bologna combatte PDF - Istituto Parri
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minente quando un paio di cannonate caddero sulla città. Invece, il 5<br />
si fermarono a Loiano e pochi giorni dopo a Porretta Terme, dopo es¬<br />
sere entrati senza sforzo nell'Alta valle del Reno liberata dalle brigate<br />
Matteotti, GL e da quelle della divisione Modena montagna, il cui co¬<br />
mandante Mario Ricci si era rifiutato di scendere a Modena per parte¬<br />
cipare alla prevista insurrezione.<br />
Il 22 ottobre gli americani fecero un altro sforzo lungo la strada<br />
della Futa verso Pianoro e la valle del Santerno nell'Imolese per fer¬<br />
marsi definitivamente il 28 quando ricevettero l'ordine di trincerarsi.<br />
Il generale Mark W. Clark, all'epoca comandante della 5 a<br />
armata ame¬<br />
ricana, ha scritto nelle sue memorie: «...la nostra puntata (su Bologna)<br />
morì, lentamente e penosamente, quando ormai era giunta a un passo<br />
(un lungo passo) dal successo come il maratoneta che crolla allungan¬<br />
do la mano verso il nastro del traguardo, ma senza riuscire a toccar¬<br />
l>> 29<br />
.<br />
Gli inglesi, esausti e senza rinforzi come gli americani, si fermarono<br />
a Ravenna e Faenza e si trincerarono lungo l'argine destro del Senio,<br />
mentre sul sinistro si sistemarono, non meno esausti, i tedeschi.<br />
Quell'insolita linea del fronte, nata per caso e che subirà modeste retti¬<br />
fiche nei mesi seguenti, andava bene a tutti, ma non ai partigiani bolo¬<br />
gnesi e romagnoli.<br />
Le poche formazioni armate rimaste sull'Appennino, intrappolate<br />
in una stretta striscia di terra tra le linee del fronte e spesso colpite per<br />
errore dall'artiglieria alleata, dovettero decidere in fretta cosa fare, an¬<br />
che perché avevano perduto il sostegno popolare dopo che i pochi ci¬<br />
vili rimasti erano stati costretti dai tedeschi ad abbandonare la collina e<br />
a scendere in città 30<br />
. Alcuni reparti partigiani attraversarono la linea<br />
del fronte, a differenza di altri che scesero in pianura e alcuni entraro¬<br />
no addirittura in città, in previsione di quella che, contro ogni logica,<br />
continuava a essere considerata l'imminente insurrezione.<br />
I nuovi partigiani arrivati lo ignoravano, ma stava diventando im¬<br />
possibile, se non disperata la situazione dei gruppi armati sistemati da<br />
mesi nelle basi cittadine in attesa dell'insurrezione. Quasi senza accorgersene<br />
erano rimasti intrappolati nel centro storico, dal momento che<br />
29 M. W. Clark, 5a Armata americana, Milano, Garzanti, 1952, p. 389.<br />
30 Per questi spostamenti della popolazione cfr. M. Maggiorani, Uscire dalla città: lo<br />
sfollamento, in Bologna in guerra, cit., pp. 361-93. Per le condizioni dei civili<br />
sull'Appennino cfr. La montagna e la guerra. L'Appennino bolognese fra Savena e<br />
Reno, 1940-1945, a cura di B. Dalla Casa e A. Preti, Bologna, Aspasia, 1999, pp.<br />
533.<br />
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