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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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vesse valore. La conferma si era avuta con la crisi sfiorata al CLN per<br />

l'applicazione del Concordato Paglia-Calda.<br />

La parte della borghesia bolognese che aveva accettato a fatica di<br />

<strong>combatte</strong>re la battaglia antifascista d'intesa con la classe operaia e il<br />

'fango che sale' - com'era chiamato allora il proletariato agricolo -<br />

ebbe un grosso nuovo dubbio il 24 febbraio 1945 quando una squa¬<br />

dra di partigiani penetrò nottetempo nell'abitazione del conte Gualtie¬<br />

ro Isolani, in via Santo Stefano 16, e lo uccise con la sorella Carolina, il<br />

fattore e una dama di compagnia.<br />

Isolani discendeva da una delle più antiche famiglie patrizie bolo¬<br />

gnesi ed era un grosso proprietario terriero. Era stato uno dei massimi<br />

dirigenti dell'associazione agraria durante il lungo sciopero del 1920<br />

ed aveva usato il proprio peso politico ed economico per indurre gli<br />

agricoltori a finanziare il nascente movimento fascista 2<br />

. Fu dirigente<br />

del regime nero bolognese, ma s'ignora se abbia aderito alla RSI. Il<br />

quotidiano bolognese non diede rilievo alla sua morte e pubblicò un<br />

breve trafiletto a una colonna per annunciare che nella notte tra il 24 e<br />

il 25 i partigiani avevano ucciso dieci fascisti, tra i quali Isolani e i fa¬<br />

miliari 3<br />

.<br />

Della morte di Isolani il comando della 7 a<br />

brigata Gap Garibaldi ha<br />

fornito una versione dalla quale risulta che si trattò di un fatto quasi<br />

incidentale. Nel rapporto sull'attività militare di quella notte, si legge<br />

che una pattuglia aveva fatto un raid in città per giustiziare alcune<br />

spie. Fatti del genere erano assolutamente normali in quel periodo.<br />

Così termina lo scritto: «Si portava quindi (la pattuglia) in via Santo<br />

Stefano 16, nella villa Isolani, per sopprimere la spia Benfenati Ines;<br />

penetrati nell'appartamento, mentre il comandante procedeva all'in¬<br />

terrogatorio della Benfenati, faceva irruzione nella stanza il Conte<br />

Gualtiero Isolani con la pistola spianata, ed il Serg. Maggiore Antonini<br />

Aldo. Allora i nostri uomini hanno fatto fuoco uccidendo il Conte, il<br />

Sergente Maggiore e la Benfenati. Frattanto un gappista sorprendeva<br />

in una stanza vicina la contessa Isolani che stava telefonando alla que¬<br />

stura e la sopprimeva» 4<br />

.<br />

Pavolini approfittò della morte di Isolani per rivalutare l'operato di<br />

2 Per i finanziamenti dell'Associazione agricoltori al fascio bolognese cfr. capitolo<br />

3, nota 3.<br />

3 Il feroce assassinio di dieci persone, in "il Resto del Carlino", 27 febbraio 1945.<br />

4 Il testo è ripreso dai bollettini dattiloscritti del CUMER. Una ricostruzione della<br />

morte di Isolani - con citazioni e tempi inesatti - è in I. Origo, Un'amica. Ritrailo di<br />

Elsa Dallolio, Bologna, Passigli, 1988, p. 72.<br />

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