<br />

l’attiv<strong>it</strong>à amm<strong>in</strong>istrativa del s<strong>in</strong>daco, degli<br />

assessori e dei dirigenti comunali fedelissimi<br />

del sistema che negli ultimi 5 anni ha<br />

governato <strong>il</strong> Municipio di Afragola. Infatti,<br />

sono tantissime le <strong>in</strong>chieste su molte s<strong>it</strong>uazioni<br />

<strong>in</strong>garbugliate consumate al Comune con<br />

l’avallo della giunta e <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio omertoso dei<br />

consiglieri comunali di maggioranza: rifiuti,<br />

appalti, concorsi, tanto per c<strong>it</strong>are i settori<br />

più “caldi”. Senza dimenticare <strong>il</strong> quadro<br />

“contro<strong>in</strong>dicato” che emerge dall’analisi delle<br />

s<strong>in</strong>gole s<strong>it</strong>uazioni dei componenti dell’Assise<br />

che saranno puntualmente ricandidati. E la cui<br />

rielezione potrebbe addir<strong>it</strong>tura, da un’analisi<br />

attenta e lucida dei fatti, “penalizzare” la<br />

nuova amm<strong>in</strong>istrazione che nascerebbe <strong>in</strong> un<br />

contesto che appare fac<strong>il</strong>mente permeab<strong>il</strong>e.<br />

Enrico Espos<strong>it</strong>o, consigliere comunale di Adc<br />

ed ex amm<strong>in</strong>istratore della “Sean immob<strong>il</strong>iare”,<br />

<strong>in</strong>terviene sulla vicenda giudiziaria con la<br />

sol<strong>it</strong>a s<strong>in</strong>cer<strong>it</strong>à. “Nel breve periodo che ho<br />

ricoperto l’<strong>in</strong>carico di amm<strong>in</strong>istratore della<br />

Sean - spiega Espos<strong>it</strong>o – mi sono <strong>in</strong>contrato<br />

spesso con la Castiello ma non abbiamo mai<br />

parlato di fatti specifici che riguardassero le<br />

società o la speculazione di San Marco. Sul<br />

piano pol<strong>it</strong>ico-giudiziario sono d’accordo<br />

con chi dice che stiamo vivendo come paese e<br />

come classe dirigente un periodo particolare<br />

e proprio per questo auspico responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à<br />

e matur<strong>it</strong>à. Personalmente, nonostante sia<br />

co<strong>in</strong>volto <strong>in</strong> un’<strong>in</strong>chiesta giudiziaria, sono<br />

pul<strong>it</strong>o, ho <strong>il</strong> certificato penale pul<strong>it</strong>o e non c’è<br />

nessun motivo che possa impedirmi di firmare<br />

la candidatura al Consiglio. Nonostante ciò,<br />

ho deciso di fare un passo <strong>in</strong>dietro, ho deciso<br />

di non candidarmi al civico consesso. E spero<br />

che <strong>il</strong> mio esempio sia segu<strong>it</strong>o da tutti, dalla<br />

destra che ha creato questo sfascio e dal<br />

centros<strong>in</strong>istra che non è riusc<strong>it</strong>o ad impedire<br />

e ad ostacolare chi ha provocato lo sfascio.<br />

Un passo <strong>in</strong>dietro di tutti, maggioranza e<br />

opposizione, per lasciare spazio ai giovani<br />

sperando che possano fare qualcosa per<br />

risollevare la c<strong>it</strong>tà”.


8 Riceviamo e volentieri pubblichiamo<br />

6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

“Il Pd sia più realista e coraggioso. Non si presc<strong>in</strong>de<br />

da un candidato espressione del r<strong>in</strong>novamento”<br />

AFRAGOLA - Gent<strong>il</strong>e direttore, le chiedo accoglienza<br />

per poter esprimere attraverso le pag<strong>in</strong>e<br />

di questo periodico qualche riflessione sullo stato<br />

dell’arte su quelle che Lei ha avuto modo di def<strong>in</strong>ire<br />

<strong>in</strong> un suo recente ed<strong>it</strong>oriale “prove tecniche di<br />

alternativa”.<br />

Parto da una prima considerazione, che credo sia<br />

generalmente condivisa.<br />

Il rischio che Afragola non si puo’ permettere è<br />

che l’<strong>in</strong>certezza di direzione sul tavolo del centro<br />

s<strong>in</strong>istra la consegn<strong>in</strong>o nuovamente ad un centrodestra<br />

che <strong>in</strong> più di una occasione si è dimostrato<br />

“<strong>in</strong>sensib<strong>il</strong>e” rispetto agli <strong>in</strong>teressi generali della<br />

nostra comun<strong>it</strong>à.<br />

C’è un grave defic<strong>it</strong> di credib<strong>il</strong><strong>it</strong>à della pol<strong>it</strong>ica e<br />

delle stesse ist<strong>it</strong>uzioni democratiche. Ci vuole <strong>il</strong><br />

coraggio di mettersi <strong>in</strong> discussione e di rischiare.<br />

I c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i non sopportano più la corruzione ed i<br />

priv<strong>il</strong>egi della pol<strong>it</strong>ica. Siamo davanti ad un bivio<br />

ed <strong>il</strong> r<strong>in</strong>novamento deve radicarsi <strong>in</strong>nanz<strong>it</strong>utto su<br />

un nuovo costume di fare pol<strong>it</strong>ica e su nuovi programmi.<br />

Altrimenti restiamo dentro <strong>il</strong> paradigma del “Nespolismo”.<br />

Bisogna fissare gli obiettivi (per questo è stato<br />

ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un tavolo programmatico), fare le cose e<br />

comunicarle, ed attuare un disegno organico di <strong>in</strong>terventi<br />

economici e civ<strong>il</strong>i che parli a tutti e soprattutto<br />

ai giovani, perché questi hanno <strong>il</strong> dir<strong>it</strong>to di vivere<br />

e crescere <strong>in</strong> un contesto economico, culturale<br />

e sociale che possa favorire le loro aspirazioni personali<br />

e professionali.<br />

Porre condizioni di non r<strong>it</strong>orno per ridef<strong>in</strong>ire <strong>il</strong><br />

perimetro del Comune, snellire e modernizzare la<br />

sua macch<strong>in</strong>a amm<strong>in</strong>istrativa a favore dei c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i<br />

e di tutti gli operatori economici, elim<strong>in</strong>are le vergognose<br />

distorsioni della cattiva pol<strong>it</strong>ica, ridurne<br />

sensib<strong>il</strong>mente i costi ( a partire dalle <strong>in</strong>denn<strong>it</strong>à per<br />

gli eletti,gli uffici di staff e consulenze). Cosa non<br />

possiamo fare . Innanz<strong>it</strong>utto non possiamo far f<strong>in</strong>ta<br />

di niente, sottovalutando <strong>il</strong> messaggio <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seco<br />

del terremoto elettorale del 25 febbraio. Bisogna<br />

aprire le porte, altrimenti queste verranno buttate<br />

a terra.<br />

Non possiamo coltivare <strong>il</strong> peccato<br />

dell’autosufficienza, ignorando le espressioni dei<br />

movimenti e delle associazioni presenti sul terr<strong>it</strong>orio,<br />

che <strong>il</strong> più delle volte sono impegnate su temi<br />

che la pol<strong>it</strong>ica <strong>in</strong> senso stretto pare abbia elim<strong>in</strong>ato<br />

dall’agenda delle prior<strong>it</strong>à. Uno per tutti <strong>il</strong> tema am-<br />

Intervento del portavoce de “I moderati” di Afragola Giovanni Romano<br />

di Giovanni Romano*<br />

bientale.<br />

Vi è la consapevolezza tra le forze pol<strong>it</strong>iche riformiste<br />

e moderate che nessuno a cuor leggero puo’<br />

sottrarsi a tale sfida , assumendosi ognuno per la<br />

sua parte la quota di responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à necessaria per<br />

presentare un’alternativa di proposta e di programma,<br />

che si concretizzi <strong>in</strong> un’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

all’altezza della domanda di cambiamento che ci<br />

viene richiesto.<br />

Se <strong>il</strong> Part<strong>it</strong>o democratico vuole mantenere<br />

l’<strong>in</strong>iziativa deve essere più realista e coraggioso.<br />

Realista perché non puo’ impiantarsi sulla sua posizione<br />

di forza di maggioranza relativa, ma deve<br />

ANCHE AD AFRAGOLA<br />

favorire <strong>il</strong> cambiamento proprio perché ha più responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à<br />

delle altre forze, che <strong>il</strong> perimetro culturale<br />

e pol<strong>it</strong>ico resti un<strong>it</strong>o.<br />

Alternative serie non ne <strong>in</strong>travedo.<br />

Coraggioso perché oggi non si può presc<strong>in</strong>dere dal<br />

dialogo con i movimenti dell’area moderata ed una<br />

s<strong>in</strong>tesi che sia <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con <strong>il</strong> sentimento diffuso <strong>in</strong><br />

c<strong>it</strong>tà non può presc<strong>in</strong>dere da un candidato che sia<br />

espressione del r<strong>in</strong>novamento <strong>in</strong> grado di <strong>in</strong>terpretarne<br />

le istanze più autentiche, non necessariamente<br />

espressione dei part<strong>it</strong>i tradizionali.<br />

*portavoce de “I Moderati” di Afragola.<br />

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6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

L’avvic<strong>in</strong>arsi del momento elettorale amm<strong>in</strong>istrativo<br />

<strong>in</strong>duce, più che <strong>in</strong> altri momenti, a uno<br />

sguardo sulla realtà c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>a per cercare di leggerne<br />

le d<strong>in</strong>amiche sociali e per cercare di organizzare<br />

una proposta pol<strong>it</strong>ica che possa essere<br />

ut<strong>il</strong>e al Governo. Farlo oggi, rispetto ad Afragola,<br />

susc<strong>it</strong>a un profondo senso di disorientamento.<br />

Due dati si rendono sub<strong>it</strong>o evidenti: <strong>il</strong><br />

disfacimento ormai compiuto della comun<strong>it</strong>à e<br />

la scomparsa della borghesia. Sono due facce<br />

della stessa medaglia. Il ceto borghese, delle<br />

professioni e dell’impresa, è tradizionalmente<br />

la fuc<strong>in</strong>a della classe dirigente anche pol<strong>it</strong>ica;<br />

nei suoi esponenti si identifica la comun<strong>it</strong>à e<br />

la loro autorevolezza sociale si trasfonde nella<br />

gestione della cosa pubblica. Questa è, nelle<br />

democrazie liberaldemocratiche, la d<strong>in</strong>amica<br />

ord<strong>in</strong>aria del consenso, con i giusti correttivi<br />

operati dalla mediazione dei part<strong>it</strong>i sia classisti<br />

che <strong>in</strong>terclassisti; una mediazione che consente<br />

di <strong>in</strong>cludere nell’amb<strong>it</strong>o della classe dirigente<br />

anche rappresentanti di altri ceti sociali ai quali<br />

vengono messi a disposizione gli strumenti<br />

culturali e pol<strong>it</strong>ici per adempiere al comp<strong>it</strong>o<br />

della rappresentanza.<br />

Aff<strong>in</strong>ché questa d<strong>in</strong>amica abbia luogo occorrono<br />

diversi elementi: che la classe dirigente<br />

si assuma l’onere oltre che l’onore di gestire<br />

la cosa pubblica; che questa gestione sia compiuta<br />

sui b<strong>in</strong>ari di un assetto di valori condivisi<br />

dalla comun<strong>it</strong>à che si rappresenta; che questi<br />

valori e questa gestione r<strong>it</strong>orn<strong>in</strong>o alla comun<strong>it</strong>à<br />

stessa sotto forma di vantaggi sia <strong>in</strong>dividuali<br />

che collettivi, dove per <strong>in</strong>dividuali si <strong>in</strong>tende<br />

la possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à che <strong>il</strong> s<strong>in</strong>golo possa vivere la propria<br />

esistenza <strong>in</strong> modo libero e sostenuto dalla<br />

<strong>in</strong>tera comun<strong>it</strong>à grazie ai servizi che <strong>il</strong> pubblico<br />

gli mette a disposizione.<br />

Tutto questo si può tradurre affermando che è<br />

necessaria, <strong>in</strong> una qualsiasi comun<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica,<br />

una classe dirigente che abbia uno statuto etico<br />

orientato al bene comune; una classe dirigente<br />

che dalla comun<strong>it</strong>à riceve benessere ed alla<br />

comun<strong>it</strong>à rest<strong>it</strong>uisce <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di gestione efficiente<br />

della cosa pubblica.<br />

E’ chiaro, qu<strong>in</strong>di, che <strong>il</strong> valore pr<strong>in</strong>cipale, <strong>in</strong>eludib<strong>il</strong>e,<br />

è quello della comun<strong>it</strong>à. Se poniamo<br />

la nostra c<strong>it</strong>tà a confronto con queste d<strong>in</strong>amiche,<br />

f<strong>in</strong>ora <strong>in</strong>sost<strong>it</strong>uib<strong>il</strong>i, ne ricaviamo che<br />

esse sono completamente stravolte, assenti.<br />

Il valore della comun<strong>it</strong>à implica che l’<strong>in</strong>tero<br />

bagaglio di valori di un <strong>in</strong>dividuo sia ad esso<br />

orientato, cioè che i valori che ciascuno coltiva<br />

sono orientati allo “stare <strong>in</strong>sieme”: l’ambienta-<br />

La riflessione<br />

I pol<strong>it</strong>ici sono sempre e comunque lo specchio<br />

della comun<strong>it</strong>à che rappresentano...<br />

Attenta analisi <strong>in</strong> vista del voto del leader di “Italia popolare”<br />

di Gennaro Salzano*<br />

lismo, la solidarietà, la legal<strong>it</strong>à,<br />

la cresc<strong>it</strong>a culturale. Ad essi va<br />

orientata la cresc<strong>it</strong>a economica,<br />

<strong>il</strong> benessere, la produzione di<br />

ricchezza. Ecco, qu<strong>in</strong>di, la classe<br />

dirigente che riceve e rest<strong>it</strong>uisce,<br />

grazie ad uno statuto etico<br />

che le impone di assumersi l’onere<br />

del bene comune.<br />

Il clima di disfacimento del valore<br />

della comun<strong>it</strong>à e, qu<strong>in</strong>di,<br />

della rappresentanza, che si è<br />

<strong>in</strong>staurato <strong>in</strong> Italia da un po’ di<br />

anni, si avverte nella nostra c<strong>it</strong>tà<br />

<strong>in</strong> modo particolarmente acuto.<br />

Il paese contad<strong>in</strong>o che ha svenduto<br />

la sua anima e ha devastato<br />

<strong>il</strong> suo terr<strong>it</strong>orio, <strong>il</strong> luogo <strong>in</strong><br />

cui vive, ha prodotto d<strong>in</strong>amiche<br />

pol<strong>it</strong>ico-ist<strong>it</strong>uzionali fondate su<br />

un modello monocratico che si<br />

è <strong>in</strong>sediato come un virus nella<br />

comun<strong>it</strong>à locale e che ha <strong>in</strong>fettato<br />

tutti, da destra a s<strong>in</strong>istra.<br />

Sarò ripet<strong>it</strong>ivo e forse lim<strong>it</strong>ato<br />

nella mia analisi, ma <strong>il</strong> simbolo<br />

di tutto questo è la devastazione<br />

della nostra campagna aggred<strong>it</strong>a,<br />

dalla f<strong>in</strong>e degli ’90, da un<br />

abusivismo feroce e da un <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento<br />

mortale. Gli arg<strong>in</strong>i,<br />

già traballanti, si sono rotti tra<br />

<strong>il</strong> ’96 e <strong>il</strong> ’97. Da allora, a prendere<br />

<strong>il</strong> sopravvento, sono stati l’economia <strong>il</strong>legale<br />

e modelli pol<strong>it</strong>ici che negano, alla radice,<br />

la comun<strong>it</strong>à. La crisi dei part<strong>it</strong>i ha certamente<br />

contribu<strong>it</strong>o <strong>in</strong> modo pesante a questo es<strong>it</strong>o, ma<br />

essa non può essere un alibi: i part<strong>it</strong>i sono fatti<br />

di persone e non esistono senza i s<strong>in</strong>goli che<br />

li animano. E’ un’ovvietà ut<strong>il</strong>e sottol<strong>in</strong>eare. Il<br />

cercare fuori da sé delle giustificazioni al disimpegno<br />

è solo un alibi per cont<strong>in</strong>uare nello<br />

scambio clientelare mettendo a tacere la coscienza:<br />

“così fan tutti, questa è la s<strong>it</strong>uazione,<br />

non l’ho creata io e qu<strong>in</strong>di io cont<strong>in</strong>uo così”.<br />

