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Settembre - numero quarantotto - Università degli studi di Cagliari.

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Scienze politiche. “L’universit<br />

come luogo <strong>di</strong> formazione solenne”<br />

“<br />

Forse, sono un po’ rigida. Ma ho un<br />

rapporto costante con i miei studenti<br />

e credo sia basilare far capire loro<br />

che l’università è un luogo importante. Anche<br />

solenne”. Paola Piras si presenta così.<br />

Idee chiare e obiettivi programmati. Se poi<br />

usa concetti un tantino<br />

desueti, quali etica, sacrificio,<br />

rispetto delle regole,<br />

nel calderone dei cre<strong>di</strong>ti<br />

e delle riforme, pazienza.<br />

Giurista pragmatica, rilancia<br />

un modello che riporta<br />

in<strong>di</strong>etro nel tempo: “Pen-<br />

Paola Piras<br />

Italia e Canada alleate<br />

per fermare il suici<strong>di</strong>o<br />

Accordo tra il <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Neuroscienze del nostro ateneo<br />

e la Dalhousie University <strong>di</strong> Halifax<br />

Maria Del Zompo*<br />

so alla figura del maestro<br />

che insegna il metodo <strong>di</strong><br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o e il rispetto delle<br />

regole attraverso l’esempio.<br />

Regole e democrazia. Perché sei italiani<br />

su <strong>di</strong>eci non si fidano dei giu<strong>di</strong>ci?<br />

Perché negli ultimi tempi abbiamo enfatizzato<br />

il fatto senza sottolineare ciò che ci sta<br />

<strong>di</strong>etro, ovvero la natura della regola e la<br />

sua osservanza che è poi la vera garanzia<br />

per tutti.<br />

Tuttavia, stando ai sondaggi, nel nostro<br />

paese la certezza del <strong>di</strong>ritto è annacquata.<br />

Premetto: credo moltissimo nelle regole<br />

non come bizantinismi segue a pagina 3<br />

l suici<strong>di</strong>o è un problema sociale <strong>di</strong><br />

I grande importanza che in molti<br />

paesi costituisce la principale<br />

causa <strong>di</strong> morte tra gli uomini sotto<br />

i 35 anni. Italia e Canada<br />

sono sul punto <strong>di</strong> iniziare<br />

un importante progetto <strong>di</strong><br />

ricerca congiunto per <strong>stu<strong>di</strong></strong>are<br />

le cause e le cure per<br />

prevenire il suici<strong>di</strong>o. L’argomento<br />

del progetto ha<br />

a che fare con la ricerca<br />

Maria Del Zompo delle basi biologiche del<br />

comportamento suicidario.<br />

Il suici<strong>di</strong>o rappresenta<br />

un problema sociale <strong>di</strong> notevole rilevanza<br />

e in molti paesi costituisce segue a pagina 12<br />

anno nove <strong>numero</strong> <strong>quarantotto</strong> settembre 2008<br />

bimestrale dell’universit <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

“Intelligenza, personalit e ottimismo”<br />

Il rettore d il benvenuto agli studenti e cita Luca l’evangelista e Martin Luther King.<br />

“Perseguite obiettivi coerenti con la vostra identit e con i percorsi formativi”<br />

Pasquale Mistretta<br />

“<br />

Io vi do lingua e sapienza a cui tutti i vostri<br />

avversari non potranno resistere”. Cari<br />

studenti, con questa frase particolarmente<br />

significativa dell’Evangelista Luca, mi rivolgo<br />

a voi in occasione<br />

dell’apertura dell’annoaccademico<br />

2008/09. Nel<br />

merito, le chiavi <strong>di</strong><br />

lettura su cui riflettere<br />

possono essere<br />

tante. Sapienza<br />

come grande<br />

scienza, dottrina,<br />

profondo sapere.<br />

Sapienza come<br />

saggezza, prudenza,<br />

senso dell’operare<br />

sul piano etico.<br />

Sapienza come<br />

perfezione intellettuale<br />

e comportamento.<br />

Di fatto,<br />

una sapienza trasversale<br />

e strettamente<br />

integrata<br />

con la lingua che<br />

costituisce la mis-<br />

sione centrale dell’<strong>Università</strong> intesa quale istituto <strong>di</strong><br />

alta formazione. Alcune <strong>di</strong> queste interpretazioni, se<br />

riferite a voi giovani studenti, forse possono apparire<br />

premature, troppo impegnative o astrattamente scontate.<br />

Ma non è così. Infatti, il riflettere su questi temi<br />

aiuta a capire in che modo la scelta universitaria e gli<br />

obiettivi a cui tendete possono essere coerenti con la<br />

vostra identità e con i percorsi formativi che avete<br />

finora costruito. Inoltre, potrete focalizzare meglio<br />

I fisici cagliaritani al Cern<br />

Lhc, un microscopio sull’Universo<br />

Biagio Saitta*<br />

U<br />

na ventina <strong>di</strong> ricercatori<br />

del <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Fisica dell’università<br />

e della sezione<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> dell’Istituto<br />

nazionale <strong>di</strong> fisica nucleare<br />

(Infn) prendono parte a<br />

quell’avventura che ha avuto<br />

grande riscontro me<strong>di</strong>atico<br />

nelle ultime settimane.<br />

Il 10 settembre scorso fasci<br />

la vera essenza della formazione universitaria pur<br />

senza sottovalutare altri aspetti, altrettanto importanti<br />

sotto il profilo culturale e intellettuale. Dunque,<br />

se la scelta della facoltà e del corso <strong>di</strong> laurea che<br />

avete fatto è ponderata, sarà gratificante immergervi<br />

in questa <strong>di</strong>fficile ma affascinante scommessa. Un<br />

viaggio che farete guardando a voi stessi e a quanti<br />

relazioni internazionali<br />

La delegazione della Nanjing Normal University composta da Xu Haining, Xia Jinwen, Cheng Xiaogiao e Duan Yehui<br />

in visita al nostro ateneo. Col rettore Pasquale Mistretta, i professori Emilio Bottazzi e Giovanna Ledda, prorettore<br />

per le relazioni internazionali<br />

a pagina 4<br />

Biagio Saitta<br />

segue a pagina 14<br />

<strong>di</strong>vidono con voi momenti <strong>di</strong> felicità e <strong>di</strong> preoccupazione<br />

per il vostro futuro inserimento nel mondo del<br />

lavoro. A tal punto, tutti gli avversari, virtuali e reali<br />

che vi contrastano, potranno essere sconfitti per consentirvi<br />

<strong>di</strong> affrontare con maggiori certezze le complessità<br />

della vita. In questa piacevole occasione che<br />

invita all’ottimismo, fondato sulla concretezza e positività<br />

della nostra università, devo tuttavia accennare<br />

ai fattori che interagiscono segue a pagina 2<br />

I ricercatori <strong>di</strong>cono no<br />

alle politiche del governo<br />

Lo scorso 24 settembre si è riunita l’assemblea del personale<br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> per fare il punto sulle strategie da<br />

intraprendere <strong>di</strong> fronte alle politica universitaria del Governo<br />

nazionale. A seguire una nota del Comitato <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

dei ricercatori.<br />

N<br />

ell’aula magna della facoltà <strong>di</strong> Scienze della<br />

formazione strapiena <strong>di</strong> docenti, studenti<br />

e personale tecnico amministrativo, e alla<br />

presenza del rettore, si è <strong>di</strong>scusso a partire dai dati<br />

che evidenziano come l’università italiana occupi le<br />

posizioni più basse delle classifiche internazionali<br />

sugli investimenti nella ricerca. segue a pagina 10


segue dalla prima pagina e con<strong>di</strong>zionano<br />

le attività<br />

della <strong>di</strong>dattica, della ricerca e dei<br />

servizi. Un con<strong>di</strong>zionamento dovuto<br />

al contesto legislativo e alle esigue<br />

risorse finanziarie <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo.<br />

Come ormai tutti sanno, e voi studenti<br />

in modo particolare, il quadro che si<br />

prospetta per l’<strong>Università</strong> italiana è<br />

molto critico, perché presenta scenari<br />

con programmi <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionamento<br />

dell’offerta formativa, <strong>di</strong> contrazione<br />

del corpo docente e dei ricercatori, <strong>di</strong><br />

riduzione del personale tecnico e amministrativo.<br />

Tutto ciò avrà senza dubbio<br />

una seria ricaduta sul <strong>numero</strong> dei<br />

corsi attivati che, tuttavia, dobbiamo e<br />

vogliamo garantire confermandone la<br />

qualità e l’efficacia finalizzate al conseguimento<br />

<strong>di</strong><br />

una laurea con<br />

alto valore aggiunto<br />

in Italia e<br />

all’estero. Sotto<br />

questo aspetto<br />

alcune significativeesperienze,<br />

sempre più<br />

consolidate, che<br />

vedono i nostri<br />

laureati inseriti<br />

in laboratori<br />

<strong>di</strong> ricerca, in<br />

aziende private,<br />

in enti pubblici<br />

nell’Europa<br />

e nel mondo<br />

ci confortano.<br />

Così come ci<br />

rendono merito<br />

i risultati che il<br />

nostro ateneo<br />

sta ottenendo<br />

sul piano int<br />

e r n a z i o n a l e<br />

attraendo ricercatori<br />

<strong>di</strong> altri Paesi, compresi la Cina<br />

e l’In<strong>di</strong>a. Tralascio volutamente <strong>di</strong> soffermarmi<br />

sulle raccomandazioni che<br />

vengono fatte agli studenti all’inizio <strong>di</strong><br />

il messaggio del rettore agli studenti<br />

una nuova esperienza. Avrete modo <strong>di</strong><br />

fare amicizia con i vostri colleghi più<br />

anziani e <strong>di</strong> valutare la <strong>di</strong>sponibilità<br />

e l’impegno dei presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> facoltà, dei<br />

professori, del personale che garantisce<br />

i servizi delle presidenze, delle<br />

segreterie studenti, delle biblioteche.<br />

In altri termini, <strong>di</strong> sentirvi subito parte<br />

integrante e vitale delle facoltà e <strong>di</strong> cogliere<br />

la positività delle relazioni umane<br />

che possono arricchire <strong>di</strong> contenuti<br />

lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e l’appren<strong>di</strong>mento. Mi piace<br />

concludere questo messaggio augurale<br />

con una frase <strong>di</strong> Martin Luther King:<br />

“Intelligenza e personalità, questo è<br />

lo scopo della vera istruzione”. Non<br />

credo sia necessario, a questo punto,<br />

che mi soffermi sul valore del messaggio<br />

che esprime. Sono parole talmente<br />

chiare, e<br />

nella loro<br />

sintesi significativamenteincisive,<br />

perché<br />

ognuno <strong>di</strong><br />

voi studenti,<br />

nel leggerle,<br />

possa<br />

ritrovarsi<br />

pienamente.<br />

Sono<br />

certo infatti<br />

del vostro<br />

acume intellettuale.<br />

E altrettanto<br />

della capacità<br />

della<br />

nostra università<br />

<strong>di</strong><br />

imprimervi<br />

quella compiutaform<br />

a z i o n e ,<br />

necessaria<br />

per consentire a ognuno <strong>di</strong> voi <strong>di</strong> esprimere<br />

una personalità vincente <strong>di</strong> cui la<br />

nostra Isola ha assolutamente bisogno.<br />

Pagliuzza e trave<br />

Su opinioni pregiu<strong>di</strong>ziali e <strong>di</strong>ntorni<br />

ra istituzioni pubbliche e comunità, religiose e laiche, vige da sempre<br />

T un corretto e reciproco astenersi dal metter becco in casa altrui. In<br />

caso contrario, c’è poco da festeggiare per chiunque. Diocesi in primis.<br />

Da qualche tempo, infatti, lo strumento cartaceo dell’arcivescovado<br />

de<strong>di</strong>ca pungenti attenzioni all’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Ben vengano critiche,<br />

analisi e osservazioni. Anche dure. Diverso è un attacco pregiu<strong>di</strong>ziale,<br />

privo <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>ttorio, spesso costruito su assiomi palesemente infondati.<br />

Il nostro ateneo, riferimento per oltre 36mila studenti e altrettante famiglie,<br />

ricopre un evidente ruolo <strong>di</strong> ammortizzatore sociale in una regione con forti<br />

<strong>di</strong>sagi occupazionali. Il tutto, mantenendo le tasse meno onerose d’Italia.<br />

Eppure, vantiamo aree d’eccellenza, strutture all’avanguar<strong>di</strong>a, docenti e<br />

personale <strong>di</strong> prim’or<strong>di</strong>ne. Ovviamente, non mancano zone d’ombra e criticità.<br />

Che quoti<strong>di</strong>anamente l’ateneo affronta senza tanti clamori. Anche le<br />

principali classifiche nazionali e internazionali, evidenziano e premiano uno<br />

scenario che ci vede impegnati senza sosta. Ma spesso scordano elementi<br />

quali l’insularità. O un tessuto impren<strong>di</strong>toriale modesto e attanagliato dalla<br />

crisi. Per non parlare dell’appeal territoriale. Tant’è. E siamo al dunque.<br />

Chi conosce la logica dei fatti, sa che hanno la testa dura. Chi usa le parole<br />

in maniera arbitraria e con scarsa documentazione, prima o poi si aggroviglia.<br />

E non offre un buon servizio ai lettori.<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

Intesa tra Ciam e ateneo<br />

La convenzione prevede l’assegnazione <strong>di</strong> tesi <strong>di</strong> laurea, lo svolgimento<br />

<strong>di</strong> tirocini e ricerche su materiali e soluzioni nel campo <strong>degli</strong> ascensori.<br />

L’azienda nel 2009 assume <strong>di</strong>eci ingegneri nello stabilimento <strong>di</strong> Macchiareddu<br />

S<br />

e per le imprese il trasferimento<br />

tecnologico da parte<br />

del mondo accademico è<br />

questione <strong>di</strong> sopravvivenza in un<br />

mercato competitivo, l’università<br />

ha il compito non solo <strong>di</strong> creare<br />

innovazione, ma anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffonderla,alimentando<br />

il<br />

<strong>di</strong>alogo strategico<br />

con<br />

le imprese.<br />

Con questa<br />

consapevolezza<br />

il nostro<br />

ateneo e<br />

la Ciam Servizi<br />

hanno<br />

siglato agli<br />

inizi <strong>di</strong> settembre<br />

una<br />

convenzione-quadro<br />

che inaugura<br />

una collaborazione<br />

fattiva a<br />

sostegno dell’innovazione tecnologica<br />

e della ricerca industriale.<br />

È stato il preside <strong>di</strong> Ingegneria<br />

Francesco Ginesu, responsabile<br />

del progetto, a perfezionare prima<br />

dell’estate i termini dell’accordo<br />

col presidente dell’azienda Sandro<br />

Citarei. La Ciam è una società<br />

italiana che opera da oltre 40 anni<br />

nella progettazione, installazione e<br />

manutenzione <strong>di</strong> impianti ascensoristici<br />

e annovera tra i suoi clienti<br />

alcune tra le più gran<strong>di</strong> hol<strong>di</strong>ng<br />

italiane, nonché <strong>numero</strong>si enti<br />

pubblici. Col supporto scientifico<br />

dell’ateneo cagliaritano, l’azienda<br />

mira non solo a innovare i<br />

suoi prodotti, come gli ascensori<br />

verticali e inclinati, ma anche<br />

a sviluppare nuove potenzialità,<br />

come l’ascensore che scorra su<br />

una superficie inclinata, concava<br />

o convessa. Per arrivare a questi<br />

traguar<strong>di</strong> occorre sperimentare<br />

nuovi materiali, come i compositi<br />

per l’alleggerimento della struttura<br />

delle cabine, e progettare sistemi<br />

<strong>Cagliari</strong>. Da sinistra, Sandro Citarei, Pasquale Mistretta e Francesco Ginesu nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o<br />

del rettore per la firma della convenzione<br />

per la trasmissione dei segnali <strong>di</strong><br />

bassa e alta potenza. Nell’ambito<br />

della convenzione UniCa-Ciam, è<br />

già prevista l’assegnazione <strong>di</strong> tesi<br />

<strong>di</strong> laurea da sviluppare a <strong>Cagliari</strong><br />

e a Terni, nella sede madre dell’azienda,<br />

e lo svolgimento <strong>di</strong> tirocini<br />

universitari (tre-sei mesi). Lo<br />

stabilimento <strong>di</strong> prova e sviluppo<br />

sarà allestito a Macchiareddu (Ca)<br />

e agli inizi del 009 darà lavoro a<br />

<strong>di</strong>eci laureati in Ingegneria.<br />

(g.m.)


segue dalla prima pagina<br />

Certo è che se le inventiamo<br />

al momento si crea la<br />

<strong>di</strong>scriminazione. Ma oltre<br />

al problema etico, la questione<br />

ha un doppio binario:<br />

l’esistenza delle regole<br />

e l’educazione a rispettarle.<br />

Poi, per quanto riguarda il<br />

giu<strong>di</strong>ce è evidente che in<br />

buona fede possa sbagliare<br />

perché è un uomo.<br />

Professoressa, cosa pensa<br />

quando uno studente è costretto<br />

a ripetere più volte<br />

lo stesso esame?<br />

Dopo averlo respinto tre o<br />

quattro volte, anche il professore<br />

dovrebbe mettersi<br />

in <strong>di</strong>scussione. Ripeto, occorre<br />

far capire agli studenti<br />

che l’università è un<br />

luogo solenne.<br />

ma come<br />

garanzia<br />

per tutti.<br />

Che ricordo ha della sua<br />

formazione?<br />

Gli anni <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> per me<br />

sono stati molto belli. E<br />

sono certa siano importantissimi<br />

per la formazione<br />

non solo professionale ma<br />

anche umana.<br />

Il semaforo è verde: qual<br />

è il futuro <strong>di</strong> Scienze politiche?<br />

Sono state poste le basi per<br />

dei progetti grazie al lavoro<br />

del preside uscente. Tant’è<br />

che abbiamo conseguito<br />

buoni risultati in Alma-<br />

Laurea. E questo perché la<br />

facoltà non si è appiattita<br />

sul solo cre<strong>di</strong>to formativo.<br />

Infatti, abbiamo <strong>di</strong>segnato<br />

dei percorsi paralleli a<br />

quelli istituzionali che facciano<br />

sentire lo studente<br />

davvero partecipe. Proprio<br />

gli studenti si sono resi<br />

<strong>di</strong>sponibili, perché anche<br />

loro avvertono il problema<br />

generale.<br />

Si può ipotizzare un cambio<br />

<strong>di</strong> marcia?<br />

Me lo auguro. Il 3+2 e il siste-<br />

Paola Piras - ateneo, luogo <strong>di</strong> formazione solenne<br />

ma dei cre<strong>di</strong>ti hanno cambiato<br />

l’approccio all’istituzione e alla<br />

comunità, non più Universitas <strong>di</strong><br />

Innovazione e restyling in facolt<br />

agliaritana, 51 anni e tre figli, sarà<br />

C l’unica donna preside nel prossimo<br />

Senato accademico. È stata eletta lo<br />

scorso giugno al primo turno <strong>di</strong> votazione<br />

con 51 preferenze su 63 e succede a Raffaele<br />

Paci alla guida<br />

della facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze Politiche.<br />

Laureata a <strong>Cagliari</strong><br />

in Giurisprudenza<br />

con una tesi su<br />

L’appello al Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato, Paola<br />

