madreterra numero 10 - ottobre 2010 - Madreterranews.it
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Anno 1 Nr. <strong>10</strong> Ottobre 20<strong>10</strong><br />
Palmi&Dintorni<br />
MadreTerra<br />
18<br />
cultura e FolKlore<br />
www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong><br />
www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong> 19<br />
cultura e FolKlore<br />
Anno 1 Nr. <strong>10</strong> Ottobre 20<strong>10</strong><br />
Palmi&Dintorni<br />
MadreTerra<br />
Il Caporale SprIzzI e Il Fante ColorIto<br />
Due giovani eroi palmesi poco conosciuti<br />
il caporale sprizzi<br />
di Giuseppe Cricrì<br />
Tutti i giorni nella nostra c<strong>it</strong>tà<br />
passeggiamo o trans<strong>it</strong>iamo su<br />
strade e piazze int<strong>it</strong>olate a personaggi<br />
ed eroi più o meno noti,<br />
li c<strong>it</strong>iamo spesso con mal celata<br />
familiar<strong>it</strong>à senza però conoscere<br />
i volti e le vicende che hanno<br />
inser<strong>it</strong>o nella toponomastica e<br />
quindi nella nostra quotidian<strong>it</strong>à<br />
quei nomi tanto spesso menzionati.<br />
Fra le tante vie ve ne sono<br />
alcune int<strong>it</strong>olate ad eroi della<br />
prima guerra Mondiale.<br />
Furono giovani che diedero la<br />
loro v<strong>it</strong>a alla Patria, spesso mossi<br />
da un afflato di ardimento e<br />
coraggio. Fra questi spesso ricordiamo,<br />
famoso e celebrato il<br />
Sottotenente Nicola Pizi al quale<br />
oltre che una via, fu dedicata una<br />
lastra commemorativa, una stele<br />
marmorea ed il Liceo Classico e a<br />
cui presto dedicheremo un articolo<br />
nel nostro periodico. Tuttavia<br />
vi sono altri prodi combattenti dei<br />
quali si sa poco o nulla, per tale<br />
motivo ci piace oggi ricordarne la<br />
figura con l’intento di riverberare,<br />
specialmente nelle nuove generazioni<br />
la memoria e il rispetto.<br />
Si tratta del Caporale Giuseppe<br />
Sprizzi e del Fante Giuseppe<br />
Color<strong>it</strong>o. Di quest’ultimo, essendosi<br />
estinto nella nostra c<strong>it</strong>tà il<br />
cognome, e non essendosi parlato<br />
in pubbliche occasioni, taluni<br />
c<strong>it</strong>tadini, anche quelli ab<strong>it</strong>anti<br />
nella stessa via a lui dedicata,<br />
furono spesso erroneamente portati<br />
a pensare che si trattasse di<br />
un generico fante, tinto con un<br />
particolare colore o forse contraddistinto<br />
dall’avere un roseo<br />
incarnato. Egli fu invece un giovane<br />
palmese che perse la v<strong>it</strong>a,<br />
colp<strong>it</strong>o dal fuoco nemico, in una<br />
pericolosa azione di guerra nella<br />
quale si era offerto volontario.<br />
Sprizzi Giuseppe di Mariano<br />
Decorato con medaglia d’argento<br />
al Valor Mil<strong>it</strong>are.<br />
Caporale del 20° reggimento di<br />
fanteria.<br />
Nato a Palmi il 28 sett. 1889;<br />
Distretto mil<strong>it</strong>are di R.C. Morì sul<br />
Carso, a Sagrada, in combattimento.<br />
Quella stessa mattina della<br />
sua morte era stato seriamente<br />
fer<strong>it</strong>o, al punto che, in cagione<br />
della lesione sub<strong>it</strong>a avrebbe potuto<br />
chiedere di essere esonerato<br />
dal continuare a combattere. (<br />
Si pensi ai tanti mil<strong>it</strong>i che presi<br />
dal terrore di fronte al nemico<br />
pur di non combattere ricorrevano<br />
all’autolesionismo, rischiando<br />
con la legge marziale di finire di<br />
fronte al plotone di esecuzione).<br />
Il Nostro Caporale Giuseppe<br />
Sprizzi invece, incurante del dolore<br />
e della paura continuò con<br />
ardimento a combattere finchè,<br />
verosimilmente, fu travolto da<br />
una esplosione che ne rese impossibile<br />
il riconoscimento, tanto<br />
da essere stato dichiarato:<br />
”Disperso il 18 luglio 1915”.<br />
L’attribuzione della medaglia<br />
ebbe la seguente motivazione:<br />
Diede mirabile esempio di coraggio<br />
in combattimento, pur<br />
fer<strong>it</strong>o continuò a dar prova di<br />
eroismo e di elevati sentimenti,<br />
finchè, cadde nuovamente e mor-<br />
sOldati in aziOne - i° guerra mOndiale 1915-1918<br />
talmente colp<strong>it</strong>o.<br />
Solo due giorni prima di morire<br />
il 16 luglio 1915 inviava dal fronte<br />
una cartolina ( con la preghiera<br />
del Soldato), carica di affetto e<br />
tenerezza che veniva indirizzata<br />