In questo annich<strong>il</strong>imento collettivo, <strong>in</strong> cui l’<strong>il</strong>legal<strong>it</strong>à<br />

trova ampio spazio, <strong>il</strong> momento elettorale<br />

si trasforma puntualmente <strong>in</strong> un atto di<br />

accusa verso chi potrebbe e dovrebbe assumersi<br />

la responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à di gestire le ist<strong>it</strong>uzioni<br />

c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>e e, <strong>in</strong>vece, preferisce assecondare la<br />

“monocrazia”.<br />

I programmi elettorali dovrebbero essere dei<br />

progetti organici che esprimono un’idea di<br />

9<br />

c<strong>it</strong>tà, una direzione di sv<strong>il</strong>uppo, una missione<br />

collettiva, fondata sulle risorse sedimentate<br />

nei decenni se non nei secoli e che si mettono<br />

a disposizione del terr<strong>it</strong>orio metropol<strong>it</strong>ano<br />

e anche dell’<strong>in</strong>tera nazione. In quest’ottica, ad<br />

esempio, andava la proposta della “c<strong>it</strong>tà antoniana”<br />

e del centro servizi all’ed<strong>il</strong>izia che i<br />

Popolari presentarono all’elettorato nel 2008.<br />

Il Consiglio comunale, la Giunta e <strong>il</strong> S<strong>in</strong>daco<br />

stesso, poi, dovrebbero essere quella parte di<br />

classe dirigente <strong>in</strong> cui più viva è la coscienza<br />

dell’ident<strong>it</strong>à collettiva e qu<strong>in</strong>di migliori e più<br />

efficaci sono le motivazioni e gli strumenti che<br />

si ut<strong>il</strong>izzano per realizzare i programmi elettorali<br />

concep<strong>it</strong>i <strong>in</strong> quel modo. Insomma i pol<strong>it</strong>ici<br />

sono sempre e comunque lo specchio della comun<strong>it</strong>à<br />

che rappresentano e le elezioni, anche<br />

le prossime, ci dicono, sempre, di che pasta<br />

sono fatta i c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i che votano. A ciascuno la<br />

scelta.<br />

Coord<strong>in</strong>atore Regionale<br />

Italia Popolare - Popolari


10 Il punto di vista<br />

Fer<strong>it</strong>e d’amore...<br />

Scrive Pasquale Gr<strong>il</strong>lo, leader di “R<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a”, storico pol<strong>it</strong>ico locale<br />

di provenienza socialista e attuale consigliere comunale d’opposizione<br />

AFRAGOLA - E’ cap<strong>it</strong>ato anche a me.<br />

Ci sono cascato anch’io. Non che la cosa mi<br />

spaventi, ma riconosco che cercare di fare un<br />

viaggio attraverso la c<strong>it</strong>tà <strong>in</strong> cui si è nati tracciandone<br />

l’attuale prof<strong>il</strong>o è un esercizio davvero<br />

impegnativo. Pur nella conv<strong>in</strong>zione di<br />

farlo da un osservatorio priv<strong>il</strong>egiato, al f<strong>in</strong>e di<br />

scongiurare quella vena di presunzione di cui i<br />

pol<strong>it</strong>ici rischiano sovente di restare v<strong>it</strong>tima e, a<br />

cautela dei lettori e di me stesso, ho tentato di<br />

farlo <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>consueto scegliendo <strong>in</strong> rigorosa<br />

successione <strong>il</strong> mezzo, <strong>il</strong> cantore e i dolori.<br />

Il mezzo non poteva che essere <strong>il</strong> sogno per<br />

quel naturale e casuale avvicendarsi di immag<strong>in</strong>i<br />

e sensazioni a cospetto delle quali ci si r<strong>it</strong>rova<br />

senza difese e qu<strong>in</strong>di nella impossib<strong>il</strong><strong>it</strong>à<br />

di condizionarle.<br />

Il cantore non poteva che essere un giovane<br />

per la capac<strong>it</strong>à che hanno di essere portatori<br />

sani di grandi passioni. I dolori che com’è<br />

noto sono gli elementi dist<strong>in</strong>tivi di storie d’amore<br />

importanti.<br />

Il mio sogno è chiaramente un viaggio che si<br />

snoda attraverso lo scorrere, senza soluzioni di<br />

cont<strong>in</strong>u<strong>it</strong>à, di immag<strong>in</strong>i fotografiche che rappresentano<br />

una c<strong>it</strong>tà con un passato fatto di<br />

sofferenza e di speranza, un presente caratterizzato<br />

da processi di esclusione sociale ed un<br />

futuro che lobby pol<strong>it</strong>ico-affaristiche tentano<br />

di appropriarsene.<br />

E’ l’estate del 2012. Una di quelle giornate<br />

estive caldissime. Mi accompagna un giovane<br />

del quale non svelo da sub<strong>it</strong>o l’ident<strong>it</strong>à ma al<br />

quale affido <strong>il</strong> diffic<strong>il</strong>e comp<strong>it</strong>o di descrivere<br />

<strong>il</strong> rapporto con la mia c<strong>it</strong>tà. Un rapporto che<br />

scoprirete controverso <strong>in</strong> quanto condizionato<br />

dal r<strong>in</strong>corrersi di scommesse v<strong>in</strong>te, ma anche<br />

perse, circa le aspettative di cresc<strong>it</strong>a, da slanci<br />

di ottimismo nel futuro e romantiche delusioni<br />

del presente.<br />

E’ al mio compagno di viaggio che affido <strong>il</strong><br />

comp<strong>it</strong>o di descrivere i luoghi e di raccontare<br />

degli <strong>in</strong>contri. E’ lui che vi parlerà delle cose<br />

che detesto ma anche di quelle che mi mancano.<br />

E’ nei confronti della sua generazione che<br />

sento <strong>il</strong> dovere di provare a tracciare le l<strong>in</strong>ee<br />

fisiche di quella che deve cost<strong>it</strong>uire una via<br />

d’usc<strong>it</strong>a dalla decadenza <strong>in</strong> cui stiamo sprofondando.<br />

Totò è <strong>il</strong> nomignolo che mi r<strong>it</strong>rovo per fare <strong>in</strong><br />

modo che mio cug<strong>in</strong>o, di qualche mese più<br />

piccolo di me, potesse fac<strong>il</strong>mente chiamarmi,<br />

ma è anche la prima, <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e di tempo, delle<br />

di Pasquale Gr<strong>il</strong>lo<br />

cose che nella mia v<strong>it</strong>a non ho deciso.<br />

Il viaggio <strong>in</strong>vece che <strong>in</strong>traprendo è proprio una<br />

mia decisione come anche la piazza - Mmiez’<br />

a ll’arco - da dove decido di partire. Sembra<br />

una bella ragazza <strong>in</strong>sieme corteggiata da uno<br />

splendido Palazzo Municipale e mortificata da<br />

un caporalato che ancora oggi propone, a ragazzi<br />

di colore, lavoro a condizioni disumane.<br />

‘O bar e Migliore con le note della canzone<br />

“vecchia r<strong>in</strong>ghiera carica di rose” [Gennaro<br />

Piccir<strong>il</strong>lo] fa da colonna sonora ad una generazione<br />

di afragolesi che al cambiamento e<br />

alla cresc<strong>it</strong>a della propria c<strong>it</strong>tà hanno dedicato<br />

la propria gioventù, la propria esistenza. Una<br />

generazione vissuta <strong>in</strong> una c<strong>it</strong>tà a prevalente<br />

economia agricola con gravi squ<strong>il</strong>ibri sociali<br />

la cui lunga, complessa, travagliata trasformazione<br />

- di cui pure sono stati fieri protagonisti<br />

- è però a tutt’oggi <strong>in</strong>compiuta e appare come<br />

uno sfregio che le attraversa <strong>il</strong> viso.<br />

Percorrendo le vie che da essa si diramano mi<br />

accorgo di quanto sia avvert<strong>it</strong>a la caparbia e<br />

a tratti <strong>in</strong>solente volontà di resistere al tempo<br />

che <strong>in</strong>esorab<strong>il</strong>mente scorre veloce. Affronti i<br />

marciapiedi ed avverti netta la sensazione di<br />

essere di colpo catapultato all’<strong>in</strong>terno de “la<br />

settimana enigmistica”. Attraversandoli <strong>in</strong>fatti,<br />

è come se unissi, con un tratto di mat<strong>it</strong>a, i<br />

punt<strong>in</strong>i de “<strong>il</strong> f<strong>il</strong>o logico” raggiunto l’ultimo<br />

dei quali, appaiono <strong>in</strong> tutta la sua violenza i<br />

tratti di una c<strong>it</strong>tà v<strong>it</strong>tima di una crisi del proprio<br />

sistema produttivo, f<strong>in</strong>anziario, economico,<br />

culturale e sociale.<br />

Una comun<strong>it</strong>à <strong>in</strong> preda a una crisi della pol<strong>it</strong>ica,<br />

delle ist<strong>it</strong>uzioni e delle idee che ci consegna<br />

uno spaccato della nostra c<strong>it</strong>tà complicato<br />

e di diffic<strong>il</strong>e <strong>in</strong>terpretazioni <strong>in</strong> cui si registra un<br />

<strong>in</strong>dice di disoccupazione - soprattutto giovan<strong>il</strong>e<br />

- <strong>in</strong> forte aumento, un consumo del terr<strong>it</strong>orio<br />

frutto di una concezione ed<strong>il</strong>izia orizzontale e<br />

spontanea, una mob<strong>il</strong><strong>it</strong>à della popolazione abbastanza<br />

bassa con un 89% di ab<strong>it</strong>azioni occupate<br />

dai residenti, la composizione del tessuto<br />

produttivo che non premia la produzione<br />

e qu<strong>in</strong>di la creazione di lavoro qualificato e/o<br />

delle cosiddette eccellenze e con l’<strong>in</strong>dicatore<br />

dei redd<strong>it</strong>i che ne denuncia una media di appena<br />

14.370 euro.<br />

Tutti <strong>in</strong>dicatori di grande debolezza che denunciano<br />

una concezione dello sv<strong>il</strong>uppo dal<br />

carattere <strong>il</strong>liberale e reazionario che basa la<br />

sua f<strong>il</strong>osofia solo ed esclusivamente sul valore<br />

della rend<strong>it</strong>a, sacrificando di fatto le d<strong>in</strong>ami-<br />

6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

che di sv<strong>il</strong>uppo ad occasioni per rendere attrattive<br />

una nuova residenzial<strong>it</strong>à.<br />

Raggiungo piazza Castello attraversando Casavico<br />

dove un signore dall’area fiera ed austera<br />

consegnandomi una copia dello “Eco<br />

Afragolese” mi ha <strong>in</strong>coraggiato a proseguire<br />

<strong>in</strong> questo mio viaggio. Non si è presentato ed<br />

io non ho avuto <strong>il</strong> coraggio di chiedere chi<br />

fosse ma ho raccolto l’<strong>in</strong>v<strong>it</strong>o a proseguire <strong>il</strong><br />

mio viaggio conv<strong>in</strong>to di poter scorgere, nella<br />

lettura di quel periodico – organo ufficiale del<br />

circolo Piergiorgio Frassati - la sua ident<strong>it</strong>à.<br />

Abbiamo percorso <strong>in</strong>sieme <strong>il</strong> tratto che ci separa<br />

da piazza Castello coccolandoci questi<br />

nostri antichi e devastati palazzi, <strong>in</strong>tervallati<br />

e <strong>in</strong> parte sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i, come lo spasma prodotto<br />

da un s<strong>in</strong>ghiozzo, da una irriverente e a tratti<br />

volgare ed<strong>il</strong>izia frutto della cultura urbanistica<br />

degli anni ’70 che ha determ<strong>in</strong>ato un sistema<br />

urbanistico/ed<strong>il</strong>izio che MARC AUGE’ <strong>in</strong>dividua<br />

come i “non luoghi - ovvero - spazi privi<br />

d’ident<strong>it</strong>à senza memoria storica e scarsi di<br />

relazioni dove vive la collettiv<strong>it</strong>à senza festa<br />

e si offre la sol<strong>it</strong>ud<strong>in</strong>e senza l’isolamento”.<br />

Abbiamo parlato delle necess<strong>it</strong>à di affrontare,<br />

sconfiggendolo, <strong>il</strong> patto sottoscr<strong>it</strong>to tra le forze<br />

più retrive della società, della pol<strong>it</strong>ica, della<br />

cosiddetta cultura ufficiale (che negli anni si è<br />

caratterizzata come la proboscide del potere di<br />

turno) ed <strong>il</strong> part<strong>it</strong>o trasversale del conservatorismo<br />

che al f<strong>in</strong>e di soddisfare la propria sete<br />

di potere favorisce cont<strong>in</strong>ue crisi pol<strong>it</strong>iche e<br />

sociali dai contorni <strong>in</strong>quietanti i cui es<strong>it</strong>i sono<br />

devastanti per la nostra comun<strong>it</strong>à. Abbiamo<br />

discusso circa la necess<strong>it</strong>à di non dimenticare<br />

mai che la “libertà e l’eguaglianza sociale<br />

sono valori <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dib<strong>il</strong>i, ma soprattutto che<br />

non bisogna mai sacrificare al proprio credo di<br />

parte <strong>il</strong> prezioso dono della libertà di pensiero,<br />

di cr<strong>it</strong>ica, di <strong>in</strong>novazione e di dissenso”.<br />

