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N. 11 - ANNO IV - Marzo 2003 - Chd.it

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Pol<strong>it</strong>ica<br />

Molti c<strong>it</strong>tadini residenti in<br />

via Federico de Rober-<br />

to, specialmente i pro<br />

prietari e gli inquilini<br />

degli appartamenti al numero civico 52,<br />

si lamentano, e non da oggi, dello stato di<br />

degrado in cui versa uno stacco di terreno,<br />

quasi al centro della via medesima, di proprietà<br />

privata, divenuto nel tempo regno dei<br />

ratti, insetti e animali, in genere, randagi e,<br />

talvolta, rabbiosi-fonte di pericolo, dunque,<br />

dal punto di vista igienico san<strong>it</strong>ario; e non<br />

parliamo del senso di disordine e di bruttura<br />

estetica che si ricava vedendo, specie<br />

dall’alto, tutta la cianfrusaglia sparpagliata<br />

su quest’ampia area-in questo momento non<br />

solo inutile e inservibile, ma, addir<strong>it</strong>tura,<br />

perniciosa e, comunque, improponibile in<br />

un centro urbano qual è quello di cui si<br />

parla, dove sorgono palazzi e condomini<br />

di una certa pretenizios<strong>it</strong>à. Quand’anche<br />

non esistessero edifici di una certa pretesa<br />

eleganza, basterebbe appellarsi al senso del<br />

decoro per non accettare la s<strong>it</strong>uazione documentata<br />

dal servizio realizzato dal nostro<br />

giovane collaboratore Francesco Tringali.<br />

In passato la s<strong>it</strong>uazione era ancora peggiore<br />

a causa della vegetazione spontanea folta<br />

e alta. I c<strong>it</strong>tadini insofferenti si rivolsero<br />

al sindaco Gulino, circa cinque anni fa. Il<br />

capo dell’amministrazione comunale venne<br />

incontro alle leg<strong>it</strong>time richieste dei c<strong>it</strong>tadini<br />

e, con ordinanza n. 217 del 28 giugno ‘99,<br />

ordinò al proprietario di tale lotto di pulire,<br />

di salvare e sgombrare dei materiali giacenti<br />

il lotto stesso, che doveva essere recintato da<br />

una palizzata. Nella stessa ordinanza erano<br />

previste “successivi interventi periodici al<br />

fine di mantenere nel tempo il terreno in<br />

questione, sgombro da erbacce e da altro<br />

materiale”. In caso di inadempienza si<br />

minacciava “l’intervento coattivo a mezzo<br />

ufficio tecnico comunale con rivalsa di spesa<br />

a norma di legge”. Il proprietario obbedì<br />

<strong>Marzo</strong> <strong>2003</strong> 7<br />

Bellezza<br />

Intervista al neo assessore ai Lavori Pubblici, Gino Ponzio<br />

C’è tanta carne al fuoco?<br />

In segu<strong>it</strong>o alla denuncia dei residenti di Via F. De Roberto, provochiamo l’amministratore comunale sul<br />

problema del lotto degradato e su altri problemi di interesse c<strong>it</strong>tadino<br />

all’ordinanza e per qualche tempo il lotto fu<br />

oscurato alla vista di tutti da uno steccato.<br />

Anni dopo, morto nel frattempo il proprietario,<br />

la s<strong>it</strong>uazione è di nuovo peggiorata e<br />

lo steccato è stato smantellato dai vandali e<br />

dagli agenti atmosferici. Cinque anni dopo il<br />

primo intervento, la s<strong>it</strong>uazione è quella che<br />

documentiamo. E dire che quell’area urbana<br />

ha fame di aree a verde e di parcheggi.<br />

Sarebbe del<strong>it</strong>tuoso concedere ancora licenze<br />

edilizie in un tempo in cui la sensibil<strong>it</strong>à per<br />

l’ambiente è aumentata e in cui la gente non<br />

cerca più ab<strong>it</strong>azioni in c<strong>it</strong>tà, ma al monte.<br />

Un’accorta e lungimirante amministrazione<br />

punterebbe all’esproprio dell’area (esproprio<br />

non più penalizzante come un tempo),<br />

in linea, del resto, con gli atti del sindaco<br />

sospeso, Pippo Gulino, che, nel corso degli<br />

anni, s’è contraddistinto per la realizzazione<br />

di piazze (quella<br />

denominata<br />

impropriamente<br />

America, proprio<br />

alle spalle<br />

di Via De Roberto)<br />

e piazzette.<br />

A b b i a -<br />

mo sottoposto<br />

il problema al<br />

neo assessore<br />

ai Lavori Pubblici,<br />

il 53enne<br />

Gino Ponzio,<br />

A fianco<br />

l’assessore<br />

G. Ponzio<br />

sposato, tre figli, fedelissimo di Pippo Gulino,<br />

insediatosi di 16 febbraio <strong>2003</strong>. Lei non<br />

crede sarebbe opera altamente mer<strong>it</strong>oria<br />

e espropriare quel lotto e farne una piazzetta,<br />

uno slargo o un parcheggio?<br />

“Sono pienamente d’accordo. E farò<br />

il possibile perché questo avvenga, se non a<br />

breve, anche dopo che me ne sarò andato o<br />

dopo che si sarà insediata un’altra giunta.<br />

I c<strong>it</strong>tadini hanno ragione di lamentarsi, di<br />

protestare e di esigere. Lei ha ragione nel<br />

fare questa domanda. Io dico, anzi, che<br />

sarebbe davvero un toccasana espropriare<br />

l’area e trasformarla in parcheggio, di cui<br />

si avverte il bisogno, soprattutto in estate<br />

e nei giorni festivi quando la retrostante<br />

piazza fontana si riempie di gente e non si<br />

sa dove trovare un posto-auto “.<br />

È una promessa elettoralistica?<br />

“Guardi, lei ha fatto ben a porre questa<br />

domanda perché i suoi lettori potrebbero<br />

dub<strong>it</strong>are di queste promesse proclamate<br />

proprio pochi mesi dal rinnovo di tutti gli<br />

organismi civici elettivi. Chi mi conosce sa<br />

che io non sono persona né ab<strong>it</strong>uata alle<br />

chiacchiere né al potere, giacché per quasi<br />

cinque anni ho lavorato al servizio della<br />

comun<strong>it</strong>à da semplice consigliere comunale<br />

prima e da presidente della commissione<br />

urbanistica poi e ho accettato l’incarico di<br />

assessore proprio alla vigilia delle elezioni,<br />

quando qualsiasi altro non avrebbe accettato,<br />

solo per spir<strong>it</strong>o di servizio. Per indole<br />

personale e per storia familiare, sono uno<br />

cui piace la religione dei fatti non delle<br />

parole. Sono uno che ha lavorato sin da

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