ITALIANA - AIC Associazione Italiana Autori della Fotografia ...
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<strong>AIC</strong><br />
primo ministro, uomo<br />
raffinatissimo che aveva studiato<br />
in Francia. Si è trattato di un<br />
impatto emotivo straordinario,<br />
giacché fui l'unico <strong>della</strong> troupe a<br />
diventare cinese, a vivere<br />
costantemente coi cinesi, con<br />
l'interprete cinese, ecc.<br />
In quell'occasione ho scoperto<br />
un mondo nuovo, un mondo<br />
forse molto vicino al Veneto, al<br />
medesimo mondo contadino.<br />
Magari in forma differente,<br />
perché non si può dire che un<br />
cinese sia eguale ad un<br />
contadino di Treviso o di<br />
Belluno. Però si assomigliano<br />
molto, entrambi molto contadini,<br />
nel senso migliore del termine<br />
"contadino". Così il mio rapporto<br />
coi cinesi è stato eccezionale,<br />
badate a questo episodio:<br />
Ci trovavamo sul fiume Giallo<br />
(esiste un fiume Giallo e un<br />
fiume Azzurro; il Giallo è più a<br />
Nord, verso la Mongolia).<br />
All'inizio <strong>della</strong> primavera le<br />
acque provenienti dal Tibet<br />
sgelano e trascinano delle<br />
barriere di ghiaccio, vere dighe<br />
ghiacciate che bloccano le<br />
acque. Giunto sulla riva, ho<br />
potuto notare l'immensità del<br />
fiume, e l'altra riva distante dei<br />
chilometri. Quando sgelano<br />
queste dighe, le acque inondano<br />
zone ampie come le Tre Venezie<br />
messe assieme, sterminando<br />
affogandole 400 o 500 mila<br />
persone, fino ad un milione.<br />
I Cinesi, che allora avevano degli<br />
aerei russi, gli Iliuskin,<br />
bombardavano dal cielo le zone<br />
dove il ghiaccio formava queste<br />
barriere in modo da far defluire<br />
le acque.<br />
Ci eravamo recati là per<br />
riprendere il bombardamento ed<br />
avevamo piazzate le macchine da<br />
presa in attesa degli aerei. Le<br />
attese in Cina erano sempre<br />
lunghe, in quanto si era costretti<br />
a spiegare loro tutto<br />
dettagliatamente perché gli<br />
orientali, sono dissimili da noi e<br />
sembra non capiscano le cose.<br />
Improvvisamente venne un<br />
acquazzone che non ti dico. Le<br />
cineprese erano coperte e io<br />
scappai al riparo appoggiandomi<br />
ad una capanna di fango, come<br />
le capanne africane. Era sita in<br />
mezzo alla radura, e dopo un po'<br />
che stavo in attesa che passasse<br />
lo scrocio, vidi aprirsi la porta e<br />
affacciarsi un cinese. Sembrava<br />
un vecchietto, ma è difficile dar<br />
l'età ai cinesi, magari aveva solo<br />
trent'anni! Il vecchietto mi<br />
squadrò dai piedi alla testa in<br />
quanto era molto più piccolo di<br />
me. Mi disse qualche cosa in<br />
cinese, che io mi annotai non<br />
comprendendolo, e mi fece<br />
entrare in una stanza piuttosto<br />
piccola. Là erano sistemati i letti,<br />
la cucina, il maiale, le galline,<br />
otto/dieci bambini.<br />
Confabulò con la moglie e quindi<br />
quest'ultima si recò in un angolo<br />
<strong>della</strong> stanza a prendere dell'olio.<br />
Con esso alimentò un fornellino<br />
primitivo per scaldare dell'acqua.<br />
Quando l'acqua fu calda, il<br />
cinese, tutto orgoglioso, me la<br />
offrì da bere e io, friulano, fui<br />
costretto a bere l'acqua calda! La<br />
bevvi proprio per essere gentile,<br />
sorridendo.<br />
Nel frattempo era finito di<br />
piovere, salutai i miei anfitrioni,<br />
io italiano... in cinese, e me ne<br />
andai.<br />
Quando alla sera raccontai il<br />
fatto al nostro interprete<br />
meravigliandomi perché mi era<br />
stata offerta dell'acqua calda, egli<br />
mi disse che quell'uomo non.<br />
aveva mai visto un bianco, né<br />
