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bologna combatte PDF - Istituto Parri

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che cominciavano ad operare sull'Appennino ritornato ad essere, sia<br />

pure in ritardo e con qualche strascico polemico, un buon terreno di<br />

guerra per bande. L'errata valutazione di Alberganti e Roasio non im¬<br />

pedì al PCI bolognese di ricuperare il tempo perduto e dare il più con¬<br />

sistente apporto alla lotta di liberazione.<br />

Quanto al tipo di guerriglia da svolgere in montagna, i partiti del<br />

CLN erano concordi sul sistema del 'mordi e fuggì', - «assalire, dan¬<br />

neggiare e ritirarsi», aveva sintetizzato Mazzini un secolo prima 13<br />

- a-<br />

nalogamente a quanto avveniva in tutte le nazioni europee invase dai<br />

nazisti.<br />

Le formazioni partigiane avrebbero dovuto fare di tutto - attaccare i<br />

convogli automobilistici e ferroviari, le caserme e i reparti in movi¬<br />

mento - ma evitare le battaglie campali e gli scontri prolungati. Le<br />

'repubbliche partigiane', per quanto sconsigliate a priori anche in Emilia,<br />

dove sorse la prima a Montefiorino, rappresentarono una peri¬<br />

colosa anomalia nella guerra per bande perché troppo alto il costo umano<br />

e militare per difenderle, come avverrà, rispetto al pur grande<br />

valore politico e morale, per non dire di quello propagandistico.<br />

Più complicata la conduzione della guerriglia nel capoluogo. Tutti i<br />

partiti - lo abbiamo visto - avevano deciso di organizzare gruppi ar¬<br />

mati autonomi e non collegati tra loro. Ma per fare cosa? Per attaccare<br />

uomini o cose? Tutti d'accordo per il sabotaggio, in particolare delle<br />

linee telefoniche e della segnaletica stradale dei tedeschi, i quali promi¬<br />

sero diecimila lire a chi avesse fornito informazioni su chi tagliava i lo¬<br />

ro cavi. Ma andavano attaccate anche le persone, tedeschi o fascisti che<br />

fossero? E in che ordine? Prima gli ufficiali, poi i sottufficiali e giù giù<br />

sino alla truppa? I tedeschi, sin dal primo giorno - avendo accumulato<br />

in materia una grande esperienza nei paesi europei invasi - avevano<br />

fatto sapere, come abbiamo visto, che avrebbero represso duramente<br />

ogni atto di ribellione.<br />

Mentre i dirigenti dei partiti di sinistra discutevano sul modo di fare<br />

una guerra di tipo nuovo in città e i tedeschi minacciavano preventi¬<br />

vamente rappresaglie a raffica, le armi cominciarono a sparare da sole.<br />

Alberganti ha scritto che il 4 novembre 1943 il problema fu trattato a<br />

lungo in seno al CLN e che il giorno dopo «ci ritrovammo nella stessa<br />

sede ed eravamo tutti sorpresi ed imbarazzati poiché, durante la notte,<br />

il primo colpo contro i nazifascisti era stato sparato senza che noi ne<br />

13 Le istruzioni di Mazzini, p. 22, in La guerrìglia in Italia. Documenti della Resi¬<br />

stenza militare in Italia, introduzione di P. Secchia, Feltrinelli, Milano 1969.<br />

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