all’amato padre nella quale scri-<br />
veva: Ricevi i più cari abbracci<br />
assieme la mammina, tuo affettuosissimo<br />
figlio Peppino. La cartolina,<br />
come si evince dal bollo,<br />
partiva dal fronte il 19 luglio, il<br />
giorno successivo alla morte del<br />
l’Eroe. . . .<br />
. . .<br />
Il Fante Giuseppe Color<strong>it</strong>o,<br />
di Benedetto e Liberto Filomena,<br />
fu decorato con Medaglia d’argento<br />
al Valor Mil<strong>it</strong>are.<br />
Era nato a Palmi il 12 agosto<br />
1888, ab<strong>it</strong>ava in Vico III Canali.<br />
Dipendente dal Distretto mil<strong>it</strong>are<br />
di Reggio Calabria era soldato<br />
del 20° Reggimento di fanteria.<br />
Si trovava a combattere nella<br />
local<strong>it</strong>à Bosco Cappuccio, sulle<br />
pendici del San Michele, un paesino<br />
fatto di poche case perse<br />
in un ammasso di rovine, dove la<br />
guerra di posizione e di trincea<br />
infuriava, luogo strappato dagli<br />
<strong>it</strong>aliani agli austroungarici nel<br />
primo anno di guerra, sul quale il<br />
poeta Giuseppe Ungaretti avrebbe<br />
scr<strong>it</strong>to una surreale poesia dal<br />
t<strong>it</strong>olo : “C’era una volta”.<br />
Proprio li, in trincea c’era da<br />
organizzare un assalto contro il<br />
nemico, ma prima di attaccare<br />
qualcuno, dotato di particolare<br />
coraggio, avrebbe dovuto, strisciando<br />
sulla nuda terra, portare<br />
con se, fino a ridosso delle postazioni<br />
nemiche dei tubi esplosivi<br />
che, una volta posizionati ed<br />
innescati, deflagrando avrebbero<br />
portato scompiglio fra le fila dei<br />
soldati avversari, per fare ciò ci si<br />
sarebbe esposti al micidiale tiro<br />
dei cecchini. Occorreva che un<br />
giovane volontario si offrisse per<br />
portare a termine l’ard<strong>it</strong>o cimento.<br />
A quel punto il giovane fante<br />
Giuseppe Color<strong>it</strong>o, con baldanza<br />
e coraggio si rese disponibile.<br />
Così infatti è scr<strong>it</strong>to nella moti-<br />
vazione: Si era offerto spontaneamente<br />
a portare tubi esplosivi<br />
nei reticolati nemici, compiendo<br />
l’operazione con molta ard<strong>it</strong>ezza<br />
e slancio, sotto l’intenso fuoco.<br />
Durante l’assalto alle trincee nemiche<br />
diede prova di valore rimanendo<br />
mortalmente fer<strong>it</strong>o.<br />
Era il 15 luglio 1915 quando nel<br />
Bosco Cappuccio mancava ai vivi<br />
alle ore 15,00 all’età di 24 anni,<br />
il soldato Giuseppe Color<strong>it</strong>o del<br />
20° fanteria, morto in segu<strong>it</strong>o a<br />
fer<strong>it</strong>a di proiettile e sepolto nello<br />
stesso Bosco Cappuccio.<br />
I c<strong>it</strong>tadini residenti nelle vie int<strong>it</strong>olate<br />
agli eroi c<strong>it</strong>ati sono stati<br />
da me interpellati più volte,volevo<br />
capire se comprendevano il significato<br />
ed il valore storico della<br />
toponomastica relativa alla strada<br />
nella quale risiedevano.<br />
Molti di loro hanno mostrato<br />
sorpresa, vivo interesse e compiacimento<br />
nell’apprendere la<br />
storia dei due personaggi palmesi<br />
e al contempo hanno ribad<strong>it</strong>o<br />
che il modo più bello per onorare<br />
il ricordo dei due eroi sarebbe<br />
stato ottenuto rest<strong>it</strong>uendo a queste<br />
vie dign<strong>it</strong>à e decoro.<br />
Lamentavano infatti i disagi<br />
arrecati dalla vetustà degli impianti<br />
idrici e fognari, adducendo<br />
alla mancata manutenzione di<br />
questi ultimi i gravi allagamenti<br />
che puntualmente si verificano<br />
a segu<strong>it</strong>o delle piogge. Sarebbe<br />
pertanto auspicabile che chi di<br />
dovere, nell’occasione di un ripristino<br />
urbanistico, a quanto pare<br />
già programmato nella pianta organica<br />
comunale, provvedesse a<br />
bOscO caPPucciO - i° guerra mOndiale 1915-1918<br />
sanare il problema, consapevole<br />
che nel farlo oltre a rendere un<br />
valido servizio di pubblica util<strong>it</strong>à,<br />
ridarebbe lustro alla memoria di<br />
due giovani eroi palmesi.<br />
c’era una VOlta<br />
bosco cappuccio<br />
ha un declivio<br />
di velluto verde<br />
come una dolce<br />
poltrona<br />
appisolarmi là<br />
solo<br />
in un caffè remoto<br />
con una luce fievole<br />
come questa<br />
di questa luna.<br />
Giuseppe Ungaretti<br />
tubO di gelatina cOme quelli trasPOrtati dal Fante cOlOr<strong>it</strong>O