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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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iscontrano nel racconto inducono a ritenere che abbia ricordato male,<br />

a parte il fatto che quella riunione è ignorata da tutti i protagonisti<br />

dell'epoca 2<br />

. Quanto al PRI, va detto che alla fine degli anni Trenta pa¬<br />

recchi iscritti, aderenti all'ala operaistica, erano passati al PSI su inizia¬<br />

tiva di Fernando Baroncini detto Nino, mentre altri, non molti, aderi¬<br />

rono addirittura al PCI.<br />

Nel ventennio fascista il movimento anarchico non ebbe storia. Co¬<br />

stretti all'esilio Luigi Fabbri e Armando Borghi, ma anche personaggi<br />

minori come Edmondo Lelli e Vindice Rabitti, la Federazione anarchi¬<br />

ca si era dissolta. Non pochi esponenti di primo piano, come Clodoveo<br />

Bonazzi e Nino Samaja, si avvicinarono al PSI, nel quale entrarono nel<br />

1943. Il Partito d'Azione, nato a Milano e Roma alla fine del 1942, a<br />

Bologna mosse i primi passi all'inizio del 1943, per iniziativa di Mas¬<br />

senzio Masia, un ufficiale di Corno mobilitato nel 1942 e assegnato<br />

all'ufficio censura della corrispondenza civile a Bologna.<br />

Relativamente a questo periodo, non si conoscono atti politici dei<br />

militanti cattolici e i dirigenti della DC non hanno scritto una riga nel<br />

dopoguerra. A differenza di quanto avveniva in altre città, e in parti¬<br />

colare a Roma e Milano, dove si ebbero incontri tra vecchi militanti del<br />

Partito popolare e giovani dell'Azione cattolica e della FUCI, a Bolo¬<br />

gna i due mondi restarono separati. Mentre nella vicina Reggio Emilia<br />

Giuseppe Dossetti - liberatosi dell'ideologia fascista - cominciava a<br />

cercare nuove strade politiche e lo stesso sforzo facevano alcuni gio¬<br />

vani intellettuali di Modena, Parma, Ravenna e Piacenza, a Bologna il<br />

silenzio all'interno del mondo cattolico è stato totale. Silenzio anche<br />

all'interno dei circoli dell'Azione cattolica e della FUCI, ma non tra il<br />

basso clero, quello delle periferie operaie e delle plaghe agricole 3<br />

.<br />

Esercitando il loro ministero pastorale tra gli strati più bassi della<br />

scala sociale - come si diceva allora - questi sacerdoti non potevano ignorare<br />

i problemi e le difficoltà dei loro parrocchiani o far finta di<br />

non sentire i loro discorsi. Non pochi restarono 'contagiati', con le<br />

conseguenze che si possono immaginare. Il 5 aprile 1942 il prefetto,<br />

dopo avere denunciato, ancora una volta, «l'agnosticismo di qualche<br />

sacerdote» nei confronti della guerra, informò il governo che il parro-<br />

2<br />

E. Trombetti, Ritorno alla libertà, Bologna, Alfa, 1960, p. 16.<br />

3<br />

Le pubblicazioni ufficiali o ufficiose dell'Azione cattolica non citano un solo nome<br />

di un antifascista che abbia operato in quegli anni nella FUCI o nell'AC di Bologna.<br />

Cfr: F. Magri, L'Azione cattolica in Italia, Milano, La Fiaccola, 1953, 2 voli, di pp.<br />

585 e 553; M. Casella, L'Azione cattolica alla caduta del fascismo: attività e progetti<br />

per il dopoguerra, 1942-'45, Roma, Studium, 1984, pp. XXXII+528.<br />

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