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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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Quello che non lesserò sui giornali, i bolognesi lo appresero dai mi¬<br />

litari impegnati in quelle nazioni, quando rimpatriarono per una licen¬<br />

za. Erano racconti terribili che, in breve, fecero il giro della città. Gli<br />

jugoslavi ed i greci, sconfitti militarmente, non si erano arresi e conti¬<br />

nuavano a sparare contro le truppe d'occupazione - italiane o tede¬<br />

sche che fossero - le quali, a loro volta, reagivano con dure rappresa¬<br />

glie. I racconti di questa guerra combattuta senza regole né pietà da<br />

parte di popoli che volevano riconquistare l'indipendenza nazionale e<br />

la libertà, diedero ai bolognesi un motivo in più per ripensare la con¬<br />

dizione politica nella quale vivevano. E questo nel momento in cui i<br />

vecchi partiti prefascisti - almeno quelli che non si erano arresi, anche<br />

se sconfitti - cominciavano a riorganizzare le file per riprendere a fare<br />

politica e riconquistare la libertà perduta vent'anni prima.<br />

Il PSI e il PCI si riorganizzarono nell'estate 1942, molto prima di El<br />

Alamein e Stalingrado, quando il corso della guerra era incerto, se non<br />

a favore dell'Asse. Scarse e non tutte certe le notizie su quel periodo.<br />

Il PCI aveva a Bologna almeno due organi dirigenti. Il segretario<br />

regionale Angelo Leris pare sia giunto in Emilia verso la metà del<br />

1942, nominato dall'alto, come sempre. Non si ricordano atti della sua<br />

attività e sarà sostituito o affiancato da Clocchiatti nel marzo 1943, pur<br />

restando a Bologna anche dopo. Pare che nell'estate 1942 il PCI abbia<br />

nominato il comitato federale - del quale facevano parte una decina di<br />

persone - e confermato il segretario Roncagli. Per ragioni non note fu<br />

sostituito alla fine del 1942 o all'inizio del 1943 da Umberto Ghini,<br />

tornato a Bologna dopo un lungo soggiorno al confino.<br />

I socialisti erano divisi in due gruppi. Vighi, Grazia, Mancinelli,<br />

Trebbi, Leonello Bergamini dirigevano il PSI in quel periodo. Fabbri,<br />

Bentivogli e tutto il gruppo di Molinella - un tempo aderente al PSU<br />

di Filippo Turati - erano entrati nel MUP (Movimento di unità prole¬<br />

taria) promosso a Milano da Lelio Basso. Cosa avessero in comune<br />

questi due gruppi - i bolognesi erano ultrariformisti e Basso e i mila¬<br />

nesi ultramassimalisti - resta un mistero. In agosto, quando i rappre¬<br />

sentanti del PSI e del MUP s'incontrarono nello studio di Mancinelli,<br />

in via Castiglione 23, per tentare di riunificare i due gruppi, l'accordo<br />

non fu trovato.<br />

Poco si conosce del PRI, i cui militanti, dopo la morte di Calabri, fa¬<br />

ticarono a coagularsi attorno a Francesco Colombo, che ne aveva as¬<br />

sunto la guida. Ettore Trombetti ha scritto che un esponente del PRI -<br />

non indicato - nel dicembre 1942, sarebbe intervenuto ad una riunio¬<br />

ne d'antifascisti in via Castiglione 42. Le numerose inesattezze che si<br />

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