Stampa PAGLIERO 85-92 - Penna Magazine

Anche in questo caso, come per Aurora,
Omas e Montegrappa, ci troviamo di fronte
alla storia di un'azienda che esiste
ancora e, che, nel corso dei decenni, ha
svolto un ruolo di notevole importanza
nel panorama della stilografica in Italia.
La maggior parte delle informazioni relative
alla storia dell'azienda Pagliero si ricavano
dalla lettura del libro di Silvio
Bertotto "Settimo Torinese - Una città in
punta di Penna" che ha ricostruito in
maniera dettagliata e assai interessante
l'evoluzione produttiva della cittadina piemontese,
incentrata sulla penna stilografica.
La ditta Luigi Pagliero, divenuta successivamente
Fratelli Pagliero, fu fondata uffi-
P
Pagliero
Like Aurora, Omas, and Montegrappa,
Pagliero is another company that is still in
business and that has played a very
important role in the Italian fountain pen
industry over the decades.
Most of the information we have on the
history of Pagliero is contained in Silvio
Bertotto’s book Settimo Torinese – Una
città in punta di Penna, which presents a
detailed and very interesting history of this
Piedmont town’s manufacturing industries,
which center on fountain pens.
The company “Luigi Pagliero,” later
Fratelli Pagliero, was officially established
in 1917 by Luigi Pagliero, born 1875. The
business was based on working with various
materials, including bone, ivory, tor-
85

86
cialmente nel 1917 da Luigi Pagliero, nato
nel 1875. Lo sviluppo produttivo dell'azienda
era basato sulla lavorazione di vari
materiali, osso, avorio, tartaruga, madreperla,
per la realizzazione di oggetti di
uso personale di vario genere, dai pettini
alle palle da biliardo, dai bocchini per
sigarette ai bottoni.
La disponibilità di macchinari adatti anche
per la produzione delle stilografiche e, di
personale specializzato, resero l'introduzione
delle penne nel panorama degli
articoli Pagliero, estremamente semplice.
Già alla fine degli anni venti, quando il
mercato della stilografica in Italia stava
assumendo dimensioni sempre più interessanti
dal punto di vista commerciale,
Pagliero iniziò varie collaborazioni con
aziende già attive nel campo degli strumenti
per scrittura, svolgendo lavorazioni
di finitura e, in alcuni casi, produzioni su
commissione. Si parla, relativamente a
questi anni, di rapporti, tra gli altri, con
l'azienda Aurora di Torino e, con la ditta
Giacomazzi di Settimo.
toiseshell, and mother-of-pearl, to produce
a range of products, from combs to billiard
balls, from cigarette holders to buttons.
With specialized staff and machinery that
could be turned to making fountain pens,
the move into pen production was very
easy for Pagliero. As early as the late
twenties, when the market for fountain
pens in Italy was becoming increasingly
interesting for businesses, Pagliero began
working with several firms in the writing
instruments trade, producing trim and, in
some cases, filling third party orders.
During this period Pagliero was working
with the likes of Aurora in Turin and
Giacomazzi in Settimo Torinese.
But it wasn’t until the thirties that fountain
pens became Pagliero’s main product.
Unlike other firms, the Pagliero brothers
mainly aimed their products at the
middle market bracket, making good
quality products for sale in large numbers.
As well as making pens with its own
Fu però solamente nel corso degli anni
trenta che la produzione di stilografiche
divenne predominante sugli altri tipi di
lavorazioni svolte da Pagliero.
Diversamente da altre realtà aziendali, la
Fratelli Pagliero si orientò prevalentemente
su produzioni rivolte alla fascia media
del mercato, con articoli di buona fattura,
destinati al grande smercio. Oltre a produrre
i propri marchi, la Pagliero continuò
ad eseguire produzioni su commissione,
realizzate di volta in volta, per
grossisti, commercianti e, altre aziende.
Verso la metà degli anni trenta la
Fratelli Pagliero disponeva di
un'ottima rete commerciale con
corrispondenti in tutta l'Italia settentrionale
e rappresentanti a
Torino, Milano e Genova. Le produzioni
su commissione venivano
realizzate per grosse strutture com-
name, Pagliero continued to fill thirdparty
orders for wholesalers, retailers, and
other pen makers.
By the mid-thirties the brothers had built
an excellent network of business contacts,
with agents throughout northern Italy
and representatives in Turin, Milan, and
Genoa. The firm filled orders for large
businesses, such as Upim, Fiat, Olivetti,
and La Rinascente just to name a few. For
all these clients it made fountain pens to
be used as promotional products.
Pagliero pens from this period
include various lines of fountain
pens. Certainly the best known of
these is the Red Circle, whose name
was registered in 1934. Extensive
advertising assured the Red Circle
notable success.
Stilnova anni trenta.
Stilnova pens from the
thirties.
87

