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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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continua a essere grave» e in quella dell'1 marzo che il popolo «è<br />

l 2<br />

sempre più depresso, specie per la situazione alimentare» .<br />

A causa della grave penuria di viveri, la richiesta di aumentare le ra¬<br />

zioni alimentari era in cima a tutte le piattaforme rivendicative presen¬<br />

tate nelle fabbriche bolognesi. Dopo una breve pausa, per saggiare il<br />

polso agli invasori, tra novembre e dicembre 1943 gli operai ripresero<br />

le agitazioni e la microconflittualità divenne permanente. Tra le richie¬<br />

ste, che variavano da fabbrica a fabbrica, i punti fissi erano quattro:<br />

aumento delle razioni; aumento dei salari; distribuzione di gomme per<br />

le bici; una politica di pace. Il 31 gennaio, in una relazione al capo<br />

della polizia, il questore Tebaldi - forse in un momento di distrazione<br />

a meno che non si tratti di finissima ironia - scrisse che «si è rilevata<br />

una incomprensibile volontà di sciopero da parte dei lavoratori»! 3<br />

.<br />

Non aveva capito che nelle fabbriche - come stava avvenendo a Mila¬<br />

no, Torino e Genova - era in preparazione lo sciopero politico più<br />

importante del secolo. Alle prime luci dell'alba del primo marzo 1944<br />

tra le venti e le trenta esplosioni danneggiarono gli scambi dei binari<br />

davanti al deposito dei tram e quelli delle ferrovie nazionali e d'alcune<br />

linee secondarie. Il blocco sia pure parziale dei trasporti - con gli ope¬<br />

rai che arrivarono in ritardo in fabbrica o non vi giunsero per niente -<br />

fu il segnale dell'inizio dello sciopero politico dei lavoratori<br />

dell'industria. In città e nei centri della provincia quasi tutte le fabbri¬<br />

che e le fornaci subirono fermate più o meno lunghe nonostante<br />

l'intervento repressivo dei nazifascisti.<br />

Nei notiziari quotidiani redatti dalla GNR di Bologna per Mussolini<br />

si leggono queste informazioni sullo sciopero: «Il 1° corrente, in Bo¬<br />

logna, istigati da elementi comunisti, i tranvieri hanno attuato lo scio¬<br />

pero parziale»; «Alle ore 7,30 del 1° detto, gli operai delle officine<br />

Calzoni hanno iniziato lo sciopero»; «Il 1° corrente, alle ore 10, le ma¬<br />

estranze della ditta Ducati di Borgo Panigale iniziarono lo sciopero, ri¬<br />

prendendo il lavoro alle ore 11,15 per imposizione delle forze armate<br />

germaniche»; «1° corrente, alle ore 10,15, in Bologna, 600 operai della<br />

ditta Weber iniziarono lo sciopero» [...] «Intervenuta la G.N.R. gli operai<br />

furono indotti a riprendere il lavoro. Arrestato un sobillatore,<br />

noto comunista, e fermati componenti la commissione di fabbrica»; «Il<br />

1° corrente, in Bologna, 150 dipendenti della ditta C.M.A. (più proba¬<br />

bile l'Acma) sospesero il lavoro» e lo stesso giorno «hanno pure ab-<br />

12 ACS, RSI, PS, 1943-45, b. 3, "Bologna".<br />

13 ACS, RSI, PS, 1943-45, b. 3, "Bologna".<br />

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