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Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci

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<strong>Medioevo</strong>: <strong>un</strong> <strong>pregiudizio</strong> <strong>secolare</strong><br />

la bontà del proprio progetto modernistico 385 da estendere al<br />

mondo intero.<br />

Rimanderei, pertanto, a <strong>un</strong> ipotetico lavoro futuro l’analisi di<br />

questa particolare tipologia di precomprensioni, le quali – per<br />

quanto a noi care – fondano, sostengono e rendono eurocentri<strong>che</strong><br />

– oltre alla storiografia <strong>che</strong> si occupa delle aree extraeuropee<br />

– an<strong>che</strong> le narrazioni moderne del <strong>Medioevo</strong> europeo. Questa<br />

seconda fase del nostro esercizio decostruttivo potrebbe consentirci<br />

di portare a compimento quel lavoro di defamiliarizzazione<br />

386 rispetto alle prospettive moderne e postmoderne, <strong>che</strong> avevamo<br />

posto come nostro obiettivo critico.<br />

Da ultimo, si pone la necessità della ricerca delle cause<br />

dell’«ostilità simbolica» 387 contro il <strong>Medioevo</strong>. Vi è chi la attribuisce<br />

non tanto alla malignità, quanto – piuttosto – all’incompetenza<br />

e alla mancanza di curiosità; 388 vi è an<strong>che</strong> chi sosteneva già<br />

alla metà del secolo scorso <strong>che</strong><br />

fuori del mondo accademico si sono affermate nuove forze sociali<br />

<strong>che</strong> si servono della storia o d’<strong>un</strong>a versione particolare della<br />

storia per fini sociali, come <strong>un</strong> mezzo per trasformare la vita e le<br />

azioni degli uomini. 389<br />

È compito degli storici l’ipotizzare e il verificare se <strong>nel</strong>la seconda<br />

metà del Novecento vi sia stata <strong>un</strong>a manipolazione della<br />

narrazione medievalistica ad opera di agenzie culturali, <strong>che</strong> non<br />

385 Cfr. an<strong>che</strong> le argomentazioni di CHAKRABARTY D., Provincializzare, cit., pp. 62-63.<br />

386 Vd. supra nt. 184.<br />

387 È <strong>un</strong> concetto <strong>che</strong> attingo da DAL LAGO A., Non-persone. L’esclusione dei<br />

migranti in <strong>un</strong>a società globale, Feltri<strong>nel</strong>li, Milano 2004 2 (1999), p. 50; in COLOM-<br />

BO E., op. cit., p. 37 trovo la nozione affine di «violenza simbolica».<br />

388 PERNOUD R., op. cit., p. 152.<br />

389 DAWSON CH., op. cit., p. 17.<br />

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