Affasc<strong>in</strong>ato dai suoi racconti non mi sono accorto<br />

che si era congedato. Qualcuno mi ha<br />

poi detto che tutti lo chiavavano Pepp<strong>in</strong>o, che<br />

era stato un antifascista. Un grande afragolese.<br />

Arrivo <strong>in</strong>credulo al Castello, che <strong>in</strong>sieme alla<br />

Congrega e alla Chiesa di San Giorgio, cost<strong>it</strong>uisce<br />

uno dei tre <strong>in</strong>sediamenti <strong>in</strong>torno ai quali<br />

si è formata e cresciuta la nostra c<strong>it</strong>tà. E’ un districarsi<br />

di vicoli, ricordi, religios<strong>it</strong>à, orfanelli<br />

e di suore del “R<strong>it</strong>iro” che hanno formato ed<br />

educato <strong>in</strong>tere generazioni di afragolesi. Percorrendo<br />

questi nostri vicoli, che ti costr<strong>in</strong>gono<br />

a cont<strong>in</strong>ue gimcane tra panni stesi, povertà


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Afragola<br />

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quasi ostentata e cartelli che <strong>in</strong>neggiano al consumo<br />

de “le bionde”, hai la certezza di vivere<br />

una comun<strong>it</strong>à profondamente divisa, arretrata,<br />

corporativa, <strong>in</strong>giusta e contradd<strong>it</strong>toria. È <strong>in</strong> uno<br />

di questi vicoli che ho <strong>in</strong>contrato un giovane<br />

operaio dell’Arsenale, licenziato per motivi<br />

pol<strong>it</strong>ici, che mi ha fatto riflettere sulla “necess<strong>it</strong>à<br />

di raccordare <strong>il</strong> governo delle cose all’ideale<br />

che deve sostenerlo”.<br />

Della necess<strong>it</strong>à, attraverso <strong>il</strong> recupero del primato<br />

della pol<strong>it</strong>ica, di favorire la cresc<strong>it</strong>a di una<br />

classe dirigente autenticamente riformista che,<br />

attraverso <strong>il</strong> riconoscimento dei giovani come<br />

rappresentanza sociale, favorisca una vera e<br />

propria rivoluzione culturale, sociale ed economica<br />

del sistema Afragola.<br />

Io li conosco questi giovani… li <strong>in</strong>tercetto sui<br />

campi di basket.<br />

Ed è bello vederli portare con orgoglio, <strong>in</strong> giro<br />

per la regione, impresso sul loro petto, lo stemma<br />

C<strong>it</strong>tà di Afragola.<br />

Li ho visti <strong>in</strong>namorati, scambiarsi baci e promesse<br />

di amore eterno agli angoli delle nostre<br />

strade e poco più <strong>in</strong> là fumare l’ennesimo cumulo<br />

di immondizia.<br />

Li ho sent<strong>it</strong>i preoccupati del proprio domani<br />

eppure volgere lo sguardo fiero e speranzoso<br />

verso <strong>il</strong> futuro. Mi è cap<strong>it</strong>ato di scorgerne alcuni,<br />

all’ombra delle bandiere dei GD, e ascoltarli<br />

cantare “bella ciao” al cospetto della lapide dei<br />

caduti della resistenza - oltraggiata da un led<br />

che spara <strong>in</strong>formazioni ut<strong>il</strong>i <strong>in</strong> p<strong>il</strong>lole elettroniche<br />

- ed altri - altrettanto fieri ed orgogliosi su<br />

posizioni diverse, far valere le proprie ragioni.<br />

È proprio bello vederli confrontarsi e <strong>in</strong> nome<br />

di diverse ideal<strong>it</strong>à contrapporsi.<br />

Fa bene al cuore. Sono <strong>il</strong> vero antidoto a quel<br />

“blocco sociale” che sebbene m<strong>in</strong>or<strong>it</strong>ario, controlla<br />

i centri di potere e la ricchezza, teorizza<br />

pol<strong>it</strong>iche di sv<strong>il</strong>uppo, che legate <strong>in</strong>timamente al<br />

valore della rend<strong>it</strong>a fondiaria, f<strong>in</strong>iscono per arricchire<br />

quelle parti della società presidiate da<br />

un’arrogante e ignorante piccola e media borghesia<br />

e dalle organizzazioni crim<strong>in</strong>ali.<br />

Nel mio vagare attraverso le strade della mia<br />

c<strong>it</strong>tà mi imbatto <strong>in</strong> una bella signora anziana<br />

con i capelli argentati e le rughe che ne tradiscono<br />

l’età.<br />

Mi ha raccontato, nel mentre conquistiamo la<br />

“piana delle c<strong>in</strong>que vie”, di un uomo m<strong>it</strong>e andato<br />

via così come ha vissuto sotto la stella di<br />

Kant. Attraverso i suoi ricordi ci siamo potuti<br />

confrontare, non senza punti di forte contrapposizione,<br />

sulle d<strong>in</strong>amiche di sv<strong>il</strong>uppo e sulla<br />

scelta di delocalizzare la produzione della ricchezza,<br />

sulle funzioni e sui servizi nell’area<br />

adiacente alla stazione di Porta. Le ho rappresentato<br />

la mia preoccupazione, molto sent<strong>it</strong>a,<br />

che questa scelta determ<strong>in</strong>i <strong>il</strong> completo ed assoluto<br />

isolamento dell’attuale centro urbano,<br />

soprattutto <strong>in</strong> riferimento alla sottout<strong>il</strong>izzazione<br />

del patrimonio ed<strong>il</strong>izio esistente, anche<br />

<strong>in</strong> ragione del fatto che lo stesso non sembra<br />

oggetto di strategie di recupero efficaci ed ag-<br />

giornate.<br />

Lungo <strong>il</strong> tortuoso percorso che mi separa<br />

da quel di Santa Maria, che alcuni<br />

sconosciuti progettisti con un tratto<br />

di gomma stanno tentando di cancellare,<br />

decido di violare quello strato di<br />

<strong>in</strong>certezza, di mancanza di idee, di recupero<br />

della legal<strong>it</strong>à che pervade i c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i<br />

allontanandoli di fatto da quel<br />

primo stadio dell’avvenuto possib<strong>il</strong>e<br />

raggiungimento di una c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>a felic<strong>it</strong>à.<br />

E per farlo, immag<strong>in</strong>o una coalizione<br />

di governo che superi le l<strong>in</strong>ee<br />

fisiche delle tradizionali coalizioni<br />

che - giorno dopo giorno - mostrano<br />

sempre più evidenti i propri lim<strong>it</strong>i e<br />

le proprie <strong>in</strong>sopportab<strong>il</strong>i lotte <strong>in</strong>test<strong>in</strong>e,<br />

denunciando, di fatto, una quasi<br />

genetica <strong>in</strong>sofferenza tra la necess<strong>it</strong>à<br />

di porsi al centro delle nuove sfide sociali<br />

ed economiche e la ricerca della<br />

v<strong>it</strong>toria elettorale a tutti i costi, ovvero<br />

costi quel che costi.<br />

In questo contesto è necessario pensare<br />

ad una coalizione che abbia come<br />

obiettivo primario una <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>e<br />

idea di sv<strong>il</strong>uppo, un progetto di cresc<strong>it</strong>a<br />

sociale, civ<strong>il</strong>e e culturale che sia elemento<br />

cost<strong>it</strong>uente e tra<strong>in</strong>ante della propria azione pol<strong>it</strong>ica.<br />

Una coalizione che trovi nelle ragioni, nel coraggio<br />

e nella modern<strong>it</strong>à di una - Felice Libertà<br />

- la forza di rappresentarsi come soggetto unico<br />

ed alternativo a quel sistema di aggregazione<br />

che mortifica le divers<strong>it</strong>à. Esse sono alla base<br />

di quel concetto di libertà che Simone We<strong>il</strong> auspicava<br />

di “smettere di sognare e decidere di<br />

concepire”.<br />

Attraverso una squadra di governo che potremmo<br />

def<strong>in</strong>ire di “Nuova rappresentanza sociale”<br />

bisognerebbe avere <strong>il</strong> coraggio di elaborare<br />

una radicale trasformazione del nostro terr<strong>it</strong>orio<br />

neutralizzando gli strumenti urbanistici di<br />

recente impostazione che non sono <strong>in</strong> grado di<br />

fornire adeguate risposte alle nuove sfide che<br />

una società <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua trasformazione impone.<br />

E’ importante pianificare e programmare lo<br />

sv<strong>il</strong>uppo del terr<strong>it</strong>orio, perseguendo obiettivi<br />

di riqualificazione e di equ<strong>il</strong>ibrio che però non<br />

possono che discendere da d<strong>in</strong>amiche produttive<br />

ed economiche.<br />

Bisogna <strong>in</strong> buona sostanza rapportarli alle<br />

grandi <strong>in</strong>frastrutture previste dal terr<strong>it</strong>orio comunale<br />

e al necessario sistema di servizi e di<br />

strutture di livello e di rango adeguato ad una<br />

c<strong>it</strong>tà media quale Afragola dovrebbe aspirare<br />

ad essere.<br />

Neutralizzando <strong>in</strong> questo modo le logiche speculative<br />

che, non attribuendo un valore edificatorio<br />

uniforme a tutte le proprietà <strong>in</strong>teressate<br />

dalla trasformazione urbanistica, negano i pr<strong>in</strong>cipi<br />

della perequazione, della equa distribuzione<br />

dei valori e degli oneri derivanti dalla pianificazione<br />

f<strong>in</strong>alizzata alla trasformazione.<br />

11<br />

Auspico qu<strong>in</strong>di l’allargamento della platea<br />

della discussione e del confronto a tutte quelle<br />

energie ed <strong>in</strong>telligenze che affollano la nostra<br />

c<strong>it</strong>tà avendo la capac<strong>it</strong>à di uscire dalle stanze<br />

chiuse dei palazzi della pol<strong>it</strong>ica e ricercare tra<br />

i nostri c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i, siano essi raccolti <strong>in</strong> forme<br />

organizzate o s<strong>in</strong>golarmente, l’impegno alla<br />

partecipazione attiva al necessario processo di<br />

cambiamento.<br />

Abbiamo bisogno di idee forti e soprattutto di<br />

azioni importanti tali da rendere non più praticab<strong>il</strong>e<br />

l’esercizio del tirare a campare. Abbiamo<br />

bisogno di gente libera e competente,<br />

fieramente oppos<strong>it</strong>ore dell’attuale compag<strong>in</strong>e<br />

di governo, che abbia <strong>il</strong> coraggio di attuare pol<strong>it</strong>iche<br />

di concertazioni tra le varie componenti<br />

sociali <strong>in</strong> modo da poter comb<strong>in</strong>are gli <strong>in</strong>vestimenti<br />

pubblici con pol<strong>it</strong>iche rivolte alla nostra<br />

imprend<strong>it</strong>oria e che dimostri la necessaria attenzione<br />

alla costruzione di una comun<strong>it</strong>à che<br />

nella differenza di genere trovi la sua naturale<br />

vocazione alla cresc<strong>it</strong>a e alla giustizia sociale.<br />

Raggiugo per <strong>in</strong>tanto la piazza da dove sono<br />

part<strong>it</strong>o.<br />

La dove campeggia “o bar e Migliore” che mio<br />

padre riconosce come crocevia per tante generazioni<br />

di afragolesi che hanno <strong>in</strong>teso e che<br />

<strong>in</strong>tendono legare <strong>il</strong> proprio dest<strong>in</strong>o al dest<strong>in</strong>o<br />

della propria c<strong>it</strong>tà.<br />

Dove r<strong>it</strong>iene di aver trovato tracce di immutata<br />

stima e s<strong>in</strong>cera amicizia.<br />

Ed è proprio lì che trovo mio padre, e dove<br />

comprendo che quello che ai miei occhi appare<br />

come <strong>il</strong> suo <strong>in</strong>sanab<strong>il</strong>e scetticismo e la sua mal<strong>in</strong>conica<br />

rassegnazione per le sorti della mia<br />

c<strong>it</strong>tà, rappresenta <strong>in</strong>vece la sua profonda, viva<br />

e personale storia d’amore.


335 8226550-335 1404214<br />

con Giust<strong>in</strong>o


14 La ver<strong>it</strong>à sullo scandalo del cim<strong>it</strong>ero<br />

Escono le carte e i nomi sul caso scottante <strong>in</strong> mer<strong>it</strong>o all’assegnazione di 6 tombe e 6 monument<strong>in</strong>i nel cim<strong>it</strong>ero consort<strong>il</strong>e.<br />

Appena le forze dell’ord<strong>in</strong>e accesero i riflettori e acquis<strong>it</strong>o le carte, <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco si affannò per “cacciare” <strong>il</strong> presidente<br />

del Cda e cancellare tutto ciò che fosse stato messo <strong>in</strong> campo. Semplice <strong>in</strong>competenza o malafede? Intanto arrivano le<br />

r<strong>it</strong>orsioni: vogliono punire Luigi Grimaldi, costr<strong>in</strong>gendolo alle dimissioni da presidente, ma dimenticano la legge…<br />

di Giovanni De Cicco<br />

FRATTAMAGGIORE – Il cim<strong>it</strong>ero e la revoca<br />

del presidente Pratticò. Un mistero che si<br />

chiarisce da un’attenta lettura delle carte di un<br />

caso sp<strong>in</strong>oso e che qualifica la locale classe dirigente.<br />

Incompetenza o malafede lo stab<strong>il</strong>irà<br />

la magistratura. Quello che emerge è chiaro:<br />

si tenta sempre di non priv<strong>il</strong>egiare l’<strong>in</strong>teresse<br />

collettivo e di favorire quello di parte. Il muro<br />

d’omertà si è rotto e dagli atti emerge una gestione<br />

approssimativa della cosa pubblica. Il<br />

primo scandalo, annunciato da giorni, riguarda<br />

come detto <strong>il</strong> cim<strong>it</strong>ero consort<strong>il</strong>e e la revoca del<br />

presidente del Cda, Natale Pratticò, consigliere<br />

comunale a Frattamaggiore di maggioranza. Il<br />

s<strong>in</strong>daco lo revoca, lo caccia dal Consorzio e si<br />

fa f<strong>in</strong>ta di nulla. Passano mesi: nessuno chiarisce,<br />

nessuno spiega, nessuno spende una parola,<br />

nessuno chiede un consiglio comunale per capire,<br />

per sapere. Nessuno si preoccupa nemmeno<br />

di leggere le carte. Pratticò viene cacciato dal<br />

cim<strong>it</strong>ero ma cont<strong>in</strong>ua a fare l’uomo di maggioranza<br />

e <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco Russo non chiarisce i motivi<br />

che hanno portato alla cacciata del consigliere<br />

dall’organismo che gestisce <strong>il</strong> camposanto. La<br />

ver<strong>it</strong>à, però, emerge dalle carte e si fa strada<br />

uno spaccato preoccupante. Tutto com<strong>in</strong>cia <strong>il</strong> 17<br />

apr<strong>il</strong>e 2012. Il Cda del cim<strong>it</strong>ero fissa le modal<strong>it</strong>à<br />

di assegnazione di 6 monument<strong>in</strong>i e 6 loculi.<br />

Si def<strong>in</strong>iscono i cr<strong>it</strong>eri per st<strong>il</strong>are la graduatoria<br />

e le modal<strong>it</strong>à per pubblicizzare l’avviso. Punto<br />

primo: <strong>il</strong> presidente non segue le regole stab<strong>il</strong><strong>it</strong>e<br />

e <strong>il</strong> Cda fa f<strong>in</strong>ta di non vedere e non sapere. Si fa<br />

di tutto per non dare pubblic<strong>it</strong>à al bando. Appena<br />

un avviso affisso nella bacheca dell’atrio del<br />

camposanto. Nulla di più. Il bl<strong>it</strong>z parte. Meno<br />

gente sa della cosa e meglio è. Meno gente sa e<br />

più fac<strong>il</strong>e diventa attuare <strong>il</strong> disegno prestab<strong>il</strong><strong>it</strong>o.<br />

