bologna combatte PDF - Istituto Parri
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fascisti che non si erano iscritti al PFR, ma non avevano neppure ade¬<br />
rito alla Resistenza.<br />
Diversa la gestione del tesseramento a Bologna. Il 17 ottobre "il<br />
Resto del Carlino" scrisse di adesioni «ininterrotte» e sostenne che erano<br />
stati respinti «i vili, i pusillanimi, gli incerti, i farmacisti del com¬<br />
promesso».<br />
Nessun nome, ovviamente, ma anche nessuna cifra. Da una lettera<br />
scritta da Pini ad un amico risulta che furono creati degli ostacoli ai<br />
vecchi militanti esitanti. Il 2 novembre — meno di due mesi dopo la na¬<br />
scita del PFR - Pini scrisse che «non si accettano più domande di vec¬<br />
chi fascisti che hanno tardato» 12<br />
.<br />
Le adesioni, secondo quanto scrisse il questore Giovanni Tebaldi al<br />
capo della polizia, non sarebbero state numerose - ma non fece cifre -<br />
per motivi di opportunismo. Il 4 gennaio 1944 gli fece sapere che non<br />
erano «state assai numerose e ciò perché molti sono tuttora dubbiosi in<br />
attesa dello svolgimento degli avvenimenti bellici»13. In un "Ap¬<br />
punto" per il capo della polizia, sullo stato del tesseramento, si legge<br />
che al 31 gennaio a Bologna «Le iscrizioni al P.F.R, sono state scar¬<br />
se» 14<br />
. Gli iscritti - scrisse Dino Fantozzi il 22 agosto 1944, quando<br />
stese una relazione per Armando Rocchi, nominato commissario stra¬<br />
ordinario per l'Emilia e la Romagna - «superano di poco in Bologna<br />
e Provincia i tremila» 15<br />
, E quello fu forse il tetto.<br />
Il numero degli iscritti non fu reso noto all'assemblea generale te¬<br />
nutasi il 28 ottobre, nel maneggio di via Gandino, al termine della<br />
quale Sarti fece approvare all'unanimità un documento con la richie¬<br />
sta della pena di morte, per il «delitto di lesa Patria» a carico del re, di<br />
Badoglio, dei generali Ambrosio e Roatta e dei responsabili «del¬<br />
l'infame tradimento» compiuto al Gran consiglio del fascismo. Il do¬<br />
cumento auspicava pure la democratizzazione dello stato e dell'eser¬<br />
cito e la «piena libertà» di stampa.<br />
All'assemblea di via Gandino invano fu atteso l'arrivo di Leandro<br />
Arpinati. Anche se sapevano che, nel corso dell'incontro del 7 ottobre<br />
alla Rocca delle Camminate, l'ex ras bolognese aveva respinto l'invito<br />
di Mussolini ad aderire alla RSI, i gerarchi bolognesi non si erano ras¬<br />
segnati. Particolarmente cocente fu la delusione di Pagliani e Sarti.<br />
12 ACS, CP, b. 31.<br />
13 ACS, RSI, PS, 1943-45, b. 3, "Bologna".<br />
14 ACS, RSI, MI, SCP, b. 39, "Bologna".<br />
15 ACS, RSI, MI, G, b. 20, f. "Bologna. Situazione politica".<br />
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