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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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no con la nascita dei nuovi organismi militari della Resistenza.<br />

Il punto centrale di tutte le discussioni che si svolsero nei primi mesi<br />

della lotta di liberazione nel CNL bolognese e nel comitato militare fu<br />

quello della guerriglia urbana. Per il PCI doveva essere totale. Fautore<br />

di questa linea era Alberganti, il cui estremismo lo porterà, nel dopo¬<br />

guerra, in rotta di collisione con Palmiro Togliatti e alla sua esclusione<br />

dal PCI. Socialisti e PdA erano favorevoli alla guerriglia, ma non alla<br />

sua estremizzazione. A causa della dispersione dell'archivio del CLN<br />

non è possibile conoscere i termini esatti del dibattitoi 3<br />

.<br />

Qualcosa, anche se i toni sono alquanto enfatizzati, se non forzati, è<br />

possibile ricavare - come scrisse il 15 febbraio 1944 Armando Giglio<br />

l'ex capo dell'Ovra bolognese al capo della polizia - dalla «relazione»<br />

che aveva fatto avere alla questura il «noto fiduciario comunista in<br />

rapporto con questo ispettorato». Tra le altre cose, il delatore comuni¬<br />

sta scrisse: «Mi risulta che nel seno del comitato di liberazione della<br />

provincia di Bologna non esiste unità di vedute sul modo di condurre<br />

la lotta contro i tedeschi e contro i fascisti repubblicani. I socialisti<br />

della corrente che fa capo al Fabbri (chiamata anche corrente di destra<br />

o turatiana) sono contrari al terrorismo come forma di lotta politi¬<br />

ca» 14<br />

.<br />

Il contrasto tra socialisti e comunisti - che pure erano legati da un<br />

patto d'unità d'azione, firmato negli anni Trenta in Francia - doveva<br />

essere molto forte, su questo e altri temi, se "la lotta", il periodico<br />

clandestino del PCI bolognese, arrivò a scrivere: «D'altra parte, i so¬<br />

cialisti devono procedere con maggiore decisione sulla via dell'unità<br />

d'azione della classe operaia legandosi più intimamente coi comunisti<br />

nei Comitati di agitazione di officina e nelle formazioni armate»! 5<br />

.<br />

I socialisti non risposero pubblicamente, anche se in separata sede si<br />

spiegarono chiaramente, consapevoli com'erano di avere di fronte uno<br />

stalinista - ad Alberganti si aggiunse qualche tempo dopo Barontini -<br />

uscito dalla scuola di partito di Mosca. Con simili personaggi faticava<br />

ad intendersi anche Grazia, che pure aveva la doppia tessera socialista e<br />

13 L'archivio storico del CLN clandestino fu diviso tra alcuni ex partigiani all'inizio<br />

degli anni Cinquanta, all'epoca delle cosiddette 'persecuzioni antipartigiane'. La parte<br />

più consistente, quella di Verenin Grazia, andò dispersa in pochi anni. Altre riaffiora¬<br />

no qua e là, quando muoiono vecchi partigiani. I documenti trovati sono depositati<br />

negli istituti Gramsci e <strong>Parri</strong>. Alcuni originali sono in possesso di chi scrive.<br />

14 ACS, RSI, MI, SCP, b. 45. Quanto al nome del delatore, si possono fare solo sup¬<br />

posizioni. Per conoscerlo bisognerà attendere il versamento delle carte di prefettura e<br />

questura di Bologna.<br />

15 La via giusta, in "la lotta", n. 1, gennaio 1944.<br />

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