Arrivano poche domande e quasi tutte <strong>in</strong>sieme.<br />

Sub<strong>it</strong>o saltano agli occhi delle strane co<strong>in</strong>cidenze<br />

che potrebbero <strong>in</strong>teressare qualsiasi magistrato<br />

abbia voglia di capire cosa è successo<br />

<strong>in</strong> questi anni bui al Municipio. Tre domande<br />

presentano la stessa calligrafia e guarda caso riportano<br />

marche da bollo acquistate <strong>in</strong> sequenza<br />

<strong>il</strong> giorno 9 maggio dalle ore 9 e 18 <strong>in</strong> poi. Acquistate<br />

una dietro l’altra. Non basta? Arrivano<br />

le graduatorie e, altro caso, chi trovi nelle prime<br />

posizioni? In quella riguardante i monument<strong>in</strong>i,<br />

nei primi posti ut<strong>il</strong>i si piazza, guarda caso, <strong>il</strong><br />

padre di Franco Del Prete, consigliere comunale<br />

di maggioranza e, guarda caso, consigliere<br />

del Consorzio cim<strong>it</strong>ero dello stesso gruppo del<br />

presidente Pratticò e firmatario della delibera.<br />

Un caso, per car<strong>it</strong>à. Nessuno vuole fare strani<br />

pensieri. Semplici co<strong>in</strong>cidenze. L’ennesima<br />

strana co<strong>in</strong>cidenza. Scorriamo la graduatoria e<br />

chi troviamo nei posti di vertice? Non basta <strong>il</strong><br />

padre di Del Prete? No. Non basta. Altra co<strong>in</strong>cidenza.<br />

Annamaria Volpicelli e sorella. Chi<br />

è? La dirigente dell’ufficio Tributi al Municipio<br />

di Frattamaggiore. Non sorridete. E non fate<br />

nemmeno strani pensieri. Si tratta sempre e solo<br />

di un caso. Una semplice, come detto, co<strong>in</strong>cidenza.<br />

Una delle tante semplici co<strong>in</strong>cidenze. Se<br />

passiamo alla graduatoria dei loculi troviamo <strong>in</strong><br />

lista sempre gente riconducib<strong>il</strong>e ai fam<strong>il</strong>iari dello<br />

stesso gruppo pol<strong>it</strong>ico che si è trovato, altra<br />

co<strong>in</strong>cidenza, a gestire <strong>il</strong> bl<strong>it</strong>z. Per fortuna fall<strong>it</strong>o<br />

grazie alle forze dell’ord<strong>in</strong>e. La polizia, <strong>in</strong>fatti,<br />

si accorge che qualcosa non quadra e acquisisce<br />

le carte. E sapete qual è la reazione immediata<br />

del s<strong>in</strong>daco e dei vertici dell’amm<strong>in</strong>istrazione?<br />

Se avessero avuto la coscienza apposto,<br />

non avrebbero mosso un d<strong>it</strong>o. Se non c’era uno<br />

strano disegno, perché impaurirsi del fatto che<br />

la magistratura volesse leggere e approfondire<br />

le carte? Invece no. Probab<strong>il</strong>mente dietro quelle<br />

co<strong>in</strong>cidenze c’era dell’altro. Da cosa lo si deduce?<br />

Da quello che successe <strong>il</strong> 28 giugno 2012:<br />

dopo che le forze dell’ord<strong>in</strong>e si presentarono al<br />

Comune e prelevarono gli atti, <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco ord<strong>in</strong>ò<br />

di revocare <strong>il</strong> presidente del Cda Natale Pratti-<br />

6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Frattamaggiore<br />

Pratticò revocato perché non garantì trasparenza e<br />

pari opportun<strong>it</strong>à nell’assegnazione dei loculi…<br />

Luigi Grimaldi<br />

Francesco Russo<br />

cò. Proprio così. Francesco Russo cacciò Pratticò<br />

dal cim<strong>it</strong>ero e nessuno osò dire una parola se<br />

non le sol<strong>it</strong>e frasi di comodo che servono più per<br />

nascondere i reali motivi del gesto che per chiarirlo.<br />

Nessuno si scompose. Nemmeno <strong>il</strong> diretto<br />

<strong>in</strong>teressato. Come se fosse una cosa normale.<br />

Tant’è che oggi è tranqu<strong>il</strong>lamente <strong>in</strong> maggioranza<br />

a sostegno del primo c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>o. Eppure, la revoca<br />

è l’atto pr<strong>in</strong>cipe che mortifica un pol<strong>it</strong>ico.<br />

In tutt’Italia ma non a Frattamaggiore. Perché,<br />

tutti ormai lo hanno cap<strong>it</strong>o, quella revoca non è<br />

stato altro che <strong>il</strong> tentativo di mettere una pezza<br />

a quanto successo nel camposanto. E come se<br />

non bastasse, per tentare di mettersi al riparo da<br />

eventuali azioni della Procura della Repubblica,<br />

<strong>il</strong> 6 agosto, nel cuore dell’estate, mentre tutti erano<br />

sotto l’ombrellone, <strong>il</strong> Cda, senza <strong>il</strong> presidente<br />

revocato Pratticò, si riunisce e revoca tutti gli<br />

atti. Indov<strong>in</strong>ate gli assenti? Altra co<strong>in</strong>cidenza: i<br />

componenti, nonché consiglieri di maggioranza,<br />

Franco Del Prete, del gruppo “Democratici per<br />

<strong>il</strong> progresso”, e Giuseppe D’Ambrosio, ex Api<br />

ora nell’Udc. Altro <strong>in</strong>terrogativo: se <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco<br />

revoca gli atti e <strong>il</strong> presidente, perché lascia <strong>in</strong> carica<br />

quei componenti, come Del Prete e D’Ambrosio,<br />

che votarono la delibera contestata e<br />

non si sono nemmeno presentati quando c’era<br />

da revocarla? Russo non li ha revocati per ev<strong>it</strong>are<br />

di creare malumori che potessero mettere


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Frattamaggiore<br />

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<strong>in</strong> pericolo la sua sedia e per ev<strong>it</strong>are di rompere<br />

l’equ<strong>il</strong>ibrio nella spartizione delle poltrone <strong>in</strong>terna<br />

alla maggioranza. E come mai, gli assenti<br />

non hanno opposto resistenza alla decisione di<br />

revocare atti da loro stessi partor<strong>it</strong>i e approvati<br />

se era stato fatto tutto a norma di legge? Perché<br />

si sono nascosti dietro la non partecipazione alla<br />

riunione del “repulisti”? La risposta è chiara e<br />

non c’è bisogna di aggiungere altro. L’assenza di<br />

Del Prete e D’Ambrosio e <strong>il</strong> loro s<strong>il</strong>enzio dopo<br />

la decisione di cancellare tutto, conferma che <strong>in</strong><br />

quelle carte c’era qualcosa che non andava.<br />

E la cosa ancora più “simpatica” e che nemmeno<br />

quello che c’è scr<strong>it</strong>to nel provvedimento di revoca<br />

degli atti ha <strong>in</strong>nescato <strong>in</strong> Pratticò un sussulto<br />

di dign<strong>it</strong>à. “(…) Che tale ultimo cr<strong>it</strong>erio, adottato<br />

per compendiare i cr<strong>it</strong>eri di trasparenza, celer<strong>it</strong>à<br />

e certezza dell’azione amm<strong>in</strong>istrativa è stato<br />

oggetto di cr<strong>it</strong>ica da parte di diversi soggetti<br />

pubblici e privati, <strong>in</strong> quanto si è r<strong>it</strong>enuto che la<br />

sola pubblicazione alla bacheca del Cim<strong>it</strong>ero<br />

consort<strong>il</strong>e non garantisse i pr<strong>in</strong>cipi di trasparenza<br />

e pari opportun<strong>it</strong>à, essendo <strong>il</strong> Pio luogo<br />

frequentato soltanto da una parte della popolazione<br />

<strong>in</strong>teressata e che, <strong>in</strong>oltre, <strong>il</strong> cr<strong>it</strong>erio di<br />

assegnazione <strong>in</strong> ragione della tempestiv<strong>it</strong>à delle<br />

domande presentate al protocollo dell’Ente, non<br />

garantisse la esclusiv<strong>it</strong>à dell’avviso quale metodo<br />

di <strong>in</strong>formazione al pubblico. Che da un riesame<br />

dell’atto con riferimento alla metodologia<br />

di assegnazione dei monument<strong>in</strong>i e dei loculi<br />

residuali, le predette c<strong>it</strong>ate osservazioni non appaiono<br />

<strong>in</strong>fondate, atteso che effettivamente non<br />

sembrano adeguatamente essere stati garant<strong>it</strong>i<br />

i cr<strong>it</strong>eri di pubblic<strong>it</strong>à e di pari opportun<strong>it</strong>à che<br />

furono posti quali elementi essenziali della c<strong>it</strong>ata<br />

deliberazione numero 10 del 17 apr<strong>il</strong>e 2012<br />

(…)”. Sapete che significa? Che l’ex presidente,<br />

poi revocato, che ha gest<strong>it</strong>o l’<strong>in</strong>tera operazione,<br />

al secolo <strong>il</strong> consigliere Natale Pratticò, non ha<br />

garant<strong>it</strong>o trasparenza e pari opportun<strong>it</strong>à nell’assegnazione<br />

dei monument<strong>in</strong>i e dei loculi. Un’accusa<br />

<strong>in</strong>famante scr<strong>it</strong>ta nei documenti prodotti<br />

dal governo lcoale. Tant’è che <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco lo ha<br />

immediatamente cacciato. Possib<strong>il</strong>e che nessuno<br />

prenda atto di questa che si manifesta come<br />

una vera e propria accusa nei confronti di un<br />

componente dell’assemblea c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>a e decida di<br />

comportarsi di conseguenza? Se <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco non<br />

r<strong>it</strong>iene Pratticò <strong>in</strong> grado di garantire trasparenza<br />

e pari opportun<strong>it</strong>à, qu<strong>in</strong>di l’<strong>in</strong>teresse collettivo,<br />

nel cim<strong>it</strong>ero perché lo caccia dal Consorzio e se<br />

lo tiene <strong>in</strong> maggioranza al Municipio? Senza dimenticare<br />

che <strong>in</strong> un’appos<strong>it</strong>a conferenza dei capigruppo<br />

Pratticò fu sfiduciato <strong>in</strong> diretta anche<br />

dal capogruppo facente funzioni del Pd <strong>in</strong> quella<br />

determ<strong>in</strong>ata sede, Aniello Di Marzo. Ma nulla.<br />

SI fanno la guerra, si accusano, si sfiduciano, ma<br />

restano sempre <strong>in</strong>sieme? Qual è <strong>il</strong> collante? Ribaltiamo<br />

<strong>il</strong> discorso: se Pratticò è <strong>in</strong> buona fede,<br />

e nessuno lo vuole mettere <strong>in</strong> dubbio, perché ha<br />

sub<strong>it</strong>o tutte queste mortificazioni <strong>in</strong> s<strong>il</strong>enzio ed<br />

ha cont<strong>in</strong>uato a restare <strong>in</strong> maggioranza senza<br />

batter ciglio? Cosa c’è di più importante, qual è<br />

l’<strong>in</strong>teresse pr<strong>in</strong>cipe? Possib<strong>il</strong>e sapere, se le cose<br />

stanno come dicono le carte st<strong>il</strong>ate dalla stessa<br />

compag<strong>in</strong>e di maggioranza, perché Pratticò<br />

non ha garant<strong>it</strong>o trasparenza e pari opportun<strong>it</strong>à?<br />

Per semplice <strong>in</strong>competenza o c’era un disegno<br />

preciso e più articolato? E se l’obiettivo è stato<br />

quello di non dare pubblic<strong>it</strong>à al bando per l’assegnazione<br />

dei loculi, perché nessuno ha voluto<br />

vederci chiaro e capire per quali motivi e soprattutto<br />

chi dovevano essere favor<strong>it</strong>i? E come mai<br />

prima dell’<strong>in</strong>tervento della polizia nessuno se<br />

n’era accorto? Né pol<strong>it</strong>ici, né amm<strong>in</strong>istratori, né<br />

dirigenti. Altra domanda: se non fosse arrivato<br />

l’<strong>in</strong>tervento delle forze dell’ord<strong>in</strong>e ad accendere<br />

i riflettori su quelle carte, le revoche del presidente<br />

del Cda e degli atti <strong>in</strong> questione sarebbero<br />

state firmate ugualmente?<br />

L’argomento è scottante e non è mai stato affrontato<br />

con serietà. Ma lo si dovrà fare per forza<br />

adesso perché <strong>il</strong> capogruppo di “Impegno popolare”<br />

Pasquale Aveta e <strong>il</strong> capogruppo del Part<strong>it</strong>o<br />

repubblicano, Carm<strong>in</strong>e Pezzullo, hanno protocollato<br />

al Municipio un documento. In sostanza,<br />

hanno ricostru<strong>it</strong>o la vicenda per chiedere al s<strong>in</strong>daco<br />

Russo la “convocazione di una conferenza<br />

dei capigruppo” e al presidente del Consiglio<br />

Luigi Grimaldi una convocazione straord<strong>in</strong>aria<br />

ed urgente del civico consesso aff<strong>in</strong>ché si possa<br />

esprimere un giudizio pol<strong>it</strong>ico sulla vicenda che<br />

a proprio parere – scrivono i consiglieri – presenta<br />

s<strong>in</strong>tomi evidenti di cattivo governo degli<br />

<strong>in</strong>teressi dei c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i”. Altro segnale evidente<br />

che si com<strong>in</strong>cia a fare sul serio e per <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco,<br />

l’amm<strong>in</strong>istrazione e la maggioranza arriveranno<br />

tempi duri perché sulla brace c’è davvero tanta<br />

carne che mette <strong>in</strong> evidenza <strong>il</strong> volto peggiore della<br />

locale classe di governo.<br />

L’opposizione attacca sugli atti e sapete qual è<br />

stata la replica della maggioranza? Sono ab<strong>it</strong>uati<br />

a procedere coi bl<strong>it</strong>z e ne stanno tentando uno<br />

grosso; un’azione pun<strong>it</strong>iva nella logica di “picchiarne<br />

uno per educarne cento”. Ma anche <strong>in</strong><br />

questo caso non hanno fatto i conti con la legge.<br />

Della legge non ne vogliono proprio sapere. Altro<br />

cap<strong>it</strong>olo brutto e sp<strong>in</strong>oso. Diciassette consiglieri<br />

comunali più <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco (Orazio Capasso,<br />