Piras è or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />

Diritto amministrativo<br />

e anche avvocato.<br />

Subito dopo la sua elezione, il nuovo<br />

preside <strong>di</strong> Scienze politiche<br />

propone un restyling alla<br />

facoltà, a cominciare dalle<br />

manutenzioni <strong>degli</strong> stabili<br />

che la ospitano, al ripristino<br />

delle aule vetuste, all’eliminazione<br />

<strong>di</strong> scomode<br />

barriere architettoniche,<br />

per poi arrivare sotto una<br />

<strong>di</strong>versa luce ad accogliere<br />

gli studenti, vero propulsore<br />

del mondo accademico.<br />

Una micro rivoluzione,<br />

che si affida anche alle<br />

tra<strong>di</strong>zioni della goliar<strong>di</strong>a<br />

studentesca accademica,<br />

rispolverata come un tempo, per ricevere gli<br />

aspiranti dottori al meglio. È stato previsto<br />

un fitto programma <strong>di</strong><br />

benvenuto alle matricole,<br />

per dar loro<br />

un senso <strong>di</strong> appartenenza<br />

alla comunità<br />

universitaria. Con<br />

la lectio magistralis<br />

del professor Vla<strong>di</strong>miro<br />

Zagrebelsky,<br />

si aprono le lezioni<br />

dell’anno accademico.<br />

La professoressa<br />

Piras non rinuncia<br />

allo spirito tutto femminile<br />

<strong>di</strong> gestione<br />

della cosa pubblica:<br />

adattare efficienza,<br />

organizzazione e<br />

senso estetico. Tra le opere <strong>di</strong> rinnovamento<br />

si evidenzia il ripristino dell’ex Teatro<br />

dei Ciechi, rivestito dei colori della facoltà,<br />

confermati nell’amaranto, e ora rivalutati<br />

ed esibiti con orgoglio, come nel rispetto<br />

della più antica tra<strong>di</strong>zione.<br />

Alessandra Sorcinelli<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o e ricerca. Ormai si ragiona<br />

solo in termini <strong>di</strong> vantaggio, salvo<br />

poi sentirsi a <strong>di</strong>sagio per questa<br />

situazione. L’università, ha voluto<br />

copiare dei modelli, soprattutto<br />

anglosassoni, slegandoli<br />

dai contesti locali. Vista<br />

dal punto <strong>di</strong> vista dell’idea<br />

<strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e dell’approfon<strong>di</strong>-<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

mento culturale, l’università<br />

appare in via <strong>di</strong> estinzione.<br />

Quin<strong>di</strong>, spazio alle Fondazioni?<br />

Nutro perplessità sulla possibilità,<br />

presente nella Finanziaria,<br />

<strong>di</strong> trasformare le<br />

università in<br />

Fondazioni.<br />

Cosa pensa<br />

della segregazione<br />

v e r t i c a l e ,<br />

cioè le <strong>di</strong>fferenzenella<br />

carriera<br />

femminile<br />

rispetto alla<br />

maschile?<br />

Credo esista, più che altro<br />

perché l’intero sistema è<br />

costruito in modo da svantaggiare<br />

l’attività lavorativa<br />

femminile. Anche all’università<br />

si tende ad assegnare<br />

alle donne compiti più organizzativi<br />

che <strong>di</strong> ricerca.<br />

Da qui il gap nei concorsi?<br />

Sì. Hanno prodotto meno e<br />

sono svantaggiate.<br />

Dunque, spazio alle quote<br />

rosa?<br />

No. Sono contraria, perché<br />

fanno sì che le donne arrivino,<br />

non perché sono capaci,<br />

ma perché hanno una quota<br />

riservata. Dobbiamo invece<br />

lavorare sul cambiamento<br />

del tessuto sociale, e questo<br />

è possibile se si smette <strong>di</strong><br />

approcciare il problema con<br />

l’idea del salvagente, che in<br />

realtà indebolisce.<br />

Si può conciliare famiglia e<br />

carriera?<br />

Con molto sacrificio e con<br />

una forte famiglia alle spalle che<br />

ti sostiene.<br />

Un Manifesto<br />

con 95 corsi<br />

Una vasta gamma <strong>di</strong> opzioni formative<br />

per l’anno accademico 2008/09<br />

N<br />

ovantacinque. Questo è il<br />

<strong>numero</strong> dei corsi attivati<br />

nel nostro ateneo e pubblicati<br />

sul Manifesto <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />

2008/09. Divisi tra le un<strong>di</strong>ci facoltà,<br />

sono 49 <strong>di</strong> laurea, 4 <strong>di</strong> laurea<br />

magistrale, 21 <strong>di</strong> laurea specialistica<br />

e uno <strong>di</strong> laurea quadriennale.<br />

La facoltà con il maggior <strong>numero</strong><br />

<strong>di</strong> corsi è Scienze con <strong>di</strong>ciannove<br />

(9 laurea, 3 magistrale, 7 specialistica),<br />

segue Me<strong>di</strong>cina e chirurgia<br />

con se<strong>di</strong>ci (11 La, 5 sp), Ingegneria<br />

con quin<strong>di</strong>ci (7 La, 8 sp),<br />

Scienze politiche (5 La, 3 ma) e<br />

Scienze della formazione (3 La,<br />

4 ma, 1 QU) con otto, Economia<br />

(4 La, 3 ma) e Lettere e filosofia<br />

( La, 4 ma) con sette, Lingue e<br />

letterature straniere con cinque (3<br />

La, 2 ma), Farmacia con quattro<br />

( La, 2 ma). Chiudono Giurisprudenza<br />

(1 La, 1 ma, 1 sp) e<br />

Architettura (1 La, 2 ma) con tre<br />

corsi. Le immatricolazioni e iscrizioni<br />

sono scadute il 6 settembre<br />

per i corsi ad accesso libero; per<br />

quelli ad accesso programmato<br />

vale la data del bando. L’autocertificazione<br />

va effettuata online<br />

(webstudenti.unica.it/esse ) entro<br />

il 1° <strong>di</strong>cembre 2008. Informazioni<br />

sull’offerta formativa e sui servizi<br />

generali offerti dall’ateneo sono<br />

<strong>di</strong>sponibili all’ufficio Help desk<br />

della <strong>di</strong>rezione Orientamento e comunicazione<br />

in via Ospedale 121<br />

(lunedì, mercoledì, venerdì dalle<br />

10 alle 12.30). Inoltre, anche attraverso<br />

lo sportello telefonico (martedì<br />

e giovedì dalle 10. 0 alle 1 ) e<br />

su orientamento@amm.unica.it.


4<br />

Proficua intesa <strong>Cagliari</strong>-Nanchino<br />

L’accordo <strong>di</strong> cooperazione con la Nanjing Normal prevede attivit congiunte <strong>di</strong> ricerca,<br />

mobilit <strong>di</strong> studenti e docenti e la creazione dell’Istituto Confucio a Scienze politiche<br />

Emilio Bottazzi*<br />

U<br />

na delegazione cinese<br />

dell’<strong>Università</strong> Normale<br />

<strong>di</strong> Nanchino è<br />

venuta in visita al nostro<br />

ateneo con il duplice obiettivo<br />

<strong>di</strong> stilare un accordo<br />

<strong>di</strong> cooperazione per<br />

l’implementazione<br />

<strong>di</strong> attività congiunte<br />

<strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> mobilità<br />

<strong>di</strong> studenti,<br />

ricercatori e docenti,<br />

e per <strong>stu<strong>di</strong></strong>are la<br />

possibilità <strong>di</strong> istituire<br />

nella facoltà<br />

<strong>di</strong> Scienze politiche<br />

l’Istituto Confucio<br />

per la Sardegna.<br />

L’interesse crescente<br />

dell’ateneo<br />

cagliaritano verso<br />

l’apertura <strong>di</strong> più<br />

stretti rapporti con<br />

le università cinesi<br />

è determinato dal<br />

contingente momento<br />

storico, che vede la<br />

Repubblica popolare cinese<br />

giocare un ruolo determinante<br />

a livello internazionale, non<br />

solo in ambito economico e<br />

politico ma anche accademico<br />

e culturale. Si vuole creare un<br />

l 16 settembre è giunta a <strong>Cagliari</strong>, accompagnata<br />

dal professor Emilio Bottazzi,<br />

la delegazione dell’<strong>Università</strong><br />

Normale <strong>di</strong> Nanchino, composta dal <strong>di</strong>rettore<br />

delle Relazioni internazionali<br />

Xu Haining,<br />

dal prorettore<br />

della Nanjing Normal<br />

University Xia<br />

Jinwen, dal delegato<br />

per gli Affari <strong>di</strong>dattici<br />

Cheng Xiaogiao,<br />

e dal preside del<br />

College Internazionale<br />

in Stu<strong>di</strong> Cinesi<br />

Duan Yehui. La delegazione<br />

è stata accolta<br />

alla Cittadella<br />

<strong>di</strong> Monserrato dove,<br />

fra l’altro, ha apprezzato<br />

la visita all’aula<br />

informatica e alla biblioteca<br />

della facoltà<br />

<strong>di</strong> Scienze, <strong>di</strong>stinte per la funzionalità delle<br />

postazioni e la facilità con la quale gli studenti<br />

possono accedere ai servizi. Successivamente,<br />

sono stati accompagnati dal professor Ma-<br />

ponte basato sulla cooperazione<br />

scientifica nei <strong>di</strong>versi ambiti<br />

<strong>di</strong>sciplinari, per sod<strong>di</strong>sfare<br />

l’esigenza <strong>di</strong> confrontarsi con<br />

il mondo accademico cinese.<br />

L’intensificazione <strong>di</strong> tale collaborazione<br />

viene considerata<br />

Il rettore illustra il gonfalone del nostro ateneo alla delegazione cinese<br />

come passo decisivo nel processo<br />

<strong>di</strong> internazionalizzazione<br />

del nostro ateneo, che si<br />

aggiunge ai <strong>numero</strong>si accor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> collaborazione internazionali<br />

sviluppatisi negli ultimi<br />

anni. L’accordo quadro esprime,<br />

inoltre, il crescente inte-<br />

resse dell’ateneo a sfruttare le<br />

opportunità che il programma<br />

Marco Polo offre al <strong>di</strong>alogo<br />

produttivo e interculturale: la<br />

sua firma consentirà, infatti, <strong>di</strong><br />

elevare a sistema la movimentazione<br />

<strong>di</strong> contingenti studenteschi<br />

sempre più<br />

nutriti, a maggior<br />

beneficio <strong>di</strong><br />

un’esperienza <strong>di</strong><br />

formazione con<strong>di</strong>visa.<br />

Riguardo<br />

al secondo obiettivo,<br />

l’attivazione<br />

dell’Istituto Confucio<br />

si prefigge<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la<br />

conoscenza della<br />

lingua e cultura<br />

cinese in Sardegna<br />

anche attraversol’integrazione<br />

dei corsi<br />

delle scuole superiorisecondarie,<br />

oltre che attraverso<br />

conferenze, seminari<br />

e workshop, nella prospettiva<br />

<strong>di</strong> offrire agli operatori sociali<br />

uno strumento efficace per<br />

migliorare l’integrazione della<br />

comunità cinese stanziata<br />

nell’isola.<br />

*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Lingua e cultura cinese 1<br />

Il tour universitario della delegazione cinese<br />

Dal laboratorio linguistico ai presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Scienze politiche e Lingue al rettorato<br />

I<br />

Scambio <strong>di</strong> doni tra Pasquale Mistretta e Xia Jinwen<br />

rio Piga nella visita al Policlinico. Quin<strong>di</strong>, il<br />

gruppo ha potuto apprezzare la modernità e il<br />

comfort della Casa dello studente <strong>di</strong> via Trentino,<br />

del teatro e della mensa a<strong>di</strong>acenti. Negli uffici<br />

<strong>di</strong> presidenza della<br />

facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina, il<br />

professor Gavino Faa<br />

ha portato il suo saluto<br />

agli ospiti, auspicando<br />

future collaborazioni.<br />

Il momento centrale è<br />

stato rappresentato dall’incontro<br />

con il rettore<br />

Pasquale Mistretta, che<br />

ha accolto la delegazione<br />

nella splen<strong>di</strong>da<br />

cornice della sala <strong>di</strong> ricevimento<br />

del rettorato.<br />

Qui si sono intrattenuti<br />

in un colloquio imperniato<br />

sulle prospettive<br />

<strong>di</strong> cooperazione tra le<br />

università <strong>di</strong> Nanchino<br />

e <strong>Cagliari</strong> e che si è concluso con lo scambio<br />

<strong>di</strong> doni. Al Centro linguistico <strong>di</strong> ateneo, la professoressa<br />

Luisanna Fodde ha spiegato agli<br />

ospiti le attività e le modalità <strong>di</strong> accesso ai<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

Rosa Cidu nel gotha<br />

mon<strong>di</strong>ale della geochimica<br />

La docente della facolt <strong>di</strong> Scienze<br />

stata premiata a Oslo dall’Icgc<br />

Luca Fanfani*<br />

I<br />

n occasione del XXXIII International<br />

geological congress tenutosi a Oslo<br />

(Norvegia) in agosto, Clemens Reinmann,<br />

vice presidente dell’International association<br />

of geochemistry (iCgC) a nome della più<br />

prestigiosa comunità internazionale <strong>di</strong> geochimica,<br />

ha consegnato a Rosa Cidu, associato <strong>di</strong><br />

Geochimica del nostro ateneo, un importante<br />

riconoscimento. L’associazione,<br />

come detto alla<br />

consegna del certificato,<br />

l’ha premiata per i risultati<br />

scientifici ottenuti<br />

nel campo della geochimica<br />

delle acque oltre<br />

che per i servizi svolti<br />

nei confronti del gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro Water-rock<br />

Rosa Cidu<br />

interaction nell’ambito<br />

della stessa associazione.<br />

Oltre alla vali<strong>di</strong>tà delle<br />

sue ricerche in settori applicativi quali lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o<br />

dei meccanismi <strong>di</strong> rilascio e segregazione<br />

dei contaminanti inorganici nelle acque in aree<br />

minerarie e quello delle relazioni intercorrenti<br />

fra ambiente geologico, attività umane e risorse<br />

idriche sotterranee e superficiali, l’iCgC ha<br />

riconosciuto anche il contributo della Cidu all’attività<br />

e<strong>di</strong>toriale nel campo della geochimica<br />

ambientale e delle acque. Rosa Cidu ha infatti<br />

curato l’e<strong>di</strong>zione dei volumi dei Procee<strong>di</strong>ngs of<br />

the tenth international water rock symposium<br />

tenutosi in Sardegna nel 2001 e <strong>di</strong> alcuni numeri<br />

<strong>di</strong> Applied geochemistry (Elsevier), Journal<br />

of geochemical exploration (Elsevier) e Mine<br />

water and the environment (Springer), de<strong>di</strong>cati<br />

a specifici aspetti nel campo della ricerca geochimica<br />

ambientale. Questo riconoscimento si<br />

aggiunge a quello dello scorso giugno, relativo<br />

alla nomina della professoressa Cidu a componente<br />

del <strong>di</strong>rettivo dell’International mine<br />

water association; e ancora più importante è il<br />

fatto che Rosa Cidu è la prima donna a ricoprire<br />

tale incarico in un’associazione dove competenze<br />

e interessi erano fino a poco tempo fa<br />

prerogativa dell’altro sesso. *or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Geologia regionale<br />

servizi <strong>di</strong> supporto alla <strong>di</strong>dattica. In viale San<br />

Vincenzo, l’attivazione <strong>di</strong> corsi in lingua cinese<br />

è segno tangibile dell’interesse a un <strong>di</strong>alogo<br />

con la Cina. Ancora, nella facoltà <strong>di</strong> Scienze<br />

politiche, la rappresentanza ha incontrato i professori<br />

Raffaele Paci e Paola Piras, per una<br />

visita alla sezione sinologica della biblioteca.<br />

Quin<strong>di</strong>, si è tenuto l’incontro con il preside <strong>di</strong><br />

Lingue Massimo Arcangeli, latore <strong>di</strong> un rinnovato<br />

interesse della facoltà ad approfon<strong>di</strong>re<br />

i rapporti culturali con la Cina. Un ringraziamento<br />

va rivolto al tutor <strong>di</strong> orientamento della<br />

facoltà <strong>di</strong> Scienze e allo staff ersU della Casa<br />

dello studente, per la cortesia e <strong>di</strong>sponibilità<br />

mostrate nella guida alle strutture. Giovanni Marini<br />

responsabile Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> cooperazione internazionale


P<br />

Amministrazione <strong>di</strong>gitale, trent’anni <strong>di</strong> ricerche<br />

Si celebra in ateneo il matrimonio tra informatica e <strong>di</strong>ritto. “Gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong>mostrano<br />

che il mancato decollo dell’amministrazione <strong>di</strong>gitale dovuto a una carenza <strong>di</strong> norme<br />

concretamente eseguibili in materia <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo” spiega Giovanni Duni<br />

C<br />

on telegramma del 14 marzo<br />

008 <strong>di</strong>retto al rettore,<br />

il Capo dello Stato ha concesso<br />

il suo alto patronato alle celebrazioni<br />

del trentennale delle ricerche<br />

sull’amministrazione. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un importante riconoscimento<br />

a un filone <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> rilevanza<br />

mon<strong>di</strong>ale, nata nella nostra università<br />

con molti anni <strong>di</strong> anticipo rispetto<br />

ad altre<br />

iniziative del<br />

genere, universitarie<br />

e<br />

non. La ricerca<br />

prosegue<br />

tuttora, anche<br />

a t t r a v e r s o<br />

il dottorato<br />

Giovanni Duni<br />

<strong>di</strong> ricerca in<br />

Diritto dell’attivitàamministrativa<br />

informatizzata e della comunicazione<br />

pubblica.<br />

Professor Duni, in che consiste<br />

questa priorità del nostro ateneo?<br />

La data <strong>di</strong> riferimento per parlare<br />

<strong>di</strong> trentennale è il 1978. Prima <strong>di</strong><br />

quell’anno l’informatica e il <strong>di</strong>ritto<br />

si erano incontrati in due mo<strong>di</strong>:<br />

con la creazione <strong>di</strong> banche <strong>di</strong><br />

dati, quali le raccolte informatizzate<br />

<strong>di</strong> giurisprudenza e<br />

con primizie <strong>di</strong> automazione<br />

<strong>di</strong> atti amministrativi vincolati<br />

e ripetitivi, da stampare comunque<br />

e firmare con la penna.<br />

La novità che mi azzardai<br />

a proporre fu che l’atto amministrativo<br />

fosse redatto in forma<br />

elettronica e avesse valore<br />

legale in forma elettronica.<br />

L’idea fu esposta in un convegno<br />

della Corte <strong>di</strong> Cassazione e pubblicata<br />

nella rivista amministrativa<br />

della Repubblica italiana.<br />

Sembra un concetto semplice.<br />

La semplicità del concetto non<br />

significa semplicità dei problemi<br />

collegati. Tutto il co<strong>di</strong>ce dell’amministrazione<br />

<strong>di</strong>gitale (D. Legisl.<br />

82 del 2005) è basato su questo<br />

concetto semplice, ma affronta<br />

complessi problemi, per altro messi<br />

in evidenza fin dal 1978: la necessità<br />

che alla firma con la penna<br />

si sostituisse la firma elettronica<br />

per potere attribuire il documento<br />

al suo autore; la trasformazione<br />

del proce<strong>di</strong>mento cartaceo in proce<strong>di</strong>mento<br />

telematico.<br />

Il concetto <strong>di</strong> firma elettronica<br />

risale quin<strong>di</strong> al 1978?<br />

In quella relazione usai il verbo<br />

firmare elettronicamente il documento<br />

informatico. Quanto alle<br />

soluzioni <strong>di</strong> firma elettronica, in<br />

qualità <strong>di</strong> giurista mi limitai a delle<br />

ipotesi, ma si lasciò ai tecnici<br />

informatici la soluzione del problema<br />

dell’attribuibilità dell’atto<br />

giuri<strong>di</strong>co al suo autore.<br />

Dunque, i tecnici hanno inventato<br />

la firma <strong>di</strong>gitale.<br />

Esatto. Ma il legislatore comunitario<br />

e nazionale, pur riconoscendo<br />

la firma <strong>di</strong>gitale come la soluzione<br />

tecnicamente migliore, accetta,<br />

per la vali<strong>di</strong>tà dei documenti informatici,<br />

altre soluzioni, prima fra<br />

tutte l’identificazione dell’autore<br />

nel momento dell’accesso telematico,<br />

che si usa chiamare firma<br />

debole, ma comunque valida. Il<br />

motivo della rinunzia al meglio sta<br />

nel fatto che la firma <strong>di</strong>gitale non è<br />

ancora <strong>di</strong>ffusa.<br />

Statini mensili ad<strong>di</strong>o<br />

Informatizzazione dei servizi in ateneo: da ottobre<br />

procedura telematica anche per i cedolini dello stipen<strong>di</strong>o<br />

N<br />

ell’ambito <strong>di</strong> un progetto<br />

complessivo <strong>di</strong><br />

informatizzazione<br />

dei servizi, l’università <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> ha creato un’apposita<br />

procedura telematica<br />

che consente a ogni singolo<br />

utente, destinatario <strong>di</strong><br />

emolumenti in ragione del<br />

proprio rapporto con l’ateneo, <strong>di</strong><br />

visionare il proprio cedolino mensile<br />

ed, eventualmente,<br />

stamparne copia. Il servizio,<br />

che potrà essere esteso<br />

anche ad altre tipologie<br />

<strong>di</strong> documenti, consente la<br />

visualizzazione dei cedolini<br />

stipen<strong>di</strong>ali da qualsiasi<br />

punto della rete internet.<br />

La procedura che permette anche<br />

Come celebrate questo trentennale?<br />

Sono co-promotori la Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione, nella quale fu esposta<br />

l’idea innovatrice e il Cnipa. L’oggetto<br />

delle attività verterà sulla<br />

necessità <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina europea<br />

del proce<strong>di</strong>mento telematico. Gli<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong> scientifici hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

che il mancato decollo effettivo<br />

dell’amministrazione <strong>di</strong>gitale è dovuto<br />

a una carenza <strong>di</strong> norme concretamente<br />

eseguibili in materia<br />

<strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento amministrativo. I<br />

principali atti amministrativi sono<br />

solo la conclusione <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti<br />

che coinvolgono a volte decine<br />

<strong>di</strong> amministrazioni e uffici <strong>di</strong>versi.<br />

La stessa dematerializzazione non<br />

è fine a se stessa, ma serve a telelavorare<br />

tra uffici (ed un domani<br />

anche da casa); ma per far ciò è<br />

necessario trasformare il proce<strong>di</strong>mento<br />

da cartaceo a telematico.<br />

Quali iniziative sono previste per<br />

le celebrazioni?<br />

Le celebrazioni sono esposte e in<br />

parte gestite nel sito www.teleamministrazione.it,<br />

al quale mi permetto<br />

<strong>di</strong> rinviare per i dettagli e<br />

per una partecipazione da parte<br />

<strong>di</strong> tutti gli interessati. Si tratta <strong>di</strong><br />

un’iniziativa<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionieuropee,<br />