88
Esemplari di Stilnova
post-bellici.
Examples of Stilnova
pens from after the
war.
merciali, come ad esempio Upim, Fiat,
Olivetti, La Rinascente, solo per citarne
alcuni. Per tutti questi clienti venivano
realizzati modelli di stilografiche destinati
ad essere utilizzati come articoli promozionali.
La produzione Pagliero di questi anni
comprendeva varie linee di stilografiche,
tra cui la più famosa é certamente la Red
Circle, il cui marchio venne registrato nel
1934. La buona copertura pubblicitaria
assicurarono alla Red Circle un notevole
successo commerciale.
Nel 1937 la direzione dell'azienda subì
una ristrutturazione con la cessione, da
parte di Emilio e Marcello Pagliero, fratelli
di Luigi, delle proprie quote ai nipoti. La
ragione sociale dell'azienda venne perciò
cambiata da Fratelli Pagliero a Luigi
Pagliero e Figli. Nel 1939 vene ufficialmente
registrato il marchio "LPF", inscritto
In 1937 Pagliero restructured, with Luigi’s
brothers, Emilio and Marcello, handing
their share of the business over to their
nephews. The company name was therefore
changed from Fratelli Pagliero
(Pagliero brothers) to Luigi Pagliero e
Figli (Luigi Pagliero and sons). In 1939
the trademark L.P.F. written inside a
lozenge was officially registered and
applied to the barrel of many of the pens
made at the Settimo Torinese factory.
The sheer enormity of Pagliero’s output
during the thirties and forties makes it
extremely difficult to provide an accurate
cataloging of the pens attributed to the
firm. Besides the numerous pens made to
fill orders and no-name pens made for
sale through various channels, during this
period Pagliero produced Stilnova, Regale,
Condor, Plevonia, and Vereletta/Verelyte/
Verelite fountain pens.
in un rombo, presente sui serbatoi di
molti modelli prodotti dalla fabbrica di
Settimo Torinese.
La vastità della produzione Pagliero nel
corso degli anni 1930/1940 rende assai
difficile una catalogazione precisa dei
modelli ascrivibili a quest'azienda. Oltre
alle numerose produzioni su commissione
e a produzione anonime destinate ad
essere commercializzate attraverso canali
di vario tipo, rientrano nella produzione
Pagliero del periodo 1930/1940 le stilografiche
Stilnova, Regale, Condor, Plevonia,
Vereletta/Verelyte/Verelite.
La produzione Stilnova, che inizia a partire
dalla seconda metà degli anni trenta e
continua fino al dopoguerra, comprende
inizialmente modelli con caricamento a
pulsante di fondo, prodotti in tre misure,
di buona fattura. Vengono utilizzate per
queste penne belle celluloidi marmorizzate
e venate. I pennini sono in oro "585"
marcati "Stilnova".
La produzione degli anni quaranta, comprende
modelli di impostazione più economica,
con vari tipi di caricamento: oltre
al pulsante di fondo viene utilizzata anche
la leva laterale e, successivamente, lo
stantuffo.
Stilnova pens, which were first made in
the second half of the thirties and
remained in production until after the
war, started life as well-made button-fillers
in three sizes. Pagliero made them using
beautiful marbled and veined celluloids.
The nibs are 14-karat gold and marked
“Stilnova.”
Models from the forties are more cheaply
made and have various filling mechanisms,
including button-fillers, lever-fillers,
and, later, piston-fillers.
The Condors were decidedly more for the
mass market. The Condor B is a Duofoldstyle
pen whose clip is in the typical latethirties
style. The Condor S models,
intended for sale at stationers rather than
pen stores, have an arrow-shaped clip
and are made of cheaper celluloid.
Condors have plated nibs engraved diagonally
“Condor.”
The Regale is very similar to the Condor. It
was also made in three sizes and as a
desk pen, but its celluloid is quite beautiful.
These pens are engraved “Regale” on
the barrel along with a three-pointed
crown.
Verelettas date from the forties. These
decidedly no-frills pens with steel nibs can
Modelli Condor "S" e
Condor "B".
Condor S and
Condor B models.
89

