01.06.2013 Views

N. 11 - ANNO IV - Marzo 2003 - Chd.it

N. 11 - ANNO IV - Marzo 2003 - Chd.it

N. 11 - ANNO IV - Marzo 2003 - Chd.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

12<br />

Augusta ha un castello sve-<br />

vo, altri illustri monumenti,<br />

ma incontra gravi problemi<br />

nel campo della toponomastica,<br />

sia per quanto riguarda i nuovi<br />

quartieri, sia per quanto concerne il centro<br />

storico.<br />

Cominciamo dai ponti di accesso al<br />

centro storico, i cosiddetti ponti di campagna<br />

separati dal rivellino, e dal nuovo<br />

viadotto sul golfo Xifonio: senza nome<br />

tutti. Passi per i “ponti di campagna”, ma<br />

il viadotto, che, per iniziativa del sindaco<br />

dell’epoca, si voleva int<strong>it</strong>olare a Federico<br />

II, non ha nome: non si sa che fine abbia<br />

fatto la relativa delibera. Ma ancora più<br />

oscura è la vicenda della via che va dalla<br />

piazza della Posta ora S. Andrea fino alla<br />

via Marina di Ponente, che, in senso ovestest<br />

è la più lunga del centro storico: fino<br />

all’incrocio con Via Xifonia si fregia di un<br />

nome strano, Limpetra; e prosegue con un<br />

nome addir<strong>it</strong>tura difficile da pronunciare,<br />

Xiacche, volgarizzato in Sciacche. Ma ancora<br />

più strano è il fatto che lo stesso nome,<br />

Xiacche, porta un’altra extraurbana che dal<br />

Monte Tauro sbocca sulla provinciale per<br />

Brucoli ed è addir<strong>it</strong>tura attraversata dalla<br />

ferrovia. Il relativo passaggio a livello ha<br />

dato qualche problema, per fortuna non<br />

drammatico, com’è successo, invece, in<br />

ségu<strong>it</strong>o a un luttuoso incidente allo sbocco<br />

di questa strada sulla provinciale c<strong>it</strong>ata.<br />

Ma cerchiamo di capire i due nomi<br />

Limpetra e Xiacche.<br />

Per il primo l’unica indicazione attendibile<br />

è riscontrabile in una noticina in<br />

margine a un contributo di Tullio Marcon<br />

“Topografia e toponomastica del contro<br />

storico di Augusta nel primo Ottocento”,<br />

<strong>Marzo</strong> <strong>2003</strong><br />

apparso recentemente sul Notiziario storico<br />

di Augusta, dove si legge per Via Limpetra:<br />

“Ma dovrebbe dirsi Colimbetra, e non Limpetra…”<br />

e si accenna a una controversia fra<br />

gli studiosi. Il mistero non viene diradato.<br />

Proviamo a chiarirlo.<br />

Nel secolo sedicesimo un importantissimo<br />

storico ed erud<strong>it</strong>o di Sciacca, Tommaso<br />

Fazello, nella sua descrizione della Sicilia<br />

orientale, viaggiando sulla costa da Nord a<br />

Sud, arrivato al fiume Cantera, così si esprime:<br />

“Presso Mègara Dedalo costruì quella<br />

che viene chiamata Lymbetra, dalla quale<br />

si versa direttamente in mare, là vicino,<br />

un grosso fiume, chiamato Alabos…”. Ma<br />

questo fiume da dove viene?<br />

Così continua Fazello: “La c<strong>it</strong>tadella<br />

(in latino arx) Lumbetra, che c’era al tempo<br />

di Diodoro, mostra oggi, abbattuti al suolo<br />

alcuni ruderi”.<br />

Quindi, Fazello lascia intendere che il<br />

fiume viene dalla Lymbetra arx, che è una<br />

c<strong>it</strong>tadella. E qui nasce il mistero: il grosso<br />

fiume Alabos sorge da una c<strong>it</strong>tadella?<br />

Il puzzle si complica quando, nel segu<strong>it</strong>o<br />

del suo resoconto di viaggio, arrivato,<br />

dopo circa un kilometro, al fiume San Cusmano,<br />

Fazello annota: “Dopo le rovine di<br />

Mègara, segue la foce di San Cusmano, ove<br />

è un lago, costru<strong>it</strong>o con blocchi squadrati<br />

da Federico Secondo Cesare [Fazello lo<br />

chiama così e non Augusto, n.d.r.] a scopo<br />

Toponomastica<br />

L’intervento di Alberto Terranova, ex preside del liceo classico “Mègara”<br />

I misteri dei nomi delle vie<br />

Che senso ha denominare Xiacche due strade e da dove deriva questo nome oscuro e difficile da<br />

pronunciare? E via Limpetra? - Fotoservizio di Francesco Tringali<br />

L’ex piazza delle Poste, oggi piazza<br />

S.Andrea<br />

Via Xiacche extraurbana com’è oggi<br />

di pescicoltura”.<br />

Si deve supporre che Fazello cercava,<br />

in base alle sue fonti greche su Mègara,<br />

qualcosa che aveva letto in Diodoro Siculo,<br />

che, nel cap<strong>it</strong>olo 78 del libro <strong>IV</strong> delle sue<br />

Storie, parlando di Dedalo, il personaggio<br />

m<strong>it</strong>ico, a propos<strong>it</strong>o del s<strong>it</strong>o della colonia greca<br />

di Mègara, dice testualmente: “Nei pressi<br />

del s<strong>it</strong>o già ab<strong>it</strong>ato dai Megaresi, costruì con<br />

grande perizia la cosiddetta Colimbetra,<br />

dalla quale sbocca nel mare che è vicino al<br />

grosso fiume chiamato Alabo”.<br />

Se tanto mi dà tanto, Fazello cercava<br />

la m<strong>it</strong>ica Colimbetra, cioè un laghetto artificiale<br />

sull’Alabo, e crede d’averla trovata nel<br />

Cantera, dov’è arrivato prima e ha trovato<br />

i resti della c<strong>it</strong>tadella ellenistica, portata<br />

alla luce da Georges Vallet sul costone del<br />

fiume Cantera.<br />

Da questo si deduce che Lymbetra non<br />

può essere che una storpiatura di Colimbetra.<br />

Qui si possono fare solo supposizioni.<br />

Forse la tradizione orale della gente del<br />

posto aggiustava la parola strana sicilianizzandola<br />

in Culimpetra (culo in pietra, nella<br />

fonetica siciliana) e il Fazello, per nobil<strong>it</strong>are<br />

il nome m<strong>it</strong>ico Colymbetra, lo mutilò della<br />

prima compromettente sillaba (cu = co), ma<br />

non poteva falsificare quel che vedeva, cioè<br />

i resti di una rocca o c<strong>it</strong>tadella (arx), e non<br />

poteva essere un lago artificiale.<br />

Spiegato il mistero della Via Limpe-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!