LUXPEDIA - ottica polia
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<strong>LUXPEDIA</strong> - OCCHIALI<br />
IL MUSEO DEGLI OCCHIALI DI LUXOTTICA<br />
Nel 1980, mossi dalla passione per il nostro lavoro, noi di Lux<strong>ottica</strong> abbiamo cominciato a cercare tra gli oggetti<br />
dei mercatini e negli angoli delle botteghe antiquarie.<br />
Era una gran gioia imbattersi in quelle rare tracce dei nostri predecessori, e allinearle pian piano l’una accanto<br />
all’altra componendo una sorta di itinerario del passato.<br />
Nel 1988 venimmo a conoscenza del fatto che un ottico francese aveva messo in vendita la propria collezione<br />
di occhiali, circa 150 pezzi.<br />
L’abbiamo acquistata, e da quel momento, la nostra curiosità effettivamente cominciava a mutarsi in<br />
passione.<br />
Qualche anno dopo, e in seguito all’acquisizione di un’altra piccola raccolta privata, la collezione arrivò a<br />
contare circa 300 pezzi.<br />
Era come ritrovare a poco a poco le tessere di un grande mosaico e vederlo rinascere sotto i nostri<br />
occhi.<br />
Raccogliere quei piccoli resti di storia ci dava ogni volta un emozione nuova.<br />
La grande opportunità si presentò alla fine degli anni ottanta, quando proponemmo a Fritz Rathschuler, ottico genovese di origini<br />
austriache, l’acquisto della sua importante collezione.<br />
Fu allora che l’azienda prese la decisione di mettere a disposizione della collettività quello che nel frattempo era<br />
divenuto un patrimonio scientifico e storico, e condividerlo così con tutte le persone interessate.<br />
Il desiderio era di allestire il tutto ad Agordo, vicino alla sede principale dell’azienda, nel locale seicentesco, del palazzo<br />
Crotta- De Manzoni, anticamente adibito a scuderia e da noi acquistato e restaurato alcuni anni prima.<br />
Nel settembre del 1991 Lux<strong>ottica</strong> festeggiò il trentesimo anno di attività e si scelse tale occasione per inaugurare il museo, intitolato<br />
“Ottiche e Occhiali”.<br />
Una visita al museo mette in risalto come, ai nostri giorni, l’occhiale ha perso il suo connotato di protesi e supporto alle<br />
lenti, divenendo un accessorio di moda, forse il più importante.<br />
Malgrado questo mutamento ideologico dell’ultimo secolo, non possiamo scordare quanto questi oggetti abbiano<br />
contribuito all’evoluzione e al benessere dell’uomo, dando la possibilità a scienziati, artisti, artigiani e in generale a tutte le<br />
persone che ne hanno bisogno per le loro attività, di poter proseguire il loro lavoro anche se affetti da difetti visivi che, se non<br />
corretti, ne avrebbero limitato le capacità.