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Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci

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<strong>Medioevo</strong>: <strong>un</strong> <strong>pregiudizio</strong> <strong>secolare</strong><br />

zione: a) della realtà; b) degli altri gruppi, 161 può esprimere l’identificazione<br />

del soggetto con gli s<strong>che</strong>mi culturali di <strong>un</strong>a<br />

subcultura, 162 di <strong>un</strong>a classe sociale, 163 di <strong>un</strong> gruppo religioso, di<br />

<strong>un</strong> partito politico e via discorrendo. 164<br />

Secondo gli antropologi esiste <strong>un</strong>a versione «spontanea» 165<br />

dell’etnocentrismo. Senza <strong>un</strong>a certa dose di etnocentrismo l’individuo<br />

non avrebbe p<strong>un</strong>ti di riferimento, non disporrebbe di<br />

<strong>un</strong>a “mappa” interpretativa della realtà <strong>che</strong> lo circonda e si troverebbe<br />

esposto al disorientamento culturale e, forse, a<br />

<strong>un</strong>’“anomia” 166 psicologicamente destrutturante e pericolosa per<br />

l’equilibrio personale.<br />

La collettività in cui il soggetto è inserito, d<strong>un</strong>que, codifica e<br />

veicola i contenuti e le articolazioni dei propri s<strong>che</strong>mi attraverso<br />

<strong>un</strong>a serie di linguaggi verbali, gestuali e simbolici, <strong>che</strong> solo in<br />

parte possono venire condivisi an<strong>che</strong> da altre collettività. All’interno<br />

del gruppo ogni individuo coordina i propri comportamenti<br />

con quelli degli altri membri, in <strong>un</strong>a tensione alla reciproca<br />

conferma della validità dei com<strong>un</strong>i s<strong>che</strong>mi di valutazione,<br />

emozionali ed etici. È a questo p<strong>un</strong>to <strong>che</strong> si può parlare di <strong>un</strong><br />

“senso com<strong>un</strong>e”:<br />

161 BERNARDI B., op. cit., p. 44.<br />

162 CUCHE D., La nozione di cultura <strong>nel</strong>le scienze sociali, Il Mulino, Bologna 2003<br />

(1996), p. 58.<br />

163 Si veda il concetto di classicentrismo in LOMBARDI SATRIANI L.M., Antropologia<br />

culturale ed analisi della cultura subalterna, Guaraldi, Firenze 1976, p. 104.<br />

164 Per la nozione di esclusivismo culturale, <strong>un</strong>a specie di etnocentrismo <strong>che</strong><br />

non concerne necessariamente <strong>un</strong> gruppo etnico, cfr. CIRESE A.M., Cultura,<br />

cit., p. 7.<br />

165 TULLIO-ALTAN C., Antropologia, cit., p. 70.<br />

166 Si tratta, in buona sostanza, del disagio <strong>che</strong> può pervadere singoli o gruppi<br />

a causa della «inadeguatezza delle norme» della convivenza sociale durante le<br />

fasi di mutamento [MILANESI G., s.v. Anomia, in DEMARCHI F.-ELLENA A.-<br />

CATTARINUSSI B. (a cura di), op. cit., p. 140].<br />

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