Aniello Di Marzo, Enzo Pell<strong>in</strong>o, Carlo V<strong>it</strong>agliano,<br />

V<strong>in</strong>cenzo Ruggiero, Giuseppe Pezzella,<br />

Raffaele Parolisi, Sossio Limatola, Raffaele<br />

Capasso, Giuseppe D’Ambrosio, Natale<br />

Pratticò, Luigi Lupoli, Domenico Di Marzo,<br />

15<br />

Marco Antonio Del Prete, Pasquale Del Prete,<br />

Francesco Del Prete, Daniele Barbato e<br />

Francesco Russo) firmano un documento per<br />

chiedere la cacciata del presidente del Consiglio<br />

Luigi Grimaldi. Il contenuto della missiva è da<br />

campioni del mondo e testimonia, ancora una<br />

volta, che si procede coi messaggi velati, quasi<br />

come se fossero delle m<strong>in</strong>acce, ma nessuno <strong>in</strong>tende<br />

andare f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo perché chissà cosa ne<br />

uscirebbe fuori. “Negli ultimi tempi – scrivono i<br />

consiglieri e <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco – la coalizione di centros<strong>in</strong>istra<br />

ha constatato con disappunto che <strong>il</strong> presidente<br />

del consiglio comunale ha messo <strong>in</strong> atto<br />

comportamenti ed atteggiamenti non consoni e<br />

non rispettosi del ruolo che riveste”. Leg<strong>it</strong>timo.<br />

Manca la cosa più importante. Cosa avrà mai fatto<br />

Grimaldi negli ultimi tempi di diverso rispetto<br />

a ciò che faceva quando è stato nom<strong>in</strong>ato?<br />

La lettera di sfiducia non lo dice. Insomma, lo<br />

accusano di aver assunto dei “comportamenti<br />

e atteggiamenti non consoni e non rispettosi<br />

del ruolo che riveste” ma non spiegano quali<br />

sono, quando sono cap<strong>it</strong>ati e dove sono successi<br />

i fatti contestati. Sia per capire se davvero<br />

questi fatti esistono (la gente ha <strong>il</strong> dovere di<br />

sapere) e poi per dare la possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à di ascoltare<br />

le due campane <strong>in</strong> modo che ognuno si faccia<br />

una valutazione oggettiva. Invece no. È come<br />

se la lettera firmata dai consiglieri di maggioranza<br />

fosse un messaggio <strong>in</strong> codice, un’azione<br />

pun<strong>it</strong>iva che arriva proprio quando <strong>il</strong> gruppo<br />

pol<strong>it</strong>ico di Grimaldi, eletto all’opposizione, ha<br />

annunciato di voler alzare l’arg<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>iziare a<br />

controllare gli atti e a denunciare quello che<br />

non va. Poi, c’è un’altra strana co<strong>in</strong>cidenza.<br />

Luigi Grimaldi pubblica sul social-network di<br />

“Facebook” un post che contesta “quei pol<strong>it</strong>ici<br />

che fanno entrare nei Palazzi la camorra”<br />

e, ironia della sorte, dopo qualche ora arriva la<br />

richiesta di dimissioni avanzata dalla maggioranza.<br />

E’ solo un caso? Cosa sta succedendo<br />

a Frattamaggiore nelle stanze dei bottoni? Chi<br />

vuole chiudere la bocca, a chi e per coprire quali<br />

eventuali malefatte consumate negli ultimi anni?<br />

Le acque sono torbide e non si capisce perché la<br />

maggioranza ha scelto Luigi Grimaldi per quella<br />

poltrona ad <strong>in</strong>izio cons<strong>il</strong>iatura e adesso lo vuole<br />

scaricare. Qual era <strong>il</strong> disegno <strong>in</strong>iziale del s<strong>in</strong>daco<br />

e del centros<strong>in</strong>istra? Cosa è cambiato da allora?<br />

Perché Francesco Russo ha deciso <strong>in</strong> questa<br />

fase di adottare <strong>il</strong> sistema di mostrare i muscoli<br />

ma senza voler andare f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo? Cosa e chi<br />

teme? Interrogativi che nelle prossime settimane<br />

<strong>in</strong>izieranno a trovare una risposta perché lo scontro<br />

si è fatto aspro e <strong>il</strong> livello salirà giorno dopo<br />

giorno f<strong>in</strong>o a quando non arriverà la resa dei conti.<br />

Una resa dei conti che potrebbe rappresentare<br />

uno “tsunami” per tutta la classe dirigente <strong>in</strong><br />

campo. Nessuno escluso. Il “sistema-Russo” è<br />

scoppiato e riserverà ancora tante scottanti puntate.<br />

Brutte ed <strong>in</strong>quietanti. Chi ci rimette sono<br />

sempre i c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i ostaggio di logiche e atteggiamenti<br />

che con le ist<strong>it</strong>uzioni e la democrazia non<br />

hanno nulla a che vedere. Gli avvertimenti, le<br />

m<strong>in</strong>acce, l’omertà, <strong>il</strong> consociativismo, sono caratteristiche<br />

di altri ambienti. Non certo di quelli<br />

che <strong>in</strong>tendono lavorare nell’esclusivo <strong>in</strong>teresse<br />

della comun<strong>it</strong>à che amm<strong>in</strong>istrano.


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Frattam<strong>in</strong>ore<br />

FRATTAMINORE – La pol<strong>it</strong>ica riserva<br />

sempre importanti evoluzioni. L’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

guidata dal s<strong>in</strong>daco Enzo Caso<br />

procede con l’obiettivo dichiarato di voler<br />

lasciare <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà un buon ricordo alla f<strong>in</strong>e del<br />

“decennio”.<br />

Nel centros<strong>in</strong>istra, <strong>in</strong>vece, si registrano le<br />

nov<strong>it</strong>à più eclatanti.<br />

La prima riguarda i<br />

“Popolari”.<br />

Il leader Salvatore<br />

Barbato e <strong>il</strong> consigliere<br />

comunale del<br />

“Gonfalone”, Salvatore<br />

Petr<strong>il</strong>lo, aderiscono<br />

al Part<strong>it</strong>o democratico<br />

per tentare di riorganizzare<br />

<strong>il</strong> centros<strong>in</strong>istra<br />

dopo la “debacle”<br />

elettorale dell’ultima<br />

tornata Amm<strong>in</strong>istrativa.<br />

Una scelta obbligata<br />

visto che i “Popolari”<br />

hanno sempre votato<br />

<strong>il</strong> Pd ed a livello locale<br />

hanno garant<strong>it</strong>o con<br />

una propria lista un<br />

valore aggiunto alla<br />

coalizione. Adesso<br />

sono tornati nella casa<br />

madre per garantire<br />

la rappresentanza delle istanze di centro e<br />

moderate nei processi decisionali del part<strong>it</strong>o<br />

più grande dell’alleanza.<br />

“Abbiamo sempre votato <strong>il</strong> Pd alle elezioni<br />

Nuovi scenari<br />

di L<strong>in</strong>o Espos<strong>it</strong>o<br />

Prov<strong>in</strong>ciali, Regionali e Pol<strong>it</strong>iche - spiega <strong>il</strong><br />

consigliere Petr<strong>il</strong>lo - e siamo stati sempre<br />

<strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea per dare <strong>il</strong> nostro contributo,<br />

di popolari e moderati, alla coalizione di<br />

centros<strong>in</strong>istra. A livello locale la tradizione<br />

popolare è stata sempre garant<strong>it</strong>a dalla nostra<br />

lista ma ora è arrivato <strong>il</strong> momento del<br />

salto di qual<strong>it</strong>à, di riportare tutto nell’alveo<br />

dei part<strong>it</strong>i e noi non potevamo non aderire<br />

ufficialmente a quello che è sempre stato <strong>il</strong><br />

nostro part<strong>it</strong>o di riferimento: <strong>il</strong> Pd. L’obiettivo<br />

è quello di costruire un grande part<strong>it</strong>o e<br />

17<br />

I Popolari aderiscono al Pd e Mazzoccolo aderisce al centrodestra<br />

Il quadro pol<strong>it</strong>ico subisce ulteriori modifiche <strong>in</strong> corso d’opera. Un’eccessiva mob<strong>il</strong><strong>it</strong>à che dimostra le alleanze sbagliate<br />

alle Amm<strong>in</strong>istrative. La coerenza dei “Popolari” mentre gli ex Udeur tornano alla “base”<br />

Raffaele Mazzoccolo e Antonio Capuano: ripartono da un centrodestra fantasma<br />

una grande coalizione che punti a governare<br />

Frattam<strong>in</strong>ore dopo l’esperienza del s<strong>in</strong>daco<br />

Enzo Caso”.<br />

Un elemento importante che garantisce<br />

maggiore chiarezza e s<strong>in</strong>tesi nel centros<strong>in</strong>istra.<br />

E non è l’unico. Infatti, c’è un’altra<br />

nov<strong>it</strong>à. Raffaele Mazzoccolo, che alle ultime<br />

elezioni si è candidato nelle liste del<br />

centros<strong>in</strong>istra, passa<br />

col centrodestra, come<br />

volevasi dimostrare.<br />

Ha stretto un accordo<br />

con l’ex parlamentare<br />

di Forza Italia Antonio<br />

Capuano, <strong>il</strong> quale<br />

dopo che non è riusc<strong>it</strong>o<br />

a strappare una candidatura<br />

alla Camera<br />

punterebbe ad entrare<br />

<strong>in</strong> lista alle Europee.<br />

E per racimolare qualche<br />

voto <strong>in</strong>tende partire<br />

da Frattam<strong>in</strong>ore.<br />

Paese, però, che lui ha<br />

abbandonato da anni.<br />

Non a caso, nella prima<br />

cons<strong>il</strong>iatura Caso,<br />

Capuano da consigliere<br />

di m<strong>in</strong>oranza non<br />

solo non ha fatto opposizione<br />

ma non si è<br />

mai presentato <strong>in</strong> aula.<br />

Ora prova a riorganizzare <strong>il</strong> centrodestra<br />

con Raffaele Mazzoccolo ma le premesse<br />

sono pessime. La storia non si dimentica.


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Crispano<br />

CRISPANO – Non riescono a garantire l’ord<strong>in</strong>ario,<br />

si sono impantanati nella logica dei confl<strong>it</strong>ti<br />

di <strong>in</strong>teresse, fanno f<strong>in</strong>ta di non conoscere<br />

per non applicarlo <strong>il</strong> nuovo decreto “anticorruzione”<br />

varato da Mario Monti, e <strong>in</strong>dov<strong>in</strong>ate<br />

adesso di cosa si mettono a parlare? Di Puc. Il<br />

Piano urbanistico comunale. Non ci crederete<br />

ma è così. Non hanno fatto nulla f<strong>in</strong>o ad oggi e<br />

adesso, alla f<strong>in</strong>e della cons<strong>il</strong>iatura, con tutti gli<br />

scandali che si sono sussegu<strong>it</strong>i, la crisi cont<strong>in</strong>ua<br />

e l’ “empasse” pol<strong>it</strong>ico amm<strong>in</strong>istrativo che ha<br />

garant<strong>it</strong>o <strong>il</strong> fallimento del governo Espos<strong>it</strong>o, tetano<br />

l’ultimo bl<strong>it</strong>z. Quello più importante. Ma<br />

anche quello più pericoloso. Soprattutto se si<br />

analizza l’<strong>in</strong>izio dell’<strong>it</strong><strong>in</strong>erario. Carlo Espos<strong>it</strong>o<br />

e ciò che resta del sistema non si sono sment<strong>it</strong>i<br />

nemmeno questa volta. La legge parla chiaro. Il<br />

Piano urbanistico comunale dev’essere redatto<br />

nella massima partecipazione possib<strong>il</strong>e, nella<br />

massima trasparenza possib<strong>il</strong>e e pubblic<strong>it</strong>à.<br />

Tradotto <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi, basta applicare quello che<br />

normalmente fanno <strong>in</strong> altri comuni virtuosi,<br />

mai toccati da scioglimenti per camorra o cose<br />

di questo tipo che hanno marchiato a fuoco la<br />

classe dirigente di Crispano e <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco Carlo<br />

Espos<strong>it</strong>o. Bisogna che l’amm<strong>in</strong>istrazione si<br />

faccia promotrice <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà di una serie di <strong>in</strong>iziative<br />

aperte, convegni, tavole rotonde, con associazioni,<br />

commercianti, imprend<strong>it</strong>ori, tecnici,<br />

ambientalisti e tutte le realtà sane che operano<br />

<strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà. Poi serve un confronto chiaro e <strong>in</strong> più<br />

sedute <strong>in</strong> consiglio comunale per recepire <strong>il</strong> parere<br />

e gli <strong>in</strong>dirizzi di tutte le forze pol<strong>it</strong>iche. Poi<br />

si ascoltano quei part<strong>it</strong>i che non sono rappresentati<br />

<strong>in</strong> Assise ma operano <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà; si prosegue<br />

con la pubblicazione di un bando pubblico<br />

per la selezione di un tecnico che abbia requis<strong>it</strong>i<br />

Giù le mani dalla c<strong>it</strong>tà<br />

di Pasquale Girone<br />

e <strong>il</strong> cui curriculum si confronti e prevalga coi<br />

curricula di altri professionisti partecipanti alla<br />

gara ed alla f<strong>in</strong>e si sceglie <strong>il</strong> gruppo di lavoro<br />

su questioni mer<strong>it</strong>ocratiche e cr<strong>it</strong>eri di selezione<br />

certi. Un gruppo di lavoro che avrà <strong>il</strong> comp<strong>it</strong>o<br />

di tradurre <strong>in</strong> pratica e nel rispetto della legge<br />

e degli <strong>in</strong>teressi collettivi gli <strong>in</strong>dirizzi raccolti<br />

durante i confronti tenuti <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà. E’ stupido<br />

scrivere queste cose perché rappresentano l’abc<br />

di chi <strong>in</strong>tende procedere nella legal<strong>it</strong>à e col solo<br />

obiettivo di tutelare <strong>il</strong> terr<strong>it</strong>orio. Sarebbe stupido<br />

ovunque ma non a Crispano. Sapete perché?<br />

Perché hanno stravolto tutta la procedura e ovviamente<br />

tentano di fare ogni cosa nel chiuso<br />

delle stanze buie del Palazzo, soffocando <strong>il</strong> confronto<br />

e senza nemmeno dare rappresentanza<br />

e massimo co<strong>in</strong>volgimento così come prevede<br />

la legge. Entriamo nei dettagli. Non c’è stato<br />

nessun confronto pubblico. Nessuna <strong>in</strong>iziativa.<br />

Nessuna manifestazione. Non si è mai parlato<br />

nemmeno <strong>in</strong> consiglio comunale. Eppure,<br />

la c<strong>it</strong>tà apprende che la giunta ha nom<strong>in</strong>ato un<br />

gruppo di lavoro formato da tecnici per lavorare<br />

sul Puc. Proprio così. La giunta si riunisce<br />

e sceglie <strong>in</strong> autonomia e senza cr<strong>it</strong>eri i tecnici<br />

che devono mettere mano al Piano urbanistico<br />

comunale: Francesco Domenico Moccia, Antonio<br />

Arena, Antonio Nigro, Alessandro Sgobbo,<br />

Giovanni Napol<strong>it</strong>ano, Antonio Grisolia e Luigi<br />

Centore. Hanno deciso tutto una parte del Pd,<br />

<strong>in</strong> autonomia. Non hanno nemmeno garant<strong>it</strong>o i<br />

gruppi cons<strong>il</strong>iari. Hanno scelto i tecnici di fiducia,<br />

i più importanti legati all’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

e al Part<strong>it</strong>o democratico, chiudendo le porte ed<br />

escludendo tecnici che potessero rappresentare<br />

punti di vista differenti. Nessun bando pubblico.<br />

Niente curricula. Nessuna manifestazione.<br />

Vogliono scrivere <strong>in</strong> autonomia e isolamento<br />

<strong>il</strong> Puc e approvarlo con un bl<strong>it</strong>z <strong>in</strong> Consiglio.<br />