volta a<br />

in<strong>di</strong>viduare<br />

e l e m e n t i<br />

con<strong>di</strong>visi <strong>di</strong><br />

una normativa<br />

sul proc<br />

e d i m e n t o<br />

telematico.<br />

Q u a n d o<br />

l’Italia partì per prima a <strong>di</strong>sciplinare<br />

la firma <strong>di</strong>gitale nel 1997, dovette<br />

fare marcia in<strong>di</strong>etro a seguito<br />

<strong>di</strong> una <strong>di</strong>rettiva comunitaria. Non<br />

vorremmo che accadesse lo stesso<br />

per la <strong>di</strong>sciplina del proce<strong>di</strong>mento<br />

telematico.<br />

la consultazione dei cedolini pregressi<br />

a partire da gennaio 2002,<br />

è stata attivata dal 24 settembre e<br />

sostituirà integralmente l’attuale<br />

sistema cartaceo a partire dal prossimo<br />

ottobre.<br />

Sviluppo locale<br />

tra pianificazione<br />

e progettazione<br />

A Seneghe la Summer<br />

School Sebastiano Brusco<br />

a terza e<strong>di</strong>zione della Scuola<br />

estiva <strong>di</strong> sviluppo locale<br />

Sebastiano Brusco, è focalizzata<br />

sul tema dell’inclusione<br />

progettuale, assunto come il denominatore<br />

comune per la lettura<br />

e la valutazione delle politiche<br />

per lo<br />

sviluppoterritoriale,<br />

con<br />

p a r t i -<br />

colare<br />

riferim<br />

e n t o<br />

ai beni<br />

comuni<br />

e al<br />

p a e -<br />

saggio,<br />

alla ges<br />

t i o n e<br />

e pianificazione<br />

strategica delle risorse<br />

idriche e alla pianificazione<br />

strategica urbana. Ciò al fine <strong>di</strong><br />

specificare in maniera coerente<br />

- all’interno <strong>di</strong> specifici contesti<br />

progettuali - chi, come e su cosa i<br />

vari attori sono chiamati a partecipare.<br />

Infatti, contenuti, modalità<br />

ed elementi della partecipazione<br />

variano da un campo all’altro.<br />

L’esplicitazione dei percorsi dell’inclusione<br />

in tre <strong>di</strong>versi ambiti<br />

permette <strong>di</strong> uscire dalla retorica<br />

della partecipazione e consente<br />

<strong>di</strong> delineare elementi, limiti e caratteri<br />

<strong>di</strong>stintivi e specifici <strong>di</strong> ogni<br />

percorso attrezzato d’inclusione<br />

progettuale. La cifra con cui finora<br />

la scuola estiva ha affrontato<br />

il tema della progettazione<br />

territoriale, dello sviluppo e della<br />

governance consiste nel costante<br />

richiamo reciproco tra momento<br />

analitico e attuazione progettuale.<br />

L’obiettivo è quello <strong>di</strong> coinvolgere<br />

non solo accademici e studenti,<br />

ma anche i soggetti chiave<br />

dell’attuale quadro istituzionale,<br />

operatori territoriali <strong>di</strong> sviluppo,<br />

esponenti delle comunità locali,<br />

con il fine <strong>di</strong> creare una comunità<br />

<strong>di</strong> esperti che ogni anno s’incontra<br />

per <strong>di</strong>scutere come progettare<br />

strategicamente e attuare le politiche<br />

legate al territorio. L’iniziativa<br />

si è articolata in due parti:<br />

una prima due giorni aperta al<br />

pubblico, in forma <strong>di</strong> convegno, e<br />

una seconda tre giorni riservata a<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>osi, studenti e operatori.<br />

Unicanews 48 - settembre 008 5<br />

L


6<br />

Ateneo, strategia per la ricerca scientifica<br />

“Puntiamo al sostegno delle borse <strong>di</strong> dottorato e <strong>degli</strong> assegni <strong>di</strong> ricerca” spiega<br />

Adolfo Lai. In gioco circa 12 milioni <strong>di</strong> euro provenienti dalla Regione<br />

D<br />

opo la nomina della<br />

Consulta regionale<br />

per la ricerca prevista<br />

all’articolo 8 della Lr 7/ 007<br />

(ve<strong>di</strong> articolo a lato, ndr), con<br />

delibera del 9 luglio 008 la<br />

Giunta ha nominato gli esperti<br />

dei Comitati tecnici consultivi<br />

d’area (articolo 9). Per l’università<br />

<strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong><br />

sono stati<br />

designati<br />

G i a c o -<br />

mo Cao<br />

e Fabio<br />

R o l i<br />

(scienze<br />

Adolfo Lai<br />

m a t e -<br />

matiche,<br />

informa-<br />

tiche, fisiche, chimiche e ingegneristiche),<br />

Alessandra Carucci<br />

e Luca Fanfani (scienze<br />

della terra e dell’ambiente),<br />

Walter Fratta (scienze della<br />

vita), Francesco Pigliaru<br />

e Maurizio Vir<strong>di</strong>s (scienze<br />

umane e sociali). Entrano così<br />

nel vivo i lavori della consulta<br />

per la definizione <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>rizzi<br />

strategici del Piano regionale<br />

per la ricerca scientifica e<br />

l’innovazione tecnologica (articolo<br />

14). Sul tema abbiamo<br />

intervistato il prorettore alla<br />

ricerca, Adolfo Lai.<br />

R<br />

Professore, quale sarà il<br />

contributo strategico dell’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> in<br />

seno alla Consulta?<br />

Da <strong>di</strong>versi mesi è in corso un<br />

intenso lavoro <strong>di</strong> consultazione<br />

dei <strong>di</strong>partimenti, delle aree<br />

e dei rappresentanti delle aggregazione<br />

d’area in Senato,<br />

che ha portato alla definizione<br />

<strong>di</strong> linee strategiche con<strong>di</strong>vise<br />

per cogliere le opportunità offerte<br />

sia dalla legge regionale<br />

che dal protocollo d’intesa.<br />

Quali saranno le priorità<br />

strategiche?<br />

Nel campo della ricerca scientifica<br />

la sistematicacarenza<br />

<strong>di</strong> risorse<br />

f i n a n z i a r i e<br />

d e t e r m i n a<br />

gravi <strong>di</strong>fficoltà<br />

soprattutto<br />

per lo sviluppo<br />

della ricerca<br />

<strong>di</strong> base,<br />

il reclutamento<br />

dei giovani<br />

ricercatori e<br />

il potenziamento delle infrastrutture<br />

<strong>di</strong> ricerca. Sono dunque<br />

in fase <strong>di</strong> elaborazione<br />

<strong>di</strong>verse proposte, che mirano<br />

a richiedere prioritariamente<br />

risorse per il sostegno delle<br />

borse <strong>di</strong> dottorato e <strong>degli</strong><br />

assegni <strong>di</strong> ricerca, l’acquisto<br />

delle gran<strong>di</strong> attrezzature<br />

scientifiche e il finanziamento<br />

<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca come i<br />

progetti prin che, pur positivamente<br />

valutati, non sono<br />

stati finanziati.<br />

Ci saranno risorse fresche<br />

nell’imme<strong>di</strong>ato?<br />

Oltre ai 2,4milioni <strong>di</strong> euro del<br />

por per le attrezzature dei Centri<br />

<strong>di</strong> competenza, per la ricerca<br />

<strong>di</strong> base arriveranno presto circa<br />

12-14 milioni quale quota vin-<br />

colata dalla legge regionale per<br />

la ricerca, pari all’un per cento<br />

delle compartecipazioni irpef.<br />

Cristina Aresu<br />

Trasferimento tecnologico e nuove attivit<br />

In arrivo strumentazioni d’avanguar<strong>di</strong>a per il rilancio delle imprese.<br />

L’ateneo acquister attrezzature per due milioni 400mila euro<br />

afforzamento della ricerca<br />

universitaria<br />

al fine <strong>di</strong> potenziare<br />

il trasferimento tecnologico<br />

è il progetto<br />

congiunto delle<br />

università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

e Sassari<br />

e dell’Agenzia<br />

regionale Sardegna<br />

ricerche che<br />

mira a contribuire<br />

e potenziare<br />

le opportunità<br />

<strong>di</strong> trasferimento<br />

tecnologico per il rilancio<br />

delle pmi e la nascita <strong>di</strong> nuove<br />

attività nel territorio sardo. Il<br />

progetto prevede la messa a<br />

punto <strong>di</strong> tre azioni <strong>di</strong> intervento<br />

(Informazione tecnologica<br />

alle imprese; Messa a<br />

<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> strumentazio-<br />

Progetti Finanziamento<br />

Rischio ambientale 49.686<br />

Agroalimentare-Agroindustria 08.050<br />

Trasporti 489.161<br />

Biologie avanzate 4 5.460<br />

iCt 79.680<br />

Nuove tecnologie 6 7.96<br />

Totale 2.400.000<br />

ne d’avanguar<strong>di</strong>a per scopi<br />

innovazione; Conduzione <strong>di</strong><br />

ricerche specifiche su impianti<br />

pilota) negli ambiti tematici<br />

coperti dai centri regionali <strong>di</strong><br />

competenza tecnologica: Ambiente;<br />

Trasporti; Agroalimentare<br />

e agroindustria; iCt; Nuo-<br />

ve tecnologie<br />

per attività produttive.Complessivamente,<br />

nei prossimi<br />

mesi, il nostro<br />

ateneo acquisirà<br />

importanti<br />

a t t r e z z a t u r e<br />

per un importo<br />

<strong>di</strong> ,4 milioni<br />

<strong>di</strong> euro, a valere sulle risorse<br />

residue della misura .1 (por<br />

Sardegna 2000-06).<br />

(c. a.)<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

Stato-Regione: intesa<br />

in aiuto <strong>degli</strong> atenei sar<strong>di</strong><br />

Stanziati 70 milioni <strong>di</strong> euro<br />

per tre ambiti <strong>di</strong> intervento<br />

P<br />

enalizzate dal pesante taglio dei trasferimenti<br />

<strong>di</strong> risorse statali deciso dal Governo,<br />

le università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Sassari<br />

usufruiranno <strong>di</strong> una parziale compensazione<br />

grazie al recente protocollo d’intesa stipulato<br />

con il ministero dell’<strong>Università</strong> e della ricerca e<br />

la regione Sardegna il 2 maggio scorso. Il protocollo<br />

prevede interventi da realizzarsi nel prossimo<br />

triennio per la valorizzazione e lo sviluppo<br />

del sistema universitario e della ricerca in Sardegna,<br />

con<br />

uno stanz<br />

i a m e n t o<br />

c o m p l e s -<br />

sivo <strong>di</strong> 70<br />

milioni <strong>di</strong><br />

euro, <strong>di</strong><br />

cui 5 dal<br />

ministero,<br />

5 dalla<br />

r e g i o n e<br />

e <strong>di</strong>eci a<br />

titolo <strong>di</strong><br />

c o f i n a n -<br />

ziamento<br />

<strong>degli</strong> atenei,<br />

anche<br />

nella forma<br />

<strong>di</strong> valorizzazione <strong>di</strong> progetti, competenze e<br />

strutture. I settori d’intervento. Il programma<br />

<strong>di</strong> interventi sarà concentrato prioritariamente<br />

in tre ambiti: integrazione tra sistema della<br />

ricerca e sistema produttivo; rete universitaria<br />

sarda, modelli <strong>di</strong> governance, interventi a favore<br />

<strong>degli</strong> studenti, potenziamenti<br />

<strong>di</strong> servizi a<br />

supporto della <strong>di</strong>dattica e<br />

della ricerca, alte scuole<br />

e formazione permanente;<br />

potenziamento delle<br />

dotazioni scientifiche e<br />

tecnologiche del sistema<br />

scientifico regionale.<br />

Il sistema <strong>di</strong> gestione.<br />

Per garantire la necessaria<br />

sinergia tra i <strong>di</strong>versi<br />

strumenti, l’attuazione del<br />

Micaela Morelli<br />

protocollo è demandata alla Consulta regionale<br />

per la ricerca istituita con la legge regionale<br />

7/ 007 integrata da tre membri <strong>di</strong> nomina<br />

ministeriale. La consulta è formata da: Eliseo<br />

Secci (assessore regionale Programmazione),<br />

Pasquale Mistretta e Alessandro Maida (rettori<br />

delle università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Sassari); Luca<br />

Pani (Pharmaness), Davide Carta (Saras);<br />

Bruno Palmas (AsL 4 Ogliastra); Micaela Morelli<br />

(fondazione Banco <strong>di</strong> Sardegna); Giuliano<br />

Murgia (presidente <strong>di</strong> Sardegna ricerche); Alberto<br />

Scanu (Confindustria Sardegna meri<strong>di</strong>onale);<br />

Gianna Rita Mele (CgiL). Gli esperti <strong>di</strong><br />

nomina ministeriale sono Giuseppe Pulina (<strong>di</strong>rettore<br />

generale dell’Agris); Fabrizio Cobis,<br />

Paolo Bonaretti e Mario Pani.<br />

(c.a.)


Ricerca, tra sogni e precariet<br />

Difficolt e ostacoli nella storia <strong>di</strong> una giovane<br />

ricercatrice <strong>di</strong> Macomer<br />

N<br />

el cassetto una laurea in<br />

Biologia e il sogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

una biochimica <strong>di</strong> fama<br />

internazionale, ma saranno i sapori<br />

e i profumi della sua terra a in<strong>di</strong>carle<br />

la strada: la ricerca applicata<br />

al settore agroindustriale. È l’avventura<br />

<strong>di</strong> una giovane ricercatrice<br />

<strong>di</strong> Macomer (nU), Maria Cristina<br />

Porcu (nella foto), che a quin<strong>di</strong>ci<br />

anni dagli<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong> conclusi<br />

con successo<br />

nell’ateneo<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

si racconta<br />

nelle pagine<br />

<strong>di</strong> Sar<strong>di</strong>news.<br />

Gli inizi non<br />

sono facili:<br />

ben presto, alle velleità <strong>di</strong> una<br />

brillante carriera accademica si<br />

sostituisce un’infinita e variopinta<br />

serie <strong>di</strong> contratti <strong>di</strong> lavoro (a parte<br />

il contratto a tempo indeterminato,<br />

s’intende!) La storia <strong>di</strong> Maria Cristina<br />

ci è subito familiare. È quella<br />

dei tanti precari della ricerca che,<br />

dopo aver investito la loro gioventù<br />

negli <strong>stu<strong>di</strong></strong>, si scontrano con un<br />

mercato del lavoro governato da<br />

un unico comandamento: senza<br />

santi in para<strong>di</strong>so non si passa! A<br />

Maria Cristina, però, non mancano<br />

né l’ottimismo né la determinazione<br />

per farsi trovare pronti a qualunque<br />

sfida. I finanziamenti messi<br />

a <strong>di</strong>sposizione dalla regione sarda<br />

le consentono <strong>di</strong> collaborare con<br />

l’AiLUn (Associazione istituzione<br />

libera università nuorese) per lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> tecnologie all’avanguar<strong>di</strong>a<br />

nel settore vitivinicolo sardo.<br />

L’esperienza si rivela illuminante<br />

e, con al fianco il futuro marito,<br />

Maria Cristina approfon<strong>di</strong>sce<br />

L<br />

a <strong>di</strong>rezione Ricerca scientifica<br />

e progetti finalizzati ha<br />

comunicato l’avvio del bando<br />

per la presentazione dei progetti<br />

<strong>di</strong> ricerca da finanziare a carico del<br />

Fondo per il sostegno della ricerca<br />

<strong>di</strong> base e per lo start-up dei giovani<br />

ricercatori (fondo cinque per<br />

cento). Il bando è rivolto ai ricercatori<br />

confermati e non confermati<br />

del nostro ateneo, con anzianità<br />

<strong>di</strong> servizio non superiore a <strong>di</strong>eci<br />

anni. Si può presentare progetti <strong>di</strong><br />

ricerca in forma congiunta tra più<br />

ricercatori della stessa università<br />

lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o del<br />

settore agroalimentare<br />

sardo,<br />

tra un corso per<br />

assaggiatore <strong>di</strong><br />

formaggi e un<br />

altro per sommelier.<br />

Molti i<br />

tirocini e le esperienze <strong>di</strong> ricerca<br />

in Sardegna e all’estero: dalla collaborazione<br />

col Consorzio 1 e il<br />

dottor Efisio Scano, al Master &<br />

Back in Spagna nel centro <strong>di</strong> ricerca<br />

a Cartif (vicino Valladolid).<br />

Oggi Maria Cristina<br />

è <strong>di</strong> nuovo<br />

a casa, nella sua<br />

isola, nei laboratori<br />

della Porto<br />

Conte Ricerche<br />

<strong>di</strong> Tramariglio<br />

(frazione <strong>di</strong> Alghero),<br />

dove continua<br />

a occuparsi<br />

delle cose in cui<br />

crede grazie a<br />

una borsa <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o.<br />

La grinta è<br />

sempre la stessa,<br />

quella che subito<br />

dopo la laurea le<br />

ha permesso <strong>di</strong><br />

vincere lo sconforto<br />

della precarietà e <strong>di</strong> seguire,<br />

comunque, la sua vocazione per<br />

la ricerca. Ora il cassetto <strong>di</strong> Maria<br />

Cristina contiene oggetti ancora<br />

più preziosi: accanto a un curriculum<br />

<strong>di</strong> tutto rispetto, l’umiltà <strong>di</strong><br />

una giovane <strong>stu<strong>di</strong></strong>osa che, nonostante<br />

tutto, si considera fortunata<br />

e rivolge un augurio alla Sardegna,<br />

affinché non si lasci sfuggire la sua<br />

più importante chance <strong>di</strong> sviluppo:<br />

i suoi giovani ricercatori.<br />

Giorgio Mancosu<br />

che si considerano tutti proponenti<br />

la ricerca; ogni ricercatore può essere<br />

presente solo in un progetto <strong>di</strong><br />

ricerca. La vali<strong>di</strong>tà dei lavori sarà<br />

valutata secondo i criteri: fattibilità<br />

e grado <strong>di</strong> coerenza tra capacità<br />

operative e obiettivi del progetto<br />

(punti 15/100); innovatività, interesse<br />

scientifico e originalità<br />

delle attività <strong>di</strong> ricerca contenute<br />

nell’elaborato con riferimento sia<br />

ai contenuti sia alle metodologie<br />

proposte (20/100); curriculum<br />

(40/100). Le richieste <strong>di</strong> finanziamento<br />

dovranno essere presentate<br />

Il Miur e il rientro dei cervelli<br />

Riattivato il programma per esperti impegnati<br />

all’estero. Scadenza ministeriale al 31 ottobre<br />

l miUr ha riattivato il programma<br />

Rientro dei cervelli,<br />

destinando un’apposita<br />

quota per la stipula <strong>di</strong> contratti da<br />

parte delle università con <strong>stu<strong>di</strong></strong>osi<br />

ed esperti stranieri o italiani stabilmente<br />

impegnati all’estero da<br />

almeno un triennio in attività <strong>di</strong>dattica<br />

e <strong>di</strong> ricerca. La scadenza<br />

ministeriale per la presentazione<br />

delle proposte <strong>di</strong> contratto è fissata<br />

al 31 ottobre 2008. Le domande<br />

dovranno essere compilate dai<br />

docenti proponenti, seguendo le<br />

modalità in<strong>di</strong>cate nel Dm 18/ 005<br />

e relative linee guida 005, utilizzando<br />

la procedura informatizzata<br />

sul sito CineCa: http://cofin.cineca.<br />

it/cervelli. Si ricorda che: i contratti<br />

dovranno avere una durata minima<br />

<strong>di</strong> due anni continuativi e massima<br />

<strong>di</strong> quattro anni, garantendo un impegno<br />

<strong>di</strong>dattico compreso tra un<br />

minimo <strong>di</strong> 0 e un massimo <strong>di</strong> 60<br />

ore per anno accademico; potranno<br />

I fon<strong>di</strong> per ricerca <strong>di</strong> base e start up<br />

Scade il 20 ottobre il bando de<strong>di</strong>cato ai giovani avviato dalla <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> via Santa Croce<br />

