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Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci

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<strong>Medioevo</strong>: <strong>un</strong> <strong>pregiudizio</strong> <strong>secolare</strong><br />

trui. È con questa consapevolezza e con questo atteggiamento<br />

di rispetto <strong>che</strong> cerco di fornire qual<strong>che</strong> sp<strong>un</strong>to in direzione di<br />

<strong>un</strong> approccio più efficace alla storia medievale.<br />

È possibile <strong>che</strong> la carenza principale <strong>che</strong> denotano certe trattazioni<br />

del tema di cui ci occupiamo possa riguardare la sua problematica<br />

comprensione da parte dei suoi volgarizzatori, (così<br />

potremmo essere considerati noi insegnanti quando non siamo<br />

an<strong>che</strong> storici), ma talvolta – perché negarlo? – forse an<strong>che</strong> da<br />

parte di qual<strong>che</strong> storico. Come si sa, il termine “comprensione”,<br />

reso dal tedesco Verstehen 356 a partire dal dibattito epistemologico<br />

– svoltosi a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento 357 – chiamato<br />

Methodenstreit 358 , non ha soltanto <strong>un</strong> generico significato legato<br />

semplicemente al “capire”. Fin dalla sua radice latina (capere) il<br />

verbo capire dà l’idea di «afferrare» 359 , di «prendere», perciò, <strong>un</strong><br />

qual<strong>che</strong> cosa di estrinseco, di esterno rispetto al soggetto <strong>che</strong> “coglie”.<br />

Il con-prehendere del latino 360 sembra invece rinviare a <strong>un</strong> significato<br />

più inclusivo e a <strong>un</strong> coinvolgimento tale da permettere<br />

<strong>un</strong>a Einfühl<strong>un</strong>g 361 , <strong>un</strong> sentire dentro 362 e, al contempo,<br />

<strong>un</strong>’«immedesimazione» 363 . Si tratta, perciò, come si può constatare,<br />

della stessa etimologia, ma – soprattutto – dello stesso atteg-<br />

356 MARROU H.-I., op. cit., p. 73.<br />

357 ABBAGNANO N., s.v. Comprendere, in ID., op. cit., pp. 141-142.<br />

358 TULLIO-ALTAN C., Antropologia, cit., p. 287.<br />

359 LIOTTA G.-ROSSI L.-GAFFIOT F., s.v. Capio, in IID., Dizionario della lingua latina.<br />

Latino-italiano, il capitello, Torino 2010; il complesso greifen – Begriff – begreifen =<br />

«prendere, pigliare» – «concetto» – «capire, comprendere» (MACCHI V., s.vv., in<br />

ID., op. cit.) sembra rinviare a rapporti di significato abbastanza simili.<br />

360 DEVOTO G.-OLI G.C., s.v. Comprendere, in IID., Il dizionario della lingua italiana,<br />

Le Monnier, Firenze 1995.<br />

361 MALIGHETTI R., s.v. Verstehen, in FABIETTI U.-REMOTTI F. (a cura di), op. cit., p. 790.<br />

362 MACCHI V., s.vv. Ein e Fühlen, in ID., op. cit.<br />

363 Ivi, s.v. Einfühl<strong>un</strong>g.<br />

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