Assurdo. “Il s<strong>in</strong>daco come può pensare di non<br />

riescono a garantire nemmeno l’ord<strong>in</strong>ario e coi<br />

confl<strong>it</strong>ti di <strong>in</strong>teresse che caratterizzano l’operato<br />

del sistema – spiega Enzo Cennamo, consigliere<br />

del gruppo Progetto Crispano – di mettere mano<br />

al Puc senza trasparenza e senza tutelare l’<strong>in</strong>teresse<br />

collettivo? Non possono condizionare<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo futuro del paese agli <strong>in</strong>teressi degli<br />

imprend<strong>it</strong>ori o dei tecnici di riferimento rischiando<br />

di scrivere un’altra pag<strong>in</strong>a brutta della<br />

storia pol<strong>it</strong>ica locale peggiore dello scioglimento<br />

per camorra. Sui rifiuti e sull’urbanistica non<br />

si scherza. Sui rifiuti sono già <strong>in</strong>ciampati una<br />

volta. Adesso non vorrei che <strong>in</strong> questo clima,<br />

con questi scandali, con questi confl<strong>it</strong>ti di<br />

<strong>in</strong>teresse proprio nel settore dell’urbanistica, si<br />

voglia accelerare per approvare <strong>il</strong> Puc <strong>in</strong> spregio<br />

alla legge e mortificando le elementari norme di<br />

partecipazione, trasparenza e <strong>in</strong>teresse collettivo.<br />

E’ l’ennesimo atteggiamento arrogante che<br />

resp<strong>in</strong>giamo al m<strong>it</strong>tente con forza perché non<br />

19<br />

Il Puc non è un affare privato di una parte del Pd…<br />

La giunta nom<strong>in</strong>a i tecnici <strong>in</strong>caricai di lavorare sul Piano urbanistico comunale senza bando e senza co<strong>in</strong>volgere<br />

i part<strong>it</strong>i non all<strong>in</strong>eati al sistema. Enzo Cennamo: “Una vergogna”. Renato Di Micco: “Atto di un’arroganza unica”<br />

Carlo Espos<strong>it</strong>o<br />

Renato Di Micco<br />

faremo sacrificare lo sv<strong>il</strong>uppo e la tutela del<br />

terr<strong>it</strong>orio sull’altare di <strong>in</strong>teressi oscuri e particolare”.<br />

Come dargli torto. Possib<strong>il</strong>e che si <strong>in</strong>dividui<br />

ad “<strong>in</strong>tu<strong>it</strong>o persona” dei tecnici di fiducia<br />

del s<strong>in</strong>daco e di pochi assessori per lavorare sul<br />

Puc senza che ci siano degli <strong>in</strong>dirizzi partecipati<br />

e condivisi? Possib<strong>il</strong>e che i tecnici debbano<br />

lavorare su <strong>in</strong>dirizzi partor<strong>it</strong>i dai tecnici della<br />

maggioranza o dagli imprend<strong>it</strong>ori vic<strong>in</strong>i al s<strong>in</strong>daco?<br />

Ma dove pensano di stare? Non si è vista<br />

<strong>in</strong> nessuna parte del mondo questa procedura,<br />

nemmeno <strong>in</strong> quei Comuni che proprio sui vecchi<br />

Prg hanno tentato di consumare affari e bl<strong>it</strong>z<br />

f<strong>in</strong><strong>it</strong>i poi nella rete della magistratura. Nemmeno<br />

<strong>in</strong> quel caso si era part<strong>it</strong>i <strong>in</strong> questo modo.<br />

Com’è possib<strong>il</strong>e che Carlo Espos<strong>it</strong>o possa pensare<br />

solo un attimo di proseguire su questo percorso?<br />

Sulla stessa posizione di Enzo Cennamo,<br />

<strong>il</strong> consigliere Renato Di Micco: “Il Pd deve<br />

capire che <strong>il</strong> Puc non è un suo affare privato ma<br />

si tratta dell’atto pr<strong>in</strong>cipe di qualsiasi cons<strong>il</strong>iatura<br />

che <strong>in</strong>tenda programmare lo sv<strong>il</strong>uppo garantendo<br />

esclusivamente l’<strong>in</strong>teresse collettivo.<br />

Il s<strong>in</strong>daco cont<strong>in</strong>ua a procedere con una pol<strong>it</strong>ica<br />

autoreferenziale che esclude la partecipazione,<br />

mortifica le ist<strong>it</strong>uzioni e rappresenta l’ant<strong>it</strong>esi<br />

della trasparenza. In questo clima e di questo<br />

passo non andranno da nessuna parte”.<br />

L’opposizione ha lanciato, qu<strong>in</strong>di, l’allarme nei<br />

tempi giusti dando la possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à alla coalizione<br />

di governo di correggere <strong>il</strong> tiro <strong>in</strong> tempi ut<strong>il</strong>i e<br />

<strong>in</strong>iziare a ragionare <strong>in</strong> grande perché <strong>il</strong> Piano<br />

urbanistico comunale è lo strumento più importante<br />

di un Comune che condiziona lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

del terr<strong>it</strong>orio per i prossimi decenni. Qu<strong>in</strong>di,<br />

niente bl<strong>it</strong>z e nessuna volontà di mac<strong>in</strong>are affari.<br />

L’attenzione è alta. Senza partecipazione<br />

e co<strong>in</strong>volgimento, senza trasparenza e legal<strong>it</strong>à<br />

resta una sola strada, obbligata: la Procura della<br />

Repubblica.


20 Altra vergogna ered<strong>it</strong>ata<br />

CARDITO - Il cim<strong>it</strong>ero cade letteralmente a<br />

pezzi, probab<strong>il</strong>e v<strong>it</strong>tima di una manutenzione<br />

poco assidua e di agenti atmosferici che,<br />

soprattutto negli ultimi mesi <strong>in</strong>vernali, hanno<br />

contribu<strong>it</strong>o a m<strong>in</strong>are ulteriormente molte di<br />

quelle strutture già logorate <strong>in</strong> buona parte dal<br />

tempo e dall’<strong>in</strong>curanza di una classe dirigente<br />

che negli ultimi 10 anni ha sempre concep<strong>it</strong>o <strong>il</strong><br />

camposanto come un’occasione per mac<strong>in</strong>are<br />

soldi e<br />

null’altro.<br />

Questi i fatti.<br />

Lo scorso 15<br />

marzo l’ala<br />

costru<strong>it</strong>a <strong>in</strong><br />

aderenza alla<br />

Congrega<br />

della S.S.<br />

Tr<strong>in</strong><strong>it</strong>à è stata<br />

teatro del<br />

crollo di tre<br />

solette e dei<br />

relativi<br />

ornamenti <strong>in</strong><br />

marmo. Il<br />

crollo, <strong>in</strong><br />

realtà, ha<br />

co<strong>in</strong>volto<br />

quattro dei<br />

c<strong>in</strong>que loculi<br />

s<strong>it</strong>uati <strong>in</strong> una<br />

delle parti più<br />

antiche del<br />

cim<strong>it</strong>ero. E la<br />

scena cui i<br />

parenti dei<br />

defunti hanno<br />

d o v u t o<br />

assistere è<br />

stata dolorosa,<br />

preoccupati <strong>in</strong><br />

maniera<br />

comprensib<strong>il</strong>e<br />

per la sorte<br />

dei loro cari. La soletta del loculo centrale,<br />

cedendo dall’<strong>in</strong>terno, non solo ha travolto con la<br />

bara <strong>il</strong> loculo sottostante ma ha <strong>in</strong>nescato un<br />

crollo a catena delle altre lapidi della struttura.<br />

In uno degli ultimi loculi <strong>in</strong> alto, addir<strong>it</strong>tura, la<br />

soletta di cemento, nel crollo, ha lasciato la<br />

cassa di legno completamente sospesa <strong>in</strong> un<br />

precario equ<strong>il</strong>ibrio. Un cumulo di macerie –<br />

calc<strong>in</strong>acci frammisti a pezzi di marmo, tavole di<br />

legno e fiori freschi appena messi – ha <strong>in</strong>vaso,<br />

<strong>in</strong>somma, per parecchi metri, quello che è uno<br />

dei viali di accesso ad alcune delle tombe<br />

centenarie di cui vanta <strong>il</strong> cim<strong>it</strong>ero. Ma <strong>il</strong> danno<br />

materiale, nonostante le <strong>in</strong>genti proporzioni,<br />

di Rosamaria C<strong>in</strong>quegrana<br />

non è stato di certo <strong>il</strong> punto centrale dell’<strong>in</strong>tera<br />

vicenda. A sconvolgere alcuni parenti dei<br />

defunti co<strong>in</strong>volti nel crollo dei loculi è stata la<br />

scoperta, tra le macerie, di alcuni “resti umani”<br />

fuoriusc<strong>it</strong>i nell’impatto da una delle casse e<br />

lasciati per terra prima di essere raccolti e portati<br />

nella sala mortuaria. Anche altri vis<strong>it</strong>atori<br />

ab<strong>it</strong>uali del cim<strong>it</strong>ero che, loro malgrado, si sono<br />

trovati co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> uno spettacolo così penoso,<br />

hanno lamentato una mancanza di rispetto<br />

soprattutto nei confronti dei defunti e di quello<br />

che dovrebbe essere <strong>il</strong> luogo del loro riposo<br />

eterno. La zona, <strong>in</strong> effetti, è stata sì delim<strong>it</strong>ata e<br />

messa <strong>in</strong> sicurezza ma <strong>in</strong> maniera piuttosto<br />

superficiale, quasi a voler smorzare i toni di<br />

quanto accaduto. E <strong>il</strong> cartellone pubblic<strong>it</strong>ario<br />

che sponsorizza la costruzione dei nuovi loculi<br />

messo a mo’ di paravento ne è stato un esempio.<br />

Fuori <strong>il</strong> vecchio per fare posto al nuovo,<br />

sembrerebbe suggerire. La s<strong>it</strong>uazione <strong>in</strong> sé<br />

potrebbe anche strappare un sorriso, se non<br />

fosse per <strong>il</strong> fatto che le circostanze sono ben più<br />

serie di quelle che appaiono. Il cim<strong>it</strong>ero versa <strong>in</strong><br />

6 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Card<strong>it</strong>o<br />

E adesso <strong>in</strong>izia a crollare pure <strong>il</strong> cim<strong>it</strong>ero:<br />

defunti abbandonati tra le macerie<br />

Lo scorso 15 marzo l’ala costru<strong>it</strong>a <strong>in</strong> aderenza alla Congrega della S.S. Tr<strong>in</strong><strong>it</strong>à è stata teatro del crollo di tre<br />

solette e dei relativi ornamenti <strong>in</strong> marmo. Il crollo, <strong>in</strong> realtà, ha co<strong>in</strong>volto quattro dei c<strong>in</strong>que loculi s<strong>it</strong>uati <strong>in</strong><br />

una delle parti più antiche del cim<strong>it</strong>ero. Il camposanto cade a pezzi e <strong>il</strong> nuovo presidente del Cda se la prende<br />

con la pioggia per coprire gli sprechi, gli sperperi e l’<strong>in</strong>competenza di chi <strong>in</strong> dieci anni ha gest<strong>it</strong>o l’organismo<br />

<strong>in</strong> maniera scellerata<br />

un evidente stato di degrado e gli episodi di<br />

cedimento strutturale ne sono un chiaro<br />

campanello d’allarme. In queste circostanze,<br />

l’organo preposto alla risoluzione di questo<br />

genere di problemi è <strong>il</strong> Consorzio cim<strong>it</strong>eriale<br />

che, <strong>in</strong> effetti, è un Ente strumentale dotato di<br />

una propria personal<strong>it</strong>à giuridica – dist<strong>in</strong>ta da<br />

quella dell’Ente comunale – e di una propria<br />

autonomia gestionale. Secondo lo statuto del<br />

Consorzio, difatti,<br />

<strong>il</strong> suo scopo<br />

pr<strong>in</strong>cipale è<br />

legato alla<br />

gestione del<br />

s e r v i z i o<br />

cim<strong>it</strong>eriale,<br />

nonché alla<br />

manutenzione del<br />

cim<strong>it</strong>ero al f<strong>in</strong>e di<br />

conseguire <strong>il</strong><br />

funzionamento e<br />

l’efficienza del<br />

servizio previsto<br />

dalle normative<br />

vigenti. La<br />

responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à<br />

delle opere di<br />

manutenzione<br />

ord<strong>in</strong>aria e<br />

straord<strong>in</strong>aria,<br />

dunque, è a<br />

carico diretto del<br />

consorzio gest<strong>it</strong>o<br />

da esponenti di<br />

Card<strong>it</strong>o e di<br />

Crispano.<br />

Missione, f<strong>in</strong>o ad<br />

oggi, fall<strong>it</strong>a. Il<br />

neo presidente<br />

del Cda,<br />

Giuseppe Falco,<br />

ex socialista e<br />

passato col Pd, è<br />

spaesato: “E’<br />

<strong>in</strong>negab<strong>il</strong>e che l’<strong>in</strong>tero cim<strong>it</strong>ero, e nello<br />

specifico la parte più antica, abbia bisogno di<br />

una più ampia opera di manutenzione - ha<br />

affermato Falco - ma <strong>il</strong> crollo che ha co<strong>in</strong>volto<br />

alcuni loculi s<strong>it</strong>uati nei pressi della Congrega<br />

della S.S. Tr<strong>in</strong><strong>it</strong>à è stato un evento che non può<br />

essere preveduto a priori e che, con tutta<br />

probab<strong>il</strong><strong>it</strong>à, è stato scatenato dalle piogge<br />

eccezionali di questi ultimi mesi <strong>in</strong>vernali”.<br />

Assurdo ma è così. Si aggrappano sugli specchi<br />

perché davvero è diffic<strong>il</strong>e trovare delle scuse<br />

per una classe dirigente che non ha mai<br />

affrontato <strong>il</strong> problema del camposanto con<br />

serietà. Basta pensare che nella parte nuova non


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Card<strong>it</strong>o<br />

www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - <strong>il</strong> portale “all news” dell’area nord<br />