I<br />

su carta e in duplice copia negli<br />

uffici della <strong>di</strong>rezione Ricerca, via<br />

Santa Croce 67, entro le 13 del 20<br />

ottobre 2008. La modulistica e il<br />

regolamento sono su www.unica.<br />

it/Ricerca scientifica/Finanziamenti<br />

d’Ateneo. L’importo del finanziamento,<br />

pari a 302.898,22 euro è<br />

così ripartito tra le sei macroaree:<br />

Scienze matematiche, Scienze fisiche,<br />

Scienze della terra (aree 01,<br />

02, 04) 51.492,6974 euro; Scienze<br />

chimiche, Scienze biologiche (03,<br />

05) 69.666,5906; Scienze me<strong>di</strong>che<br />

(06) 45.434,733; Ingegneria civile e<br />

essere proposti contratti per can<strong>di</strong>dati<br />

senior, limitatamente a un solo<br />

anno accademico e non rinnovabili,<br />

ferma restando la preferenza per<br />

i giovani <strong>stu<strong>di</strong></strong>osi; il compenso per<br />

l’attività dello <strong>stu<strong>di</strong></strong>oso dovrà essere<br />

considerato sulla base <strong>di</strong> alcuni<br />

importi massimi (75mila euro annue<br />

per figure assimilabili ai professori<br />

<strong>di</strong> I fascia, 55mila professori<br />

<strong>di</strong> II fascia, 35mila ricercatori);<br />

verrà sostenuto integralmente dal<br />

miUr il compenso per l’attività<br />

<strong>di</strong>dattica dello <strong>stu<strong>di</strong></strong>oso, esclusi gli<br />

oneri previdenziali e assistenziali a<br />

carico dell’ateneo, mentre il programma<br />

<strong>di</strong> ricerca verrà finanziato<br />

al 90 per cento, lasciando a carico<br />

dei <strong>di</strong>partimenti richiedenti il cofinanziamento<br />

del restante 10 per<br />

cento. Le richieste dopo la registrazione<br />

e chiusura online, dovranno<br />

essere consegnate in duplice copia<br />

cartacea negli uffici della <strong>di</strong>rezione<br />

Ricerca, via Santa Croce 67, entro<br />

il prossimo 10 ottobre, unitamente<br />

alle delibere del Consiglio <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento<br />

e <strong>di</strong> facoltà, per poter<br />

essere sottoposte all’approvazione<br />

del Senato accademico. Per informazioni,<br />

dottoressa Li<strong>di</strong>a Melis<br />

(070.6755 66).<br />

(s.c.)<br />

Architettura, Ingegneria industriale<br />

(08, 09) 51.492,6974; Scienze<br />

dell’antichità filologico-letterarie,<br />

storico-artistiche, Scienze storiche<br />

filosofiche pedagogiche, psicologiche<br />

(10, 11) 45.434,733; Scienze<br />

giuri<strong>di</strong>che, Scienze economiche<br />

e Scienze politiche (12, 13, 14)<br />

9. 76,7686.<br />

(s.c.)<br />

Unicanews 48 - settembre 008 7


8<br />

elezioni rettorali - le lettere<br />

Le consultazioni delle facolt<br />

<strong>di</strong> viale Sant’Ignazio<br />

Pubblichiamo le lettere inviate ai rappresentanti dei docenti e del personale,<br />

ai presi<strong>di</strong>, ai <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimento, ai presidenti <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> laurea che hanno<br />

preso parte alla consultazione per l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> una can<strong>di</strong>datura unica<br />

e unitaria espressa dalle facolt <strong>di</strong> viale Sant’Ignazio<br />

da www.multiversitas.it, 10.06 <strong>di</strong> lunedì 28 luglio<br />

Caro Collega<br />

desideriamo innanzitutto ringraziarti per la cortesia e la <strong>di</strong>sponibilità con le<br />

quali hai partecipato all’iniziativa da noi condotta. Desideriamo inoltre informarti<br />

dell’esito del sondaggio. Il risultato della consultazione rivela che am-<br />

bedue i can<strong>di</strong>dati hanno ricevuto ampi consensi. A nostro<br />

parere, il risultato è tale da non consentirci <strong>di</strong> richiedere il<br />

ritiro dalla competizione <strong>di</strong> uno dei due can<strong>di</strong>dati. Nel presentare<br />

questo risultato e questa nostra valutazione ai can<strong>di</strong>dati,<br />

abbiamo loro riferito alcuni importanti elementi da noi<br />

percepiti nel corso del sondaggio, che vanno oltre il mero<br />

conteggio dei voti. Una larga parte delle persone sondate ha<br />

infatti espresso la raccomandazione che i can<strong>di</strong>dati si impegnino<br />

comunque a trovare una soluzione tra loro con<strong>di</strong>visa,<br />

in coerenza con lo spirito che ha motivato la nostra consultazione.<br />

Nell’opinione <strong>di</strong> molte delle persone da noi sondate,<br />

tale soluzione dovrebbe essere caratterizzata da una can<strong>di</strong>datura<br />

unitaria accompagnata da una proposta complessiva<br />

capace <strong>di</strong> valorizzare le importanti complementarietà strategiche<br />

che esistono tra le competenze, ben conosciute e ampiamente<br />

apprezzate dei due can<strong>di</strong>dati. I can<strong>di</strong>dati ci hanno<br />

assicurato che lavoreranno con impegno alla definizione <strong>di</strong><br />

una soluzione che abbia tali caratteristiche, e prevedono <strong>di</strong><br />

poterla rendere pubblica entro il mese <strong>di</strong> settembre.<br />

Cor<strong>di</strong>ali saluti<br />

Camillo Buccellato, Massimo Deiana e Francesco Pigliaru<br />

da www.multiversitas.it, 10.15 <strong>di</strong> lunedì 28 luglio<br />

Cari colleghi<br />

come avete saputo dal messaggio che vi hanno inviato Buccellato, Deiana e Pigliaru<br />

(che ringraziamo pubblicamente per il delicato lavoro<br />

che hanno svolto) si è conclusa la fase <strong>di</strong> consultazione promossa<br />

dai potenziali can<strong>di</strong>dati <strong>di</strong> viale Sant’Ignazio. Volevamo<br />

innanzitutto ringraziarvi per il contributo che avete dato a<br />

questa iniziativa che, pur irrituale e imperfetta, ha permesso in<br />

questi mesi <strong>di</strong> aprire un ampio <strong>di</strong>battito sui problemi del nostro<br />

ateneo e sulle strategie e i programmi per risolverli. Abbia-<br />

Giovanni Melis<br />

mo avuto la possibilità <strong>di</strong> confrontarci, <strong>di</strong> ascoltare i problemi<br />

delle <strong>di</strong>verse aree e strutture, <strong>di</strong> iniziare a in<strong>di</strong>viduare i mo<strong>di</strong><br />

per risolverli. Uno <strong>degli</strong> elementi più importanti che è emerso<br />

da questo ampio confronto è la necessità <strong>di</strong> attuare inter-<br />

venti capaci <strong>di</strong> favorire l’apertura dell’<strong>Università</strong> verso l’esterno nel quadro<br />

<strong>di</strong> una strategia <strong>di</strong> cambiamento basata sulla qualità della ricerca scientifica e<br />

della <strong>di</strong>dattica e allo stesso tempo assicurare una maggiore efficienza interna<br />

dell’<strong>Università</strong> con la definizione <strong>di</strong> un modello innovativo <strong>di</strong> govenance basato<br />

sul decentramento e la collegialità. Gli stessi colleghi che hanno condotto<br />

la consultazione ci hanno confermato che dai loro colloqui è emersa una forte<br />

e <strong>di</strong>ffusa richiesta <strong>di</strong> unità e la necessità <strong>di</strong> un ampio rinnovamento per fare<br />

fronte alla complessità dei problemi, in particolare in questa situazione <strong>di</strong> forte<br />

riduzione delle risorse pubbliche e <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> autonomia. Sulla base <strong>di</strong> queste<br />

considerazioni, e delle <strong>numero</strong>se raccomandazioni che ci sono arrivate, abbiamo<br />

deciso <strong>di</strong> aprire tra noi un confronto, basato sui programmi e sulle competenze,<br />

per cercare con convinzione <strong>di</strong> raggiungere una soluzione unitaria. Siamo fortemente<br />

convinti che per affrontare l’enorme complessità dei problemi sul tappeto<br />

e quin<strong>di</strong> per poter assicurare un futuro alla nostra università serva una squadra<br />

forte e competente che rappresenti adeguatamente le <strong>di</strong>verse aree scientifiche e<br />

culturali dell’ateneo. Noi ci sentiamo fortemente impegnati in questo processo e<br />

cercheremo <strong>di</strong> costruire un primo tassello unitario impegnandoci ad arrivare a<br />

una decisione all’inizio <strong>di</strong> settembre.<br />

Cor<strong>di</strong>ali saluti<br />

Giovanni Melis e Raffaele Paci<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

La mannaia sul fondo<br />

<strong>di</strong> finanziamento or<strong>di</strong>nario<br />

Tagli per 63 milioni <strong>di</strong> euro nel 2009. L’Italia<br />

d alle universit lo 0,9 per cento del Pil<br />

contro una me<strong>di</strong>a europea dell’1,3<br />

I<br />

l fondo <strong>di</strong> finanziamento<br />

or<strong>di</strong>nario dell’<strong>Università</strong><br />

verrà<br />

tagliato, ai sensi del decreto<br />

11 del giugno scorso, <strong>di</strong> 6<br />

milioni <strong>di</strong> euro nel 2009 per<br />

arrivare a 455 milioni <strong>di</strong> euro<br />

il commiato dei magnifici cinque<br />

Foto <strong>di</strong> gruppo in aula magna per i presi<strong>di</strong> uscenti. Da sinistra, Raffaele Paci (Scienze<br />

politiche),Francesco Ginesu (Ingegneria), il rettore Pasquale Mistretta, Ines Loi Corvetto<br />

(Lingue), Gavino Faa (Me<strong>di</strong>cina) e Giulio Paulis (Lettere)<br />

dal 2013. Cifre quanto mai<br />

spaventose se si pensa che<br />

in realtà le università italiane<br />

navigano già da tempo in cattive<br />

acque e che, tra le ricette<br />

per migliorare la crisi, quella<br />

dei tagli non è certamente la<br />

più efficace. Il nostro è un sistema<br />

scarsamente finanziato.<br />

Lo <strong>di</strong>cono i numeri. L’Italia<br />

destina alle università lo 0,9<br />

per cento del piL mentre, invece,<br />

la me<strong>di</strong>a europea è pari<br />

all’1,3 per cento e la me<strong>di</strong>a<br />

oCse arriva al’1,4 per cento.<br />

Su questo quadro poco confortante<br />

il succitato decreto<br />

ha operato ulteriori tagli. Appare<br />

evidente che a prescindere<br />

dai governi succedutisi<br />

nessuno ha intrapreso l’arduo<br />

compito <strong>di</strong> provare a portare<br />

lo sviluppo del nostro sistema<br />

universitario in linea con<br />

quello europeo. Il taglio delle<br />

risorse significa che si <strong>di</strong>sconosce<br />

il forte legame che in<br />

realtà esiste tra la crescita e il<br />

sapere. Così come sottolinea<br />

il professor Antonio Sassu,<br />

or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Politica economia,<br />

“la ricerca <strong>di</strong> base, quella<br />

prodotta prevalentemente<br />

dall’<strong>Università</strong>, dà luogo a<br />

esternalità <strong>di</strong> cui si appropriano<br />

il sistema economico<br />

e la società”. In questo modo<br />

si tolgono i finanziamenti per<br />

la produttività. Questo appare<br />

essere un forte controsenso<br />

in un periodo in cui i segnali<br />

che giungono a li-<br />

vello globale sono<br />

<strong>di</strong> recessione. In Italia,<br />

evidentemente,<br />

non si considera una<br />

priorità la formazione<br />

del capitale umano<br />

perché non gli si<br />

riconosce un’importanza<br />

fondamentale<br />

per la crescita del<br />

sistema economico.<br />

Il taglio del fondo<br />

or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> finanziamento<br />

e il blocco<br />

del turnover produrranno<br />

come conseguenze<br />

inevitabili<br />

un peggioramento<br />

dell’offerta <strong>di</strong>dattica<br />

e un invecchiamento<br />

della classe<br />

dei ricercatori e dei<br />

docenti. Quanto questo possa<br />

giovare a un sistema che<br />

nell’ultimo decennio è già<br />

stato duramente colpito da<br />

tagli dei finanziamenti è veramente<br />

arduo capirlo. Viene<br />

spontaneo pensare che tutto<br />

ciò abbia un fine che potrebbe<br />

facilmente essere quello<br />

previsto dall’articolo 16 del<br />

decreto 112 e, cioè, la trasformazione<br />

delle università<br />

in fondazioni. La CrUi, nel<br />

criticare aspramente le novità<br />

introdotte dal decreto, non<br />

ha risparmiato <strong>di</strong> esprimere<br />

dubbi sulla possibilità <strong>di</strong> andare<br />

verso la via delle fondazioni<br />

soprattutto prestando<br />

attenzione al panorama <strong>di</strong>pinto<br />

proprio dalla manovra<br />

d’estate. Un altro aspetto da<br />

non trascurare è quello legato<br />

all’in<strong>di</strong>spensabile modernizzazione<br />

del sistema universitario<br />

che dovrà passare gioco<br />

forza per la valutazione del<br />

merito come parametro per<br />

i finanziamenti. Come prescindere<br />

in questo quadro da<br />

un incremento della ricerca e<br />

da un ringiovanimento della<br />

classe docente?<br />

Cinzia Mocci


Elezioni<br />

rettorali<br />

1<br />

Antonio Sassu*<br />

D<br />

opo un governo ininterrotto<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciotto anni, l’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> è alla ricerca<br />

<strong>di</strong> un nuovo rettore che abbia<br />

la capacità <strong>di</strong> guidare una struttura<br />

complessa in maniera innovativa e<br />

presenti a suo favore l’esperienza<br />

a m m i n i s t r a t i -<br />

va e gestionale<br />

per far crescere<br />

equilibratamente<br />

l’università. Le<br />

elezioni del rettore<br />

sono un fatto<br />

normale nella<br />

vita <strong>di</strong> un ateneo,<br />

che deve vedere<br />

la presenza democratica <strong>degli</strong> aventi<br />

<strong>di</strong>ritto i quali vi partecipano con la<br />

propria personalità, la propria cultura<br />

e le proprie convinzioni. Sembra<br />

un’affermazione quasi banale, ma<br />

tale non è, almeno rispetto a quanto<br />

si è verificato nel passato e rispetto a<br />

quanto già in questa campagna si va<br />

delineando. Con ciò intendo <strong>di</strong>re che<br />

non ci deve essere la supremazia <strong>di</strong><br />

una facoltà o <strong>di</strong> un polo <strong>di</strong> facoltà sulle<br />

altre, non ci possono essere portatori<br />

<strong>di</strong> visioni settoriali che prevalgono<br />

sugli interessi generali. Questa è una<br />

concezione vecchia, come vecchia è<br />

anche la concezione del turnover fra<br />

facoltà. È per questo che l’elezione<br />

del rettore si deve basare sul modo<br />

con cui viene concepita l’<strong>Università</strong>,<br />

sulle funzioni e sull’organizzazione<br />

che vengono proposte, su come viene<br />

percepita la personalità del can<strong>di</strong>dato<br />

e sul suo modo <strong>di</strong> agire. In altre<br />

parole, deve essere un fatto normale,<br />

perchè normale deve essere la democraziauniversitaria<br />

e perché<br />

è normale<br />

che la<br />

cultura sia<br />

t r a s v e r -<br />

sale nelle<br />

n o s t r e<br />

f a c o l t à .<br />

È questa<br />

una delle<br />

novità principali che deve animare<br />

la prossima campagna elettorale per<br />

il rettore e che deve ispirare le nostre<br />

scelte. È giusto battersi per un<br />

programma in cui cre<strong>di</strong>amo, non per<br />

un can<strong>di</strong>dato proveniente da una facoltà<br />

(o un polo) che è più forte per<br />

il <strong>numero</strong> <strong>di</strong> voti. Il fatto che più<br />

can<strong>di</strong>dati, anche della stessa facoltà,<br />

affrontino la competizione elettorale<br />

deve essere considerato come<br />

Democrazia universitaria<br />

e cultura trasversale<br />

Fiducia nelle persone, nei processi e nelle strutture<br />

una ricchezza e come un momento<br />

<strong>di</strong> alta democrazia. La scelta poi va<br />

fatta col voto in funzione <strong>di</strong> ciò che<br />

i can<strong>di</strong>dati rappresentano, della loro<br />

esperienza e del loro programma e,<br />

perchè no, della loro attività in fatto<br />

<strong>di</strong> amministrazione e gestione. Così<br />

facendo l’<strong>Università</strong> si arricchisce<br />

e <strong>di</strong>venta più rispondente all’interesse<br />

<strong>degli</strong> elettori, più coesa e più<br />

determinata nel perseguimento <strong>degli</strong><br />

obiettivi e nell’uso <strong>degli</strong> strumenti.<br />

Questo è cruciale soprattutto nei momenti<br />

più duri perché il sentiero da<br />

percorrere viene costruito me<strong>di</strong>ante<br />

la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> tutta l’<strong>Università</strong>.<br />

Questo modo <strong>di</strong> procedere è foriero<br />

<strong>di</strong> uno sviluppo armonico e <strong>di</strong> una<br />

crescita <strong>di</strong>ffusa ed equilibrata. È<br />

bene, quin<strong>di</strong>, che ci sia un <strong>di</strong>battito<br />

franco, civile, che venga fuori un <strong>di</strong>segno<br />

che sarà poi quello vincente,<br />

non per i singoli, ma per l’<strong>Università</strong>.<br />

Abbiamo bisogno <strong>di</strong> credere in<br />

noi stessi, <strong>di</strong> avere idee nuove e <strong>di</strong><br />

perseguire con determinazione gli<br />

obiettivi. Abbiamo bisogno della stima<br />

e del rispetto <strong>di</strong> tutti che, comunque,<br />

dobbiamo meritare. È per questo<br />

che il primo compito del rettore<br />

deve essere quello <strong>di</strong> ispirare fiducia<br />

nelle persone e nei processi; deve<br />

essere quello <strong>di</strong> creare entusiasmo e<br />

quello <strong>di</strong> gridare, quin<strong>di</strong>, a voce alta,<br />

la mission a tutti noi e al territorio.<br />

Oggi la nostra università è caratterizzata<br />

prevalentemente da una sfiducia.<br />

Sfiducia nel futuro e sfiducia<br />

nelle risorse; sfiducia del personale<br />

docente, in particolare dei giovani,<br />

sfiducia del personale tecnico-amministrativo.<br />

Sfiducia a entrare nell’<strong>Università</strong><br />

e sfiducia nella carriera.<br />

Va detto subito che la prima cosa da<br />

fare è reagire a<br />

questo stato <strong>di</strong><br />

cose. La carriera<br />

e l’ingresso<br />

all’<strong>Università</strong><br />

si possono<br />

ottenere con<br />

maggiori risorse,<br />

una ricerca<br />

più qualificata<br />

si può fare con<br />

la sburocratizzazione<br />

della funzione del docente<br />

(oggi cresciuta soprattutto con la<br />

valutazione) e con la valorizzazione<br />

della funzione del personale non<br />

docente (soprattutto nell’assistenza<br />

della ricerca e nell’assistenza alla <strong>di</strong>dattica).<br />

Volutamente abbiamo fatto<br />

la scelta <strong>di</strong> lavorare all’<strong>Università</strong>.<br />

Bene, battiamoci per lavorare al meglio<br />

con responsabilità.<br />

*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Politica economica<br />

Elezioni<br />

rettorali<br />

2<br />

Gavino Faa*<br />

A seguire alcuni stralci del programma <strong>di</strong> governo<br />

dell’ateneo del professor Faa. Il testo integrale è<br />

<strong>di</strong>sponibile su people.unica.it/gavinofaa.<br />

er troppo tempo l’<strong>Università</strong><br />

ha corso il rischio dell’autoreferenzialità,comportamento<br />

tipico <strong>di</strong> chi imposta i propri progetti<br />

più sulla base <strong>di</strong> esigenze personali<br />

o <strong>di</strong> settore, piuttosto che sulle<br />

esigenze della società nella quale<br />

il nostro ateneo opera e dalla quale<br />

riceve i fon<strong>di</strong> per la sopravvivenza.<br />

Dobbiamo capovolgere<br />

l’ottica<br />

della nostra azione<br />

e della nostra<br />

programmazione:<br />

partiamo dalle<br />

necessità della<br />

nostra città, dalle<br />

richieste della<br />

nostra regione,<br />

dalle aspettative<br />

dei quasi<br />

40.000 studenti<br />

che giungono a<br />

<strong>Cagliari</strong> da gran<br />

parte dell’Isola;<br />

partiamo dalle domande <strong>di</strong> cultura<br />

e <strong>di</strong> professionalità che provengono<br />

dal mondo del lavoro, dalle<br />

imprese, dalla gente e cerchiamo <strong>di</strong><br />

proporre dei progetti che abbiano<br />

come obiettivo una risposta efficace<br />

a queste domande. (...) Penso<br />

allo sviluppo delle mie e nostre capacità<br />

<strong>di</strong> ascolto in tutte le facoltà,<br />

in primo luogo verso le esigenze<br />

<strong>degli</strong> studenti, verso le proposte <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>no del personale amministrativo,<br />

nei confronti della progettualità<br />

dei docenti, nei <strong>di</strong>partimenti e nei<br />

consigli <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, verso i<br />

gruppi <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> tutte le facoltà,<br />

in particolare verso le esigenze dei<br />

giovani studenti e dei giovani ricercatori.<br />

Ancora dovremo ascoltare le<br />

esigenze del mondo che ci circonda,<br />

del comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e dei<br />

comuni dell’area vasta cagliaritana,<br />

della provincia, della regione, delle<br />

comunità locali, del mondo del lavoro,<br />

della Confindustria e, infine,<br />

delle famiglie, specie quelle dei<br />

paesi dell’interno, che tanti sacrifici<br />

devono affrontare per tenere uno o<br />

più figli all’università. Una fotografia<br />

dell’ateneo oggi evidenzia una<br />

realtà: a) piena <strong>di</strong> attività operative;<br />

b) meno ricca <strong>di</strong> strategie. Nostro<br />

compito sarà quello non <strong>di</strong> imporre<br />

dall’alto soluzioni preconfezionate,<br />

ma sollevare, in<strong>di</strong>viduare e portare<br />

a soluzione problemi con<strong>di</strong>visi. (...)<br />

Soluzioni con<strong>di</strong>vise<br />

per un ateneo vincente<br />

Fondamentale “fare gruppo” e dare autonomia alle facolt<br />

P<br />

<strong>Cagliari</strong> città universitaria. I quasi<br />

40.000 studenti che frequentano la<br />

nostra università rappresentano circa<br />

un quarto della popolazione della<br />

città <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, con un indotto che<br />

