bologna combatte PDF - Istituto Parri
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sapessimo nulla» 14<br />
. Era successo che un gruppo comunista, guidato<br />
da Vittorio Gombi, aveva fatto esplodere una bomba davanti ad un ri¬<br />
storante frequentato dai tedeschi in via Calcavinazzi. A quel primo at¬<br />
tentato ne seguirono altri, quasi tutti contro obiettivi particolari: case di<br />
tolleranza e ristoranti riservati agli invasori, abitazioni occupate dai<br />
comandi e così via.<br />
Ad ogni colpo il comando tedesco rispondeva allungando il perio¬<br />
do di coprifuoco o imponendo multe da mezzo milione al comune di<br />
Bologna, senza dimenticarsi di pubblicare i famigerati Bekanntmachung.<br />
Quello del 12 dicembre terminava così: «Se casi del genere do¬<br />
vessero ripetersi, verranno fucilati tutti gli arrestati politici che si trova¬<br />
no tuttora nelle carceri». Il 12 dicembre il capo della provincia, in un<br />
rapporto a Mussolini, scrisse che «Tali provvedimenti, ritenuti eccessivi<br />
e vessatori, hanno depresso grandemente il morale dei cittadini»! 5<br />
.<br />
Non diversa la situazione ad Imola, con il PFR diretto da Corso Bu¬<br />
scaroli, primo reggente del partito, dal prefetto Mario Trinchero, da<br />
Carmelo Bivona commissario al comune, Guerrino Bettini e altri.<br />
Per prima cosa, subito dopo l'8 settembre, i fascisti imolesi avevano<br />
approntato una lista di proscrizione con i nomi di un'ottantina di anti¬<br />
fascisti da arrestare. Carabinieri e agenti di polizia fecero trapelare la<br />
notizia e non pochi si misero in salvo. Guglielmo Cenni, che fu testi¬<br />
mone, ha scritto che nella notte tra il 14 e il 15 settembre dagli auto¬<br />
carri tedeschi «alcuni fascisti, mascherati rimasti più o meno scono¬<br />
sciuti, scendevano a indicare le abitazioni degli indiziati e ad aiutare i<br />
tedeschi a forzare le porte» 16<br />
. Una quindicina di fermati furono tra¬<br />
sferiti a Bologna e liberati dopo una decina di giorni. Il 4 novembre,<br />
quando due partigiani in bicicletta giustiziarono Gernando Barani, il<br />
comandante della 68° legione della MVSN di Imola, furono una cin¬<br />
quantina gli antifascisti arrestati, trasferiti a Bologna e liberati dopo al¬<br />
cune settimane. Seguirono altri attentati - la guerriglia in città era di¬<br />
retta da Franchini - contro sedi militari tedesche e fasciste, e altri ra¬<br />
strellamenti. A Imola - come il comitato cittadino durante il periodo<br />
badogliano - il CLN fu diretto sin dall'inizio da tutti i partiti, compre¬<br />
sa la DC. La guerra di tipo nuovo, che nessuno sapeva come organiz¬<br />
zare e meno ancora come si sarebbe sviluppata, era iniziata in tutto il<br />
14 Testimonianza di G. Alberganti in L. Bergonzini, La Resistenza, cit., p. 107.<br />
15 ACS, RSI, PS, 1943-45, b. 3, "Bologna".<br />
16 G. Cenni, Imola sotto il terrore della guerra. 25 Luglio 1943 - 14 Aprile 1945,<br />
Bagnacavallo, 1948, p. 17.<br />
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