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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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Poi, finalmente, il 15 dicembre le brigate nere lo consegnarono al<br />

capitano Gold delle SS, il quale lo ospitò al suo comando e gli offrì una<br />

«lauta colazione», come annotò Fantozzi in un rapporto. L'uf¬<br />

ficiale delle SS - che in altre circostanze si era dimostrato di una du¬<br />

rezza assoluta - forse si scusò dell'accaduto e lo liberò. In una rela¬<br />

zione riassuntiva inviata a Mussolini il 23 dicembre, Fantozzi scrisse<br />

che il caso, per la notorietà del personaggio, aveva «prodotto nel¬<br />

l'opinione pubblica vivissima impressione anche per le sue condizioni<br />

di famiglia», avendo cinque figli, mentre la moglie ne attendeva un sesto<br />

10<br />

.<br />

Gli sforzi fatti dalla solita 'massoneria bolognese' o consorteria fu¬<br />

rono generosi e fruttuosi e fu più che giusto salvare la vita di un uomo,<br />

indipendentemente dal fatto che si chiamasse Senin o Rossi. Resta da<br />

chiedersi perché analoghi sforzi non furono fatti per altri padri, che<br />

non avevano avuto la ventura di nascere in una famiglia aristocratica e<br />

che non erano uomini di cultura o professionalmente importanti come<br />

lui.<br />

Il mistero della 'lista Jacchia' non è stato ancora chiarito. Per i fa¬<br />

scisti l'elenco era autentico, mentre per i familiari e i compagni di lotta<br />

di Jacchia si tratta di una macchinazione poliziesca 11<br />

.<br />

Se gli intellettuali furono salvi, andarono avanti invece gli eccidi e le<br />

deportazioni di cittadini e patrioti, tutti di ceto modesto o basso. Il 13<br />

dicembre, per la delazione di una partigiana che vi era stata curata<br />

prima di passare al nemico, fu scoperta l'infermeria allestita dal CU¬<br />

MER in una palazzina di via Duca d'Aosta 77 (oggi via Andrea Co¬<br />

sta). I fascisti catturarono 14 partigiani, rimasti feriti nelle battaglie di<br />

Porta Lame e della Bolognina, e un medico austriaco disertore che li<br />

curava. Furono trasportati nella caserma delle brigate nere in via Ma¬<br />

garotti (oggi via Bersaglieri), torturati e fucilati, compreso il medico<br />

austriaco.<br />

Era la seconda volta che i fascisti trucidavano prigionieri feriti. Il 13<br />

ottobre, quando la 36 a<br />

brigata Garibaldi dovette sgomberare la zona di<br />

Fognano nel Ravennate, sette partigiani intrasportabili furono lasciati<br />

nella chiesa di Cavina. Con loro rimasero un medico, uno studente di<br />

medicina e due infermieri italiani. Rimasero anche un medico austria-<br />

10 ACS, RSI, SPD, CR, 1943-1945, b. 45, f. 123-R, "Bologna".<br />

11 Il 23 ottobre 1945 il CLN di Bologna all'unanimità approvò un documento con il<br />

quale si escludeva ogni responsabilità di Jacchia, indipendentemente dal fatto che la<br />

lista fosse autentica. Il documento, non pubblicato, si trova tra i verbali del CLN de¬<br />

positati all'<strong>Istituto</strong> Gramsci di Bologna<br />

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