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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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Il 22 settembre 1944 Pavolini, segretario del PFR e comandante<br />

delle Brigate nere, aveva inviato una circolare segreta ai segretari fede¬<br />

rali, nella quale era richiamata quella numero 235 di protocollo inviata<br />

il 9 ai segretari delle città emiliane e romagnole, che aveva per oggetto<br />

"Norme per la eventualità di una invasione". Non avendo trovato ne¬<br />

gli archivi quella del 9, vediamo il contenuto della seconda che tratta<br />

lo stesso tema.<br />

I segretari erano tenuti - entro il 15 ottobre - ad interrogare «tutti i<br />

fascisti repubblicani che risiedono nella tua provincia» per sapere se erano<br />

disposti a seguire «il ritiro della Brigata Nera verso il nord» e se<br />

volevano essere seguiti dalle famiglie. I segretari avrebbero dovuto inoltre<br />

riferire il numero dei fascisti decisi a restare per dare vita a<br />

«bande di ribelli fascisti, nuclei di sabotatori, incaricati politici». La<br />

circolare - dopo avere dato istruzioni per salvare i vessilli, gli archivi,<br />

gli schedari e le sedi - concludeva: «le presenti istruzioni» dovranno<br />

essere «progressivamente distrutte dopo la utilizzazione».<br />

Tre le soluzioni proposte per le famiglie dei fascisti. Potevano essere<br />

trasferite in Germania, in attesa della fine della guerra. La seconda<br />

prevedeva la «mimetizzazione in Italia, mediante trasloco da rione a<br />

rione, da un Comune all'altro, e da una ad altra Provincia». Le fami¬<br />

glie sarebbero state fornite di carte d'identità false, ma sovvenzionate<br />

con soldi buoni: ventimila lire alla moglie e diecimila ad ogni compo¬<br />

nente a carico. Una terza soluzione - con sovvenzioni uguali - preve¬<br />

deva il trasferimento delle famiglie nelle provincie di Venezia, Padova,<br />

Vicenza, Verona e Treviso, dove era stata prevista l'organizzazione di<br />

una zona di resistenza 20<br />

.<br />

Non è noto quante - a spese dell'erario, ovviamente - siano state<br />

trasferite in Germania o nell'Italia del nord. Alcune andarono a Thiene<br />

e altre a Nogara. Sicuramente si allontanarono da Bologna non po¬<br />

chi reparti della GNR, della brigata nera e delle altre formazioni para¬<br />

militari. Se ne andò anche il questore Tebaldi al seguito della CAS, la<br />

Compagnia autonoma speciale comandata da Renato Tartarotti.<br />

La defezione era doppiamente grave perché il centinaio di uomini<br />

se ne andarono con i pochi mitragliatori Beretta di cui disponeva la<br />

polizia e con le non molte auto efficienti. Fantozzi accusò Tebaldi di<br />

diserzione e chiese al capo della polizia di arrestarlo e processarlo 2<br />

!.<br />

20 ASM, GP, 1945, b. 738, s. 2, c. 2, f. 5, "Partito nazionale fascista. Fatti e com¬<br />

menti".<br />

21 ACS, RSI, MI, G, b. 20.<br />

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