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d'innaffiarla con lo champagne e poiché eravamo talmente in pochi e<br />
potevamo starci tutti a un solo tavolo, andammo a bere birra da Cronin's.<br />
Lo stesso Jim Cronin, se non mi sbaglio, ci offrì la prima bicchierata quale<br />
tributo al «più grande giocatore di hockey di Harvard dal tempo dei fratelli<br />
Cleary».<br />
«Balle!» protestò Phil Cavilleri, picchiando il pugno sul tavolo. «È<br />
molto meglio di tutti i Cleary messi insieme.» Forse intendeva dire (Phil<br />
non aveva mai visto un incontro di hockey di Harvard) che, per bravi che<br />
fossero stati Bobby e Billy Cleary, nessuno dei due aveva avuto la fortuna<br />
di sposare la sua incantevole figliola. Insomma, eravamo tutti euforici, e<br />
quella era semplicemente una scusa per diventarlo ancora di più.<br />
Lasciai che fosse Phil a pagare il conto, decisione che in seguito provocò<br />
da parte di Jenny uno dei suoi rari complimenti sulle mie doti d'intuizione<br />
(«Hai ancora la possibilità di diventare un essere umano, Preppie»). Solo<br />
alla fine le cose si complicarono un po': fu quando lo accompagnammo<br />
all'autobus. Avevamo tutti gli occhi umidi. Lui. Jenny. Forse anch'io. Non<br />
ricordo nulla tranne il fatto che quel momento fu liquido.<br />
Ad ogni modo, dopo ogni sorta di benedizioni, salì sull'autobus e noi<br />
restammo a salutarlo con la mano finché scomparve. Fu allora che<br />
incominciai a rendermi conto della paurosa verità.<br />
«Jenny, siamo legalmente sposati!»<br />
«Sì, e adesso potrò finalmente fare quel cavolo che mi pare.»<br />
12<br />
La nostra vita in quei primi tre anni si può riassumere in poche parole:<br />
«tirare la cinghia». Per tutta la giornata ci scervellavamo a raggranellare i<br />
quattrini sufficienti per lo stretto indispensabile. Di solito ci arrivavamo di<br />
stretta misura. E vi assicuro che in questo non c'è niente di romantico.<br />
Ricordate la celebre strofa di Omar Khayyā m? Il libro di versi sotto<br />
l'albero, la pagnotta, la caraffa di vino eccetera? Sostituite al libro di versi<br />
il bollettino dei protesti e vedrete come quella poetica visione contrasti con<br />
la mia idilliaca esistenza. Paradiso? No, cacca. Al massimo mi sarei<br />
preoccupato di sapere quanto costava quel libro (era possibile ottenerlo di<br />
seconda mano?). E dove, ammesso che fosse stato possibile, potevamo<br />
prendere a credito il pane e il vino; infine, sino a che punto potevamo tirare<br />
la cinghia per pagare i debiti.<br />
La vita cambia. Anche la più semplice decisione dev'essere analizzata