sapeva cosa io fossi. Ricordo<br />
infatti che mi chiamava con un<br />
termine che in cinese significa<br />
diavolo bianco venuto da<br />
lontano, uomo giunto da<br />
lontano. Per lui rappresentavo<br />
una meraviglia, e mi aveva<br />
invitato a casa sua per farmi<br />
vedere il suo alloggio; ma era<br />
talmente povero da non<br />
possedere del tè. L'unica cosa<br />
che possedeva era l'acqua e l'ha<br />
scaldata per dimostrarmi la sua<br />
simpatia e generosità.<br />
Quasi certamente quei poveretti<br />
avranno consumato l'ultimo olio<br />
per riscaldare l'acqua e alla sera<br />
saranno stati costretti a<br />
mangiare freddo.<br />
Questo fu il mio primo impatto<br />
con quel paese avendo così'<br />
modo di confrontarlo con il<br />
nostro sistema di rapporti<br />
umani. Pensate trent'anni fa se<br />
un cinesino si fosse appoggiato<br />
ad una casa in Sicilia... gli<br />
avrebbero sparato. E<br />
quand'anche lo avesse fatto nel<br />
veneto, malgrado la situazione<br />
differente, mai l'avrebbero fatto<br />
accomodare!<br />
Dopo questa esperienza ho<br />
cominciato ad interessarmi del<br />
carattere dei cinesi, studiando<br />
tutte le persone con le quali<br />
venivo in contatto. A Pechino,<br />
uscendo dall'albergo, ero<br />
inseguito sempre da otto, dieci<br />
bambini. Nei negozi sempre<br />
qualcuno era sollecito ad<br />
aiutarmi. Avevo fatto amicizia<br />
con un conducente di rishiò,<br />
quelli che ti portavano in giro<br />
per la città. Due o tre volte<br />
consecutive uscendo<br />
dall'albergo, ero atteso da<br />
quest'uomo.<br />
Gli regalavo sempre del denaro<br />
the cameras up. There were always long delays in China, however, as one<br />
had to explain everything, in great detail, because Orientals, unlike us,<br />
don't seem to give any visible sign of having understood.<br />
Suddenly, there was a downpour like you wouldn't believe! As the<br />
cameras were already covered, I made a dash across a clearing to a<br />
nearby mud hut — similar to the ones in Africa — and flattened myself<br />
against the wall, taking shelter asbesti could A few minutes passed, and<br />
I was still waiting for the rain to stop when a Chinese man opened the<br />
door of the hut and peered out. He seemed to be an old man, but as it very<br />
difficult to guess an Oriental's age, he may only have been thirty! The<br />
"old" man surveyed me from the feet up, as he was much shorter than I.<br />
Then, he said something to me in Chinese, which I registered but didn't<br />
understand, and bade me enter, showing me into a fairly small room.<br />
The room housed beds, a kitchen, eight or ten children, a pig and a<br />
number of hens. The husband had a brief conference with his wife, after<br />
which she went over to a corner of the room and fetched some oil Then,<br />
she lit a primitive little stove and started to heal some water. When it was<br />
good and hot, the husband very proudly offered me some, and I, a native<br />
of Friuli, was obliged to drink hot water! I drank it, so as not to offend<br />
him, managing to smile as I did so!<br />
Meanwhile, it had stopped raining, and I—an Italian — said goodbye to<br />
my hosts — in Chinese — and went on my way.<br />
When I recounted my experience to our interpreter that evening,<br />
marvelling at the fact that the Chinese had offered me hot water, he told<br />
me, first of all, that the man had never seen a Caucasian in his life, and<br />
wouldn't even have known what species of human being I was! I<br />
remember, in fact, that he used a term in Chinese that means "white<br />
devil from afar", "mo.nfrom afar". I was obviously something of a wonder