01.06.2013 Views

Erich Segal Love Story

Erich Segal Love Story

Erich Segal Love Story

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

assistere a un avvenimento sportivo così (relativamente) banale.<br />

«Senti, Jenny, perché non la piantiamo?»<br />

«Meno male che hai la fissa di tuo padre,» mi rispose infine. «Questo<br />

significa che non sei perfetto.»<br />

«Oh! E tu invece lo saresti?»<br />

«Ma neanche per sogno, Preppie. Se lo fossi, uscirei con te?»<br />

Eravamo alle solite.<br />

5<br />

Vorrei dire una parola circa i nostri rapporti fisici.<br />

Stranamente, per un pezzo non ce ne furono. Voglio dire, non ci fu nulla<br />

di più importante di quei baci dei quali ho già parlato (e che ancora ricordo<br />

tutti nei minimi particolari). Per ciò che mi riguardava non era affatto una<br />

procedura normale, dato il mio carattere piuttosto impulsivo, impaziente e<br />

rapido nell'azione. Se doveste dire ad almeno una dozzina di ragazze di<br />

Tower Court, Wellesley, che da tre settimane Oliver Barrett IV<br />

s'incontrava quotidianamente con una ragazza e non era ancora andato a<br />

letto con lei, riderebbero sicuramente e avanzerebbero seri dubbi sulla<br />

femminilità della fanciulla in questione. Ma naturalmente non si trattava di<br />

questo.<br />

Io non sapevo che cosa fare.<br />

Non fraintendetemi e non prendetemi troppo alla lettera. Conoscevo<br />

tutte le mosse, solo non ero in grado d'imporre ai miei sentimenti di<br />

metterle in atto. Jenny era tanto in gamba che temevo potesse ridere di<br />

quello che io avevo tradizionalmente considerato lo stile soave-romantico<br />

(e irresistibile) di Oliver Barrett IV. Temevo di essere respinto, sì. Temevo<br />

pure di essere accettato per le ragioni sbagliate. Sto cercando<br />

confusamente di dire che mi sentivo diverso nei riguardi di Jennifer, e non<br />

sapevo che cosa dire e nemmeno a chi chiedere consiglio. («Avresti<br />

dovuto chiederlo a me,» mi disse più tardi.) Sapevo soltanto che provavo<br />

questi sentimenti. Per lei. Per tutto ciò che lei era.<br />

«Ti bocceranno, Oliver.»<br />

Eravamo seduti nella mia stanza una domenica pomeriggio, a leggere.<br />

«Oliver, ti bocceranno se continui a star lì seduto come un allocco a<br />

guardarmi mentre studio.»<br />

«Non ti guardo mentre studi. Studio.»<br />

«Balle! Mi guardi le gambe.»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!