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Medioevo: un pregiudizio secolare che perdura nel ... - Carducci

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56<br />

Franz Brandmayr<br />

surati e messi in ombra. An<strong>che</strong> tutto ciò è senz’altro vero (almeno<br />

fino all’epoca carolingia) 95 , ma, al contempo,<br />

ci si è potuti accorgere <strong>che</strong>, in effetti, <strong>nel</strong> <strong>Medioevo</strong>, gli autori<br />

latini, e an<strong>che</strong> quelli greci, erano già parecchio conosciuti e […]<br />

l’apporto del mondo antico, classico o no <strong>che</strong> fosse, era a quell’epoca<br />

lontano dall’essere disprezzato o rifiutato. 96<br />

Non va ignorato, inoltre, il fatto <strong>che</strong> persino nei cosiddetti<br />

«anni bui» 97 (V-VII) non si potesse parlare di ignoranza del latino<br />

nean<strong>che</strong> tra gli stessi laici, 98 fra i quali si potevano annoverare<br />

delle donne nonché «alc<strong>un</strong>i barbari» 99 .<br />

Già all’epoca di Carlomagno e, ancor di più, al tempo di Bernardo<br />

da Chiaravalle la conoscenza degli autori greci e latini<br />

viene coltivata al p<strong>un</strong>to <strong>che</strong> «tal<strong>un</strong>i studiosi […] hanno parlato<br />

allora di <strong>un</strong>a “Rinascita carolingia” […] di “Rinascita del XII<br />

secolo”, o an<strong>che</strong> di “umanesimo medievale”» 100 an<strong>che</strong> con <strong>un</strong><br />

riferimento preciso alla frequentazione dei classici. Perciò, almeno<br />

per quanto riguarda il latino, l’idioma e i testi sarebbero<br />

sempre stati «fascinosi» per la civiltà medievale presa <strong>nel</strong> suo<br />

95 Va precisato <strong>che</strong> LAWRENCE C.H., op. cit., p. 78 osserva <strong>un</strong>a più spiccata<br />

libertà di spirito presso i monaci irlandesi, <strong>che</strong> – come è noto – operarono in<br />

gran parte dell’area centro-occidentale del continente e diffusero la sensibilità<br />

verso la cultura classica (DAWSON CH., op. cit., pp. 71-77) proprio <strong>nel</strong> periodo<br />

in cui i benedettini ne fecero talora oggetto di ascetica diffidenza.<br />

96 PERNOUD R., op. cit., pp. 20-21; cfr. an<strong>che</strong> LE GOFF J., Prefazione, in ID.,<br />

L’immaginario, cit., p. XX.<br />

97 GRAFF H.J., op. cit., p. 69; cfr. LE GOFF J., Prefazione, in ID., L’immaginario, cit., p. XVI.<br />

98 Sull’alfabetizzazione dei chierici e dei monaci, peraltro, non è bene operare<br />

troppe generalizzazioni; lo stesso discorso si pone intorno alla loro conoscenza<br />

del latino; cfr. infra nt. 267.<br />

99 GRAFF H.J., op. cit., p. 72.<br />

100 PERNOUD R., op. cit., p. 21.

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