costituisce una delle principali risorse<br />

economiche della nostra città.<br />

Immaginiamo cosa succederebbe <strong>di</strong><br />

tante realtà, quali locali <strong>di</strong> ritrovo,<br />

trattorie, ristoranti, negozi vari, librerie,<br />

se non ci fossero gli studenti!<br />

Nonostante ciò, fin da studente, ho<br />

avuto la sensazione che <strong>Cagliari</strong> tenesse<br />

quasi a <strong>di</strong>stanza l’università,<br />

quasi fosse un corpo estraneo alla<br />

città. (...)<br />

Governo dell’ateneo. Le parole<br />

chiave che vorrei proporre alla <strong>di</strong>scussione<br />

per un nuovo governo<br />

dell’ateneo sono: a) pensiero con<strong>di</strong>viso<br />

(programma da concertare e<br />

con<strong>di</strong>videre; b) responsabilità con<strong>di</strong>vise<br />

(squadra <strong>di</strong> docenti con delega<br />

e autonomia gestionale in singoli<br />

campi); c) partecipazione con<strong>di</strong>visa<br />

(programma che viene dal basso).<br />

Il primo punto <strong>di</strong> un <strong>di</strong>battito sulla<br />

governabilità deve riguardare le<br />

strutture che realmente funzionano,<br />

per poi passare ai progetti per il loro<br />

potenziamento. È necessario dare<br />

maggior autonomia alle facoltà, le<br />

quali devono trasformarsi in centri<br />

<strong>di</strong> costo e <strong>di</strong> spesa, con autonomia<br />

finanziaria, seguendo il modello<br />

già operativo nei <strong>di</strong>partimenti. Per<br />

quanto riguarda la formazione, credo<br />

si debba dare un ruolo maggiore<br />

ai consigli <strong>di</strong> corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, sede<br />

della programmazione delle attività<br />

formative dell’ateneo.<br />

Motivazione. Chi fa ricerca ha l’impressione<br />

che la sua attività, che<br />

richiede professionalità e impegno<br />

notevole <strong>di</strong> tempo e risorse, non sia<br />

adeguatamente valutata dagli organi<br />

<strong>di</strong> governo dell’ateneo. Dobbiamo<br />

tutti rifare gruppo, riappropriarci del<br />

senso <strong>di</strong> appartenenza all’ateneo, che<br />

deve ri<strong>di</strong>ventare il nostro ateneo.<br />

*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Anatomia patologica<br />

Unicanews 48 - settembre 008 9


l master <strong>di</strong> primo livello in Meto<strong>di</strong> e materiali<br />

per il turismo culturale in Sardegna, attivato<br />

nel 2007-08 nella facoltà <strong>di</strong> Lettere e filosofia<br />

e <strong>di</strong>retto dal preside Roberto Coroneo, ha stimolato<br />

nelle studentesse iscritte una notevole progettualità per<br />

il futuro, svolgendo così un ruolo <strong>di</strong> animazione d’impresa<br />

sul territorio. Le studentesse partecipanti sono<br />

laureate in facoltà <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo umanistico ed economico<br />

e hanno trovato nelle <strong>di</strong>scipline affrontate, nella<br />

loro organizzazione <strong>di</strong>dattica e nel forte approccio pratico,<br />

il vero carattere innovativo <strong>di</strong> questo master. Al<br />

momento dell’ideazione, esistevano infatti <strong>di</strong>versi corsi<br />

de<strong>di</strong>cati al turismo, ma nessuno<br />

che trattasse così approfon<strong>di</strong>tamente<br />

il tema del turismo culturale. La<br />

figura che viene formata è esperta<br />

in questo campo, con particolare<br />

attenzione alle potenzialità del<br />

territorio sardo; essa potrà operare<br />

soprattutto come programmatrice<br />

10<br />

Turismo culturale, un master innovativo<br />

Organizzazione <strong>di</strong>dattica avanzata, approccio pratico e “il sistema<br />

Sardegna” al centro del percorso formativo promosso dalla facolt <strong>di</strong> Lettere<br />

I<br />

Franco Cerniglia<br />

turistico-culturale, mettendo a sistema<br />

tutte le risorse della regione,<br />

ma anche come guida<br />

turistica, iscrivendosi agli appositi registri.<br />

Le studentesse hanno frequentato in primo<br />

luogo dei laboratori per la creazione <strong>di</strong> itinerari<br />

turistici integrati, approfondendo conoscenze<br />

<strong>di</strong> vario tipo, dalla storia dell’arte<br />

all’archeologia, dalla geografia alla storia,<br />

dalla letteratura <strong>di</strong> viaggio all’etnomusicologia,<br />

lingua e cultura sarda. Una cura particolare<br />

è stata riservata alla comunicazione<br />

in tutte le sue articolazioni: quella <strong>di</strong>retta,<br />

con lezioni focalizzate sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong><br />

gestione dei gruppi, e quella me<strong>di</strong>atica, con<br />

moduli incentrati sulla comunicazione televisiva,<br />

sulla comunicazione tramite stampa<br />

e sulla comunicazione per Internet. Questo<br />

intenso training permette ora alle studentesse<br />

<strong>di</strong> trasmettere con la massima efficacia, tramite<br />

stampa, televisione e Internet il patrimonio <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni<br />

e monumenti che l’isola racchiude, con la massima<br />

professionalità e senza banalizzarne i contenuti.<br />

Completando la formazione acquisita con queste <strong>di</strong>scipline,<br />

le studentesse sono state formate<br />

sui fondamentali meccanismi del<br />

marketing, della statistica e sulla<br />

legislazione nel settore dei<br />

beni culturali e del turismo.<br />

Con lezioni mirate, hanno<br />

appreso le principali <strong>di</strong>namichedell’organizzazione<br />

del territorio in senso<br />

turistico, culturale e del<br />

sistema museale sardo,<br />

in vista delle importanti<br />

riforme che la regione<br />

Sardegna sta per attuare<br />

nel settore. Per approfon<strong>di</strong>re<br />

le conoscenze sui<br />

temi trattati, il master ha<br />

messo a <strong>di</strong>sposizione i fon<strong>di</strong><br />

per viaggi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, escursioni<br />

e seminari che hanno consentito<br />

un soggiorno a Salerno, in occasione<br />

della fiera FaretUrismo, e visite specialistiche al sito<br />

archeologico <strong>di</strong> Sant’Eulalia e alla Pinacoteca <strong>di</strong> Ca-<br />

gliari, al laboratorio <strong>di</strong> restauro delle statue <strong>di</strong> Monte<br />

Prama a Sassari, alla redazione e il centro stampa<br />

del quoti<strong>di</strong>ano L’Unione Sarda a <strong>Cagliari</strong>/Elmas e<br />

agli <strong>stu<strong>di</strong></strong> dell’emittente televisiva regionale Videolina<br />

a <strong>Cagliari</strong>. Altre escursioni a carattere etnografico<br />

e culturale sono state effettuate in concomitanza del<br />

carnevale e della manifestazione Sa Carrela ‘e Nanti a<br />

Santu Lussurgiu, nel museo delle maschere del Me<strong>di</strong>terraneo<br />

a Mamoiada e in quello Nivola a Orani. Sono<br />

stati inoltre tenuti dei seminari, uno su Tourism, culture<br />

and in<strong>di</strong>genous people, a cura <strong>di</strong> Geoffrey Wall, professore<br />

emerito <strong>di</strong> Geografia del turismo all’università<br />

<strong>di</strong> Waterloo (Canada) ed esperto <strong>di</strong> fama mon<strong>di</strong>ale nel<br />

settore del turismo culturale; un altro sul tema delle<br />

tematiche antropologiche legate al turismo, a cura del<br />

professor Bachisio Ban<strong>di</strong>nu, esperto del settore. Le<br />

finalità del master saranno raggiunte, quando le partecipanti<br />

potranno esprimere le loro competenze nei<br />

tirocini, in via <strong>di</strong> attivazione in aziende specializzate<br />

nel settore della comunicazione culturale e turistica. È<br />

nata inoltre una proficua collaborazione tra il comune<br />

<strong>di</strong> Santu Lussurgiu, il professor Ignazio Macchia-<br />

rella e le studentesse del master, che ha portato alla<br />

pubblicazione, sul sito internet dell’amministrazione<br />

comunale, del lavoro dal titolo Il Carnevale <strong>di</strong> Santu<br />

Lussurgiu. Stu<strong>di</strong>o preliminare per la costruzione <strong>di</strong> un<br />

itinerario turistico integrato (www.comunesantulussurgiu.it/carnevale_master.asp).<br />

Un altro progetto del<br />

gruppo è nato frequentando il laboratorio <strong>di</strong> Letteratura<br />

<strong>di</strong> viaggio, tenuto dal professor Andrea Cannas,<br />

e riguarda la creazione <strong>di</strong> un parco letterario nella<br />

città <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, a partire da opere <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

scrittori come D.H. Lawrence e Sergio Atzeni.<br />

I docenti che hanno tenuto le lezioni del master<br />

sono stati: Maria Teresa Agus, Antonio<br />

Aiello, Alfredo Bacigalupo, Andrea Cannas,<br />

Valentina Corona, Roberto Coroneo,<br />

Giuseppe Corongiu, Massimo Deiana,<br />

Carlo Figari, Luisanna Fodde, Monica<br />

Iorio, Ignazio Macchiarella, Rossana Martorelli,<br />

Giuseppe Melis, Francesco Mola,<br />

Giacomo Serreli, Giovanni Sistu, Isabella<br />

Zedda. Le studentesse che frequentano il<br />

master sono: Micaela Caschili, Maria Ledda,<br />

Laura Marcis, Silvia Mastinu, Francesca Muroni,<br />

Alessandra Pinna, Luisa Piu, Maria Luisa Porcella<br />

Ciusa, Francesca Zucca (nella foto). Sono accompagnate<br />

nel percorso <strong>di</strong>dattico dallo scrivente, che in qualità<br />

<strong>di</strong> tutor ha coor<strong>di</strong>nato lezioni e attività.<br />

Franco Cerniglia - tutor del master<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

ricercatori in agitazione<br />

segue dalla prima pagina Gli interventi<br />

hanno sottolineato<br />

l’anomalia italiana rispetto a tutti i paesi<br />

industrializzati e a <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> quelli in via <strong>di</strong><br />

sviluppo (si veda ad esempio la Corea) dove gli<br />

investimenti per l’università sono molto più consistenti.<br />

Le politiche del Governo non fanno altro<br />

che peggiorare una situazione già ai limiti della<br />

sopravivenza infatti la legge n. 133 approvata il 6<br />

agosto scorso (che recepisce il famigerato Decreto<br />

Tremonti, e interviene con drastici tagli ai fon<strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>nari, con il blocco del turn over, con il blocco<br />

<strong>degli</strong> aumenti stipen<strong>di</strong>ali) è mossa da una pura logica<br />

<strong>di</strong> taglio della spesa pubblica e non introduce<br />

alcun elemento <strong>di</strong> riforma, nessun investimento<br />

per l’eccellenza e non rappresenta un progetto <strong>di</strong><br />

rilancio del sistema superiore e <strong>di</strong> ricerca in una<br />

fase <strong>di</strong> concorrenza globale nei settori strategici<br />

della ricerca e in una fase <strong>di</strong> emergenza <strong>di</strong> un mercato<br />

globale dell’insegnamento superiore. Nella<br />

politica governativa l’università e la scuola non<br />

sono strumenti strategici <strong>di</strong> costruzione<br />

<strong>di</strong> capitale umano e sociale, ma mero<br />

problema <strong>di</strong> spesa. Se è in<strong>di</strong>scutibilmente<br />

vero che l’università ha bisogno<br />

<strong>di</strong> incentivare la qualità della<br />

ricerca, la produttività <strong>di</strong>dattica e<br />

l’impegno delle persone, è impossibile<br />

non constatare che questi<br />

tagli non sono volti a premiare la<br />

qualità e le buone pratiche, come<br />

a incentivare la produttività ma<br />

colpiscono in modo in<strong>di</strong>scriminato<br />

tutte le università, tutte le facoltà,<br />

tutto il personale. Peraltro, si nota<br />

nell’assemblea, l’applicazione dei tagli<br />

così consistenti al fondo <strong>di</strong> finanziamento<br />

devoluto dallo Stato alle università, comporterà<br />

nel giro <strong>di</strong> poco tempo una riduzione dei servizi<br />

e un aumento esponenziale del costo <strong>degli</strong> stessi<br />

a carico delle famiglie: un drastico aumento delle<br />

tasse universitarie <strong>di</strong>venta inelu<strong>di</strong>bile e all’orizzonte<br />

riappare la prospettiva <strong>di</strong> una università <strong>di</strong><br />

elite riservata ai ceti agiati. Difendere l’università<br />

e la scuola pubbliche significa <strong>di</strong>fendere il senso<br />

delle più fondamentali conquiste sociali a base<br />

della costituzione repubblicana e democratica.<br />

L’assemblea del personale docente e non docente<br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ha deliberato dunque lo<br />

stato <strong>di</strong> agitazione permanente per chiedere che<br />

la prossima legge finanziaria introduca misure <strong>di</strong><br />

correzione <strong>degli</strong> effetti negativi della legge 133.<br />

In particolare ha invitato i presi<strong>di</strong> a organizzare<br />

con gli studenti una giornata <strong>di</strong> informazione e<br />

protesta in concomitanza con l’inaugurazione dell’anno<br />

accademico e ha chiesto ai docenti <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care<br />

parte delle lezioni introduttive del proprio<br />

corso all’analisi delle conseguenze dei tagli sulla<br />

ricerca e l’insegnamento. Inoltre l’assemblea ha<br />

approvato la mozione che chiede al corpo docente<br />

<strong>di</strong> rinunciare agli incarichi <strong>di</strong>dattici eccedenti il<br />

carico <strong>di</strong>dattico massimo legale, come già preannunciato<br />

nei documenti approvati dal Senato Accademico,<br />

da <strong>numero</strong>se facoltà e da altri organi<br />

dell’Ateneo nel luglio scorso. Infine l’assemblea,<br />

nella consapevolezza che la società non conosce il<br />

tipo <strong>di</strong> lavoro che si fa all’interno dell’<strong>Università</strong>,<br />

ha costituito un gruppo <strong>di</strong> lavoro che si occupi <strong>di</strong><br />

informare all’esterno delle caratteristiche e dell’importanza<br />

della ricerca e dei risultati conseguiti<br />

dall’Ateneo cagliaritano e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare le nuove<br />

iniziative e manifestazioni <strong>di</strong> protesta.


D<br />

Il 3+2? Il giu<strong>di</strong>zio <strong>degli</strong> studenti<br />

Dopo nove anni la laurea triennale fa <strong>di</strong>scutere. Un’indagine del mensile Campus<br />

opo nove anni la laurea<br />

triennale continua a far<br />

<strong>di</strong>scutere tra gli studenti.<br />

Questo è ciò che risulta da<br />

un’indagine curata dal mensile<br />

Campus che ha raccolto le opinioni<br />

<strong>degli</strong> studenti sul sistema<br />

<strong>di</strong> laurea 3+2. La riforma del sistema<br />

è stata introdotta dal decreto<br />

509/99 e si accinge a cambiare<br />

veste da questo prossimo<br />

anno accademico per mano del<br />

decreto 70/04. Il nocciolo<br />

del problema,<br />

quello che<br />

fa <strong>di</strong>scutere in<br />

tutti gli atenei,<br />

pare essere<br />

il passaggio<br />

dalla laurea<br />

t r i e n n a l e<br />

a quella<br />

biennale,<br />

ex specialistica<br />

che<br />

con il nuovo<br />

decreto<br />

si chiama<br />

laurea mag<br />

i s t r a l e .<br />

La laurea<br />

triennale è<br />

nata come corso<br />

<strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> professionalizzante<br />

ma ha subito mostrato molti<br />

limiti in tal senso, così come<br />

è <strong>di</strong>mostrato dai dati <strong>di</strong> Alma-<br />

Laurea che ci <strong>di</strong>cono che otto<br />

studenti su <strong>di</strong>eci proseguono<br />

dopo la laurea gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> universitari<br />

iscrivendosi al secondo<br />

livello. Nonostante la 509 ponesse<br />

molti paletti alla mobilità<br />

studentesca tra la triennale<br />

i è tenuto nell’aula magna del <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Fisica un incontro tra il corpo docente<br />

e amministrativo<br />

della nostra università<br />

e l’ingegner<br />

Alessandro Caredda,<br />

il funzionario che<br />

si occupa per il Centro<br />

regionale <strong>di</strong> programmazione,<br />

delle strategie<br />

a sostegno della<br />

ricerca e del trasferimento<br />

tecnologico in<br />

Sardegna. L’incontro,<br />

nato dall’iniziativa<br />

<strong>di</strong> Franco Meloni, <strong>di</strong>rettore del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

Fisica, è stato patrocinato e organizzato in colla-<br />

e la biennale, gli studenti più<br />

desiderosi <strong>di</strong> cambiamento ed<br />

esperienza sono riusciti, seppur<br />

a fatica, nell’intento <strong>di</strong> variare<br />

il proprio percorso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>. Il<br />

nuovo decreto ha cercato <strong>di</strong><br />

porre rime<strong>di</strong>o ai tanti limiti e<br />

dovrebbe quin<strong>di</strong> consentire una<br />

maggiore mobilità. I principali<br />

problemi affrontati dagli studenti<br />

che passano dalla trienna-<br />

le alla biennale scegliendo corsi<br />

non omogenei con il proprio<br />

titolo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, atenei <strong>di</strong>versi<br />

rispetto a quelli <strong>di</strong> origine o ad<strong>di</strong>rittura<br />

Paese, sono economici<br />

per alcuni, e <strong>di</strong> <strong>numero</strong> <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti<br />

per altri. Infatti, cambiare<br />

sede comporta sempre dei costi<br />

aggiuntivi e questo ostacolo<br />

può essere aggravato dal problema<br />

dei cre<strong>di</strong>ti. Il passaggio<br />

da una classe <strong>di</strong> laurea a un’altra<br />

comporta il rischio <strong>di</strong> non<br />

vedersi riconosciuti tutti i cre<strong>di</strong>ti<br />

maturati durante la triennale.<br />

Il problema non sembra<br />

cambiare tanto con il decreto<br />

270 in base al quale, infatti, per<br />

accedere alla magistrale se non<br />

si possiedono i cre<strong>di</strong>ti richiesti,<br />

lo studente deve conseguirli<br />

sostenendo esami ulteriori. Gli<br />

studenti spesso<br />

si lamentano<br />

anche dei<br />

contenuti<br />

dei due livelli<br />

<strong>di</strong> laurea<br />

che sovente<br />

sono<br />

ripetitivi.<br />

A c c a d e<br />

che alcuni<br />

esami della<br />

biennale<br />

siano dei<br />

d o p p i o n i<br />

<strong>di</strong> altri dellatriennale.<br />

Questo<br />

aspetto, laddove<br />

esista,<br />

fa apparire la<br />

biennale come un<br />

titolo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o formale, un requisito<br />

essenziale per accedere<br />

al mondo del lavoro, piuttosto<br />

che un corso <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> utile ai fini<br />

specialistici. Su questo versante,<br />

il decreto 270 pare porterà<br />

un soffio <strong>di</strong> aria nuova eliminando<br />

i corsi molto piccoli e<br />

<strong>di</strong>fferenziando quelli simili.<br />

Cinzia Mocci<br />

Fon<strong>di</strong> europei e programmazione <strong>di</strong> spen<strong>di</strong>ta<br />

Competitivit del territorio, promozione della ricerca e innovazione nel tessuto<br />

impren<strong>di</strong>toriale sono stati i temi <strong>di</strong> un incontro tenutosi nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Fisica<br />

