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Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci

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92<br />

Franz Brandmayr<br />

eterodosse, colte <strong>nel</strong> loro insieme come grande e creativa stagione<br />

dei movimenti spirituali medievali. 271<br />

Appare perciò dai contributi di autori di varia impostazione<br />

<strong>un</strong>’immagine del <strong>Medioevo</strong> assai più luminosa e, soprattutto,<br />

differenziata e ricca di sfumature rispetto alle stereotipie di certa<br />

manualistica. Di questi (come di altri) importanti passaggi<br />

teorici e descrittivi fondamentali 272 <strong>nel</strong> volume di Caprara non<br />

si trova invece traccia. La Weltanschau<strong>un</strong>g del nostro narratore<br />

sembra sottendere <strong>un</strong>a concezione aprioristicamente e<br />

irreversibilmente antagonistica fra scienza e fede del tutto lecita,<br />

naturalmente, <strong>nel</strong>la dimensione noetica personale, ma i cui<br />

presupposti non vengono tematizzati e – tantomeno – discussi<br />

nean<strong>che</strong> sotto forma di abbozzo larvato. 273 Conseguentemente,<br />

in questa prospettiva la religione e la Chiesa sembrano ricoprire<br />

<strong>un</strong> ruolo esclusivamente oscurantista e retrivo, an<strong>che</strong> in questo<br />

caso senza <strong>che</strong> appaia argomentazione di sorta né disamina dialettica<br />

in merito; l’assioma sembra innervare la trama della narrazione<br />

“in p<strong>un</strong>ta di piedi”, come <strong>un</strong> implicito del discorso, <strong>che</strong><br />

poggia sulla sua stessa “ovvietà”, “costruita” con eti<strong>che</strong>tte ed<br />

espressioni ritenute familiari e scontate per il lettore. 274<br />

La selettività, però, non consiste soltanto <strong>nel</strong>l’eliminare radicalmente<br />

tutto ciò <strong>che</strong> non risulta congruente con il sentire dello<br />

scrittore. Vi sono, infatti, nomi ed eventi <strong>che</strong> – per la loro<br />

271 Vd. ad es. MERLO G.G., op. cit., pp. 16-19 et passim; PERETTO E., Movimenti<br />

spirituali laicali del <strong>Medioevo</strong>. Tra ortodossia ed eresia, Studium, Roma, 1985, p. 18<br />

et passim. Cfr. an<strong>che</strong> supra nt. 261 e infra nt. 323.<br />

272 Per i quali rimando alla bibliografia delle note precedenti e a quella contenuta<br />

all’interno delle opere indicate stesse.<br />

273 NOBLE D.F., op. cit., p. 5. Per <strong>un</strong>a introduzione filosofica al problema vd.,<br />

ad es., BOGDANOV G.- BOGDANOV I.-GUITTON J., Dio e la scienza. Verso il<br />

metarealismo, Bompiani, Milano 1998 (1991), passim, in cui si propone il dialogo<br />

fra <strong>un</strong> fisico teorico, <strong>un</strong> astrofisico e <strong>un</strong> filosofo; cfr. infra an<strong>che</strong> nt. 280.<br />

274 Vd. supra paragrafo 2.1.

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