90
Due esemplari di
Plevonia, uno con
vera grecata e l'altro
con tre anellini di finitura
sul cappuccio.
Two Plevonia models,
one with a fretted cap
band and the other
with three decorative
cap bands.
Di natura decisamente più commerciale
furono invece le Condor, prodotte sia
nella versione "Condor B" con design tipo
Duofold, ma con clip in stile tardi anni
trenta, che in versioni " da cartoleria",
denominate "Condor S" con clip a freccia
e celluloidi più economiche. Su queste
penne venivano montati pennini placcati
con l'incisione "Condor" in diagonale.
Molto simili alle Condor sono anche i
modelli denominati Regale, anch'essi prodotti
in tre misure e nelle versioni da
tavolo, caratterizzati però dall'uso di belle
celluloidi. L'incisione sul serbatoio di queste
penne, oltre alla dicitura "Regale",
comprende la sagoma di una corona a tre
punte.
La produzione della gamma delle
Vereletta si colloca negli anni quaranta; su
questi modelli, decisamente economici,
con pennini in acciaio, si trovano diciture
variabili: Verelyte Fountain Pen/
be found with various wordings: “Verelyte
Fountain Pen,” “Vereletta,” or “Verelite.”
These differences most likely reflect the
different sections of the market the pens
were made for.
Plevonias are an altogether different
thing. They are beautiful fountain pens
made of ringed celluloid in various colors
with a Vacumatic-style filler and elaborate,
elegant trim.
The presence of these beautiful fountain
pens in the Pagliero range suggests that,
as well as the no-frills products described
above, the firm also made a series of highquality
pens intended for sale by other
businesses and, therefore, not readily recognizable
as Pagliero products.
Plevonias, which have 14-karat gold nibs
of the same name, are known in two versions
but only one size.
Vereletta/Verelite. Queste differenze
dipendono probabilmente dalle diverse
destinazioni commerciali dei modelli.
Di particolare interesse risulta invece la
produzione dei modelli Plevonia, bellissime
stilografiche con caricamento tipo
vacumatic, prodotte in celluloidi anellate
di vari colori, con finiture ricche e raffinate.
L'esistenza, nella gamma dei prodotti
Pagliero di queste belle stilografiche,
lascia spazio all'ipotesi che, oltre alle
linee commerciali precedentemente
descritte, l'azienda di Settimo Torinese
producesse anche serie di stilografiche di
ottimo livello, destinate ad essere commercializzate
da altre aziende e quindi
difficilmente riconducibili ai torni di
Pagliero.
Dei modelli Plevonia, che montano pennini
omonimi in oro "585", si conoscono
due varianti ma un'unica misura.
Nell'immediato dopoguerra Pagliero introduce
un nuovo modello nella gamma
Stilnova, denominato Fulgens
(Riferimento: L.Jacopini -
"Fulgens Stilnova e la sintesi italiana
tra Vacumatic e Skyline" -
Penna 49). A questa penna,
prodotta in un'unica misura e
associabile a portamine, viene
affidato il compito di riconquistare
il mercato dopo gli anni di
guerra. Per la Fulgens, introdotta
nel 1946, viene impostata una
campagna pubblicitaria di notevoli
dimensioni, associata alla
diffusione di pieghevoli a colori
destinati ai rivenditori.
Il modello, disponibile in tre
varianti (interamente in celluloide,
con cappuccio metallico,
con alta vera laminata), venne
prodotto sia in celluloide monocromatica
che in celluloide
anellata. I pennini sono in oro
"585", marcati Fulgens -
Stilnova". La Fulgens venne
mantenuta in produzione fino
agli anni cinquanta
Dotata di ottime capacità finanziare
e di una struttura produttiva
e commerciale ben organizzata,
l'azienda Pagliero fu in
grado di trasformare velocemen-
Immediately after the war, Pagliero added
a new pen to the Stilnova range called the
Fulgens (see L. Jacopini, “Fulgens Stilnova:
An Italian crossbreed of the Vacumatic
and Skyline,” Penna no. 49). This pen,
made in only one size and paired with a
matching pencil, had the job of recapturing
the market after the war years. The
Fulgens was launched in 1946 with a
huge advertising campaign, including the
publication of color brochures for retailers.
Pagliero made three versions of the
Fulgens: fully celluloid, celluloid with a
metal cap, and fully celluloid but with a
wide gold-filled band. Both plain and
ringed celluloids were used. The nibs are
14-karat gold and marked “Fulgens –
Stilnova.” These pens remained in production
until the fifties.
With ample financial assets and wellorganized
production and commercial
Modello Fulgens da
comunione e modello
in celluloide anellata
nera.
Fulgens communion
pen and a black
ringed celluloid model
91

92
Pieghevole pubblicitario
del modello
Fulgens e inserzione
del 1947.
Fulgens advertising
leaflet and advertisement
from 1947.
te i propri cicli produttivi
per adottare innovazioni
tecniche fondamentali. Già
nei primi anni cinquanta
l'uso della celluloide venne
velocemente abbandonato
per passare alla lavorazione
di plastiche e all'introduzione
di nuovi prodotti,
tra cui le penne a sfera e,
strumenti per scrittura
moderni e di costo ridotto.
wings, Pagliero was able to
adapt to important
changes in technology. As
soon as the early fifties, the
firm was quickly moving
away from celluloid and
into plastics and new
products, such as ballpoints
and other low-cost
modern writing instruments.