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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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scelta come militari e non in quanto militanti di partito. Non pochi di<br />

questi avevano i pregi e i difetti degli ufficiali di carriera. Ecco perché<br />

alcuni faticarono a comprendere che quello che comandavano non era<br />

il Regio esercito, ma un esercito di tipo particolare, che non poteva es¬<br />

sere guidato come quello tradizionale, se non altro perché non aveva<br />

una linea del fronte su cui attestarsi, i rimpiazzi, le retrovie e i magaz¬<br />

zini. Inoltre, non aveva la sussistenza né le infermerie e disponeva solo<br />

delle armi che riusciva a strappare al nemico o che gli alleati paraca¬<br />

dutavano con gli aviolanci. Nessuno si è mai premurato di chiedere a<br />

questi ufficiali - neppure dopo - se avevano una qualche esperienza in<br />

tema di guerriglia. La maggior parte dovettero improvvisare, mentre<br />

altri si comportarono come se avessero dovuto comandare reparti re¬<br />

golari.<br />

Drammi tragicomici - tra i soldati di carriera e gli altri - si ebbero<br />

in materia di disciplina. La brigata Matteotti di città non usò - per i<br />

timbri e le mostrine, quando c'erano - la stella a cinque punte del<br />

CVL, uguale a quella del Regio esercito, e mantenne la falce e il mar¬<br />

tello. Fu subito rispedito a Bologna l'ufficiale dei bersaglieri inviato<br />

nell'estate dal CUMER a comandare la brigata Matteotti montagna.<br />

Quando furono interpellati sul motivo di quella sorta d'ammutina¬<br />

mento, i partigiani risposero che non ci pensavano assolutamente di<br />

stare sull'attenti, di fare il saluto militare e battere i tacchi, quando il<br />

comandante dava un ordine. La brigata Stella rossa, a sua volta, respin¬<br />

se tutti i commissari politici inviati dal CUMER e lo scelse al proprio<br />

interno l<br />

.<br />

Esemplare, ma per motivi opposti, il caso di Mario Saba un colon¬<br />

nello del genio in pensione. Incaricato dal CUMER di assumere il co¬<br />

mando della 36' brigata Garibaldi - nel mese di luglio - non fu bene<br />

accolto dallo stato maggiore della formazione. Gli fu detto che Luigi<br />

Tinti - un operaio che aveva fatto la guerra in un reparto di paracadu¬<br />

tisti - era stato scelto democraticamente e che era un ottimo coman¬<br />

dante. Se lo desiderava e se era animato da vero spirito patriottico —<br />

aggiunsero gli interlocutori allo stupefatto ufficiale - poteva restare e<br />

<strong>combatte</strong>re come partigiano. Accettò e fu nominato - una carica pres¬<br />

soché simbolica - capo di stato maggiore di battaglione. Cadde in uno<br />

scontro con 1 tedeschi l'11 ottobre 1944. Aveva 67 anni.<br />

1 Numerosi i saggi che trattano delle incomprensioni tra ufficiali di carriera e parti¬<br />

giani. In particolare, A. Savorgnan di Brazzà, Fazzoletto verde, Venezia, Rialto,<br />

1946, pp. 280.<br />

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