Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci
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112<br />
Franz Brandmayr<br />
re» 373 o, se vogliamo adoperare <strong>un</strong> termine <strong>che</strong> abbiamo già incontrato,<br />
<strong>un</strong> concentrato di eti<strong>che</strong>ttazioni al quale la ricerca d’archivio<br />
o sul terreno non potrà aggi<strong>un</strong>gere niente di nuovo. Si<br />
configurerà – in questo modo – ciò <strong>che</strong> gli psicologi sociali definiscono<br />
aspettativa stereotipica, cioè la supposta conferma – ottenuta<br />
dai cosiddetti “fatti documentati” – di ciò <strong>che</strong> già si era<br />
fissato a priori <strong>nel</strong>la memoria selettiva del ricercatore, l’<strong>un</strong>ica evidenza<br />
<strong>che</strong> – fin dal principio – egli sarebbe stato disposto a rilevare<br />
sul terreno dell’indagine. In questi casi ogni dissonanza cognitiva<br />
rispetto all’ipotesi di partenza tenderà a venire obliterata, in quanto<br />
non suffragherà l’ipotesi di partenza del ricercatore e si perverrà,<br />
come abbiamo già visto sopra, a <strong>un</strong>a sorta di pseudo-conoscenza<br />
di natura tautologica. Mi piace concludere il paragrafo con<br />
<strong>un</strong>a citazione ricavata da <strong>un</strong>o studio di <strong>un</strong> importante sociologo<br />
della com<strong>un</strong>icazione, mentre tratta il delicato tema della percezione<br />
delle culture islami<strong>che</strong> ad opera degli occidentali:<br />
Comprendere i valori degli altri […] non significa […] necessariamente<br />
condividerli, an<strong>che</strong> se generalmente il risultato del procedimento<br />
è quello di <strong>un</strong> arricchimento della propria sensibilità etica. 374<br />
3.1. Per <strong>un</strong>a conclusione aperta…<br />
Abbiamo già accennato alla reticenza e finan<strong>che</strong> alla diffidenza<br />
<strong>che</strong> certe espressioni (sospensione del giudizio, simpatia, partecipazione)<br />
suscitano in <strong>un</strong>a parte dei ricercatori dei Cultural<br />
Studies, fino a portarli talora a esiti nichilistici 375 rispetto alla pos-<br />
373 Ibidem.<br />
374 MARLETTI C., Le immagini dell’islam <strong>nel</strong>la narrazione di eventi e <strong>nel</strong> dibattito su temi.<br />
Analisi qualitativa dei testi e dei generi, in ID. (a cura di), Televisione e Islam. Immagini e<br />
stereotipi dell’islam <strong>nel</strong>la com<strong>un</strong>icazione italiana, RAI-Nuova ERI, Roma 1995, p. 157.<br />
375 Vd. supra nt. 173.