DIECI ANNI DI FALLIMENTI...<br />

hanno realizzato nemmeno l’impianto fognario<br />

mentre hanno sperperato soldi attraverso delibere<br />

chiaramente clientelari. Dieci anni di sperperi e<br />

di fallimenti. Basti pensare a quello che è<br />

successo con la realizzazione dei nuovi loculi. Il<br />

nuovo presidente ha aggiunto: “L’ente sta<br />

facendo <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e per provvedere alle esigenze<br />

della struttura cim<strong>it</strong>eriale ma, vista la scars<strong>it</strong>à di<br />

fondi e soprattutto l’età avanzata di numerose<br />

cappelle, l’unica soluzione per ora possib<strong>il</strong>e è<br />

quella di far fronte ai problemi giorno per<br />

giorno”. Si procede sempre nella stessa logica.<br />

Giorno per giorno. Si lamentano che non ci sono<br />

soldi ma <strong>il</strong> denaro per gli <strong>in</strong>carichi e le consulenze<br />

<strong>in</strong>ut<strong>il</strong>i li trovano sempre. A detta del Presidente<br />

del Consorzio, qu<strong>in</strong>di, <strong>il</strong> vero problema del<br />

cim<strong>it</strong>ero affonderebbe le radici nella sua “età<br />

anagrafica”, nella vetustà di gran parte degli<br />

edifici che lo compongono e che avrebbero<br />

bisogno di un piano di riqualificazione generale.<br />

Il responsab<strong>il</strong>e del Servizio amm<strong>in</strong>istrativo del<br />

Consorzio, Ferd<strong>in</strong>ando Fusco, che si è occupato<br />

della questione del crollo dei loculi <strong>in</strong> prima<br />

persona <strong>in</strong>terviene sull’argomento. “L’ala<br />

costru<strong>it</strong>a <strong>in</strong> aderenza alla congrega della S.S.<br />

Tr<strong>in</strong><strong>it</strong>à – <strong>in</strong> cui è avvenuto <strong>il</strong> crollo – è nata<br />

proprio <strong>in</strong> previsione di un ampliamento di quella<br />

zona”, ha spiegato Fusco. E ha poi sottol<strong>in</strong>eato:<br />

“Una struttura realizzata <strong>in</strong> aderenza ad un’altra<br />

tende nel tempo ad avere dei dissesti. Quei loculi,<br />

qu<strong>in</strong>di, sottoposti agli ‘attacchi’ cont<strong>in</strong>ui degli<br />

agenti atmosferici sono <strong>in</strong>ev<strong>it</strong>ab<strong>il</strong>mente andati<br />

<strong>in</strong>contro a un crollo. Tuttavia, si è <strong>in</strong>tervenuti<br />

sub<strong>it</strong>o per elim<strong>in</strong>are la condizione di pericolo e<br />

riprist<strong>in</strong>are lo stato orig<strong>in</strong>ale dei loculi”. Gli<br />

edifici vetusti, soprattutto quelli che compongono<br />

le congreghe, sembrano dunque essere l’anello<br />

debole nella catena di montaggio del consorzio<br />

cim<strong>it</strong>eriale, ma di cui l’ente non vuole assumersi<br />

la piena responsab<strong>il</strong><strong>it</strong>à dello stato <strong>in</strong> cui versano.<br />

E questo perché, secondo dei dati storici, prima<br />

del 2005 le congreghe erano affidate alla gestione<br />

della curia vescov<strong>il</strong>e di Aversa e, solo dopo<br />

quella data, <strong>il</strong> Consorzio ne ha acquis<strong>it</strong>o la piena<br />

t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à e ha avviato i primi <strong>in</strong>terventi di<br />

copertura di alcune cappelle soggette a<br />

<strong>in</strong>f<strong>il</strong>trazioni d’acqua. Il problema di fondo legato<br />

a una manutenzione saltuaria, tuttavia, rimane.<br />

“La manutenzione, <strong>in</strong> alcune parti del cim<strong>it</strong>ero,<br />

con molta probab<strong>il</strong><strong>it</strong>à non avviene<br />

sistematicamente”, ha commentato Fusco, “ma<br />

questo accade perché <strong>il</strong> Consorzio, con risorse<br />

economiche lim<strong>it</strong>ate, deve tenere conto di spese<br />

di manutenzione ord<strong>in</strong>aria oltre che straord<strong>in</strong>aria”.<br />

E la cura delle strutture presenti nelle congreghe,<br />

a quanto pare, rientra nelle spese straord<strong>in</strong>arie.<br />

Di un punto, tuttavia, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e del Servizio<br />

amm<strong>in</strong>istrativo sembra fermamente conv<strong>in</strong>to:<br />

l’<strong>in</strong>tervento sistematico attraverso un piano di<br />

manutenzione della zona storica del cim<strong>it</strong>ero<br />

dovrebbe essere un’attiv<strong>it</strong>à da eseguire <strong>in</strong><br />

parallelo rispetto al completamento dei lavori per<br />

la costruzione dei loculi nella parte nuova della<br />

struttura. A tale propos<strong>it</strong>o, anche <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco di<br />

Card<strong>it</strong>o ha manifestato la sua volontà di ridare<br />

lustro all’<strong>in</strong>tero complesso cim<strong>it</strong>eriale. Infatti,<br />

appena si è diffusa la notizia del crollo <strong>il</strong><br />

presidente del Cda Falco non sapeva che pesci<br />

prendere. A quel punto è <strong>in</strong>tervenuto <strong>il</strong> primo<br />

c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>o ed ha affrontato la questione di petto.<br />

“La questione del Consorzio cim<strong>it</strong>ero –<br />

soprattutto riguardo al blocco della costruzione<br />

21<br />

dei nuovi loculi – è stata una delle prior<strong>it</strong>à della<br />

mia amm<strong>in</strong>istrazione”, ha confermato Cir<strong>il</strong>lo. E<br />

ha aggiunto: “Nel cronoprogramma che ho<br />

elaborato <strong>in</strong>sieme ai dirigenti, ai responsab<strong>il</strong>i<br />

tecnici e alla stessa impresa che gestisce i lavori,<br />

ho <strong>in</strong>dividuato entro <strong>il</strong> 30 apr<strong>il</strong>e la data del<br />

completamento dei manufatti sotto un punto di<br />

vista strutturale, con annessi collaudi”. Insieme a<br />

quest’obiettivo a breve term<strong>in</strong>e, <strong>il</strong> primo c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>o<br />

ha sugger<strong>it</strong>o anche l’idea di un piano di restyl<strong>in</strong>g<br />

del cim<strong>it</strong>ero.<br />

“Il mio obiettivo è di promuovere un recupero<br />

dell’<strong>in</strong>tero cim<strong>it</strong>ero”, ha ammesso <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco, “e<br />

<strong>in</strong> questo piano rientrerebbe la costruzione di<br />

un impianto fognario, di una pavimentazione e<br />

di una ristrutturazione generale della facciata”.<br />

Numerosi, qu<strong>in</strong>di, i progetti <strong>in</strong> cantiere per<br />

la riqualificazione e la tutela del complesso<br />

cim<strong>it</strong>eriale, così come numerose sono le<br />

promesse fatte per metterli <strong>in</strong> atto. Al di là di<br />

tutte le belle parole, però, uno solo deve essere<br />

<strong>il</strong> traguardo prior<strong>it</strong>ario da conseguire: ridare una<br />

giusta dign<strong>it</strong>à ai defunti e la possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à ai loro<br />

cari di ricordarli <strong>in</strong> un luogo appropriato. Il<br />

capo dell’amm<strong>in</strong>istrazione, Giuseppe Cir<strong>il</strong>lo, si è<br />

rimboccato le maniche e considera la risoluzione<br />

dei problemi del camposanto una prior<strong>it</strong>à<br />

dell’agenda amm<strong>in</strong>istrativa.<br />

Garantendo un’<strong>in</strong>versione di tendenza rispetto<br />

al lassismo, agli sprechi, all’affarismo e alle<br />

clientele del passato. Errori e orrori che adesso<br />

<strong>in</strong>iziano a dare i loro frutti: <strong>in</strong>iziando dai crolli<br />

e dalle vergognose scene di bare tra cumuli di<br />

detr<strong>it</strong>i. Dieci anni di fallimenti e questi sono i<br />

risultati. Si riparte dalle macerie: sia <strong>in</strong> c<strong>it</strong>tà che<br />

nel cim<strong>it</strong>ero.


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

22 Intervista a Pippo Papaccioli<br />

Caivano<br />

“Serve una classe dirigente dotata<br />

di capac<strong>it</strong>à e di consensi”<br />

Il leader <strong>in</strong>discusso del centrodestra bacchetta tutti gli attori <strong>in</strong> campo sottol<strong>in</strong>eando <strong>il</strong> fallimento del progetto Falco e<br />

la mancanza di un’alternativa di governo. “Purtroppo la classe pol<strong>it</strong>ica attuale pensa solo a soddisfare scopi personali”.<br />

Sulla petizione popolare del Pdl: “Non serve a nulla se non a giustificare la presenza di qualche s<strong>in</strong>golo nello scenario<br />

pol<strong>it</strong>ico locale. Sarebbe serv<strong>it</strong>a a qualcosa se si fosse costru<strong>it</strong>a una seria alternativa…”<br />

CAIVANO – Si è candidato al Senato nella lista<br />

“Grande sud” riscuotendo un ottimo successo.<br />

Figura storica del centrodestra campano, conosciudo<br />

<strong>in</strong> tutti gli ambienti che contano e molto<br />

amato dalla gente comune. Non a caso è stato<br />

l’unico uomo del centrodestra capace di v<strong>in</strong>cere<br />

le elezioni nella storia di Caivano, paese sempre<br />

considerato un “feudo rosso” e che ha espresso<br />

nell’ultimo ventennio consiglieri prov<strong>in</strong>ciali<br />

e senatori. Uom<strong>in</strong>i di apparato che non hanno<br />

mai amato Pippo Papaccioli. Leader <strong>in</strong>discusso<br />

del centrodestra perché si è sempre battuto<br />

ed ha v<strong>in</strong>to contro <strong>il</strong> sistema. Di sé parlano le<br />

sue battaglie per l’ambiente, per i giovani, per<br />

i dir<strong>it</strong>ti civ<strong>il</strong>i. In quest’<strong>in</strong>tervista, forse, c’è <strong>il</strong><br />

meglio di lui. La sua capac<strong>it</strong>à, la sua lungimiranza,<br />

l’affetto per i giovani e per <strong>il</strong> terr<strong>it</strong>orio, la<br />

sua onestà <strong>in</strong>tellettuale che, da sempre, lo hanno<br />

contraddist<strong>in</strong>to; elementi che fanno di lui un pol<strong>it</strong>ico<br />

dalle qual<strong>it</strong>à straord<strong>in</strong>arie. In ottica locale<br />

e attuale Papaccioli è molto cr<strong>it</strong>ico nei confronti<br />

dell’amm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong> carica. L’ex s<strong>in</strong>daco ci<br />

va giù pesante perché non si è mai arreso alla<br />

logica del “do ut des”, alla logica della pol<strong>it</strong>ica<br />

tesa esclusivamente all’<strong>in</strong>teresse personale, senza<br />

cuore, senza idee, senza contenuti, senza qual<strong>it</strong>à.<br />

Il pensiero di Papaccioli si può s<strong>in</strong>tetizzare<br />

con tre parole: Caivano mer<strong>it</strong>a di pèiù.<br />

Iniziamo con una domanda secca: l’amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Falco fa acqua da tutte le parti.<br />

In pr<strong>in</strong>cipio partì come espressione di una<br />

coalizione di centro. Ma nel corso del tempo<br />

si sono visti cont<strong>in</strong>ui cambi di casacca. Il più<br />

eclatante riguarda <strong>il</strong> Pd che è entrata <strong>in</strong> maggioranza<br />

dopo aver perso le elezioni. Il classico<br />

ribaltone. Lo scenario non è edificante,<br />

non pensa?<br />

“Questa sorta del centro che galleggia. E deve<br />

aggrapparsi a qualsiasi rottame che trova <strong>in</strong> giro.<br />

Il Pd non è nuovo a questo tipo di azioni perché<br />

p consapevole dei lim<strong>it</strong>i che caratterizzano la<br />

sezione locale: non presenta candidati autorevoli<br />

né mette <strong>in</strong> campo programmi pol<strong>it</strong>ici seri<br />

e concreti. In questa cons<strong>il</strong>iatura <strong>il</strong> Pd è stato<br />

abbastanza fortunato anche grazie alla mancata<br />

autorevolezza del centrodestra. Il tutto confluisce<br />

nell’ambizione di potere,di gestione. Le<br />

ideologie, i colori, i programmi, <strong>il</strong> apese, la popolazione,<br />

l’<strong>in</strong>teresse collettivo, non c’entrano<br />

nulla e non <strong>in</strong>teressano a nessuno. I compromessi<br />

sono tanti ma mirati ad un unico scopo. Tutto<br />

questo non è rivolto al bene comune, ma al<br />

bene dei s<strong>in</strong>goli consiglieri. Su quest’idea, unica<br />

di Sossio Barra<br />

dell’agenda pol<strong>it</strong>ica, si caratterizza l’azione di<br />

un’amm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong>stab<strong>il</strong>e, camaleontica nel<br />

posizionamento pol<strong>it</strong>ico e negli uom<strong>in</strong>i. Tutto<br />

cambia di cont<strong>in</strong>uo aff<strong>in</strong>ché nulla cambi. Ma la<br />

cosa più drammatica è <strong>il</strong> totale dis<strong>in</strong>teresse nei<br />

confronti della c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>anza. Inconcepib<strong>il</strong>e”.<br />

Se da una parte abbiamo una maggioranza<br />

“baller<strong>in</strong>a”, dall’altra parte non c’è, o almeno<br />

non si vede, un’opposizione seria e concreta.<br />

Basti pensare, ad esempio, al Pdl di Simone<br />

Monopoli, <strong>il</strong> quale arranca nel costruire<br />

un’alternativa. Nei giorni scorsi ha organizzato<br />

una petizione popolare per mandare<br />

Falco a casa. Alcuni mesi fa ha cercato, <strong>in</strong>sieme<br />

ad altri part<strong>it</strong>i, di sfiduciare <strong>il</strong> s<strong>in</strong>daco<br />

scudocrociato con una mozione, senza alcun<br />

successo e poi addir<strong>it</strong>tura pensavano di sostenere<br />

l’amm<strong>in</strong>istrazione mettendo un assessore<br />

<strong>in</strong> giunta. L’impazzimento riguarda <strong>il</strong> centrodestra<br />

e <strong>il</strong> centros<strong>in</strong>istra. Che ne pensa?<br />

“Monopoli è un ragazzo perbene. Dopo alcuni<br />

ripensamenti, alcuni passaggi <strong>in</strong> diversi part<strong>it</strong>i è<br />

stato eletto addir<strong>it</strong>tura alla Prov<strong>in</strong>cia. Egli ut<strong>il</strong>izza<br />

ciò di cui ha a disposizione. Peraltro è un caro<br />

amico. Ed auspico una cresc<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica sua e di<br />

tutte le persone che compongono <strong>il</strong> centrodestra<br />

locale. Comunque, nei consigli comunali non<br />

si vede affatto una proposta concreta da parte<br />

della m<strong>in</strong>oranza. Non è emersa <strong>in</strong> questi anni<br />

un’alternativa di governo al fallimento di Falco<br />

e di tutti quelli che sono sal<strong>it</strong>i e poi scesi e poi di<br />

nuovo sal<strong>it</strong>i sulla barca. Una barca che affonda.<br />

Si parla sempre di un rimpasto, di una nuova<br />

crisi, di una nuova giunta. Part<strong>it</strong>i di centrodestra<br />

che lavorano per un centros<strong>in</strong>istra che si trasforma<br />

<strong>in</strong> un centro che r<strong>it</strong>orna di centrodestra<br />

all’<strong>in</strong>terno del centros<strong>in</strong>istra. Una pagliacciata.<br />