S<br />

Da sinistra, Alessandro Caredda, Franco Meloni (Fisica)<br />

e Franco Meloni<br />

borazione con UniCa Liaison Office, l’ufficio per<br />

il trasferimento tecnologico dell’ateneo, <strong>di</strong>retto da<br />

Franco Meloni. Nel corso della<br />

presentazione - incentrata sui fon<strong>di</strong><br />

strutturali europei per il settennio<br />

2007-2013 e soprattutto sul<br />

programma operativo del Fondo<br />

europeo <strong>di</strong> sviluppo regionale (po-<br />

Fesr), strumento che definisce gli<br />

obiettivi d’investimento strutturale<br />

per la competitività del territorio<br />

regionale attraverso la promozione<br />

della ricerca e dell’innovazione<br />

nel tessuto impren<strong>di</strong>toriale - sono<br />

emersi interessanti spunti <strong>di</strong> riflessione<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito tra l’ateneo e l’istituzione<br />

regionale. “La programmazione della spen<strong>di</strong>ta dei<br />

Matricole cercasi<br />

Atenei a caccia <strong>di</strong> iscritti con spot tv,<br />

slogan e gadget. Marketing<br />

e campagne pubblicitarie faraoniche<br />

pot televisivi e ra<strong>di</strong>ofonici, cartelloni-<br />

S stica da far invi<strong>di</strong>a alle più agguerrite<br />

campagne elettorali, slogan e gadget che<br />

aiutino a ricordare il brand dell’ateneo: che<br />

la caccia alle nuove matricole abbia inizio! Con<br />

l’introduzione dell’autonomia universitaria e la<br />

riforma del 3+2 (Dm 509/99), le università italiane<br />

hanno moltiplicato l’offerta formativa con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> conquistare il maggior <strong>numero</strong> <strong>di</strong><br />

iscritti. In gioco c’è un mercato <strong>di</strong> oltre 300mila<br />

clienti (i giovani che in me<strong>di</strong>a accedono ogni<br />

anno al mondo accademico). Più studenti significa<br />

non solo maggiori entrate, ma anche più<br />

prestigio per attrarre illustri docenti, i quali richiamano<br />

ulteriori iscritti e conseguenti nuove<br />

entrate. In questo circolo virtuoso, gli atenei più<br />

prestigiosi investono fino a un milione e mezzo<br />

<strong>di</strong> euro l’anno ricorrendo a vari strumenti<br />

<strong>di</strong> marketing, compresi quelli più familiari ai<br />

giovani: sms, video su Youtube, banner su importanti<br />

siti web, per non parlare delle lauree<br />

honoris causa conferite a personaggi della tv e<br />

dello sport. Qualunque mezzo è lecito per accaparrarsi<br />

l’eccellenza, come il concorso Wanted<br />

the best ban<strong>di</strong>to quest’anno dalla Sapienza<br />

<strong>di</strong> Roma: in palio 56 borse <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o da 1500<br />

euro per soffiare i migliori laureati <strong>di</strong> primo livello<br />

agli altri atenei. Poi c’è chi fa incetta <strong>di</strong><br />

nuove matricole persino sotto l’ombrellone,<br />

come l’università Kore <strong>di</strong> Enna col suo Uke<br />

tour: avvenenti ragazze e aitanti ragazzi in tshirt<br />

e bermuda (il tutto personalizzato con il<br />

logo dell’Uke) hanno piazzato nelle spiagge<br />

siciliane l’offerta formativa dell’intraprendente<br />

ateneo. Ma qual è il confine tra orientamento<br />

e pubblicità, tra leale informazione sulle prospettive<br />

formative e occupazionali offerte ai<br />

giovani e ammiccante promozione <strong>di</strong> prodotti<br />

commerciali? Nel frattempo, conce<strong>di</strong>amoci<br />

una partita a Ice cream empire, il simulatore <strong>di</strong><br />

business management per cellulari ideato dalla<br />

Bocconi <strong>di</strong> Milano per sedurre il popolo <strong>degli</strong><br />

adolescenti.<br />

(g.m.)<br />

fon<strong>di</strong> europei - ha precisato Caredda - è più che<br />

mai rispetto al passato un processo collaborativo<br />

e aperto alla partecipazione <strong>degli</strong> attori del territorio:<br />

l’università rappresenta per la regione<br />

un interlocutore importantissimo insieme al quale<br />

costruire politiche e strategie <strong>di</strong> sviluppo del<br />

territorio”. Le parole chiave del nuovo periodo<br />

2007-2013 sono innovazione e competitività del<br />

sistema produttivo, perciò le prime destinatarie dei<br />

finanziamenti sono le imprese. Tuttavia, nell’ambito<br />

della priorità strategica Competitività (Asse<br />

VI) sono previste risorse consistenti (68 milioni <strong>di</strong><br />

euro) in favore <strong>di</strong> progetti congiunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto o<br />

<strong>di</strong> filiera, da realizzare con la collaborazione tra<br />

imprese e università e centri <strong>di</strong> ricerca.<br />

(c.a.)<br />

Unicanews 48 - settembre 008 11


1<br />

segue dalla prima pagina la principale<br />

causa<br />

<strong>di</strong> morte negli uomini <strong>di</strong> età inferiore<br />

ai 35 anni. La frequenza<br />

del suici<strong>di</strong>o è, infatti, significativamente<br />

maggiore negli uomini<br />

rispetto alle donne. Un <strong>numero</strong><br />

crescente <strong>di</strong> dati ha evidenziato la<br />

presenza <strong>di</strong> alterazioni biologiche<br />

e funzionali nei soggetti che tentano<br />

o commettono il suici<strong>di</strong>o e che<br />

non sono presenti in soggetti che<br />

non hanno mai tentato il suici<strong>di</strong>o.<br />

Per quanto <strong>di</strong>versamente <strong>di</strong>ffuso a<br />

seconda delle società e delle etnie,<br />

il suici<strong>di</strong>o risulta 10-15 volte maggiore<br />

in soggetti affetti da <strong>di</strong>sturbi<br />

dell’umore rispetto alla popolazione<br />

generale. Nel <strong>di</strong>sturbo bipolare<br />

il suici<strong>di</strong>o costituisce la principale<br />

causa <strong>di</strong> morte. Per quanto i fattori<br />

pre<strong>di</strong>sponenti siano <strong>numero</strong>si e<br />

ancora poco chiari, <strong>stu<strong>di</strong></strong> condotti<br />

su famiglie, gemelli e adottivi hanno<br />

permesso <strong>di</strong> evidenziare che il<br />

comportamento suicidario ha una<br />

componente genetica importante.<br />

A oggi, sono stati condotti <strong>numero</strong>si<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong> allo scopo <strong>di</strong> identificare<br />

quali geni siano maggiormente<br />

coinvolti nella pre<strong>di</strong>sposizione<br />

al comport<br />

a m e n t o<br />

suicidario.<br />

S e p p u r e<br />

spesso i dati<br />

riportati in<br />

letteratura<br />

siano cont<br />

r a s t a n t i ,<br />

alcuni lavorirecent<br />

e m e n t e<br />

pubblicati<br />

su riviste<br />

autorevoli<br />

hanno evidenziato<br />

il<br />

p o s s i b i l e<br />

ruolo <strong>di</strong> alcuni<br />

geni<br />

che co<strong>di</strong>ficano<br />

per<br />

e l e m e n t i<br />

neuroscienze, accordo con l’università <strong>di</strong> Halifax<br />

del sistema delle poliamine nel<br />

suici<strong>di</strong>o. Infatti, alcuni <strong>di</strong> questi<br />

geni risultano espressi in modo<br />

alterato nel cervello <strong>di</strong> soggetti<br />

che hanno completato il suici<strong>di</strong>o.<br />

Le poliamine<br />

sono proteine<br />

coinvolte<br />

nella regolazionedell’espressione<br />

genica, nelle<br />

risposte allo<br />

stress e nellaneurotrasmissione,<br />

e<br />

sono dunque<br />

<strong>di</strong> fondamentaleimportanza<br />

per il<br />

corretto funzionamento<br />

del sistema<br />

nervoso centrale.<br />

I sali<br />

<strong>di</strong> litio costituiscono<br />

la<br />

terapia d’elezione per il <strong>di</strong>sturbo<br />

bipolare e circa il 30 per cento dei<br />

pazienti trattati risponde in modo<br />

completo alla terapia con una riduzionesignificativa<br />

o<br />

totale dei<br />

<strong>di</strong>sturbi<br />

associati<br />

alla mal<br />

a t t i a .<br />

Inoltre,<br />

il trattam<br />

e n t o<br />

prolungato<br />

con<br />

i sali<br />

<strong>di</strong> litio<br />

comporta<br />

una riduzione <strong>di</strong> 4-6 volte del rischio<br />

<strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o nei pazienti affet-<br />

<strong>Cagliari</strong>. Una fase della firma dell’accordo. L’incontro si è svolto in sala consiglio<br />

La Dalhousie University<br />

ti da <strong>di</strong>sturbo<br />

b i p o l a r e o<br />

da <strong>di</strong>sturbi<br />

dell’umore<br />

maggiori rispetto<br />

a soggetti<br />

affetti<br />

non in terapia.Comprendere<br />

il<br />

meccanismo<br />

biologico attraverso<br />

cui<br />

i sali <strong>di</strong> litio<br />

esercitano il<br />

loro effetto<br />

benefico risulta<br />

<strong>di</strong> importanzanotevole,poiché<br />

aprirebbe<br />

le porte alla<br />

scoperta e lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> nuovi farmaci efficaci,<br />

e con minori effetti collaterali<br />

alhouise (www.dal.ca) è una delle<br />

D principali università canadesi ed è<br />

conosciuta e affermata per la notevole<br />

qualità accademica e per l’ampia<br />

gamma <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> ricerca.<br />

Situata in Halifax, Nova Scotia, fin dal 1818,<br />

Dalhousie attrae studenti da tutto il mondo.<br />

È l’università<br />

leader<br />

nella ricerca<br />

<strong>di</strong> tutto il CanadaAtlantico.<br />

Nel<br />

00 e 004<br />

la rivista<br />

The Scientist<br />

ha inserito<br />

Dalhousie tra le prime cinque università nel<br />

mondo, al <strong>di</strong> fuori <strong>degli</strong> Usa, per il lavoro<br />

dei suoi postdoctoral e per la qualità della<br />

ricerca scientifica.<br />

Stretta <strong>di</strong> mano tra Alexander Himelfarb<br />

(ambasciatore in Italia del Canada)<br />

e Pasquale Mistretta<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

rispetto al litio. I risultati <strong>di</strong><br />

questo progetto forniranno informazioni<br />

<strong>di</strong> grande rilevanza<br />

che aiuteranno a chiarire<br />

il ruolo del sistema delle poliamine<br />

e della<br />

pre<strong>di</strong>sposizione<br />

genetica nel<br />

comportamento<br />

suicidario e <strong>di</strong><br />

verificare se il<br />

sistema delle poliaminecostituisca<br />

uno dei bersagli<br />

del litio e<br />

se dunque, il suo<br />

effetto protettivo<br />

sul suici<strong>di</strong>o sia<br />

dovuto in parte<br />

proprio a un’interazione<br />

con<br />

il sistema delle<br />

poliamine. Que-<br />

ste informazioni<br />

consentiranno<br />

non solo <strong>di</strong> identificare<br />

nuovi<br />

target terapeutici<br />

ma anche, in un prossimo<br />

futuro, <strong>di</strong> sviluppare nuovi<br />

farmaci in grado <strong>di</strong> agire selettivamente<br />

sui sistemi biologici<br />

che si sono <strong>di</strong>mostrati essere<br />

maggiormente coinvolti nella<br />

pre<strong>di</strong>sposizione al suici<strong>di</strong>o.<br />

*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Farmacologia<br />

L<br />

’insuperabile valore della<br />

me<strong>di</strong>cina, l’interesse<br />

universale per la salute<br />

dell’uomo, il conseguente<br />

fondamentale ruolo del me<strong>di</strong>co nella<br />

vecchia e nuova società. Questi i<br />

significati simbolicovocativi<br />

del Caduceo, il<br />

bastone con due serpenti<br />

opposti e attorcigliati<br />

ad otto, sovrastato da<br />

due ali che è da sempre<br />

il simbolo storico della<br />

professione me<strong>di</strong>ca. La<br />

statua bronzea è firmata<br />

dall’architetto Jolao<br />

Farci e dall’ingegner<br />

Gonario Farci, realizzata<br />

artigianalmente da<br />

Adriano Picciau, è stata<br />

apposta lo scorso 26<br />

settembre nella sede dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

dei me<strong>di</strong>ci. La<br />

cerimonia inaugurale,<br />

voluta in concomitanza<br />

con i festeggiamenti<br />

per i santi Cosma e Damiano<br />

(protettori della professione<br />

me<strong>di</strong>ca), ha regalato anche lo spunto<br />

per <strong>di</strong>scutere sul valore e il significato<br />

del camice bianco, troppe volte<br />

messo in <strong>di</strong>scussione per esigenze <strong>di</strong><br />

Il <strong>di</strong>partimento “B.B. Bro<strong>di</strong>e”<br />

I<br />

l <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Neuroscienze<br />

Bernard B Bro<strong>di</strong>e (www.unica.<br />

it/neuroscienze) è nato nel 1987<br />

sulle ceneri dell’Istituto <strong>di</strong> farmacologia,<br />

esistente già dalla fine del XIX secolo<br />

nella facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina e chirurgia<br />

della Regia <strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Il suo<br />

primo <strong>di</strong>rettore è stato Gian Luigi Gessa,<br />

che decise <strong>di</strong> intitolare il <strong>di</strong>partimento<br />

al suo mentore, il ricercatore inglese<br />

Bernard Beryl Bro<strong>di</strong>e. Attualmente il <strong>di</strong>rettore<br />

è Maria Del Zompo. La struttura<br />

conta cinque sezioni (Farmacologia biochimica,<br />

Farmacologia clinica - fc.unica.<br />

it -, Neurofarmacologia, Neuropsicobiologia,<br />

Neurofisiologia e neurochimica,<br />

Neuropsichiatria infantile), ed è sede <strong>di</strong><br />

quattro centri (Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong>o dell’abuso<br />

alcolico, Centro per lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la terapia<br />

delle cefalee primitive Franco Tocco,<br />

Centro <strong>di</strong> psicofarmacologia clinica,<br />

Centro per lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la terapia del Morbo<br />

<strong>di</strong> Parkinson). Inoltre, al suo interno<br />

operano il Laboratorio <strong>di</strong> biochimica e<br />

genetica del comportamento, il Laboratorio<br />

<strong>di</strong> elettrofisiologia e micro<strong>di</strong>alisi<br />

Guy Everett, il Laboratorio <strong>di</strong> neurochimica<br />

delle sostanze d’abuso e il Laboratorio<br />

elaborazione immagini, più uno<br />

stabulario. Il <strong>di</strong>partimento ha collaborazioni<br />

con l’Istituto Pasteur <strong>di</strong> Parigi, col<br />

Department of health and human services<br />

<strong>di</strong> Baltimora (Usa), con l’università<br />

<strong>di</strong> Aberdeen (Scozia), col <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Scienze farmacologiche dell’università<br />

<strong>di</strong> Milano e col National institute of<br />

mental health <strong>di</strong> Bethesda (Usa).<br />

I valori etici della me<strong>di</strong>cina<br />

Un incontro dell’Or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

Inaugurata la statua bronzea del Caduceo<br />

bilancio, con grave danno per la salute<br />

pubblica e la collettività. “L’attuale<br />

cultura sta mettendo a repentaglio<br />

anche la salute dell’uomo - ha detto<br />

nel corso della cerimonia inaugurale<br />

Raimondo Ibba, presidente dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

- la salute è una<br />

cosa troppo seria per<br />

essere subor<strong>di</strong>nata a<br />

interessi economici e<br />

<strong>di</strong> bilancio”. “Il Caduceo<br />

raccoglie 2000<br />

anni <strong>di</strong> storia della<br />

me<strong>di</strong>cina - ha aggiunto<br />

Enrico Fanni, me<strong>di</strong>co<br />

e segretario dell’associazioneculturale<br />

Clemente Susini<br />

- è un simbolo carico<br />

<strong>di</strong> valori che, proprio<br />

per questo, non è stato<br />

oggetto <strong>di</strong> alcun<br />

restyling nei secoli”.<br />

La statua (130 kg, un<br />

metro per un metro) è<br />

stata realizzata prima<br />

in legno, poi in bronzo. È la prima<br />

opera <strong>di</strong> questo tipo in Italia. Ed è<br />

stata posta all’ingresso dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

dei me<strong>di</strong>ci.<br />

Mauro Farris<br />

Il professor Tatsuo Ushiki (Niigata<br />

University) ha inaugurato il Caduceo<br />

all’Or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci. Nella foto,<br />

lo specialista giapponese nella<br />

stretta <strong>di</strong> mano con Raimondo Ibba.<br />

Al centro, il professor Riva


Me<strong>di</strong>cina. Dalla Clinica Macciotta<br />

al <strong>di</strong>partimento Materno infantile<br />

Settant’anni <strong>di</strong> ricerca, assistenza e formazione pe<strong>di</strong>atrica specialistica<br />

Stefano De Virgiliis*<br />

I<br />

n attività dal gennaio del 1934 la Clinica pe<strong>di</strong>atrica<br />

“Macciotta” ha costituito il primo e<br />

moderno presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> assistenza pe<strong>di</strong>atrica e un<br />

importante punto <strong>di</strong> riferimento per la città <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, il<br />

suo territorio e per l’intera Sardegna. Il termine andare<br />

da Macciotta per gli abitanti della città <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e <strong>di</strong>ntorni<br />

è da sempre sinonimo <strong>di</strong> accoglienza per le<br />

malattie dei bambini e per le urgenze pe<strong>di</strong>atriche.<br />

Prima del 1911 nel vecchio <strong>stu<strong>di</strong></strong>o cagliaritano<br />

l’insegnamento della Pe<strong>di</strong>atria si confondeva con<br />

quello <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>scipline, in particolare con quello<br />

della Clinica me<strong>di</strong>ca generale. Il primo insegnamento<br />

autonomo fu impartito nel 1912 e la Clinica<br />

pe<strong>di</strong>atrica fu ospitata, in pochi locali e con ristrettezza<br />

<strong>di</strong> mezzi e <strong>di</strong> intervento, nei locali della Clinica<br />

oculistica dell’ospedale<br />

San Giovanni <strong>di</strong> Dio. Le<br />

lezioni <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria erano<br />

ancora impartite nei locali<br />

della Clinica me<strong>di</strong>ca.<br />

Dai primi locali, ampliati<br />

per interessamento del rettore<br />

Rinaldo Binaghi, fu possibile<br />

trasferire negli anni ’30 la cli-<br />

Stefano De Virgiliis<br />

nica nei locali attuali, nell’ex<br />

tubercolosario, un e<strong>di</strong>ficio abbandonato<br />

da alcuni anni, che<br />

era posto davanti all’ospedale<br />

Civile nella via dei Genovesi, oggi via Porcell, dopo una<br />

ra<strong>di</strong>cale ristrutturazione dello stabile che continuò negli<br />

anni successivi con la <strong>di</strong>rezione del professore Macciotta.<br />

Dal 1932 fu attivata da Macciotta una sezione<br />

regionale della Società italiana <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria. Nei nuovi<br />

locali aumentarono i ricoveri e l’ambulatorio pe<strong>di</strong>atrico<br />

per esterni <strong>di</strong>venne il riferimento per le urgenze pe<strong>di</strong>atriche<br />

<strong>degli</strong> abitanti <strong>degli</strong> storici quartieri della città e della<br />

provincia, le visite agli esterni furono ben 15.000 nel<br />

triennio 1932-1935. Con l’aiuto del comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

Macciotta ottenne nel 1935 un piccolo reparto dotato <strong>di</strong><br />

sei letti per l’isolamento <strong>degli</strong> infettivi. Dal 1931 al 1938<br />

la Clinica pe<strong>di</strong>atrica aumentò i locali <strong>di</strong> degenza oltre<br />

che meglio attrezzare i laboratori e migliorare i locali<br />

della contumacia e isolamento, con la creazione <strong>di</strong> un<br />

pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> 30 letti. È datata al maggio del 1938 la fine<br />

della costruzione della Clinica. A conclusione dei lavori<br />

la Clinica era composta dall’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> quattro piani circondato<br />

da un grande giar<strong>di</strong>no, confinante con l’orto dei<br />

Semplici dell’asilo <strong>di</strong> San Giuseppe, la grande scala con<br />

l’ascensore, il reparto, gli ambulatori, l’aula per le lezioni,<br />

i laboratori, la ra<strong>di</strong>ologia, la biblioteca, la cucina, la<br />

lavanderia la lingeria e la zona <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione. Nel 1930<br />

per desiderio del <strong>di</strong>rettore furono acquistati <strong>numero</strong>si<br />

fra libri e riviste, che andarono ad aggiungersi a quelli<br />

già esistenti. Nel 1938 nella biblioteca erano presenti un<br />

<strong>numero</strong> notevole <strong>di</strong> testi e almeno un centinaio <strong>di</strong> riviste<br />

italiane e straniere. Il personale me<strong>di</strong>co era costituito dal<br />

primario, un aiuto, due assistenti universitari e un assistente<br />

ospedaliero. Nel giugno 1939 la Clinica appena<br />

terminata fu visitata dai principi <strong>di</strong> Piemonte in occasione<br />

della loro visita a <strong>Cagliari</strong>. Questa visita, riportata<br />

con breve nota dalla stampa locale, costituisce <strong>di</strong> fatto<br />

la sua inaugurazione. Nella stampa non fu pubblicata<br />

nessuna immagine della Clinica. Nel 1940 la clinica fu<br />

sede del primo consultorio pe<strong>di</strong>atrico dell’Onmi istituito<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, <strong>di</strong>retto dalla pe<strong>di</strong>atra Antonietta Leone. Le<br />

bombe del 1943 infierirono sui quartieri <strong>di</strong> Stampace e<br />

Castello, in vicinanza della Clinica pe<strong>di</strong>atrica. L’ospedale<br />

