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Erich Segal Love Story

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«Io. Ne parlo adesso.»<br />

«Mi vuoi sposare?»<br />

«Sì.»<br />

«E perché?»<br />

Godevo di un credito talmente fantastico che possedevo già una tessera<br />

del Diners Club. Zam! Era bastata la mia firma sulla riga punteggiata per<br />

procurarmi due biglietti (di prima classe per giunta) per la città degli<br />

innamorati.<br />

Quando arrivai a casa Jenny mi sembrò un po' pallida, quasi grigia, ma<br />

speravo che la mia straordinaria decisione avrebbe messo un po' di colore<br />

su quelle guance esangui.<br />

«Indovina cosa ho fatto, signora Barrett,» dissi.<br />

«Ti hanno licenziato,» azzardò mia moglie con il suo solito ottimismo.<br />

«No. Guarda!» risposi cavando di tasca i biglietti. «Su, su! Si parte,»<br />

dissi. «Domani sera saremo a Parigi.»<br />

«Balle, Oliver,» mi rispose. Ma pacatamente, senza il solito tono<br />

scherzosamente aggressivo. In quelle due parole c'era quasi una sfumatura<br />

di tenerezza.<br />

«Ehi, puoi spiegarmi meglio quel "balle", per favore?»<br />

«Senti, Ollie,» mi rispose sottovoce, «non è così che dobbiamo<br />

comportarci.»<br />

«Come sarebbe a dire?» sbottai.<br />

«Non voglio Parigi. Non ho bisogno di Parigi. Voglio soltanto te...»<br />

«Ma tu mi hai già, tesoro!» la interruppi con simulata allegria.<br />

«E ho bisogno di tempo,» continuò, «cosa che tu non puoi darmi.»<br />

La guardai negli occhi. Erano indicibilmente tristi. Ma tristi in un modo<br />

che soltanto io potevo capire. Mi dicevano che era addolorata. Addolorata<br />

per me, voglio dire.<br />

Restammo in silenzio stretti l'uno contro l'altra. Per favore, se uno di noi<br />

si mette a piangere, piangiamo tutti e due. Ma meglio se nessuno dei due.<br />

Poi Jenny mi spiegò che si era sentita «terribilmente giù di giri» e allora<br />

era tornata dal dottor Sheppard, non per un consulto ma per un confronto:<br />

mi dica chiaro e tondo che cos'ho. E lui gliel'aveva detto.<br />

Mi sentii stranamente colpevole di non essere stato io a dirglielo. Jenny<br />

lo intuì e fece di proposito una osservazione stupida.<br />

«È un allievo di Yale, Ol.»<br />

«Di chi parli, Jen?»<br />

«Di Ackerman. L'ematologo. È uno "Yalie" dalla testa ai piedi. College

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