E ciò accade perché non ci sono argomenti. Le<br />

idee camm<strong>in</strong>ano sulle gambe degli uom<strong>in</strong>i ma<br />

qui manca, ripeto, l’elaborazione di un progetto<br />

pol<strong>it</strong>ico lungimirante. Fare una mozione di sfiducia<br />

o una raccolta firme ha un senso quando si<br />

è consapevoli che l’azione possa andare a buon<br />

f<strong>in</strong>e e si abbia la consapevolezza di aver creato<br />

qualcosa di serio per sost<strong>it</strong>uire quello che c’è.<br />

Diversamente sono tutte azioni per dare un senso<br />

alla partecipazione di s<strong>in</strong>goli nella v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica<br />

locale. Più un’azione per acquisire visib<strong>il</strong><strong>it</strong>à e<br />

non che punta a costruire, a crescere. Il paese sta<br />

subendo <strong>il</strong> nulla prodotto da quest’amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Alla gente dico di non perdere la speranza<br />

perché bisogna lottare tutti i giorni ed impegnar-<br />

si aff<strong>in</strong>ché la nostra terra possa risorgere dalla<br />

cattiva pol<strong>it</strong>ica e dalla cattiva amm<strong>in</strong>istrazione”.<br />

La lancio lì. Non è una provocazione. Papaccioli<br />

quando tornerà a fare pol<strong>it</strong>ica a livello<br />

locale?<br />

“A me la pol<strong>it</strong>ica attiva piace tantissimo. Papaccioli<br />

non è mai andato via. Mi sto dedicando al<br />

mio lavoro con passione. Ho lasciato temporaneamente<br />

la scena e l’ho fatto volontariamente<br />

per dist<strong>in</strong>guermi da quest’amm<strong>in</strong>istrazione fallimentare<br />

e poi perché io partecipo solo a progetti<br />

nei quali credo. E s<strong>in</strong>ceramente da quando mi<br />

sono allontanato, e non è presunzione, non ho<br />

visto idee, programmi o azioni di ampio respiro<br />

nel bene di Caivano. I risultati complessivi sono<br />

sotto gli occhi di tutto. La gente può giudicare<br />

ed è matura per farlo liberamente. La pol<strong>it</strong>ica,<br />

<strong>in</strong> questo periodo, non ha messo <strong>in</strong> campo uom<strong>in</strong>i<br />

di qual<strong>it</strong>à. E non si poteva andare lontano.<br />

Io misi <strong>in</strong> lista molti ragazzi, giacché mi piace<br />

lavorare coi giovani. Ma non furono eletti perché<br />

gli elettori votano l’amico, <strong>il</strong> parente, chi fa<br />

piaceri per soddisfare piccoli scopi personali penalizzando<br />

la qual<strong>it</strong>à. E se i cr<strong>it</strong>eri di selezione<br />

della classe dirigente sono questi non potrà mai<br />

uscire nulla di buona, non emergeranno mai i<br />

migliori ma sempre i peggiori. E <strong>in</strong> questo ragionamento<br />

c’è la differenza tra i voti e i consensi”.<br />

Lei, ogni qualvolta si è presentato alle Amm<strong>in</strong>istrative,<br />

ha sempre goduto di un plebisc<strong>it</strong>o<br />

elettorale. Qual è <strong>il</strong> segreto?<br />

“Se avessi una ricetta, non gliela direi. Scherzi a<br />

parte, credo che <strong>il</strong> carisma, l’um<strong>il</strong>tà, la disponib<strong>il</strong><strong>it</strong>à,<br />

siano doti che ho saputo mettere <strong>in</strong> mostra<br />

e la gente mi ha sempre premiato perché ha visto<br />

chi sono, cosa penso e cosa <strong>in</strong>tendo esprimere <strong>in</strong><br />

pol<strong>it</strong>ica come nella mia v<strong>it</strong>a quotidiana. Quando<br />

mi sveglio di matt<strong>in</strong>a mi chiedo quale contributo<br />

possa dare per migliorare <strong>il</strong> mio paese. Il<br />

mio <strong>in</strong>teresse personale è quello della comun<strong>it</strong>à.<br />

Io non ho mai perso la speranza nella mia v<strong>it</strong>a<br />

nonostante <strong>in</strong> alcuni casi le cose non andavano<br />

come io avrei prefer<strong>it</strong>o. Non mi sono mai arreso<br />

e non mi arrendo. Poi, da uomo di sport, io gioco<br />

sempre per v<strong>in</strong>cere <strong>in</strong> modo da dare sempre<br />

<strong>il</strong> massimo e nella totale lealtà. Con la coscienza<br />

sono sempre apposto non so gli altri se possano<br />

esprimere gli stessi concetti”.<br />

I problemi <strong>in</strong>tanto aumentano: degrado, discariche<br />

di rifiuti tossici create <strong>il</strong>legalmente


6 Apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong><br />

Caivano<br />

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i diverse zone del terr<strong>it</strong>orio, <strong>il</strong> Parco Verde<br />

che rappresenta un <strong>in</strong>no all’<strong>il</strong>legal<strong>it</strong>à, le periferie<br />

abbandonate, le zone franche, gli scippi,<br />

le rap<strong>in</strong>e, la droga e addir<strong>it</strong>tura oggi anche<br />

rifugio dei lat<strong>it</strong>anti e dei k<strong>il</strong>ler provenienti da<br />

Scampia. Caivano terra di nessuno e di conquista.<br />

Qualcuno pensa a delle misure straord<strong>in</strong>arie.<br />

Lei come si<br />

muoverebbe?<br />

“Non servono misure<br />

straord<strong>in</strong>arie. Servirebbe<br />

una buona pol<strong>it</strong>ica<br />

e qu<strong>in</strong>di una buona<br />

amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Ma ciò è possib<strong>il</strong>e<br />

solo se i c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i decidano<br />

di premiare la<br />

qual<strong>it</strong>à, di mandare a<br />

casa e non votare più<br />

chi pensa agli affari,<br />

chi vuole raggiungere<br />

scopi personali sfruttando<br />

<strong>il</strong> fatto di essere<br />

stato eletto consigliere<br />

o assessore. F<strong>in</strong>o a<br />

quando i voti andranno<br />

sempre agli stessi<br />

soggetti, sempre agli<br />

stessi personaggi che<br />

da ventenni bloccano<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo del paese,<br />

speculano sulla pelle<br />

della popolazione,<br />

mortificando <strong>il</strong> terr<strong>it</strong>orio<br />

e le ist<strong>it</strong>uzioni,<br />

Caivano andrà sempre<br />

peggio. I c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i devono riappropriarsi del<br />

loro futuro e per farlo bisogna selezionare una<br />

classe dirigente su cr<strong>it</strong>eri mer<strong>it</strong>ocratici. Sul Parco<br />

Verde posso dirle che per me è una risorsa.<br />

Non sono d’accordo sull’etichetta che sfoggia<br />

di quell’area perché <strong>in</strong> quelle case ab<strong>it</strong>ano tante<br />

persone perbene e oneste e con hanno nulla a<br />

che vedere con la camorra e lo spaccio. Il problema<br />

è di sicurezza e di riprist<strong>in</strong>o della legal<strong>it</strong>à<br />

<strong>in</strong>tervenendo chirurgicamente su quelle zone<br />

franche che sfuggono al controllo dello Stato<br />

e di pari passo mettere <strong>in</strong> piedi, come amm<strong>in</strong>istrazione,<br />

una serie di pol<strong>it</strong>iche concrete per <strong>il</strong><br />

contrasto della povertà e per l’<strong>in</strong>serimento nel<br />

mondo del lavoro dei giovani. Serve repressione<br />

e pol<strong>it</strong>iche serie di sv<strong>il</strong>uppo. Da s<strong>in</strong>daco feci<br />

costruire un campetto di calcio perché volevo<br />

che i ragazzi avessero un modello alternativo<br />

alla rout<strong>in</strong>e della strada. Il quartiere è un posto<br />

bellissimo. Ci r<strong>it</strong>orno spesso con piacere. Credo<br />

che ci sia bisogno di educazione alla legal<strong>it</strong>à.<br />

Ma urge praticarla, non solo predicarla. Il Parco<br />

Verde va cap<strong>it</strong>o, va letto, va <strong>in</strong>terpretato per<br />

capire come e dove <strong>in</strong>tervenire. Se ti presenti <strong>in</strong><br />

quell’area ogni 5 anni per chiedere <strong>il</strong> voto ed acquisirlo<br />

con logiche perverse, è chiaro che non<br />

fai un buon servizio perché <strong>in</strong> quel momento è<br />

lo Stato che perde prestigio. Gira e rigira e si<br />

torna sempre allo stesso punto. La buona pol<strong>it</strong>ica.<br />

Lei ha parlato anche di spazzatura, di rifiuti,<br />

di roghi tossici. Guardi, io da s<strong>in</strong>daco, <strong>in</strong>stallai<br />

diverse central<strong>in</strong>e per <strong>il</strong> controllo <strong>in</strong> diverse parti<br />

del terr<strong>it</strong>orio. Ma poi non se n’è fatto più nulla.<br />

Non mi è stato permesso di governare e chi<br />

è arrivato dopo non ha certo pensato a risolvere<br />

<strong>il</strong> problemi collettivi. Qu<strong>in</strong>di di cosa ci lamentiamo?<br />

Raccolgono quello che hanno sem<strong>in</strong>ato.<br />

Spero che i c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i si siano resi conto degli errori<br />

commessi e si comport<strong>in</strong>o di conseguenza<br />

alle prossime elezioni. Non servono affaristi o<br />

faccendieri: premiate la competenza”.<br />

Nel panorama pol<strong>it</strong>ico caivanese vede qualche<br />

soggetto pol<strong>it</strong>ico <strong>in</strong> grado di fare la differenza<br />

e di garantire <strong>il</strong> salto di qual<strong>it</strong>à?<br />

“Sarà che con l’età com<strong>in</strong>cio a perdere la vista<br />

ma non vedo pol<strong>it</strong>ici allegri e di qual<strong>it</strong>à a Caivano.<br />

Solo soggetti tristi, legati a scopi personali e<br />

null’altro. Tanti giovani, <strong>in</strong>vece, sembrano nati<br />

già vecchi. Sembrano cupi. Non hanno passione.<br />

Oggi i part<strong>it</strong>i r<strong>in</strong>corrono la bestia di turno<br />

che porta tanti voti, ma non <strong>in</strong>vestono negli uom<strong>in</strong>i.<br />

Nella qual<strong>it</strong>à. Sono voti che pesano ma<br />

che non contano. Servirebbe una rivoluzione<br />

culturale”.<br />

Allora ai c<strong>it</strong>tad<strong>in</strong>i non resta che sperare nel<br />

r<strong>it</strong>orno di Pippo Papaccioli. E’ pronto?<br />

“Da solo non riuscirò a fare nulla. C’è bisogno<br />

della gente onesta che ama <strong>il</strong> terr<strong>it</strong>orio, che vuole<br />

impegnarsi per garantire un futuro di qual<strong>it</strong>à<br />

ai propri figli. C’è bisogno dei giovani. Quelli<br />

veri. A loro dico: abbiate sete di conoscenza, di<br />

sapere. Abbiate una larga veduta. Mettetevi <strong>in</strong><br />

discussione ogni giorno e rimboccatevi le maniche<br />

per migliorare e dedicate tempo alla vostra<br />

comun<strong>it</strong>à altrimenti saremo sempre ostaggio<br />

23<br />

dell’affarismo, del clientelismo, della prepotenza<br />

e dell’arroganza di un potere perverso che<br />

non vuole lo sv<strong>il</strong>uppo. Io sarò sempre a disposizione<br />

vostra. Di sera chiacchiero con alcuni<br />

giovani che frequento. Costoro provengono da<br />

diverse aree pol<strong>it</strong>iche. Io sono sempre libero di<br />

confrontarmi con loro. Lo scambio di op<strong>in</strong>ioni è<br />

costruttivo. Aiuta<br />

a crescere. E la<br />

cosa che ripeto<br />

sempre è che le<br />

ideologie ormai<br />

sono scomparse<br />

e soprattutto<br />

a livello locale<br />

serve un progetto<br />

di “benessere<br />

terr<strong>it</strong>oriale” che<br />

ci veda un<strong>it</strong>i sui<br />

programmi e negli<br />

<strong>in</strong>tenti. Noi<br />

siamo l’alternativa<br />

alla cattiva<br />

pol<strong>it</strong>ica, alla<br />

cattiva amm<strong>in</strong>istrazione,<br />

agli<br />

<strong>in</strong>teressi personali<br />

che <strong>in</strong> questi<br />

anni hanno avuto<br />

la prem<strong>in</strong>enza su<br />

quelli collettivi.<br />

Caivano non può<br />

morire. Non possiamo<br />

arrenderci.<br />

Papaccioli non<br />

è mai andato via<br />

ma se vogliamo<br />

elaborare un progetto di r<strong>in</strong>asc<strong>it</strong>a lo si deve fare<br />

tutti <strong>in</strong>sieme, <strong>in</strong>sieme a chi non si arrende alla<br />

logica di un sistema perverso che rappresenta <strong>il</strong><br />

simbolo del degrado pol<strong>it</strong>ico, sociale, culturale<br />

ed economico della nostra realtà”.<br />

l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o<br />

diretto da Giovanni De Cicco<br />

Ed<strong>it</strong>o da “Associazione Med<strong>it</strong>erraneo e C<strong>it</strong>tà”<br />

sede legale Corso Meridionale, 69 - Afragola (Na)<br />

aut. del trib. Napoli N. 54 del 13/07/2009<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e : Giovanni De Cicco<br />

decicco.giovanni@gma<strong>il</strong>.com<br />

Periodico di attual<strong>it</strong>à, cronaca, pol<strong>it</strong>ica, approfondimento e sport.<br />

Progetto grafico studioocra comunicazione - <strong>in</strong>fo@studioocra.<strong>it</strong><br />

stampa Soc. Coop Grafica ETICA<br />

C.so Alcide De Gasperi - tel. 081.852.44.83<br />

fax 081.852.48.55 - 80021 Afragola (Na)<br />

eticagrafica@<strong>in</strong>w<strong>in</strong>d.<strong>it</strong><br />

<strong>Chiuso</strong> <strong>in</strong> <strong>tipografia</strong> <strong>il</strong> 4 apr<strong>il</strong>e <strong>2013</strong>


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