Civile subì dei danni. Dal maggio 1943 ai primi<br />

mesi del 1944 molti bambini nati nei locali della Clinica<br />

ostetrica, furono ricoverati e battezzati in Clinica<br />

pe<strong>di</strong>atrica. La testimonianza verbale del neonatologo<br />

Aniello Macciotta documenta<br />

la presenza del padre Giuseppe<br />

nel reparto <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>atria durante<br />

i bombardamenti e il periodo<br />

dello sfollamento. Dopo una<br />

breve interruzione l’attività<br />

della clinica e dell’ambulatorio<br />

pe<strong>di</strong>atrico ripresero con il<br />

solito ritmo appena possibile,<br />

nei primi giorni del 1944. Nel<br />

1947 la clinica fu sede della<br />

prima scuola <strong>di</strong> specializzazione<br />

in Pe<strong>di</strong>atria e nel 1948 della<br />

prima rivista pe<strong>di</strong>atrica sarda,<br />

Annali italiani <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria. In<br />

seguito alle epidemie <strong>di</strong> poliomielite<br />

si rese necessario un ampliamento dei locali. Per<br />

interessamento del professor Macciotta nel 1958, alla<br />

struttura originale fu aggiunto un pa<strong>di</strong>glione laterale,<br />

con 100 letti e quattro reparti, a<strong>di</strong>bito a centro per la cura<br />

della poliomielite, che attualmente ospita la Clinica <strong>di</strong><br />

neuropsichiatria infantile, l’Istituto <strong>di</strong> patologia neonatale<br />

e la Terapia intensiva neonatale. Nella prima metà<br />

<strong>degli</strong> anni ‘70 la clinica Macciotta ospitò la II Clinica<br />

pe<strong>di</strong>atrica, <strong>di</strong>retta dal professor Antonio Cao, che riattivò<br />

e ampliò l’attività del Centro per le microcitemie<br />

presente dal 1960.<br />

*<strong>di</strong>rettore della I Clinica pe<strong>di</strong>atrica<br />

Giuseppe Mercuro*<br />

T<br />

ra i temi scientifici <strong>degli</strong> ultimi anni quello<br />

prevalente nel nostro ambito è stato lo<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o delle malattie car<strong>di</strong>ovascolari nella<br />

donna. L’attività <strong>di</strong> ricerca si è in<strong>di</strong>rizzata a correggere<br />

l’errata convinzione che il sesso femminile sia<br />

immune da malattie car<strong>di</strong>ovascolari e che queste<br />

siano esclusivo appannaggio<br />

del sesso maschile.<br />

L’equivoco è nato in passato,<br />

ma ancora, in parte,<br />

resiste, dall’osservazione<br />

che nel corso della loro vita<br />

fertile, cioè sino ai 50-55<br />

anni, le donne sono protette<br />

dall’insorgenza <strong>di</strong> eventi<br />

Giuseppe Mercuro<br />

car<strong>di</strong>ovascolari avversi<br />

dalla produzione ovarica <strong>di</strong><br />

estrogeni. In realtà, a <strong>di</strong>stan-<br />

za <strong>di</strong> circa 10-15 anni dall’inizio della menopausa,<br />

le donne risultano colpite da fattori <strong>di</strong> rischio Cv<br />

(ipertensione, <strong>di</strong>abete, ipercolesterolemia), nonché<br />

da eventi acuti (angina pectoris, infarto miocar<strong>di</strong>co,<br />

Aggiornamento<br />

Un corso <strong>di</strong> patologia<br />

vascolare e angiologia<br />

Si tiene al Policlinico da ottobre a maggio<br />

D<br />

a ottobre a maggio 009 si tiene al Policlinico<br />

universitario <strong>di</strong> Monserrato il corso<br />

<strong>di</strong> aggiornamento <strong>di</strong> Patologia vascolare<br />

e Angiologia. Il <strong>di</strong>rettore scientifico è il professor<br />

Fer<strong>di</strong>nando Binaghi. A seguire, alcuni stralci del<br />

programma preliminare. Prima e seconda sessione,<br />

3 e 10 ottobre 2008 dalle 16 alle 20 a Monserrato,<br />

che avrà come titolo Le arteriopatie croniche <strong>degli</strong><br />

arti inferiori. II corso ha lo scopo <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la<br />

clinica e la gestione <strong>di</strong>agnostico<br />

- terapeutica delle<br />

malattie vascolari alla luce<br />

delle attuali conoscenze e<br />

dello sviluppo delle moderne<br />

metodologie ed è<br />

in<strong>di</strong>rizzato a non oltre 50<br />

tra specialisti e specializzan<strong>di</strong><br />

angiologi, geriatri,<br />

Fer<strong>di</strong>nando Binaghi<br />

chirurghi vascolari, endocrinologi,<br />

e me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>cina generale, e si<br />

svolge per un periodo <strong>di</strong><br />

otto mesi. Qualunque informazione può essere richiesta<br />

a Fer<strong>di</strong>nando Binaghi e a Luca Serchisu agli<br />

in<strong>di</strong>rizzi binaghi@me<strong>di</strong>cina.unica.it e potamoxeir@<br />

tiscali.it e al <strong>numero</strong> 070/510965 8. Gli argomenti.<br />

Arteriopatie obliteranti croniche <strong>degli</strong> arti inferiori.<br />

Il piede <strong>di</strong>abetico. Patologie vascolari cerebrali. Carotidopatia<br />

aterosclerotica, Prevenzione <strong>degli</strong> attacchi<br />

ischemici transitori e dello Stroke. Le emergenze<br />

- urgenze in patologia vascolare. Gli aneurismi<br />

dell’aorta addominale e delle arterie <strong>degli</strong> arti inferiori.<br />

Il tromboembolismo venoso <strong>degli</strong> arti inferiori.<br />

Insufficienza venosa cronica primitiva. Ipertensione<br />

arteriosa. Le <strong>di</strong>slipidemie. La sindrome metabolica.<br />

Acrosindromi vascolari.<br />

Car<strong>di</strong>ologia, i passi avanti della ricerca<br />

“In<strong>di</strong>spensabile un approccio inter<strong>di</strong>sciplinare” spiega il professor Mercuro<br />

stroke) con la stessa frequenza dei<br />

loro coetanei maschi. Sull’argomento<br />

è stata scritta la monografia<br />

Le malattie car<strong>di</strong>ovascolari nella<br />

donna, inserita nella collana Monografie<br />

<strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia e<strong>di</strong>ta dalla<br />

Società italiana <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia, <strong>di</strong>stribuita<br />

in 10.000 copie tra car<strong>di</strong>ologi<br />

e ginecologi. L’esperienza<br />

La monografia<br />

è stata realizzata<br />

dai professori<br />

Giuseppe<br />

Mercuro, Gian<br />

Benedetto Melis<br />

e Giuseppe MC<br />

Rosano<br />

accumulata in tema <strong>di</strong> malattie Cv ed equilibrio<br />

ormonale ha suggerito <strong>di</strong> estendere l’osservazione<br />

a tutte le <strong>di</strong>fferenze esistenti tra i due generi in<br />

campo Cv. È stato, così, fondato il gruppo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o<br />

delle Malattie Cv <strong>di</strong> genere della Società italiana <strong>di</strong><br />

car<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong> cui il sottoscritto è coor<strong>di</strong>natore. Le<br />

<strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere implicano il coinvolgimento <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline. La collaborazione <strong>di</strong> genetisti,<br />

epidemiologi e farmacologi clinici consentirà <strong>di</strong> riconoscere<br />

e apprezzare le <strong>di</strong>fferenze, spesso trascurate<br />

nella ricerca e nella pratica clinica, che il sesso<br />

induce sulle manifestazioni cliniche delle mCv e<br />

sulla loro risposta ai trattamenti terapeutici.<br />

*responsabile struttura <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia<br />

Azienda ospedaliero universitaria - Policlinico<br />

Unicanews 48 - settembre 008 1


Interazione uomo-macchina<br />

al Parco tecnologico<br />

14<br />

segue dalla prima pagina <strong>di</strong> protoni<br />

sono stati<br />

iniettati e fatti circolare per la<br />

prima volta nel Large hadron collider<br />

(LhC), il nuovo acceleratore<br />

<strong>di</strong> particelle costruito nel Centro<br />

europeo per le ricerche nucleari<br />

(Cern) <strong>di</strong> Ginevra. L’enorme interesse<br />

scientifico deriva dal fatto<br />

che nelle collisioni fra particelle si<br />

raggiungeranno, per la prima volta<br />

in laboratorio, densità <strong>di</strong> energie<br />

confrontabili con quelle che si<br />

pensa esistessero nei primissimi<br />

istanti <strong>di</strong> vita dell’Universo, frazioni<br />

<strong>di</strong> miliardesimo <strong>di</strong> secondo<br />

dopo il Big Bang. LhC è una macchina<br />

enormemente complessa.<br />

È l’ultimo anello <strong>di</strong> una catena<br />

<strong>di</strong> acceleratori nei quali i protoni<br />

aumentano via via la loro velocità<br />

ed energia. Nei suoi 7 km <strong>di</strong><br />

circonferenza, i fasci <strong>di</strong> particelle<br />

circolano per circa venti minuti<br />

prima <strong>di</strong> raggiungere l’energia<br />

massima (sette TeV). Migliaia<br />

<strong>di</strong> magneti superconduttori sono<br />

mantenuti alla temperatura <strong>di</strong> due<br />

Kelvin, con<strong>di</strong>zioni tali da rendere<br />

l’anello la zona più fredda <strong>di</strong> tutto<br />

l’Universo, spazio interstellare<br />

compreso. I magneti guidano le<br />

particelle in traiettorie circolari,<br />

I<br />

l Parco tecnologico della<br />

Sardegna ha ospitato un<br />

ciclo <strong>di</strong> seminari sull’interazione<br />

uomo-macchina (hCim).<br />

Lo Human computer interaction<br />

meetings 2008 ha offerto una<br />

panoramica dei principali temi<br />

e <strong>degli</strong> approcci metodologici<br />

nel vasto campo delle interfacce<br />

utente e dell’interazione uomo<br />

i fisici cagliaritani al Cern<br />

focalizzandole, per aumentarne la<br />

probabilità <strong>di</strong> collisione, nei punti<br />

ove sono posizionati i sofisticati<br />

rivelatori dei quattro<br />

esperimenti principali,<br />

atLas, Cms,<br />

aLiCe e LhCb. L’essere<br />

riusciti a mettere<br />

in funzione una<br />

macchina simile, superando<br />

le <strong>di</strong>fficoltà<br />

intrinseche a progetti<br />

<strong>di</strong> questo genere, costituisce<br />

un enorme<br />

successo per la scienza<br />

e la tecnologia. A buon <strong>di</strong>ritto può<br />

definirsi un<br />

esperimento<br />

riuscito.<br />

Eppure tutto<br />

ciò non<br />

è che l’inizio!<br />

È come<br />

se si fosse<br />

messo in<br />

funzione un<br />

gigantesco e<br />

potente mic<br />

r o s c o p i o<br />

che, sia pur<br />

e s p l o r a n -<br />

do piccole<br />

d i s t a n z e ,<br />

permetterà<br />

<strong>di</strong> comprendere<br />

ciò che<br />

è accaduto<br />

nell’Universo.<br />

Adesso<br />

che l’acceleratore<br />

LhC è<br />

completato,<br />

si è pronti a<br />

u s a r e<br />

questo<br />

nuovo<br />

s t r u -<br />

mento<br />

<strong>di</strong> oss<br />

e r -<br />

vazione della natura per<br />

rispondere ai più importanti<br />

interrogativi nel campo della<br />

fisica delle particelle. Ossia,<br />

la conferma sperimentale<br />

dell’esistenza dell’ormai famoso<br />

bosone <strong>di</strong> Higgs, l’unico elemen-<br />

macchina attraverso<br />

un programma che<br />

includeva i fondamenti<br />

teorici, lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o<br />

dei fattori umani e<br />

tecnologici, il design e il testing<br />

<strong>di</strong> interface utente, accompagnati<br />

da casi pratici e illustrati da alcuni<br />

fra i maggiori esperti italiani<br />

del settore.<br />

Lhcb e ALice<br />

Gli staff guidati<br />

da Sergio Serci e Biagio<br />

Saitta<br />

All’esperimento LhCb partecipano,<br />

guidati da Biagio<br />

Saitta, Walter Bonivento,<br />

Sandro Cadeddu, Alessandro<br />

Car<strong>di</strong>ni, Caterina<br />

Deplano, Francesco Dettori,<br />

Sara Furcas, Adriano<br />

Lai, Giulia Manca, Rudolf<br />

Oldeman. All’esperimento<br />

aLiCe partecipano, guidati<br />

da Sergio Serci (or<strong>di</strong>nario<br />

<strong>di</strong> Fisica nucleare), Bruce<br />

Becker, Corrado Cicalò,<br />

Alessandro De Falco, Michele<br />

Floris, Alberto Masoni,<br />

Daniele Mura, Giovanna<br />

Puddu, Elisabetta<br />

Sid<strong>di</strong>, Artur Szostak,<br />

Antonio Uras, Gianluca<br />

Usai.<br />

Le foto si riferiscono ai gruppi<br />

<strong>di</strong> ricercatori dell’esperimento<br />

Lhcb (in alto a destra) e aLice.<br />

Le altre immagini si riferiscono<br />

alle apparecchiature dell’esperimento<br />

Lhcb (in alto a sinistra)<br />

e aLice.<br />

ttantacinque emittenti in rappresentanza <strong>di</strong> 44 paesi. Oltre 600 delegati con una<br />

nutrita rappresentanza <strong>di</strong> giornalisti italiani e stranieri. La sessantesima e<strong>di</strong>zione<br />

del Prix Italia si è tenuta a <strong>Cagliari</strong> dal 14 al 20 settembre scorso. Patrocinata dal<br />

presidente della Repubblica, la manifestazione è tra le più prestigiose in ambito internazionale.<br />

Di fatto, sette giorni <strong>di</strong> incontri, <strong>di</strong>battiti, proiezioni sul mondo della televisione e dell’immagine. Dal<br />

Futuro <strong>di</strong> internet e del broadcasting a Il futuro prossimo dei me<strong>di</strong>a passando per il concerto dell’Orchestra<br />

sinfonica nazionale della rai <strong>di</strong>retta da Wayne Marshall con la partecipazione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> Paolo Fresu.<br />

Ai lavori hanno preso parte amministratori, attori, registi, critici. Tra questi, Frank Freiling, vice presidente<br />

Affari internazionali della rete tedesca ZDF. In definitiva, un evento che ha portato la città in giro per i canali tv<br />

<strong>di</strong> mezzo mondo. Una vittoria importante per il <strong>di</strong>rettore della sede rai regionale, Romano Cannas.<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

to mancante nel modello standard<br />

che descrive tre delle quattro interazioni<br />

fondamentali; la scoperta<br />

<strong>di</strong> nuove particelle previste da<br />

modelli teorici, come ad esempio<br />

la Supersimmetria,<br />

che potrebbero<br />

spiegare la<br />

natura ancora<br />

ignota della materia<br />

oscura la<br />

cui presenza nell’universo<br />

è stata<br />

osservata sperimentalmente;<br />

la creazione in<br />

laboratorio <strong>di</strong><br />

un nuovo stato<br />

della materia, il<br />

quark-<br />

gluon plasma, in cui i<br />

costituenti fondamentali<br />

non sono confinati; la<br />

comprensione del meccanismo<br />

all’origine dell’asimmetria<br />

fra materia<br />

e antimateria, osservata<br />

oggi nell’Universo ma<br />

assente all’epoca del Big<br />

Bang. Queste sono le risposte<br />

che LhC può dare<br />

ad alcuni <strong>di</strong> questi interrogativi.<br />

Esse<br />

p o s -<br />

s o n o<br />

e s s e r e<br />

ottenuteanalizzando<br />

la<br />

miriade<br />

<strong>di</strong> part<br />

i c e l l e<br />

prodotte<br />

nelle<br />

c o l l i -<br />

sioni all’LhC fra protoni<br />

e, in una fase successiva,<br />

fra ioni pesanti. Per<br />

questi scopi, sono state<br />

messe a punto complesse<br />

apparecchiature d’avanguar<strong>di</strong>a la<br />

cui realizzazione ha comportato,<br />

oltre a uno sforzo tecnico senza<br />

precedenti, lo sviluppo <strong>di</strong> nuova<br />

elettronica, l’uso <strong>di</strong> nuovi materiali<br />

e l’adozione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong><br />

calcolo <strong>di</strong> nuova concezione. In<br />

A <strong>Cagliari</strong> il 60¡ Prix Italia della Rai<br />

Sette giorni <strong>di</strong> lavori su tv, ra<strong>di</strong>o, cinema e web<br />

O<br />

molti casi queste nuove tecnologie<br />

trovano applicazione in campi<br />

<strong>di</strong>versi della scienza. Le <strong>di</strong>mensioni<br />

dei progetti a LhC sono tali<br />

da poter essere realizzati solo<br />

attraverso collaborazioni internazionali<br />

che si estendono a tutti i<br />

continenti. Negli esperimenti aLi-<br />

Ce e LhCb sono attivamente impegnati<br />

da circa <strong>di</strong>eci anni due gruppi<br />

<strong>di</strong> ricercatori del nostro ateneo<br />

e della locale sezione inFn, affiancati<br />

da assegnisti, studenti della<br />

scuola <strong>di</strong> dottorato e laurean<strong>di</strong>.<br />

A <strong>Cagliari</strong> sono stati progettati e<br />

realizzati rivelatori cruciali per<br />

gli esperimenti e l’elettronica a<br />

essi associata, sviluppando inoltre<br />

software avanzato per le simulazioni<br />

e analisi dei dati. All’interno<br />

delle collaborazioni internazionali<br />

nelle quali si opera, i giovani dell’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> assumono<br />

spesso ruoli <strong>di</strong> responsabilità,<br />

confrontandosi con successo con<br />

coetanei <strong>di</strong> altre università italiane<br />

e straniere.<br />

*or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> Fisica generale


Il CoReRat e i me<strong>di</strong>a isolani<br />

In Sardegna sono attive 535 testate e<strong>di</strong>toriali con 358 giornalisti<br />

occupati. La regione al quinto posto nella graduatoria nazionale<br />

con il maggior <strong>numero</strong> <strong>di</strong> lettori <strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani<br />

I<br />

n Sardegna i quoti<strong>di</strong>ani<br />

hanno una penetrazione<br />

tra le più alte in Italia e le<br />

televisioni locali hanno un in<strong>di</strong>ce<br />

d’ascolti nettamente superiore<br />

alle emittenti nazionali. Le aziende<br />

e<strong>di</strong>toriali dell’isola godono <strong>di</strong><br />

buona salute e hanno fatturati rilevanti.<br />

È la sintesi del primo rapporto<br />

2008 sul Sistema dei me<strong>di</strong>a<br />

locali in Sardegna redatto su uno<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o elaborato dalla Fondazione<br />

Rosselli e presentato a <strong>Cagliari</strong> dal<br />

presidente del Corerat (Comitato<br />

regionale sardo per il servizio ra<strong>di</strong>otelevisivo)<br />

Antonio Ghiani.<br />

Dal rapporto si evince che le testate<br />

e<strong>di</strong>toriali attive sono 5 5 ( 0 tv,<br />

50 ra<strong>di</strong>o e 465 aziende della carta<br />

stampata) con 358 giornalisti occupati<br />

(il 2% sul totale nazionale). Il<br />

fatturato complessivo delle aziende<br />

è <strong>di</strong> circa 86 milioni <strong>di</strong> euro, con la<br />

carta stampata che raccoglie quasi<br />

1’80% del mercato (67,47 milioni<br />

<strong>di</strong> euro) rispetto al 14,6% delle<br />

emittenti televisive (oltre 1 ,5 mi-<br />

lioni <strong>di</strong> euro) e il 7% delle ra<strong>di</strong>o<br />

(6,23 milioni). La raccolta pubblicitaria<br />

in Sardegna vale, invece, 46<br />

milioni <strong>di</strong> euro (65% ai quoti<strong>di</strong>ani,<br />

9,8% alla tv e 5,3% alle ra<strong>di</strong>o). Riguardo<br />

alla televisione, le emittenti<br />

locali registrano ascolti superiori<br />

alla me<strong>di</strong>a nazionale (7,88% con<br />

uno share del 12,20% rispetto al<br />

6,45% e all’8,34% delle tv locali<br />

in Italia). Nel 2007, la Sardegna,<br />

nonostante qualche <strong>di</strong>fficoltà sul<br />

fronte della <strong>di</strong>stribuzione della<br />

stampa dovuta alla conformazione<br />

geografica<br />

del territorio,<br />

si colloca<br />

al quinto<br />

posto nella<br />

graduatoria<br />

delle regioni<br />

con<br />

il maggior<br />

<strong>numero</strong> <strong>di</strong><br />

lettori <strong>di</strong><br />

q u o t i d i a -<br />

ni (50,6% rispetto al totale della<br />

popolazione con 214.454 copie<br />

vendute nel 006, ossia 1 9 copie<br />

ogni 1.000 abitanti), precedu-<br />

ta solo da Liguria, Friuli Venezia<br />

Giulia Trentino Alto A<strong>di</strong>ge. “I1<br />

rapporto mette in luce il fatto che<br />

i me<strong>di</strong>a in Sardegna propongono<br />

un volume d’affari notevole, ha<br />

sottolineato Ghiani, altrettanto notevole<br />

è il <strong>numero</strong> <strong>degli</strong> occupati”.<br />

Sul fronte della <strong>di</strong>ffusione dei quoti<strong>di</strong>ani,<br />

nel 2006 L’Unione Sarda<br />

ha superato quota 64 mila lettori,<br />

La Nuova Sardegna è arrivata a 58<br />

mila. Per le tv locali, è Videolina<br />

nel 2007 a far registrare l’ascolto<br />

me<strong>di</strong>o più alto con 10.418 e 2,81<br />

<strong>di</strong> share, seguita da tCs (share<br />

0,64) e Cinque Stelle (share 0,29).<br />

Sul fronte ra<strong>di</strong>o, sempre nel 2007,<br />

Ra<strong>di</strong>o Sintony ottiene 116 mila<br />

ascoltatori nel giorno me<strong>di</strong>o e Ra<strong>di</strong>olina<br />

7 mila.<br />

I tesori del parco geominerario<br />

L’area, riconosciuta dall’Unesco, svela le fatiche della Sardegna mineraria.<br />

