You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Lasciate che i bambini venga<br />
no a me”, esortava, con dol-<br />
cezza paterna, il Gesù evan-<br />
gelico. Lo Stesso, però, cacciò<br />
in malo modo i mercanti dal tempio perché<br />
ivi facevano commercio, considerata, a<br />
buon dir<strong>it</strong>to, da Gesù immondo e blasfemo,<br />
perché il tempio o, meglio (data la fattispecie),<br />
la sinagoga doveva e dev’essere luogo<br />
di preghiera, a Dio consacrato.<br />
Chissà come reagirebbe Gesù, buono<br />
ma giustamente irascibile, se leggesse il sostanzioso<br />
fascicolo recap<strong>it</strong>ato in redazione<br />
dal nostro attento lettore Maurizio Valente,<br />
sensibile presidente del Consiglio d’Ist<strong>it</strong>uto<br />
della “Todaro” (Giornale di Augusta,<br />
n. 9, p. 5) e (appena da qualche giorno)<br />
presidente del com<strong>it</strong>ato di coordinamento<br />
delle scuole dell’obbligo di Augusta, di<br />
recentissima formazione.<br />
Valente era letteralmente furibondo<br />
quando ci ha parlato per portarci a conoscenza<br />
della sua nuova battaglia in difesa<br />
dei bambini, una battaglia combattuta in<br />
alleanza con il presidente del consiglio della<br />
circoscrizione municipale “Dògali-Salina-<br />
Pezzagrande”, Riccardo Cannavò, con tutto<br />
il consiglio circoscrizionale - stando alle<br />
affermazioni dello stesso Cannavò. Obiettivo<br />
della battaglia: ev<strong>it</strong>are che, i pedoni,<br />
soprattutto gli scolari che vanno a scuola e<br />
<strong>Marzo</strong> <strong>2003</strong> 5<br />
Bellezza<br />
Accusato di disinteresse anche il prefetto di Siracusa<br />
Corso Sicilia: e se ci scappa il morto?<br />
Il crocevia è diventato un pericolo costante, il viadotto di Corso Sicilia non ha un’adeguata protezione<br />
ne escono, possano essere travolti dalle auto<br />
a veloc<strong>it</strong>à sostenuta, quando attraversano il<br />
passaggio pedonale in Corso Sicilia, nei<br />
pressi del pallone tensostatico.<br />
Cannavò e Valente temono che qualche<br />
giorno ci possa scappare il morto e<br />
denunciano che, quasi quotidianamente,<br />
accadono vicino al passaggio incidenti<br />
più o meno significativi. “Persino oggi<br />
[lunedì 3 marzo, ndr.]” - si ag<strong>it</strong>a Valente<br />
– un bambino ha rischiato di essere messo<br />
sotto da un’auto, così come, giorni fa,<br />
un’autocisterna con rimorchio, provenienti<br />
dal depos<strong>it</strong>o costiero di via Lavaggi, carica<br />
di carburante, ha rischiato di cadere dal<br />
cavalcavia, all’altezza della scuola”.<br />
- Come mai questo rischio?<br />
“Perché il cavalcavia ha solo una<br />
semplice ringhiera, è privo, cioè, d’un’adeguata<br />
protezione, per esempio una robusta<br />
rete metallica, per prevenire incidenti, come<br />
quello che stava succedendo, se l’autista<br />
del mezzo non fosse stato abile a controllarlo<br />
e a rimetterlo in marcia”.<br />
Valente e Cannavò hanno tempestato<br />
di telefonate e lettere e fax tutte le “autor<strong>it</strong>à<br />
possibili e immaginabili” per ottenere una<br />
vigile sorveglianza da parte della polizia<br />
municipale nei pressi dell’attraversamento<br />
pedonale, così come succede anche nei<br />
comuni più piccoli del nostro (vedi Melilli),<br />
nelle ore cruciali, anzi nei “momenti”<br />
caldi dell’entrata e dell’usc<strong>it</strong>a, per vedere<br />
ripristinato l’impianto dei semafori per<br />
anni non funzionante e ora sradicato per la<br />
realizzazione della rotatoria e, infine per più<br />
efficaci dissuasori della veloc<strong>it</strong>à.<br />
Non c’è stato niente da fare. Cannavò<br />
e Valente, stanchi di non avere né risposte<br />
concrete né scr<strong>it</strong>te verbali dai pubblici<br />
amministratori c<strong>it</strong>tadini si sono rivolti al<br />
prefetto Alecci di Siracusa, lamentando<br />
anche il disinteresse dell’assessore alla<br />
polizia municipale e, in genere, di tutta<br />
la Giunta. Poiché nemmeno il prefetto ha<br />
dato soddisfazione alle richieste e nemmeno<br />
ha risposto con una lettera di circostanza,<br />
Valente, armato di fax, si è rivolto direttamente<br />
al Ministero dell’Interno, accusando<br />
lo stesso prefetto di “disinteresse su problematiche<br />
inerenti alla sicurezza stradale<br />
c<strong>it</strong>tadina”, in data 25 febbraio. Apr<strong>it</strong>i cielo!<br />
“Mi hanno telefonato dalla prefettura per<br />
parlare con me, solo dopo il fax e il prefetto<br />
si è giustificato con il ministero, in data<br />
28 febbraio”. Valente dà tempo, ma non<br />
demorde. Il 3 marzo riscrive, più irato di<br />
prima, al ministero, facendo riferimento alla<br />
lettera prefettizia del 28 e rincara la dose,<br />
informando puntiglioso: “Si comunica che,<br />
alla data odierna, non è stata ancora attuata<br />
la vigilanza come disposta dalla lettera in<br />
riferimento; i bambini sono alla mercé degli<br />
automobilisti. Anche quest’oggi, all’usc<strong>it</strong>a<br />
dalla scuola, s’è verificato lo stesso inconveniente:<br />
un bambino per puro miracolo,<br />
non è stato invest<strong>it</strong>o da un automobilista”.<br />
Valente è proprio un mastino e fa<br />
onore al suo cognome. Quanto ancora<br />
devono durare questi miracoli? Gesù, perdonateci<br />
l’espressione, si sarebbe incazzato<br />
di brutto.<br />
Non chiamateli eccellenze!