IL regno la speranza del - Prescienza divina e destino umano
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egnare. (Salmo 2:6).<br />
Nel lungo periodo di tempo trascorso dall’Eden fino al<strong>la</strong> fondazione <strong>del</strong> Regno<br />
di Dio, Satana il Diavolo, potè fare quello che voleva senza essere ostaco<strong>la</strong>to da<br />
Geova, il quale ebbe il manifesto proposito di permettergli di fare quanto di peggio<br />
era capace, affinchè quando fosse venuto il momento in cui lo avrebbe messo<br />
nell’impossibilità di nuocere e avrebbe annientato <strong>la</strong> sua potenza, nessuno potesse<br />
dire che egli, Satana, non ebbe assolutamente tutte le opportunità di dimostrare <strong>la</strong><br />
fondatezza <strong>del</strong><strong>la</strong> sua sfida, secondo <strong>la</strong> quale nessun uomo sarebbe rimasto<br />
costantemente fe<strong>del</strong>e e leale verso Geova Iddio. Durante questo lungo intervallo di<br />
tempo, gli uomini hanno organizzato dei governi e hanno cercato il governatore. Fra<br />
essi ve ne furono di quelli che fecero <strong>del</strong> loro meglio, mettendo tutta <strong>la</strong> loro diligenza<br />
e capacità per formare un governo migliore, anche un governo ideale, ma ben presto i<br />
loro sforzi sono falliti e <strong>la</strong> loro opera è caduta sotto l’astuta e scaltra influenza di<br />
Satana il Diavolo ; e questo perchè non seppero resistere al Diavolo e non si<br />
dedicarono interamente a Dio. Molti uomini <strong>del</strong> mondo hanno seguito e praticato<br />
qualche specie di religione o culto <strong>del</strong> Diavolo ed hanno mancato di prestare<br />
sottomissione e devozione a Dio. Vi furono alcune eccezioni ; di questi uomini fe<strong>del</strong>i<br />
eccezionali parleremo nelle linee che seguono.<br />
UOMINI FEDELI<br />
Geova fa menzione di tre uomini manifestando a loro riguardo <strong>la</strong> sua speciale<br />
approvazione e chiamandoli operatori di giustizia ; essi sono : Noè, Daniele e Giobbe.<br />
(Ezech. 14:14,20). Questi tre uomini, senza dubbio, non furono migliori mentalmente<br />
e fisicamente di molti altri. Che cosa fecero, dunque, per guadagnarsi <strong>la</strong> speciale<br />
approvazione e <strong>la</strong> lode di Geova? Certamente non ciò che molti hanno chiamato «<br />
sviluppo <strong>del</strong> carattere », poichè tutti gli uomini sono nati imperfetti e nessuno può<br />
raggiungere da se stesso <strong>la</strong> perfezione.<br />
Durante molti anni, nelle cosidette « organizzazioni di chiese », si è insegnato<br />
al popolo che, per avere l’approvazione di Dio, si deve apparire pio, gentile e<br />
simpatico nel par<strong>la</strong>re, per modo che quelli che ascoltano siano portati a dire : « Ecco<br />
una brava persona, certamente costui è preparato per il cielo ». Quelle persone pie<br />
dovrebbero badare a che nul<strong>la</strong> possa offendere altrui, e perciò dovrebbero sovente<br />
rinunziare a dire <strong>la</strong> verità re<strong>la</strong>tivamente ai propositi di Dio, anche se li conoscono.<br />
Ciò che attrasse l’approvazione di Dio sui tre uomini sopramenzionati fu <strong>la</strong><br />
loro fe<strong>del</strong>tà e <strong>la</strong> loro dedizione senza compromessi verso di Lui. Coloro che hanno<br />
tenuto una condotta di devozione e fe<strong>del</strong>tà senza compromessi verso Dio non hanno<br />
mai avuto popo<strong>la</strong>rità nel mondo, ed infatti i tre uomini sumenzionati ebbero<br />
l’approvazione <strong>del</strong> Signore; ma non furono popo<strong>la</strong>ri nel mondo. Durante molti anni,<br />
Noè annunziò al popolo <strong>la</strong> verità re<strong>la</strong>tivamente al<strong>la</strong> indignazione di Dio che si<br />
sarebbe tosto manifestata nel grande diluvio, ma nessuno, all’infuori dei suoi propri<br />
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