I lavori <strong>di</strong> un pool <strong>di</strong> giuristi dell’universit <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

S<br />

torie <strong>di</strong> sudore e fatica, <strong>di</strong><br />

lotte, <strong>di</strong> conquiste, orgoglio<br />

e <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> un popolo.<br />

Questi e molti altri tesori sono<br />

custo<strong>di</strong>ti nelle antiche miniere sarde,<br />

straor<strong>di</strong>nari giacimenti indu-<br />

striali che il consorzio del Parco<br />

geominerario storico ambientale<br />

della Sardegna ha il compito <strong>di</strong><br />

convertire in giacimenti culturali,<br />

promuovendo<br />

un sistema <strong>di</strong><br />

sviluppo postminerario.<br />

A <strong>di</strong>eci<br />

anni dal riconoscimento<br />

del valoreinternazionale<br />

del Parco da<br />

parte dell’Unesco<br />

con la sottoscrizione<br />

della<br />

Carta <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

il consorzio vive<br />

una stagione <strong>di</strong> rinnovamento,<br />

sotto la guida del suo commissario<br />

straor<strong>di</strong>nario Giampiero Pinna.<br />

Subito dopo il suo inse<strong>di</strong>amento,<br />

nel febbraio 2007, Pinna incaricò<br />

un pool <strong>di</strong> giuristi dell’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> (Eugenio Piccozza,<br />

Paola Piras, Alessandro Sini e<br />

Gloria Dessì, coor<strong>di</strong>nati dal rettore<br />

Pasquale Mistretta) <strong>di</strong> snellire<br />

i meccanismi giuri<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> gestione<br />

Campusone. I neo valutatori<br />

dell’ente e riformarne le fonti normative.<br />

Le proposte del gruppo,<br />

accolte dalla comunità del Parco<br />

e dai ministeri competenti, non<br />

hanno superato il vaglio del presidente<br />

della regione sarda Renato<br />

Soru. Nell’attesa<br />

che finisca<br />

questo impasse<br />

politico, si<br />

moltiplicano le<br />

attività artistiche,<br />

culturali<br />

e sportive promosse<br />

dal consorzio,<br />

con la<br />

partecipazione<br />

delle associazioni<br />

e col supportoscientifico<br />

<strong>degli</strong> atenei<br />

isolani. Le politiche<br />

del consorzio consentono<br />

oggi la fruizione <strong>di</strong> otto <strong>di</strong>verse<br />

aree del Parco, che mostrano un<br />

volto intimo e sconosciuto del-<br />

la Sardegna: dalle ossi<strong>di</strong>ane del<br />

Monte Arci, attraverso le miniere<br />

<strong>di</strong> rame <strong>di</strong> Funtana Raminosa, fino<br />

al complesso <strong>di</strong> Porto Flavia, si <strong>di</strong>svelano<br />

ai visitatori rari esempi <strong>di</strong><br />

archeologia industriale, poetiche<br />

testimonianze dell’integrazione<br />

tra l’opera della natura e quella<br />

dell’uomo. E i sar<strong>di</strong> per primi si<br />

lasciano emozionare. Giorgio Mancosu<br />

ul <strong>numero</strong> <strong>di</strong> luglio <strong>di</strong> UnicaNews abbiamo pubblicato i partecipanti al<br />

S corso <strong>di</strong> formazione per valutatori esterni. Per uno spiacevole refuso<br />

sono saltati i nomi <strong>di</strong> Ada Pinna (Liceo Scientifico Michelangelo), Andrea<br />

Porcu (Confindustria Sardegna), Giada Ruffi (Inps, <strong>di</strong>rezione regionale<br />

Sardegna), Maria Chiara Satta (Soprintendenza beni archeologici), Silvia<br />

Scanu (Banco <strong>di</strong> Sardegna, Sassari), Sofia Secci (Ctm, <strong>Cagliari</strong>), Sandro Usai<br />

(ItC Pietro Martini). Erano presenti come u<strong>di</strong>tori: Gabriele Navarra (<strong>Università</strong>,<br />

<strong>Cagliari</strong>), Cecilia Tasca (<strong>Università</strong>, <strong>Cagliari</strong>), Marina Quartu (<strong>Università</strong>,<br />

<strong>Cagliari</strong>). Le nostre scuse agli interessati e ai lettori.<br />

Unicanews 48 - settembre 008 15


Al Cus <strong>Cagliari</strong> il memorial Gianni Dolia<br />

Ai cussini la settima e<strong>di</strong>zione del torneo <strong>di</strong> calcio de<strong>di</strong>cato<br />

al <strong>di</strong>rigente scomparso. Battute La Palma e Ferrini<br />

l buon Gianni sarebbe<br />

rimasto contento. Per la<br />

prima volta il suo memorial<br />

l’hanno conquistato i ragazzi<br />

del CUs. Il manto erboso <strong>di</strong> Sa<br />

Duchessa lo scorso settembre<br />

ha visto decollare il torneo <strong>di</strong><br />

calcio con La Palma, Ferrini e<br />

CUs <strong>Cagliari</strong> in lotta per salire<br />

sul po<strong>di</strong>o. La settima e<strong>di</strong>zione<br />

del memorial intitolato a Gianni<br />

Dolia - in<strong>di</strong>menticato <strong>di</strong>rigente<br />

del CUs - è stato combattuto e<br />

piacevole. Rispetto alle precedenti<br />

e<strong>di</strong>zioni da rimarcare la<br />

stessa categoria (Prima) per i<br />

club partecipanti. Le formazioni<br />

hanno offerto gioco e spettacolo.<br />

I primi a scendere in campo sono<br />

stati i padroni <strong>di</strong> casa. Il CUs allenato<br />

da Antonello Giordano<br />

ha sfidato il La Palma. I cussini<br />

hanno pareggiato 0-0 nei tempi<br />

regolari e si sono poi imposti<br />

16<br />

I<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale: Pasquale Mistretta<br />

Direttore responsabile: Mario Frongia<br />

Segreteria <strong>di</strong> redazione: Stefano Cocumelli.<br />

Redazione: Alessandra Sorcinelli, Anna Cotza, Cinzia Mocci,<br />

Cristina Aresu, Donatella Carta, Emanuela Scarpa, Giorgio<br />

Mancosu, Sabrina Mereu.<br />

alla roulette dei rigori. A seguire,<br />

La Palma-Ferrini. Vittoria abbastanza<br />

rotonda (3-1) per la Ferrini.<br />

La formazione allenata da<br />

mister Puddu (ex dell’Orione)<br />

ha mostrato temperamento e organizzazione:<br />

due elementi che<br />

spesso nel calcio <strong>di</strong>lettantistico<br />

fanno la <strong>di</strong>fferenza. Quin<strong>di</strong>, CUs<br />

<strong>Cagliari</strong> contro Ferrini per il titolo.<br />

In cattedra fin dal via i cussini<br />

si sono aggiu<strong>di</strong>cati la partita e il<br />

torneo con una rete del giovane<br />

bomber (15 anni) Mastromarino.<br />

Insomma, la famiglia calcio<br />

del CUs festeggia. Con lo staff<br />

tecnico e i ragazzi, gioia anche<br />

per il <strong>di</strong>rettore sportivo Renzo<br />

Marras, per i <strong>di</strong>rigenti Enzo<br />

Coiana e Pasqualino Sesselego,<br />

per il segretario generale Angelo<br />

Zucca. A chiudere il memorial<br />

un lungo applauso de<strong>di</strong>cato a<br />

Gianni Dolia.<br />

anno nove <strong>numero</strong> <strong>quarantotto</strong> settembre 2008<br />

bimestrale dell’universit <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

“Intelligenza, personalit e ottimismo”<br />

Scienze politiche. “L’universit<br />

come luogo <strong>di</strong> formazione solenne”<br />

Il rettore d il benvenuto agli studenti e cita Luca l’evangelista e Martin Luther King.<br />

Forse, sono un po’ rigida. Ma ho un<br />

“ rapporto costante con i miei studen- “Perseguite obiettivi coerenti con la vostra identit e con i percorsi formativi”<br />

ti e credo sia basilare far capire loro<br />

che l’università è un luogo importante. An- Pasquale Mistretta<br />

la vera essenza della formazione universitaria pur<br />

che solenne”. Paola Piras si presenta così.<br />

senza sottovalutare altri aspetti, altrettanto impor-<br />

Idee chiare e obiettivi programmati. Se poi<br />

Io vi do lingua e sapienza a cui tutti i votanti sotto il profilo culturale e intellettuale. Dunque,<br />

usa concetti un tantino “ stri avversari non potranno resistere”. Cari se la scelta della facoltà e del corso <strong>di</strong> laurea che<br />

desueti, quali etica, sacri-<br />

studenti, con questa frase particolarmente avete fatto è ponderata, sarà gratificante immergervi<br />

ficio, rispetto delle regole, significativa dell’Evangelista Luca, mi rivolgo in questa <strong>di</strong>fficile ma affascinante scommessa. Un<br />

nel calderone dei cre<strong>di</strong>ti a voi in occasione<br />

viaggio che farete guardando a voi stessi e a quanti<br />

e delle riforme, pazienza. dell’apertura del-<br />

Giurista pragmatica, rilanl’annoaccademi- relazioni internazionali<br />

cia un modello che riporta co 2008/09. Nel<br />

in<strong>di</strong>etro nel tempo: “Pen- merito, le chiavi <strong>di</strong><br />

so alla figura del maestro<br />

lettura su cui riflet-<br />

Paola Piras che insegna il metodo <strong>di</strong><br />

tere possono esse-<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o e il rispetto delle<br />

re tante. Sapienza<br />

come grande<br />

regole attraverso l’esempio.<br />

scienza, dottrina,<br />

Regole e democrazia. Perché sei italiani<br />

profondo sapere.<br />

su <strong>di</strong>eci non si fidano dei giu<strong>di</strong>ci?<br />

Sapienza come<br />

Perché negli ultimi tempi abbiamo enfatiz-<br />

saggezza, prudenzato<br />

il fatto senza sottolineare ciò che ci sta<br />

za, senso dell’ope-<br />

<strong>di</strong>etro, ovvero la natura della regola e la rare sul piano eti-<br />

sua osservanza che è poi la vera garanzia co. Sapienza come<br />

per tutti.<br />

perfezione intel-<br />

Tuttavia, stando ai sondaggi, nel nostro lettuale e compor-<br />

paese la certezza del <strong>di</strong>ritto è annacquata. tamento. Di fatto,<br />

Premetto: credo moltissimo nelle regole una sapienza tra-<br />

non come bizantinismi segue a pagina 3 sversale e stret- La delegazione della Nanjing Normal University composta da Xu Haining, Xia Jinwen, Cheng Xiaogiao e Duan Yehui<br />

tamente integrata in visita al nostro ateneo. Col rettore Pasquale Mistretta, i professori Emilio Bottazzi e Giovanna Ledda, prorettore<br />

con la lingua che per le relazioni internazionali<br />

a pagina 4<br />

costituisce la missione<br />

centrale dell’<strong>Università</strong> intesa quale istituto <strong>di</strong> <strong>di</strong>vidono con voi momenti <strong>di</strong> felicità e <strong>di</strong> preoccupa-<br />

Italia e Canada alleate alta formazione. Alcune <strong>di</strong> queste interpretazioni, se zione per il vostro futuro inserimento nel mondo del<br />

riferite a voi giovani studenti, forse possono apparire lavoro. A tal punto, tutti gli avversari, virtuali e reali<br />

per fermare il suici<strong>di</strong>o premature, troppo impegnative o astrattamente scon- che vi contrastano, potranno essere sconfitti per contate.<br />

Ma non è così. Infatti, il riflettere su questi temi sentirvi <strong>di</strong> affrontare con maggiori certezze le com-<br />

Accordo tra il <strong>di</strong>partimento<br />

aiuta a capire in che modo la scelta universitaria e gli plessità della vita. In questa piacevole occasione che<br />

<strong>di</strong> Neuroscienze del nostro ateneo obiettivi a cui tendete possono essere coerenti con la invita all’ottimismo, fondato sulla concretezza e po-<br />

e la Dalhousie University <strong>di</strong> Halifax vostra identità e con i percorsi formativi che avete sitività della nostra università, devo tuttavia accen-<br />

finora costruito. Inoltre, potrete focalizzare meglio nare ai fattori che interagiscono segue a pagina 2<br />

Maria Del Zompo*<br />

l suici<strong>di</strong>o è un problema sociale <strong>di</strong><br />

I grande importanza che in mol- I fisici cagliaritani al Cern I ricercatori <strong>di</strong>cono no<br />

ti paesi costituisce la principale Lhc, un microscopio sull’Universo<br />

causa <strong>di</strong> morte tra gli uomini sotto<br />

alle politiche del governo<br />

i 35 anni. Italia e Canada Biagio Saitta*<br />

sono sul punto <strong>di</strong> iniziare<br />

Lo scorso 24 settembre si è riunita l’assemblea del personale<br />

un importante progetto <strong>di</strong><br />

na ventina <strong>di</strong> ricer-<br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> per fare il punto sulle strategie da<br />

U<br />

ricerca congiunto per stucatori<br />

del <strong>di</strong>parti-<br />

intraprendere <strong>di</strong> fronte alle politica universitaria del Governo<br />

<strong>di</strong>are le cause e le cure per<br />

mento <strong>di</strong> Fisica del-<br />

nazionale. A seguire una nota del Comitato <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />

dei ricercatori.<br />

prevenire il suici<strong>di</strong>o. L’arl’università e della sezione<br />

gomento del progetto ha <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> dell’Istituto<br />

ell’aula magna della facoltà <strong>di</strong> Scienze del-<br />

a che fare con la ricerca nazionale <strong>di</strong> fisica nuclea-<br />

N la formazione strapiena <strong>di</strong> docenti, studenti<br />

Maria Del Zompo delle basi biologiche del re (Infn) prendono parte a<br />

e personale tecnico amministrativo, e alla<br />

comportamento suicida- quell’avventura che ha avu-<br />

presenza del rettore, si è <strong>di</strong>scusso a partire dai dati<br />

rio. Il suici<strong>di</strong>o rappresenta to grande riscontro me<strong>di</strong>a- Biagio Saitta<br />

che evidenziano come l’università italiana occupi le<br />

un problema sociale <strong>di</strong> notevole rilevanza tico nelle ultime settimane.<br />

posizioni più basse delle classifiche internazionali<br />

e in molti paesi costituisce<br />

Il 10 settembre scorso fasci<br />

segue a pagina 12<br />

segue a pagina 14 sugli investimenti nella ricerca. segue a pagina 10<br />

Hanno collaborato: Andrea Simoncini, Efisio Cotza, Elisabetta Tuveri, Giampaolo<br />

Orgiana, Orsola Macis, Roberto Coroneo, Francesca Stara, Maria Del Zompo, Biagio<br />

Saitta, Emilio Bottazzi, Giovanni Marini, Luca Fanfani, Giovanni Duni, Antonio<br />

Sassu, Gavino Faa, Franco Cerniglia, Mauro Farris, Stefano De Virgiliis, Giuseppe<br />

Mercuro.<br />

Foto: archivio UnicaNews, Daniela Zedda, Elisabetta Messina, Francesco Cogotti,<br />

Mario Rosas, parcogeominerario.it.<br />

Nel riquadro a destra in prima la foto del parco Geominerario, Porto Flavia.<br />

Stampa: Tiemme - Tiratura 3500 copie - Chiuso in tipografia il 30 settembre 2008. UnicaNews n. 48,<br />

settembre 2008 - Registrazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> n. 464-27/10/83. Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento<br />

postale art. 2 comma 20/c L. 662/96 filiale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

Redazione: rettorato, via <strong>Università</strong> 40, 09124 <strong>Cagliari</strong>. Tel. 0706752211 - 0706756486, fax<br />

070669425. E-mail: mariofrongia@amm.unica.it - unicanews@amm.unica.it<br />

Sito web: http://www.unica.it/pub/7/index.jsp?is=7&iso=117<br />

Unicanews 48 - settembre 008<br />

Po<strong>di</strong>smo, ad Alghero i campionati italiani<br />

su strada per <strong>di</strong>pendenti universitari<br />

Agguerrita la formazione del CruC in gara sabato 11 ottobre<br />

I<br />

l lungomare <strong>di</strong> Alghero<br />

sarà lo scenario dei campionati<br />

italiani <strong>di</strong> corsa<br />

su strada per<br />

<strong>di</strong>pendenti universitari<br />

in programma<br />

il prossimo<br />

11 ottobre.<br />

Il CrUC, Circolo<br />

ricreativo del<br />

nostro ateneo,<br />

ha allestito una<br />

nutrita formazione.<br />

Alla gara<br />

femminile, <strong>di</strong> circa cinque chilometri,<br />

parteciperanno: Silvia Floris,<br />

Daniela Ludoni, Francesca<br />

Is mascareddas<br />

all’Orto botanico<br />

Spettacoli <strong>di</strong> burattini durante<br />

l’estate all’Orto Botanico.<br />

Organizzati dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

Scienze botaniche e presentati dalla<br />

compagnia Is Mascareddas, si<br />

sono svolti Areste Paganòs e i giganti,<br />

e Areste Paganòs e lo strano<br />

caso del paese <strong>di</strong> Trastullas.<br />

Antropologia e archeologia<br />

a Villanovaforru<br />

Nella biblioteca comunale <strong>di</strong><br />

Villanovaforru (nella foto,<br />

l’area <strong>di</strong> Genna Maria) si è tenuto<br />

il convegno Interpretare le culture<br />

fra antropologia e archeologia.<br />

Sono intervenuti gli antropologi<br />

Giulio Angioni e Carlo Maxia<br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Marcello<br />

Carlotti, gli archeologi Paolo<br />

Bernar<strong>di</strong>ni (Soprintendenza dei<br />

beni archeologici della Sardegna),<br />

Mauro Perra (Museo Civico Genna<br />

Maria) e Roberto Sirigu.<br />

Mascia, Verusca Scanu, Manuela<br />

Solla. Alla <strong>di</strong>eci chilometri maschile,<br />

sono iscritti: Luigi Atzori,<br />

Stefano Cocumelli,<br />

Francesco<br />

Ferraro, Gian<br />

Raffaele Loddo,<br />

Giampaolo<br />

Loy, Franco<br />

Manconi, Marco<br />

Mastinu, Carlo<br />

Melis, Andrea<br />

Orrù, Alessandro<br />

Porcu, Davide<br />

Saiu, Paolo Serra, Massimo<br />

Tala, Giorgio Tamburini, Enrico<br />

Zaccheddu.<br />

brevi<br />

Neurofisiopatologia<br />

con Jacques Montplaisir<br />

I l<br />

Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> patologie del sonno<br />

del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze<br />

car<strong>di</strong>ovascolari e neurologiche<br />

(facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina), la scuola<br />

<strong>di</strong> dottorato in Scienze car<strong>di</strong>ovascolari<br />

e neurologiche e la scuola<br />

<strong>di</strong> specializzazione in Neurofisiopatologia<br />

hanno organizzato,<br />

nell’ambito del programma Visiting<br />

Professor 2008, il convegno<br />

Fenomeni Motori Anormali in<br />

Sonno con la lettura magistrale<br />

del professor Jacques Montplaisir,<br />

tenutosi nella sala congressi della<br />

spina <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> Monserrato.<br />

Prima Pagin@ in rete<br />

D a<br />

questa estate, un nuovo progetto<br />

e<strong>di</strong>toriale è in rete. Si<br />

tratta <strong>di</strong> Prima Pagin@, il giornale<br />

(www.laprimapagina.net) online<br />

che offre ai lettori una rassegna<br />

della migliore stampa nazionale.<br />

Il <strong>di</strong>rettore responsabile è il professor<br />

Ugo Pilia, segretario generale<br />

della Fp-Cgil <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

L’annuario statistico 2008<br />

dell’Osservatorio economico<br />

Nella sala Anfiteatro della Regione<br />

Sardegna, l’Osservatorio<br />

Economico ha presentato L’Annuario<br />

Statistico della Sardegna 2008.<br />

È intervenuta Antonella Giglio,<br />

<strong>di</strong>rettore generale dell’assessorato<br />

Affari generali (ras). Ai presenti è<br />

stata offerta copia del Compen<strong>di</strong>o<br />

statistico della Sardegna con allegato<br />

il CD dell’Annuario.

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