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Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci

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<strong>Medioevo</strong>: <strong>un</strong> <strong>pregiudizio</strong> <strong>secolare</strong><br />

torità imperiali) 221 , risalta fin dal primo impatto con il testo la<br />

selezione operata dall’Autore, <strong>che</strong> – fra tutte le dottrine soteriologi<strong>che</strong><br />

orientali, coinvolgenti e ric<strong>che</strong> di cosmogonie e di<br />

riferimenti cosmologico-escatologici i più immaginifici, 222 di<br />

cui la civiltà romana (ormai priva di riferimenti valoriali significativi)<br />

223 è assetata – sceglie il cristianesimo ed esso soltanto<br />

come causa dell’oscurantismo anti-astronomico. A <strong>un</strong>a contestualizzazione<br />

(è la soluzione migliore?) o a <strong>un</strong>a attenuazione<br />

dei toni [es.: la Chiesa (ovviamente quella teodosiana e postteodosiana,<br />

dal 391 in poi) «concorre a promuovere <strong>un</strong>a concezione<br />

creazionistica» (e chi non lo faceva, allora?)] o a <strong>un</strong>a<br />

estensione delle corresponsabilità (se proprio si deve studiare<br />

il passato per cercare dei colpevoli, non è meglio trovarli tutti?),<br />

il Caprara preferisce forse «dare informazioni congruenti<br />

con i propri sentimenti ed evitare quelle incoerenti o dissonanti»<br />

rispetto agli stessi? In <strong>un</strong> eventuale sviluppo di questa<br />

indagine sarebbe opport<strong>un</strong>o riprendere questo quesito, per riconnetterlo<br />

agli attuali usi e abusi della storia finalizzati a possibili<br />

strumentalizzazioni <strong>nel</strong>la sfera pubblica. Questa argomentazione<br />

iniziale dell’Autore sembra essere il preludio interpretativo<br />

di più di <strong>un</strong> millennio di scienza e tecnica e, infatti,<br />

il <strong>Medioevo</strong> narrato dal nostro si caratterizzerà per <strong>un</strong>a serie<br />

di carenze, o di “oscuramenti”, frutto di operazioni <strong>che</strong><br />

noi, fino a prova contraria, non vogliamo pensare come dolosamente<br />

falsificanti bensì come inconsapevolmente selettive.<br />

221 È il secolo delle dure persecuzioni di Simplicio Severo, di Decio e Valeriano<br />

[FRANZEN A., Breve storia della Chiesa, Queriniana, Brescia 1982 5 (1965), pp. 57-61].<br />

222 CUMONT F., Le religioni orientali <strong>nel</strong> paganesimo romano, Laterza, Bari 1967<br />

(1913), pp. 56-58; vd. an<strong>che</strong> ELIADE M., Paganesimo, cristianesimo e gnosi all’epoca<br />

imperiale, in ID., Storia delle credenze e delle idee religiose, II, Da Gautama Buddha al<br />

trionfo del Cristianesimo, Sansoni, Firenze 1980 (1978), pp. 363-394.<br />

223 CUMONT F., op. cit., p. 54.<br />

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