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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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minali di guerra, non appena saranno fatti prigionieri o si troveranno a<br />

portata delle armi dei Patrioti.<br />

«Poiché la collaborazione degli iscritti al partito fascista repubblica¬<br />

no sarebbe necessaria alla realizzazione delle minaccie di cui sopra,<br />

tutti gli iscritti al P.F.R. della città e della provincia di Bologna che non<br />

aiuteranno fattivamente i Patrioti, saranno giudicati e passati per le ar¬<br />

mi.<br />

«Questo comando possiede gli elenchi degli iscritti al P.F.R.<br />

«Coloro che, macchiandosi del più infame tradimento, si lasciassero<br />

indurre a compiere opera di delazione o di spionaggio contro i Patrio¬<br />

ti, non hanno alcuna possibilità di sfuggire alla giusta sanzione del lo¬<br />

ro delitto poiché saranno scoperti dal nostro servizio informazione e<br />

condannati a morte» 2<br />

.<br />

Il documento - i cui concetti saranno ripetuti in una seconda diret¬<br />

tiva emessa dal CUMER il 15 dicembre - dava una svolta radicale alla<br />

guerriglia in città. Da quel momento, i partigiani non si sarebbero più<br />

preoccupati di evitare il contatto con i fascisti - come facevano da un<br />

paio di settimane — ma avrebbero dovuto affrontare e sparare contro<br />

chiunque indossava una divisa. Più che di una controffensiva, era<br />

l'ordine per una guerra totale. Terribile sin che si vuole, ma l'unico<br />

capace di invertire il corso della guerriglia che, dopo il 'proclama<br />

Alexander', volgeva a favore dei fascisti.<br />

Dopo i successi delle prime settimane, quando catturarono e uccise¬<br />

ro molti partigiani, i fascisti non tardarono a capire che la loro sorte era<br />

segnata. L'imprevista controffensiva scatenata dalle forze della Re¬<br />

sistenza negli ultimi giorni del 1944 tolse loro ogni speranza. Il que¬<br />

store Fabiani, nel rapporto al capo della polizia del primo dicembre<br />

scrisse: «L'attività partigiana, in campo organizzativo, non accenna a<br />

diminuire» anche se «ridotta a casi terroristici isolati, alcuni dei quali<br />

però molto gravi giacché organizzati ed eseguiti con intelligenza, co¬<br />

raggio e grande disponibilità di mezzi» 3<br />

.<br />

Se un movimento colpito a morte come quello partigiano riusciva a<br />

reagire così duramente e vittoriosamente, voleva dire che la partita per<br />

i fascisti era perduta. Consapevole o no che fosse di questa realtà,<br />

Pagliani non mutò tattica e non ricercò una linea più morbida, come<br />

2 Il documento è in Un mese di lotta armata in Emilia-Romagna (Novembre 1944), a<br />

cura del Ministero dell'Italia occupata, Roma, 1945, p. 9. Ora è in CUMER. Il<br />

"Bollettino militare" del Comando unico militare Emilia-Romagna (giugno 1944aprile<br />

1945), a cura di L. Casali, Bologna, Patron, 1997, pp.212-3.<br />

3 ACS, RSI, PS, 1943-45, b. 3.<br />

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