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Erich Segal Love Story

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canadesi... tutti, me ne resi conto subito, campanilisti al massimo, ben<br />

piantati e con un udito perfetto. Oltre al danno, la beffa, mi venne anche<br />

inflitta una penalità, e non da poco: cinque minuti di sospensione per gioco<br />

pesante. Avreste dovuto sentire quello che dissero di me i tifosi di Cornell<br />

quando fu annunciata! Non erano molti i tifosi di Harvard che si erano<br />

scomodati per venire fino a Ithaca, New York, benché fosse in palio il<br />

titolo di Ivy. Cinque minuti! Vidi il nostro allenatore strapparsi i capelli<br />

mentre mi dirigevo alla panchina.<br />

Jackie Felt arrivò di corsa. Solo allora mi accorsi di avere tutto il lato<br />

destro della faccia insanguinato. «Gesù Cristo!» seguitava a ripetere,<br />

tamponandomi il sangue con una matita emostatica. «Cristo, Ollie.»<br />

Io stavo seduto in silenzio e fissavo il vuoto davanti a me. Mi<br />

vergognavo di guardare la pista dove le mie peggiori paure non tardarono<br />

ad avverarsi: Cornell segnò. I tifosi rossi urlavano, sbraitavano,<br />

fischiavano. La situazione si metteva molto male. Cornell poteva<br />

benissimo vincere la partita... e con questa il titolo di Ivy. Merda! E mi<br />

restavano ancora due minuti e mezzo di penalità.<br />

Al di là della pista, il minuscolo contingente di Harvard era aggrottato e<br />

silenzioso. Ormai i tifosi delle due parti mi avevano dimenticato. Un unico<br />

spettatore aveva ancora gli occhi fissi sulla panchina delle penalità. Sì,<br />

c'era anche lui. «Se la riunione finisce in tempo, cercherò di venire alla<br />

partita.» Seduto fra i tifosi di Harvard – ma senza fare il tifo, naturalmente<br />

– c'era Oliver Barrett III.<br />

Attraverso il golfo di ghiaccio, silenzioso e impassibile, il vecchio<br />

Faccia-di-pietra osservava tamponare con dei cerotti l'ultima goccia di<br />

sangue sulla faccia del suo unico figlio. Chissà cosa pensava? Uhm, uhm,<br />

uhm – o altre interiezioni del genere?<br />

«Oliver, visto che sei tanto combattivo, perché non fai del pugilato?»<br />

«Exeter non ha una squadra di pugilato, papà.»<br />

«Be', forse non dovrei venire alle tue partite di hockey.»<br />

«Credi che io combatta per tua soddisfazione, papà?»<br />

«Be', non la chiamerei "soddisfazione".»<br />

Ma naturalmente chi avrebbe potuto indovinare quello che pensava?<br />

Oliver Barrett III era un Mount Rushmore 3 che camminava e ogni tanto<br />

parlava. Una faccia scolpita nella pietra.<br />

Forse il vecchio, secondo l'abitudine, si stava congratulando con se<br />

stesso. Guardate me: stasera qui ci sono pochissimi spettatori di Harvard,<br />

eppure io sono uno di loro. Io, Oliver Barrett III, uomo occupatissimo, con<br />

3 Montagna su cui sono scolpiti i volti dei presidenti degli Stati uniti.

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