bologna combatte PDF - Istituto Parri
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cialista. A grandissima maggioranza fu approvato il primo punto e<br />
all'unanimità gli altri due. Sette delegati bolognesi intervennero il 28 a<br />
Roma al congresso nazionale di riunificazione dal quale uscì il PSUP,<br />
poi PSIUP (Partito socialista italiano di unità proletaria). In settembre<br />
Baroncini fu nominato segretario provinciale.<br />
Il PCI approfittò del breve interregno badogliano per darsi una so¬<br />
lida struttura, potendo finalmente disporre di quasi tutti i suoi quadri<br />
usciti dalle galere. Poiché la vita del partito era regolata dal 'centrali¬<br />
smo democratico' - il che implicava che i dirigenti fossero designati<br />
dall'alto e non eletti dalla base - non fu facile nominare un gruppo<br />
dirigente perché la direzione era in Francia e poco agevoli risultavano<br />
i contatti con il responsabile del Centro interno. In agosto Arturo Co¬<br />
lombi fu nominato segretario provinciale e membro del Comitato<br />
centrale del PCI. Restò a Bologna sino al 19 settembre, quando andò a<br />
Torino, subito sostituito da Giuseppe Alberganti, arrivato da Milano, il<br />
quale diresse il PCI bolognese sino al febbraio 1945. Responsabile re¬<br />
gionale fu confermato Clocchiatti, anche se in Emilia operavano due<br />
alti esponenti comunisti, i cui compiti non erano ben definiti, ma che<br />
avevano peso nelle decisioni da prendere perché erano i soli ad avere<br />
rapporti con il Centro interno: Giorgio Amendola e Antonio Roasio.<br />
Nei libri che scrissero nel dopoguerra si legge che dovevano organiz¬<br />
zare - uno separatamente dall'altro - una tipografia per "l'Unità",<br />
anche se Roasio ha puntualizzato che Amendola dipendeva da lui 17<br />
.<br />
Poco c'è da dire del PRI e del PdA, due partiti di modestissimo peso<br />
politico. Colombo era il massimo dirigente dei seguaci di Mazzini e<br />
teneva stretti contatti con gli altri partiti, in quella camera di compen¬<br />
sazione che era il Fronte. Masia, che aveva un rapporto diretto con<br />
Ferruccio <strong>Parri</strong> a Milano, guidò il PdA, la cui base era molto più mo¬<br />
desta di quella repubblicana.<br />
Quanto all'organizzazione politica dei cattolici, relativamente a que¬<br />
sto periodo, non si sa molto. Non si sa neppure se sia stato diffuso e<br />
quindi letto il programma della DC, "Idee ricostruttive della Demo¬<br />
crazia cristiana" scritto da Alcide De Gasperi, ma firmato Demofilo 18<br />
.<br />
Stampato dopo la caduta del fascismo 19<br />
, fu diffuso all'interno delle<br />
993+26.<br />
17 A. Roasio, Figlio della classe operaia, Milano, Vangelista, 1977, p. 201.<br />
18 Atti e documenti della Democrazia cristiana, 1943-1967, a cura di A. Damilano,<br />
Roma, Cinque lune, 1968, 2 volumi, pp. 1-8.<br />
19 G. Gonella, Con De Gasperi nella fondazione della D.C. (1930-1940), Roma, Cin¬<br />
que lune, 1978, p. 115.<br />
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